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Autore: Sonrisa_    16/02/2018    2 recensioni
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«È da quando Chat Noir ti ha regalato la rosa sul balcone che quel fiore è diventato il filo conduttore delle tue creazioni.»
Lo sguardo di Marinette si posò sulla rosa incriminata, posta in un vaso davanti la finestra.
«Dove vuoi arrivare, Tikki?» chiese la ragazza, fissandola con le sopracciglia aggrottate.
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Marinette Dupain-Cheng/Ladybug, Tikki
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Entre la rose et l'étoile



 
 
Incurante dell'ora tarda e della consapevolezza che l'indomani la sveglia avrebbe suonato implacabile ugualmente, Marinette era più concentrata che mai nel disegno.
«Che bello!»
Il complimento improvviso di Tikki la colse di sorpresa, facendola sussultare e sbagliare mentre era intenta a modificare la scollatura dell'abito che aveva appena finito di abbozzare.
«Perdonami.» mormorò sinceramente dispiaciuta la piccola, passandole celermente la gomma.
«Non preoccuparti!» la tranquillizzò la ragazza, correggendo velocemente l'errore e mostrando al kwami la sua ultima creazione «Tutto aggiustato!» sorrise, facendole l'occhiolino.
«Ultimamente sei particolarmente fissata con le rose.» osservò la piccola, svolazzando più vicina allo schizzo per poterlo osservare meglio.
«Credi che stia esagerando?» chiese Marinette pensierosa, iniziando a sfogliare le pagine del suo album per ricontrollare le sue creazioni più recenti: il pantalone dell'ultimo completo elegante presentava all'altezza delle caviglie dei ricami con le rose così come il retro della giacca in abbinamento, per non parlare del cappello che aveva disegnato due giorni prima il cui lato presentava il disegno di ben tre rose, anche l'abito a stile impero ideato la domenica precedente aveva il taglio sotto il seno evidenziato dal cinturino nero con disegni di rose e la pochette abbinatagli sembrava proprio un piccolo bouquet; e che dire dell'abito da sposa appena abbozzato che, però, lasciava intuire la forma della gonna che sul lato andava a riprodurre la forma del bocciolo di quello stesso fiore?
Marinette tornò ad osservare il disegno sul quale stava lavorando quella sera: la linea dello scollo a cuore, il corpetto elaborato e stretto così da mettere in risalto la figura che lo avrebbe indossato, la fila di piccoli boccioli di rosa che collegava lo scollo fino all'inizio della gonna lunga che scendeva morbida...
«A me piacciono e poi sei tu l'artista, non sono di certo io colei che può darti consigli in questo ambito!» esclamò la piccina, ottenendo la sua attenzione e  sorridendole dolce.
«Le ho sempre in testa.» ammise la giovane, stringendosi nelle spalle «Non lo faccio di proposito, inizio a disegnare e loro... vengono da sè
«È da quando Chat Noir ti ha regalato la rosa sul balcone che quel fiore è diventato il filo conduttore delle tue creazioni.»
Lo sguardo di Marinette si posò sulla rosa incriminata, posta in un vaso davanti la finestra.
«Dove vuoi arrivare, Tikki?» chiese la ragazza, fissandola con le sopracciglia aggrottate.
«Da nessuna parte, la mia era una semplice osservazione.» replicò, ridacchiando.
La giovane sospirò leggera, riportando gli occhi sul fiore. Il ricordo di quella notte era vivido, come se fosse accaduto pochi minuti prima e non la settimana precedente. Quasi come un riflesso incondizionato, la sua mano si levò all'altezza della guancia e le sue dita di sfiorarono il punto esatto in cui le labbra del suo compagno avevano depositato quel bacio leggero. Ripercorrere quegli attimi le provocò un fremito. Aveva davvero creduto, trovandoselo così vicino, che le labbra di Chat Noir si sarebbero posate sulle proprie; ma probabilmente era un bene che ciò non fosse davvero accaduto perché quel lieve bacio sulla guancia e il dono che ne era seguito erano bastati a disorientarla totalmente.
«Ti va di parlarne?» chiese premurosa Tikki, ottenendo l'attenzione della ragazza.
«Non saprei nemmeno cosa dirti.» esalò lei in un soffio leggero, carezzando il capino della piccola kwami.
«Credi che sia cambiato qualcosa?»
Marinette scrollò le spalle, sentendo una gran confusione nella sua testa.
«Non lo so. Non capisco più nulla. Credo solo che sia un bene che Papillon non abbia akumatizzato più nessuno da quella notte, l'idea di rivederlo mi manda in agitazione.» rivelò, mordicchiandosi il labbro inferiore e chinando il capo, quasi a vergognarsi per quella piccola ammissione.
«Prima o poi dovrai rivederlo, però.» le fece notare Tikki, posandosi sulla mano della ragazza per lasciarle una carezza.
«Lo so...» sussurrò Marinette «Ma preferisco non pensarci per il momento.» ammise, sperando che la conversazione si chiudesse il prima possibile. Era troppo tardi per poter affrontare un tema del genere, ma a quanto pareva il suo kwami non era dello stesso parere.
Dal canto suo Tikki non poteva permettersi di troncare in quel modo la conversazione: l'aveva osservata a lungo in quei giorni e desiderava davvero sapere se il gesto di Chat Noir -Adrien- avesse smosso qualcosa nel cuore di quella ragazza tanto speciale per lei.
«Non ti fa bene tenere tutto dentro, non voglio obbligarti ma solo farti comprendere che io sono qui e che posso capirti.»
La ragazza le sorrise incerta.
«Credo sia stata l'atmosfera che è andata creandosi. Sai, le candele, le rose, la luna... era tutto molto romantico.» mormorò Marinette «Aggiungici pure i sensi di colpa per avergli dato buca prima nei panni di Ladybug... mi sono lasciata travolgere. Tutto qui.» continuò, minimizzando il tumulto di emozioni che aveva provato.
Era perfino arrossita, cavolo!
«Non pensavo che Chat Noir potesse essere così sensibile, né che il suo amore per Ladybug potesse essere così forte.» buttò lì Tikki, sperando di apparire disinvolta «Credevo fosse solo uno sbruffone, invece...» aggiunse lei, avvicinandosi al piattino di biscotti che la sua portatrice teneva sempre sulla scrivania per lei, osservandola di sottecchi.
«Spero non scopra mai che Ladybug sia io.» sospirò Marinette.
La piccola si irrigidì, lasciandosi scivolare l'ultimo pezzo di biscotto dalle zampette.
«Riesci ad immaginare l'imbarazzo?» ridacchiò la ragazza, non accortasi della reazione del kwami «Lui conosce anche Marinette, sarebbe troppo strano! E poi io mi sentirei troppo in colpa dopo quello che è successo... lui mi ha confidato le sue pene d'amore, rivelandomi di essere innamorato di Ladybug. Che poi sarei io, ma lui non lo sa, eh. Per non parlare della sorpresa meravigliosa che mi aveva organizzato... No, sarebbe orrendo: si sentirebbe preso in giro e mi odierebbe per sempre.»
«Sono certa che non sarebbe così grave come credi.» pigolò Tikki, in difficoltà: come affrontare un risvolto del genere ora, dato che lei ormai sapeva chi si celava dietro la maschera di Chat Noir?
"Marinette non è pronta, mantieniti neutra." si disse, imponendosi di sembrare tranquilla e sperando che la giovane continuasse a non fare domande sulla vera identità di compagno. Dopo lo scontro con Hibou Noir, la ragazza non si era dimostrata per niente curiosa né tantomeno vogliosa di tartassarla di domande come invece, da quanto le aveva detto Plagg, Adrien aveva fatto innumerevoli volte ma con zero risultati.
«Ma non ha senso preoccuparsi di questo, tanto io e lui non dovremo mai scoprire le nostre rispettive identità, vero?» ridacchiò Marinette, riprendendo la sua matita.
«No, a meno che non lo decidiate insieme.» ci tenne a precisare Tikki.
«Motivo in più per stare tranquilli, allora!» esclamò con decisione la ragazza «Con me, il segreto di Ladybug è al sicuro!» aggiunse facendole l'occhiolino, per poi riprendere a disegnare cercando di non posare più lo sguardo sulla rosa che, silenziosa e solitaria, si ergeva davanti alla finestra contro il cielo stellato.
Una scia luminosa lo percorse nella sua interezza, ma Marinette era così concentrata che non se ne rese conto. Tikki, invece, lo notò e, silenziosa, si avvicinò alla rosa. Puntando i suoi occhioni blu sulla volta celeste espresse un semplice desiderio:
«Che possano essere felici. Solo questo.»





 
Ciao a tutti!
Questa one-shot è nata perché mi sono divertita a pensare cosa potesse essere successo a Marinette dopo la scena del balcone (l'avete vista doppiata in italiano? *^*). Non posso credere che non abbia avuto delle conseguenze in lei, magari anche inconsce... insomma, alla fine è arrossita! u.u
Se volete essere aggiornati sulle mie fanfic, fate un salto su Instagram https://www.instagram.com/sonrisa_efp/
Spero che la fic vi sia piaciuta! Ringrazio chiunque decida di recensire, ci tengo davvero a conoscere i vostri pareri :)
A presto,
Marty
  
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