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Autore: Hao Sakura    17/02/2018    3 recensioni
Killua e l'autrice tornano con questa fic demenziale ambientata a casa Zaodyeck!
Tra denunce del WWF, sradicamenti delle foreste e cose malinconiche a non finire, la vostra sanità mentale scenderà a zero.
Buona Lettura!
Genere: Avventura, Demenziale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Illumi Zaoldyeck, Killua Zaoldyeck
Note: OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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*Questa fanfiction non è a scopo di lucro,
tutte le pubblicità citate ora, prima e che appariranno in futuro non mi appartengono, né sono mirate a qualche
forma di spam verso i prodotti sopraccitati, ma mirano solo a far ridere.




 
Un X Altro X Albino
 
 
Aly camminò per un po’, con i sensi ben all’erta, e con dietro Mike che la seguiva -stranamente non stava cercando di mangiarle una gamba come l’ultima volta- che teneva il muso per terra, alla ricerca di qualche possibile traccia.
La ragazza viaggiò con lo sguardo sugli alberi, in cielo, ed oltre i possenti tronchi degli abeti, eppure non trovava nemmeno un piccolo indizio su cui si sarebbe potuta aggrappare per provare che ci fosse effettivamente qualcosa.
Tuttavia preferì non pensarci, avanzò altera e decisa verso la sua strada, seppur incerta; le cicale continuavano incessanti il loro canto di libertà, così si beò di quella melodia così rilassante ed allo stesso tempo così piena del suo passato.
Già, il passato a cui non avrebbe più dovuto pensare. Nonostante ciò, la rassicurava pensare che tutto fosse finito, così, senza pensare a nessuno di loro, saltò sul ramo d’un abete verde, per controllare la situazione.
- Eppure io continuo a sentirli… -
 
***

Killua stava correndo da un bel po’, ormai, e non aveva accennato a cedere alla stanchezza per la sua minuziosa ricerca, non poteva deludere la sua compagna.
Gli vagarono per la mente molti dettagli delle sue ultime conversazioni con lei, e giunse alla conclusione che quell’ultimo periodo era stato piuttosto movimentato: erano tornati a casa Zaoldyeck, aveva dovuto fare nuovamente i conti con la sua famiglia, e soprattutto con i suoi due amati fratelli, ed allo stesso tempo fare in modo di proteggere l’incolumità della sua amica, che si era rilevata tutto, tranne che indifesa come pensava.
Ci sono ancora troppe cose che non mi quadrano, Aly nasconde troppe cose, e sembra non volermene parlare. E’ anche vero che il fatto che stia sviando dei discorsi non sembra le stia passando minimamente per la testa, il che è strano, non è nemmeno diversa negli atteggiamenti. Deve esserci qualcosa di più sotto, molto più grosso.”
Il suo flusso di pensieri andò avanti per un bel po’, e come facesse a non perdere il filo del discorso nella sua testa e stare, allo stesso tempo, attento al suo obbiettivo, era un bel mistero persino per lo stesso albino.
Effettivamente, per le sue risposte avrebbe potuto benissimo chiedere aiuto alla sua famig- Ma cosa andava a pensare? Non lo avrebbero fatto di certo, e tantomeno era così disperato da non riuscire ad arrivare alla soluzione da solo.
Però mio padre potrebbe aiutarmi…
Quell’idea gli guizzò in testa, e sentì la sua lampadina accendersi.
Avrebbe chiesto aiuto a suo padre, ma solo se fosse stato strettamente necessario.
- AIUTOOOOOOO! –
Non servì il suo udito disumano da assassino per sentire quell’urlo disumano, persino un sordo ci sarebbe riuscito, talmente era potente.
Si fermò istintivamente, non perché fosse stanco, ma semplicemente per captare da che direzione provenisse quel grido.
Gli bastarono pochi secondi, poi scattò veloce come un fulmine, ancor più rapido di prima, mentre le gambe costruivano un ritmo tutto loro, sempre regolare.
Più si avvicinava e più sentiva Mike che si muoveva per cercare di mangiarsi il probabile intruso, la delicatezza era off-limits in quell’abitazione.
E se c’era Mike, lì c’era anche Aly.
 
***
 
- Dai, scendi giù, vedrai che Mike non ti divorerà subito! –
Se lo sarebbe dovuto aspettare, adesso faceva persino la gradassa col suo cane. L’albino si fermò appena in tempo, altrimenti sarebbe finito con la faccia spiaccicata sul tronco del gentil’abete e non sembrava una gran idea, soprattutto per il suo profilo di ragazzo sexy su siti che tutto erano, tranne che casti ed innocenti.
- NO, NO! Rifacciamo questa scena, stavo per schiantarmi contro il tronco e rovinarmi la permanente! –
Tutti sbuffarono irritati, persino Mike, e con una faccia piuttosto scocciata si ridiede il via alla scena, e meno male che doveva essere una fanfiction seria. (Ma dove? ndMe)
Ciak, azione e via!
Ecco che il giovane playboy dalla permanente bianca entrò in scena, a cavallo di un cammello armato, con degli occhiali da sole piuttosto sgargianti -comprati nel discount dietro casa perché c’erano i saldi-; fu allora che partì la canzone della crema Garnier, mentre il nostro eroe avanzava a rallentatore, scuotendo i capelli in maniera sexy come solo uno Zaoldyeck sapeva fare.
Con espressione da demente mancato, tirò fuori da un-posto-che-non-voglio-descrivere un contenitore circolare di crema, poi con un occhiolino che sembrava più un tic cronico, disse:
- Garnier… Liscio perfetto, perché tu vali. –
Ma quella non era Pantene? Va be’, sorvoliamo!
La ragazza dinnanzi a lui era semplicemente sconvolta, infatti per il troppo trash un mancamento l’aveva appena colpita, così svenne, mentre -stranamente, eh- la sua gamba destra continuava a muoversi a ritmo di un valzer che partiva dal tronco di un albero vicino.
Dopo questa scena semplicemente degradante, Killua tornò serio e si rivolse alla figura aggrappata all’albero, che era rimasta su quest'ultimo per non rischiare di contaminarsi con quei pazzi là sotto, talmente era sconvolta, o sconvolto.
- Per tutti i Milluki rotolanti, i coltelli zuccherosi e le perdindirindine! Tu… NON SEI CADUTO NEL DEGRADO, PERDINCIBACCO! –
E puntando l’indice verso la figura in maniera accusatoria, si proruppe in una risata da psicopatico, tanto perché dovevamo scendere ancora un poco più nella follia.
Barcollando come se si fosse appena sgolato tre bottiglie di vodka polacco tutte in una volta, prese il cammello armato di peso e lo scagliò -sempre con assoluta finezza, eh- contro il suo nemico, che con molto stile da sfigato rotolò giù dopo aver sbattuto varie volte contro i rami che sostavano sotto il suo; finì per terra in meravigliose condizioni: giusto sei costole spostate, una gamba fratturata, un braccio piegato in maniera assolutamente indescrivibile ed innaturale e trentatré denti andati.
- Oh, hai una bella cera dopo essere caduto da quindici metri di altezza! –
Constatò con un sorrisino che la diceva lunga, non pensando minimamente di aver appena perso il suo cammello armato, che era stato portato via da un criceto in calore a cavallo di un formichiere alato.
Aly, nel mentre, era riuscita a risvegliarsi dallo shock, cosa che non sembrava esser lo stesso per la sua fidatissima gamba, che adesso stava ballando un brano di flamenco.
Nonostante i piccoli problemini tecnici, l’avventura andò avanti comunque, altrimenti non sarebbe stata Casa Zaoldyeck.
- Ora, ti prego e per favore, mio dolce amico pieno di felicità, dicci, per cortesia, cosa caspiterina ti è accaduto e come mai ti trovi qui per un futile errore, se vuoi potremo parlarne davanti ad una tazza di caffè dolcemente avvelenato con cantarella nella nostra sala di unicorni saltellanti. Non vorrei che mio papà si arrabbi perché tu hai preso una mela senza chiedermi il permesso, per tutte le scosse elettriche bluastre! –
In tutto questo, sia la ragazza, che quello si scoprì essere un ragazzo, non capirono un emerito tubo, probabilmente Illumi doveva aver fatto sniffare a Killua qualche rimasuglio di polvere delle Winx.
Con un sonoro “EH?” da parte dello sconosciuto, l’ex autrice si intromise nel discorso, stavolta con una faccia seria, ma che più che altro pareva un'espressione da equino con problemi stitici.
- Traduzione: adesso pretendo tu ci dica chi sei e cosa cacchio sei venuto fare qui. Non vogliamo dei fottuti problemi per colpa tua. –
Perfetta interpretazione, non trovate?
E quanta delicatezza vi trovò nelle sue parole lo sconosciuto.
Tuttavia, il momento dei giochi era finito, nonostante Mike stesse sbattendo la testa contro un albero e Killua si fosse messo a parlare con una bertuccia che passava di lì per caso.
Il ragazzo misterioso, nonostante fosse leggermente rotto, si alzò, spolverandosi i vestiti che indossava, e guardò Aly negli occhi.
- Mi chiamo Saru, sono capitato qui per caso. Mi sono imbattuto in questa tenuta mentre passeggiavo, poi ho sentito qualcuno arrivarmi alle spalle e da lì ho visto buio. Non ricordo nient’altro. –
Trovava il discorso piuttosto convincente, ma una piccola domanda le correva in mente: come aveva il suo aggressore ad entrare se c’era Mike di guardia? Non potevano essere passati dal cancello, li avrebbero visti, e tantomeno non potevano aver scavalcato, ma allora come…
Fissandolo meglio, la ragazza dai capelli rosa confetto vi trovò qualcosa di familiare nel suo aspetto: aveva i capelli bianchi e spettinati e due occhi, magnetici e profondi, blu oltremare; aveva un fisico asciutto ed era molto più alto di lei, inoltre doveva essere più grande di entrambi a livello di età.
- Ci siamo già visti da qualche parte io e te? –
Fece lei, dubbiosa: notava che Saru fosse molto tranquillo, come se avesse la situazione in mano, i suoi occhi non tradivano insicurezza, sembravano così decisi.
- Non penso proprio, Mi ricorderei di una ragazza dall’aspetto così particolare. –
Nessuno dei due sapeva che Killua, nel mentre cercava di instaurare una conversazione con la scimmia, aveva sentito tutto.
Non sapeva nei dettagli tutto, ma sentiva una cosa: di lui non ci si poteva fidare.



Angolo Autrice

Eeee... Salve a tutti di nuovo! Sono sempre io, Hao, quella pazza che scrive cose demenziali ed al limite del concepimento umano su questo fandom. :D
Ricordate quando dicevo che non vi avrei fatto aspettare mesi? Beh, dai, poteva andare peggio! Non aggiorno da meno di cinque mesi, quindi non è del tutto un disastro!
Ed in questo capitolo vediamo un sacco di sorprese, come l'entrata in scena di un misterioso ragazzo albino, Saru, chi sarà mai costui e cosa vuole dai nostri eroi?
Aly e Killua sembrano avere dubbi su molte cose: lei sui fantasmi del suo passato, lui su cosa nasconda la cara protagonista.
Ammetto che quando ho finito questo capitolo, non immaginavo che avrebbe preso una piega ben diversa questa storia, nel senso che... Inizialmente pensavo di costruire una semplice demenziale senza una trama concreta, adesso... Penso di voler costruire qualcosa di molto più elaborato! Sempre nel mio stile demenziale, sia chiaro!
Cammelli armati e creme in questo breve capitolo, quali altre strambe creature tirerò fuori da questa pazzza mente?
A proposito, ho deciso di concentrarmi anche sugli altri membri della famiglia nel corso delle vicende, soprattuto sui fratelli di Killua, che dei soliti due delle meraviglie ne abbia le scatole piene! xD
Ed, inoltre, Illumi e Milluki saranno rilevanti ai fini dell trama, lo so, piccolo spoiler, ma dovevo, altrimenti lo shock sarebbe stato troppo grande ed avreste preso un infarto. (Ti odiamo ndLettori)

Ringrazio tutte le persone che continuano a supportarmi in questi mesi, in particolare DolceZeref e Delya_Zoldyck24122 che recensiscono anche dopo i miei aggiornamenti con pause eterne! Un grazie a tutte quelle che hanno messo la storia tra le preferite, seguite e ricordate!
Alla prossima, stavolta riprenderò ad aggiornare regolarmente!
One kiss
Hao Sakura





 
   
 
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