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Autore: Teo5Astor    19/02/2018    6 recensioni
Il momento di partire per un nuovo viaggio nel tempo si avvicina sempre di più per Mirai Trunks e Mirai Mai dopo la feroce battaglia contro Zamasu. Un nuovo mondo li attende, con tutti i dubbi e le paure che questo comporta. Il dolore causato dalla separazione dai propri cari e dall'impossibilità di fare ritorno nella propria terra d'origine ormai andata distrutta si mescola con la curiosità di scoprire come potrà essere la loro nuova vita. Nuove sfide, pericolosi nemici e il paradosso di essere gli unici sopravvissuti della propria linea temporale attendono i nostri eroi. In tutto questo, un'unica ma fondamentale certezza a cui aggrapparsi: quella di esserci l'uno per l'altra, sempre.
Nota dell'autore: ogni capitolo è narrato in prima persona seguendo il punto di vista di uno dei diversi personaggi della storia. Inoltre nel testo si nascondono alcune citazioni tratte da canzoni, in particolare di Raige.
Genere: Azione, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Darbula, Mai, Mirai!Mai, Mirai!Trunks, Trunks, Zamasu
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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2 – Out of Heaven
 
 
(1 ora prima)
 

Come sto bene qui, come sono felice! In questo luogo ho tanti amici, possiamo cantare e ballare tutti insieme, chiacchierare e abbracciarci, essere sempre di buon umore! Non esistono problemi e si respira il bene nel senso più assoluto del termine! Che poi respirare non sarebbe esattamente il termine più preciso…io infatti sono un’anima da un paio di settimane e non sono mai stato così appagato in vita mia. Già, la mia vecchia vita…ho ricordi vaghi perché so che il mio spirito è stato purificato e in questo processo ho perso gran parte della memoria. Sono consapevole di non essere stato una brava persona e di aver ucciso tante, troppe persone. Ma avevo scelta? In fondo ero il Re del Mondo Demoniaco, non potevo mica andarmene in giro a raccogliere fiori e farne collane da regalare agli amici come sto facendo in questo momento. E questo continua a farmi soffrire, mi spinge a diventare sempre più buono ora che ho una seconda possibilità!

Quando sono arrivato nell’Aldilà, quel brav’uomo di Re Enma, in qualità di Giudice delle anime dei defunti, ha deciso di mandarmi in Paradiso perché se fossi andato negli Inferi non avrei fatto altro che sentirmi a casa. Ero furibondo per questa situazione, ma appena sono giunto qui ho capito quanto sono stato folle in vita, quanto dovevo cercare di rimediare a tutto il male che avevo fatto! Passo le mie giornate a cercare le vittime che la mia pazzia ha mandato prematuramente in Paradiso e invoco il loro perdono, regalo dei fiori e soprattutto il mio cuore…o meglio, l’idea astratta di bene che sarei in grado di dar loro se avessi ancora un cuore! Temo che dovrò farne ancora molta di strada per trovare tutte queste anime beate, ho fatto troppi danni nella mia vita precedente.
Ringrazio il giorno in cui ho incontrato Trunks, un bravissimo ragazzo, il saggio e generoso Kaiohshin e il suo assistente Kibith. Li ho attaccati senza motivo, il mio cuore colmo di avidità e malvagità era terreno fertile per gli incantesimi del mago Babidi che mi ha così convinto ad aderire al suo folle piano per risvegliare un mostro chiamato Majin Bu. Per fortuna non ce l’abbiamo fatta e così ho potuto ripartire da zero dopo che Trunks mi ha dato il colpo di grazia. Quanto vorrei fosse arrivato prima quel momento, quanto vorrei aver vissuto come Signore della Luce e non delle Tenebre!
 
All’improvviso sento un frastuono che fa tremare addirittura la terra e vedo uno squarcio nero aprirsi nel cielo. Mi ritrovo investito da un fascio di luce verde proveniente da quell’apertura e vengo travolto da una scossa simile a un elettroshock. Tutte le anime intorno a me scappano, sono confuso e impaurito. Mi sento strano e urlo: «Aiutatemi! Cosa sta succedendo?!»
Il silenzio intorno a me viene interrotto da una voce dolce, suadente, che non ho mai sentito prima: «Perché lo fai? Perché non te ne vai?»
Mi giro di scatto, ma non c’è nessuno neanche alle mie spalle. «Chi sei?!» Rispondo allarmato: «Cosa vuoi da me?!» Aggiungo, guardando i fiori che stringo tra le mani: «Sto facendo del bene e non voglio andarmene, sono felice qui! E non potrei neanche se volessi, siamo in Paradiso!»
Sento la voce misteriosa ridere di gusto prima di replicare: «Devi sapere che oltre quello squarcio nel cielo c’è la vita, c’è il mondo terreno che sei stato costretto ad abbandonare. Io ti sto dando la possibilità di farvi ritorno. Sei libero!»
«No, non voglio! Lasciami stare!» Imploro, ma intanto inizio a sentire dei fremiti nel mio corpo, sento che qualcosa sta cambiando. Ho detto corpo non a caso, avverto delle modifiche alla mia forma spirituale che non riesco a comprendere. Mi rendo conto che sto tornando ad avere un corpo. Ho paura, mi guardo intorno in cerca di aiuto ma non vedo nessuno. Come dei flash, riaffiorano nella mia mente tante immagini che avevo dimenticato. Stragi, uccisioni, devastazioni. Gente tramutata in statue di pietra. Demoni che ridono sguaiatamente. Crollo a terra, mi tengo la testa tra le mani. Urlo, ma è come se nessuno potesse sentirmi. Chiedo pietà, mentre sento delle lacrime rigarmi le guance. La luce verde continua a investirmi e mi sento sempre più forte, sempre più vivo. Ma io non voglio essere forte, non voglio tornare in vita.
Vorrei solo essere felice.
 
La voce misteriosa torna a parlare e inizio a sentirmi ammaliato da questo suono armonioso: «Ora ti dirò chi sono e ti spiegherò velocemente la situazione. Abbiamo poco tempo adesso, quando sarà tutto finito avrai modo di capire ogni cosa. Tu non mi conosci, io sono un Kaiohshin dell’Universo 10, mi chiamo Zamasu. Avevo conquistato il mondo e sterminato praticamente tutti i mortali e le divinità di una linea temporale diversa da questa, cinque anni avanti nel futuro. L’unica entità superiore a me rimasta in quel mondo, avvisata da un mortale suo amico, è riuscita a cancellarmi grazie ai suoi poteri sconfinati. O meglio, tutti pensano che mi abbia cancellato, ma in realtà io ero diventato immortale grazie alle Super Sfere del Drago e così sono riuscito a preservare almeno il mio spirito. Prima di scomparire insieme a quel mondo che avevo soggiogato, grazie al mio stratosferico  potere sono riuscito a lanciare un immenso fascio di energia purissima diretto verso una linea temporale alternativa. Speravo che tale energia potesse raggiungermi direttamente e permettermi la fuga, ma non sono riuscito ad andare oltre la soglia del Paradiso. Io adesso mi trovo negli Inferi, e sapendo che tu eri proprio in quel luogo ho capito che avremmo potuto allearci. Ti conosco di fama, so che abbiamo molte cose in comune. Io odio i mortali, ma tu sei comunque simile a una divinità come me essendo il Re di un luogo come il Regno degli Inferi dove vanno a finire quegli stupidi umani quando quelli più potenti, come noi, decidono che non c’è più spazio per loro nel mondo terreno. Non devi fare altro che uscire da lì, vendicarti di chi ti ha ucciso e riportarmi in vita. Quel Saiyan di nome Trunks ha creato diversi problemi anche a me nel futuro da cui provengo. Uccidilo e trova un modo per farmi uscire da qui. Non dovrebbe essere difficile per te. In cambio, oltre alla vita che ti sto donando, diventerai il mio assistente e otterrai ancora più potere di quello che ti sto dando adesso. Già avrai notato che la tua forza si sta incrementando col passare dei secondi e che il tuo livello di combattimento è molto superiore a quello che hai sempre avuto. Insieme raggiungeremo il mio obiettivo: portare a compimento il Piano Zero Umani!»
Per poi aggiungere: «Voglio creare un mondo puro, ripulito dai peccati che continuano a commettere i mortali a causa della loro presunzione e superbia. Sono stanco di vedere il mondo insozzato dall’ignoranza e dalla violenza umana, sento di essere il Divino Artefice di una Nuova Era. Sono il Prescelto, devo portare a termine questa missione. Sono consapevole di quanto sia ambizioso come piano, di quanto possa apparire difficile da realizzare.
Ma so anche che i sogni non sono grandi abbastanza se non ti mozzano il fiato.»
 
Mi rialzo in piedi, sono più tranquillo anche se ancora abbastanza confuso.
Dopo qualche secondo di silenzio, Zamasu grida: «Forza, sbrigati e vattene da lì! È più facile a farsi che a dirsi, quelli come noi non sanno darsi per vinti!» Per poi esclamare, con un urlo trionfale: «Vai, Darbula!»
 
Una scossa mi attraversa la testa nell’udire quel nome, qualcosa a me molto familiare nella mia vita precedente. Il mio nome! La scossa è talmente forte che sono costretto a portarmi le mani alle tempie. Dopo qualche attimo mi riprendo, mi sento lucido. Sollevo la testa. Ora è tutto chiaro, finalmente. Un ghigno si fa strada sul mio volto. Io sono il Signore delle Tenebre! Sento una forza immensa e mai provata prima scorrere nelle mie vene. Senti i muscoli tesi, frementi, pronti a scattare. Vogliosi di azione. Percepisco anche la mia aura leggermente diversa da quella che ricordavo di avere, probabilmente è contaminata dall’energia che mi ha trasmesso Zamasu. Non è certo un problema: quel che conta è che ho una seconda possibilità, ma non per farmi perdonare. Da chi è per cosa, tra l’altro?! Io sono il Male, io godo nel veder soffrire la gente. Bramo il sangue e le ossa spezzate. Le lacrime, il fuoco, la distruzione. Ho una seconda possibilità per vendicarmi, innanzitutto, e in più posso essere parte di qualcosa di ancora più grande di me, qualcosa di divino come il Piano Zero Umani!
Per prima cosa, sento il bisogno di distruggere quel maledetto Saiyan che mi ha fatto finire qui e quell’incapace di Kaiohshin. La mia vendetta sarà atroce!
 
Sento anche un odore nauseabondo. Mi guardo le mani pieni di fiori. Li incenerisco, schifato. Ma come ero ridotto?! Inoltre mi rendo conto di avere altri fetidi fiori in testa, disposti a formare una corona. Reprimo un conato, sono inorridito! La strappo, la calpesto, mi sento una furia. Che umiliazione per il sommo Darbula! Re Enma pagherà per tutto questo, arriverà anche il suo turno! Mi sento addosso il fetore per tutto il Bene che mi è stato vomitato addosso in questi giorni da questi luridi spiriti beati. Ho una voglia immensa di distruggere, di sfogare tutta le frustrazione che ho accumulato!
Osservo lo squarcio nel cielo e mi guardo intorno. Ovviamente nessuna anima sta cercando di scappare, qui sono tutti così perbenisti da darmi il voltastomaco.
 
«Scusa Zamasu se ti ho fatto aspettare.» Affermo in tono solenne mentre mi alzo in volo facendo fluttuare il mantello bianco alle mie spalle. «Ho proprio bisogno di divertirmi e sgranchirmi un po’ le ossa, poi verrò a tirati fuori da lì!»
«Va bene Darbula, a presto!» Mi risponde.
Inizio a ridere di gusto e urlo: «Spada!» Mentre me ne vado da questo posto infame. Compare subito la mia amata arma nella mia mano destra. È magnifica, mi era mancata. Emana anch’essa un potere maestoso. Mi sento invincibile! Rido ancora e me ne vado.
Fuori dal Paradiso.
 
   
 
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