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Autore: Mash    20/02/2018    1 recensioni
[Call Me By Your Name]
★ Questa storia partecipa al “Rainy Time” a cura di Fanwriter.it!
"Chiamami con il tuo nome"
[Elio e Oliver sono sorpresi da un temporale estivo, ma l'idea di ripararsi li sfiora solo per un breve attimo.]
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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★ Iniziativa: Questa storia partecipa al “Rainy Time” a cura di Fanwriter.it!
★ Numero Parole: 580
★ Prompt/Traccia: L’odore della pioggia
Questa storia partecipa al COWT8 Missione rinforzi da Titania (7)  

La magia di un momento


Era una mattina come tutte le altre, oziosa e priva di qualcosa importante da fare. Così, Oliver aveva chiesto a Elio se volesse accompagnarlo a fare un giro in bici, abitudine che ormai accadeva anche troppo spesso.
Quando erano usciti, il sole era luminoso da far male, ma era bastato un attimo e quella giornata estiva così piena di luce, si era ingrigita di colpo, senza alcun preavviso.
Mentre tornavano dalla loro passeggiata, poco vicini a casa di Elio, il cielo aveva incominciato a tuonare e piccole gocce di pioggia avevano iniziato a cadere dalle nubi, sfiorando dolcemente i loro vestiti, primo preannuncio di una sfuriata successiva.
Quando avevano trovato una tettoia sulla strada di casa, avevano deciso di fermarsi per qualche istante, prima che scendesse a piovere più forte e li cogliesse impreparati.
La tettoia era stata la loro ancora di salvezza, perché, da lì a pochi minuti iniziò a cadere la pioggia, scendendo sulla radura circostante.
Elio inspirò e l’odore della pioggia arrivò prepotentemente alle sue narici, deciso e piacevole come sempre. Era una delle cose che più gli piaceva dell’estate.
Un’altra cosa che gli piaceva erano temporali improvvisi, quelli che anche se ti bagnavi poco non importava, perché faceva così caldo che ti asciugavi in un attimo.
Si girò verso l’altro e sorrise.
-Ti va di fare una pazzia insieme a me?- domandò, spingendosi all’improvviso fuori dalla copertura della tettoia con una risata, sentendo le gocce d’acqua sulla pelle scoperta, iniziando a girare come un bambino sotto la pioggia che scendeva rapida bagnandolo, deliziandosi di quel scivolargli piacevole lungo il corpo.
L’altro aveva tentato di allungare un braccio per fermarlo, ma Elio gli era sfuggito tra le dita, ridendo. Oliver si mise a guardarlo con un sorriso dolce e quasi malinconico.
La pioggia gli aveva attaccato la maglia azzurra sul corpo, mettendo in mostra il fisico al di sotto, ancora da adolescente ma sensuale come pochi altri che avesse visto.
Non sapeva dire che cosa lo spingesse irrimediabilmente verso di lui, cercandolo e inebriandosi della sua compagnia, ormai diventata una delle cose che più ricercava in quel suo viaggio in Italia.
Elio era ormai diventato quasi un bisogno irrinunciabile per lui. Era come l’acqua, necessaria per la vita del loro pianeta e della loro specie.
E in qualche modo Elio era diventato indispensabile per lui.
Anche se sapeva che quei momenti sarebbero presto giunti al termine e che si sarebbero dovuti separare, si beava del tempo che ancora potevano passare insieme, godendosi tutto quello che poteva.
-Forza, vieni!- esclamò invitandolo, allargando le braccia e alzando lo sguardo verso l’alto, schiudendo le labbra e tirando fuori la lingua, assaporando le gocce di pioggia che continuavano a cadergli su tutto il corpo e che l’avevano ormai completamente bagnato.
Mentre osservandolo pensava che fosse bellissimo, coperto dalle gocce d’acqua, Oliver non si fece ripetere l’invito una terza volta e con un grido di euforia, uscì dal riparo, assaporando anche lui la pioggia che scendeva e permeava attraverso i suoi vestiti.
Alzò il volto verso il cielo e chiuse gli occhi, respirando lentamente, godendosi la sensazione delle gocce che gli bagnavano il viso.
Elio si voltò verso di lui e sorrise di nuovo, per poi gridare al cielo un verso inarticolato, seguito a ruota dal compagno.
Amava la pioggia e amava quel momento che stava vivendo insieme all’altro.
Era un attimo dedicato solo a loro, reso speciale grazie alle gocce di pioggia che facevano da sfondo al quel loro innocente divertimento.
  
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