*Prompt: Regali di Natale
*Coppia: MidoChia (Ensemble Stars)

-Ti ricordi, senpai?
Chiaki si ferma, in mezzo al viale pieno di luci e di gente. Volta il viso nella direzione indicata dallo sguardo di Midori, incontrando dopo pochi istanti la vetrina di un bel negozio dalle luci spente e dagli addobbi natalizi ancora ben in vista. Gli si mette a fianco velocemente, come sempre pieno di calore - impavido nonostante la neve che sta silenziosamente cadendo sulle loro teste e su tutti i lampioni accesi.
-Questo luogo? Ma certo! Ci siamo venuti l’altro giorno, a mangiare una cioccolata!
Midori fa una piccola smorfia; rimane un poco infantile nonostante l’età, nonostante il tempo passato. Non dubita mai dell’innocenza altrui, ma certe volte trova irritante la solita sbadatezza con cui trascura certi dettagli.
-E ti ricordi anche perché siamo venuti proprio qui, l’altro giorno?
-Perché fanno una buona cioccolata!
Un’altra piccola smorfia e un sospiro. Sente la mano calda di lui scivolargli nella tasca, alla ricerca di un contatto non troppo evidente al pubblico: è caldissimo, e quando Midori alza lo sguardo a vedere il suo viso, sorride con tutta la forza del fuoco di cui è sempre stato incarnazione. Luminosissimo.
-E perché qui tu ti sei dichiarato.
Chiaki volge lo sguardo a lui, con un’espressione un po’ furba.
-Pensavi davvero che me lo fossi dimenticato?
Midori si sente arrossire per diverse ragioni, perché è stato preso contropiede e perché, alla fine, è sempre così dolce e sempre così gentile. Non riesce proprio ad abituarsi, nonostante tutti gli anni, i natali, i capodanni e tutte quelle altre feste passate assieme.
-Sei uno sciocco.
-Tu di più.
Borbotta e calcia un po’ di neve, mentre Chiaki ride ad alta voce perché contento del suo imbarazzo - sapendolo di origine buona, non oserebbe mai prendersi gioco di lui.
-Quella volta mi hai preso alla sprovvista, lo devo ammettere.
Midori si prende una piccola rivincita, calcando sul proprio senso di vittoria.
-Proprio tu, impreparato.
-Già! Non è buffo?
Chiaki non ha malizia, come sempre. Solo, un imbarazzo strano, che si fa strada sulle sue guancie e fa giocare le sue dita nella tasca del proprio cappotto attorno a una scatoletta cubica, mentre ancora la gente cammina attorno a loro piena di regali dell’ultima ora.
-Ma questa volta non sarò io, quello sorpreso…
Midori lo guarda stranito, senza capire bene.
-Senpai?
Non sa che, dopo quel momento, lo potrà persino chiamare con un altro nome. Chiaki ride di nuovo, per farsi coraggio - e allontanandosi poi si inginocchia veloce, prima che quello svanisca via, nel più grande atto eroico della sua vita.