Dunque, eccovi una missing moment fra Joe e Lexi, nata da un delirio collettivo fra me e la mia sìs che ha insistito che la scrivessi e allora eccomi qua!! Spero vi piaccia!! Bacioni!

Surprise

A Maty, la mia sìs,

ti voglio bene <3

Lexi si guardò per qualche istante nel grande specchio del salotto, contemplandosi da tutte le angolazioni, sicura che quel giorno avrebbe stupito Joe.

Negli ultimi tempi la ragazza aveva provato in tutti i modi di stupire il proprio ragazzo, magari con un comportamento non da lei, magari cucinando un piatto speciale per lui, ma niente, Joseph sembrava sempre completamente a proprio agio.

Ma non questa volta, pensò Lexi compiaciuta. Questa volta rimarrà a bocca aperta per la sorpresa.

Si sistemò una ciocca di capelli e la mise dietro un orecchio, pronta a ricevere Joe in tutto il suo splendore.

Lexi non era mai stata una ragazza che badava alla moda, ai vestiti e al trucco, quel tipo di cose le lasciava fare a sua sorella Maryl, ma quella volta aveva deciso di ribaltare la situazione; con il prezioso aiuto delle sue due sorelle aveva passato la giornata fra i negozi di Dior e Chanel, di Prada e Gucci, era andata in uno dei parrucchieri più bravi, e costosi, di Los Angeles, e aveva passato tre ore piene da un'estetista per farsi curare le unghie dei piedi e delle mani.

Mentre di solito l'abbigliamento di Lexi comprendeva un paio di jeans e una maglietta a maniche corte scura, un po' di trucco sul viso e nient'altro, quel giorno avrebbe fatto fare una brutta figura a una modella.

Indossava un vestitino lungo fino alle ginocchia di Chanel, di un indaco particolare, il viso era stato truccato con cura dalle mani esperte di Maryl, matita sugli occhi, fard e le decoravano il viso grazioso, del rossetto rosa chiaro le era stato spalmato sulle labbra e si era messa un paio di orecchini che erano appartenuti a sua nonna, con dei piccoli zaffiri, al collo indossava un ciondolo con la catenina fatta in argento e con una pietra blu che le sfiorava la pelle chiara del petto.

Ai polsi aveva dei braccialetti fatti di perle, appartenuti a sua madre e che le aveva regalato qualche tempo prima di scappare.

I capelli erano la cosa più diversa, se di solito li teneva al naturale, ovvero mossi e lasciati sciolti sulle spalle, o stretti in una coda dietro la testa, quel giorno aveva deciso di farseli ricci, chiedendo al parrucchiere di farle una pettinatura complicata, tanto per completare l'opera.

Sembrava una dea.

Oggi Joe ti sorprenderò, eccome se lo farò, pensò la rossa compiaciuta.

Per tutta la giornata aveva detto alle sorelle che tutto quello lo faceva solo e unicamente per Joe, nient'altro se non per sorprenderlo, ma per la verità, anche se all'inizio il suo intento era solo quello di stupire il suo ragazzo, piano piano si era addirittura divertita a girare per negozi e a farsi trattare come una regina da parrucchieri ed estetisti.

Ora finalmente capiva perchè sua sorella Maryl passasse almeno sei ore alla settimana dal parrucchiere o dall'estetista, oppure in qualche negozio.

In quel momento alla porta di casa qualcuno suonò il campanello.

- Arrivo! - esclamò Lexi, dirigendosi verso la porta di casa il più velocemente possibile per quanto gli consentissero i tacchi a spillo di Prada.

- Non ti preoccupare, cara, io aspetto! - disse Joe dall'altra parte della porta.

Lei sorrise e gli aprì la porta, raggiante.

Joe era come al solito, capelli accuratamente stirati e una maglietta casual, con tanto di jeans lunghi e scarpe da ginnastica.

- Ciao Joe! - lo salutò Lexi, sperando di vederlo strabuzzare gli occhi e balbettare parole incoerenti.

Non accadde nulla di tutto ciò, il cantante diciannovenne entrò in casa e la prese per la vita, salutandola con un lungo bacio.

Lexi non si dimenò da quel dolce abbracciò e rispose al bacio, ma non poté fare a meno di restare offesa dal fatto che Joe non avesse notato il suo cambiamento così radicale.

Quando si separarono lui la contemplò ancora a lungo, squadrandola da capo a piedi, per poi fare una smorfia.

- Che cosa diavolo ti sei messa sulle labbra? - chiese togliendosi i residui di rossetto che gli erano rimasti sulla bocca e pulendosi la mano sui propri pantaloni. - Fa schifo! Ti ha costretto Maryl, vero? Non devi badare a quello che dice sempre la tua sorella maggiore, non ti dona essere come lei.

Se prima Lexi era offesa, ora era indignata, quel rossetto era una delle cose che le erano piaciute di più quando le aveva comprate, un lucidalabbra che sapeva di ciliegia le sembrava adatto.

- Ehm Joe – disse Lexi allontanandosi da lui per farsi vedere meglio, - non noti niente di strano?

Il ragazzo la guardò confuso e spaesato per qualche istante, poi scosse la testa.

- Andiamo Joe, metti in moto quell'unico neurone che hai! - disse la rossa, spronandolo.

Joe la osservò ancora una volta, poi convintosi che la sua ragazza non si stesse riferendo a sé stessa ma a qualcosa di nuovo in quella stanza si mise a guardare il salotto, passando con lo sguardo su ogni oggetto, poi guardò di nuovo Lexi.

- Ah, è vero! - esclamò lui. - Come ho fatto a non accorgermene prima?

Lexi sorrise, contenta che finalmente Joe avesse visto come si era vestita, truccata e pettinata solo per lui.

Joe le andò in contro e, invece di abbracciarla, la superò e prese una cornice che si trovava su un mobile dietro di lei.

- Hai fatto sviluppare le foto che abbiamo fatto due settimane fa! Questa è stupenda! - esclamò Joe, euforico, tenendo in mano una cornice nella quale si trovava una foto fatta da Kevin di Lexi e lui che si baciavano nel parco nel quale avevano passato un'intera giornata.

Lexi avrebbe potuto strozzarlo seduta stante.

- Che c'è piccola? - domandò lui quando la vide che, praticamente, stava tentando di incenerirlo con lo sguardo. - Ah, questa è l'unica foto che non ti piace! Capito tesoro mio ballo, ma allora perchè l'hai messa in bella vista?

Ora Lexi lo avrebbe volentieri ammazzato, con una morte lenta e molto dolorosa.

- Quelle foto sono lì da una settimana – sibilò la rossa, accennando anche agli altri scatti che erano stati fatti e sviluppati.

- Oh, capito – disse Joe, imbarazzato, - allora hai cambiato quei fiori laggiù! E anche il vaso – e mentre parlava si avvicinava all'oggetto di cui si riferiva.

- Joe! - quasi urlò Lexi. - Quei fiori sono finti, sono uguali da prima che ci conoscessimo e quel vaso apparteneva a mia madre, è stato messo lì da ventidue anni e non l'abbiamo mai cambiato o spostato!

Il diciannovenne la guardava spaesato.

- Ah, allora hai spostato il ... - iniziò lui.

Lei lo interruppe con un movimento brusco della mano.

- No, non ho cambiato niente in questa stanza – disse Lexi, cercando di mantenere un minimo di autocontrollo.

- Allora nell'altra stanza! - disse Joe, già pronto ad andare in cucina.

- No! Nemmeno in quella stanza ho cambiato qualcosa, in tutta la casa non è cambiato nulla, magari qualcuno – disse con la voce che si alzava ad ogni parola.

Joe inclinò leggermente il capo verso destra, mentre rifletteva.

- Di chi stai …? - iniziò, ma proprio in quel momento Kevin Jonas, il fratello ventunenne di Joe, entrò in casa con un sorriso gioviale che gli illuminava il volto.

- Scusate se vi interrompo – disse allegro, - ma Maryl ha dimenticato la borsa e non poteva assolutamente non portarla per andare al cinema.

Kevin non sembrò notare l'aria di tensione che c'era in quella stanza che proveniva da Lexi e sembrava dire: “scappa prima che la tempesta inizi!”.

- Ehi Lexi – notò il ventunenne non appena posò lo sguardo su di lei, - sei uno schianto! Una meraviglia! Stai benissimo con i capelli ricci, e il vestito ti sta d'incanto! Stai davvero bene, vero Joe?

Il diciannovenne fissò il fratello meravigliato, poi si voltò verso la propria ragazza che lo guardava malevolo, sembrava pronto a tirargli uno schiaffo.

- Ehm, era a questo che ti stavi riferendo, vero? - domandò cercando di farsi piccolo piccolo.

L'espressione di Lexi gli diede la risposta.

- Lo immaginavo – sospirò lui, - ma tesoro, credi che io non me ne fossi accorto? Insomma i capelli, il vestito e poi quell'anellino!

- L'anello è l'unica cosa che non ho cambiato! - ruggì lei. - Scemo me l'hai regalato tu

- Ecco perchè era così familiare! - esclamò lui. - Ma dai cucciola, non sei arrabbiata, vero?

Lexi lo fissò con disprezzo.

- A volte mi chiedo quanto lavori il tuo unico neurone, Joseph – commentò poi lei.

- Oh no Lexi – si intromise Kevin, - l'unico neurone di Joe è morto di solitudine!

Joe incassò i colpi in silenzio, d'altronde se li meritava tutti, dal primo all'ultimo.

E si ripromise che, d'ora in avanti, avrebbe prestato attenzione anche al più piccolo, minuscolo particolare.

The End

Ancora una volta vi chiedo di pregare per la vita di Joe, la furia omicida di Lexi potrebbe scatenarsi su di lui all'improvviso.

Vive Jexi!

I Jonas Brothers non mi appartengono (ricordatevi tutti che il 15 Luglio avverrà il mio matrimonio con Nick Jonas e entrerò a far parte della famiglia Jonas e quindi, da quel giorno i Jonas Brothers mi apparterranno eccome!) e con questa storia non voglio ricreare i loro veri caratteri. Questa storia non è stata scritta a fini di lucro.