"Penso che un sogno cosi' non ritorni mai piu', 

mi dipingevo le mani e la faccia di blu. 

Poi d'improvviso venivo dal vento rapito, 

e incominciavo a volare nel cielo infinito." 

  

«Credi davvero che funzionerà?», chiede Jackieboy Man con un sopracciglio alzato, decisamente scettico riguardo la riuscita dell'incantesimo del suo ragazzo, Marvin The Magician, mentre il supereroe intinge le mani nella strana sostanza di colore blu creata poco prima dal mago, colorandosi anche il viso come ordinato. 

«Certo, Jackie! Sono un mago di tutto rispetto, io!», esclama Marvin, indicandosi con l'indice, un sorriso che gli incornicia il volto. 

«E allora che mi dici di quella volta che hai trasformato tutte le bustine di thè di casa in bottiglie di whiskey perché ne avevi voglia? O di quella volta che-», continua Jackieboy, interrotto da un sonoro sbuffo da parte di Marvin che, anche se con la maschera, gli rivolge uno sguardo che il supereroe giura potrebbe incenerirlo da un momento all'altro. 

«D'accordo, d'accordo, facciamolo.», ridacchia Jackieboy, dando un bacio sulla guancia al proprio ragazzo per farsi perdonare, avvicinandosi poi al bordo del tetto del loro palazzo, osservando l'altro, interrogativo. 

Marvin mormora qualche parola incomprensibile alle orecchie del supereroe, toccandogli con una mano prima il viso e poi entrambe le mani dell'altro, la sostanza blu che si assorbe nella pelle di Jackieboy Man, diventando un tutt'uno con essa. 

«Fatti trasportare dal vento, Jackie. E vola!», annuisce il mago, invitando il fidanzato a sporgersi. 

Il supereroe chiude gli occhi, leggermente terrorizzato dall'idea di cadere e schiantarsi, facendo un paio di passi in avanti, nel vuoto, aspettando di sentire la terra la terribile sensazione di cadere. 

Eppure questa non arriva e, aprendo lentamente entrambi gli occhi, Jackieboy Man per poco non urla dalla gioia, constatando che sì, sta davvero volando. 

Volare è una delle esperienze più strane che il supereroe abbia mai provato in vita sua: è più o meno come nuotare, solo che al posto dell'acqua si è sommersi dall'aria e bisogna avere a che fare col vento, che trascina il ragazzo un po' da tutte le parti, sballottolandolo di qua e di là, cominciando a farlo volare per davvero. 

  

"Volare, oh oh, 

cantare, oh oh oh oh. 

Nel blu dipinto di blu, 

felice di stare lassù'." 

  

Dopo essersi abituato un po' alla sensazione del vento che gli sventola in faccia, Jackieboy prova a volare in diversi modi per testare quale sia il più veloce e il più pratico, scoprendo che la posa "alla Superman" è decisamente la migliore, visto che lo fa andare decisamente più veloce, potendo modificare la propria traiettoria di volo senza alcuna difficoltà. 

  

"E volavo volavo felice 

piu' in alto del sole ed ancora piu' su 

mentre il mondo pian piano spariva 

lontano laggiu'. 

Una musica dolce suonava soltanto per me." 

  

Salendo sempre più in alto, ora decisamente euforico, l'adrenalina che scorre in tutto il suo corpo, Jackieboy Man guarda per un attimo giù, notando il tetto del palazzo con Marvin sopra, grande quasi quanto come una formica agli occhi del supereroe, deciso a librarsi ancora più su, anche più in alto del sole, mentre tutto sotto di lui si rimpicciolisce, diventando un lontano ricordo, il suono del vento che intona una dolce melodia nelle sue orecchie. 

  

"Ma tutti i sogni nell'alba svaniscon perché 

quando tramonta la luna li porta con se'. 

Ma io continuo a sognare negli occhi tuoi belli 

che sono blu come un cielo trapunto di stelle..." 

  

Dopo aver quasi rischiato di finire spiaccicato addosso ad un aereo di linea perché non ha visto dove andava, Jackie decide di porre, per il momento, fine alla sua esperienza di volo, planando in picchiata verso il tetto del palazzo, in un qualche arcano modo riuscendo ad atterrare senza schiantarsi sul cemento, accanto alla figura di Marvin che lo osserva con un sorriso a trentadue denti e gli occhi blu che brillano, segno di un'euforia ancora più grande di quella del suo fidanzato, mentre il mago lo prende per le spalle e annuisce, come per invitarlo a parlare. 

  

"E continuo a volare felice 

piu' in alto del sole ed ancora piu' su 

mentre il mondo pian piano scompare 

negli occhi tuoi blu 

La tua voce è una musica dolce che suona per me..." 

  

«È stato... fenomenale, Marvin! Non ti ringrazierò mai abbastanza, sul serio!», esclama Jackieboy, avvicinandosi al viso del suo ragazzo per ringraziarlo con un bacio, sciogliendosi dopo alcuni secondi, appoggiando le loro fronti una all'altra all'altra, mentre Marvin comincia a raccontargli dei vari incantesimi che avrebbe voluto usare, preferendo alcuni rispetto ad altri, parlando al suo fidanzato con gli occhi illuminati dalla passione che mette nell'ambito che ama di più, quello in cui spicca nonostante abbia ancora da imparare, la magia. 

  

"Volare, oh oh 

cantare, oh oh oh oh. 

Nel blu degli occhi tuoi blu 

felice di stare quaggiù. 

Nel blu degli occhi tuoi blu 

felice di stare quaggiù." 

  

Jackieboy Man, osservando il suo Marvin negli occhi blu, lo stesso blu del cielo nel quale ha volato poco prima, pensa che sì, volare sarà anche una figata, ma nessun volo potrà mai battere la sensazione di leggerezza e di felicità che gli occhi e il cuore del mago gli trasmettono. Quaggiù.