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Autore: ThorinOakenshield    21/02/2018    3 recensioni
"Improvvisamente avverto un rumore alle mie spalle, un suono molto simile alla pietra che viene intagliata.
Il mio cuore fa un salto, esattamente come me. Quando mi volto, noto che si sta formando una scritta sulla parete della grotta, e la paura in me aumenta sempre di più: nessuno sta incidendo la roccia, sono assolutamente sola in questo luogo misterioso, deve trattarsi per forza di un fantasma."
Seguito di 'Just a dream?' Lo si può leggere e comprendere anche senza aver letto la mia vecchia fanfiction.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Compagnia di Thorin Scudodiquercia, Nuovo personaggio, Thorin Scudodiquercia
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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A cena coi cretini

Dopo aver trascorso tutta la mattina a lavorare, finalmente i nani si concedono una meritata pausa.
Mi trovo con Fili, Balin e Dwalin seduta su un enorme frammento di statua, insieme a noi ci sono anche Gandalf e Bilbo.
Sto fumando il Vecchio Tobia con la pipa. Fumare non mi è mai piaciuto e, per fortuna, non è una cosa che faccio quotidianamente nel mio mondo; però il Vecchio Tobia mi è sempre piaciuto, anche quando ero finita per la prima volta nella Terra di Mezzo l’avevo trovato subito molto gradevole.
“Insomma, è così...” finisco di raccontare ai miei amici, dopo aver espirato una nuvola di fumo. “Sta sera mi toccherà cenare con quel pesce palla del Governatore e con quelle tre galline che chiama nipoti.”
Riprendo a inspirare il fumo per poi emetterlo fuori dalla bocca, così come stanno facendo i miei amici, in silenzio. Probabilmente stanno riflettendo su quanto li ho raccontato.
“Bambina...” Balin prende la parola per primo, dopo averci pensato un po’ su. “Thorin è un nano adulto e un grande sovrano, sa quello che fa. Sono sicuro che, se ha deciso di fidarsi del Governatore e di invitarlo a cena, è perché questi non rappresenta alcun tipo di minaccia. Non ti preoccupare.”
Sbuffo nervosamente il fumo, mentre me ne sto seduta sulla roccia in un modo decisamente poco femminile. “No, non c’è da fidarsi! Lo so ben io! Non vi ricordate che io so sempre tutto? Se dico che è inaffidabile, è inaffidabile! Punto.” Torno a fumare la pipa, pentendomi un po’ per aver risposto così bruscamente a Balin.
Non è la prima volta che mi capita di rispondere con brutti modi a persone che non se lo meriterebbero, persone gentili, e puntualmente, ogni volta, poi mi sento in colpa…
“L’importante è che tu non faccia come quella volta, ovvero che cominci a urlare un insulto dietro l’altro dietro alle tre gallinacce.” Fili, come sempre, è pronto a scherzare e non si fa prendere dallo sconforto. Lo ammiro molto per questo.
Ricambio il suo sorriso.
Sto per dire una battuta, giusto per scherzare insieme al nano biondo, ma Gandalf prende la parola prima di me: “L’avevo capito fin da subito che avevi un bel caratterino.” Prima di parlare ha tossito e ridacchiato allo stesso tempo, ora mi sta rivolgendo un sorriso colmo di affetto.
Non posso fare a meno di sorridere anch’io, sentendomi ammansire da tutta questa dolcezza e tutta quest’affezione che i miei amici sembrano riservare per me.
“Comunque non preoccupati, Glenys” borbotta Dwalin, attirando l’attenzione su di sé. “Nel caso dovessero darti ancora fastidio, potrai pur sempre contare sulla mia ascia.”
“Spero che tu stia scherzando, Dwalin” squittisce Bilbo, tutto indignato. “La violenza non è mai una bella cosa, specialmente su donne così giovani!”
“Rilassati, Bilbo” ride il nano pelato, continuando ad accarezzare la sua ascia. “Stavo solo scherzando.”
Il nostro momento di tranquillità, tanto per cambiare, viene interrotto da Thorin.
Il nano si reca verso di noi, probabilmente vuole intimare a Dwalin, Balin e a Fili di tornare subito a lavorare.
L’espressione del nano è dura, e diventa ancora più dura non appena questi posa lo sguardo su di me.
Cos’ho fatto adesso?!
Vuole sgridarmi per come sono seduta?
Vuole sgridarmi perché sto fumando?
Oppure vuole accusarmi di distrarre i suoi uomini e di farli diventare dei pigroni che, anziché lavorare, preferiscono starsene comodamente seduti a parlare e a scherzare con una bella pipa tra le mani?
“Glenys, metti via quella pipa.”
Quasi mi viene da ridere. Quant’è prevedibile!
“Non è bello vedere una donna fumare.”
Cambio posizione e levo la pipa dalla bocca, giusto per emettere una breve risata e ribattere: “Ma chissene importa! Una donna può fare quello che vuole.”
Come al solito ho parlato senza pensare, ora Thorin Scudodiquercia sembra ancora più contrariato di prima.
Certe volte mi dimentico di non trovarmi nel mio mondo nel ventunesimo secolo, devo fare i conti con una società di impostazione medievale e ancora prevalentemente maschilista.
“Voi tornate a lavorare.” Questa volta il Re sotto la Montagna si rivolge a Dwalin, Balin e Fili.
I diretti interessati si alzano immediatamente, pronti a eseguire gli ordini del loro sovrano.
“Bilbo...” Thorin guarda lo hobbit, il quale scatta subito in piedi, come se la pietra sotto al suo sedere si fosse improvvisamente trasformata in una brace incandescente. “Gandalf...” Adesso il suo sguardo cade solennemente sullo stregone, che pare come sempre rilassato. “Voi due potete anche andare a riposarvi, avete già fatto molto per noi.” Finalmente il suo volto si rilassa in un sorriso, il suo famoso mezzo sorriso tutto latte e miele.
Per poco non mi viene da sorridere come una deficiente, guardandolo.
Peccato che il sorriso sparisca non appena il nano posa un’altra volta i suoi occhi su di me.
Mi faccio immediatamente rigida, sotto al suo sguardo duro.
“Tu Glenys trova un abito per questa sera.”

La sera non è tardata a venire.
Non ci ho messo molto per decidere cosa indossare, anche nel mio mondo sono piuttosto disinteressata ai vestiti, così come ci metto veramente pochissimo tempo per prepararmi.
Dall’armadio ho scelto un abito veramente delizioso, credo che sia il mio preferito fra tutti quelli che ho sgraffignato nella stanza di Gwarka.
Mi ricorda un vestito celtico, tanto per cambiare è di colore verde.
Lascia scoperte le braccia e ha una scollatura leggermente a cuore.
Il busto è bello aderente, decorato con pizzi e perline. Il suo verde è più scuro rispetto al tulle che ricopre la lunga gonna.
Il vestito arriva fin per terra, la parte inferiore non è larga o gonfia, però è ugualmente comoda e mi consente di muovermi liberamente.
Ho deciso di lasciarmi i capelli sciolti perché oggi mi piacciono particolarmente, quindi sarebbe un vero peccato andare a rovinare i ricci con un elastico o con un nastro.
Osservo la mia figura nello specchio e posso ritenermi pienamente soddisfatta. Credo proprio che Thorin Scudodiquercia non sarà più musone e arrabbiato con me, quando mi vedrà conciata in questo modo.

“Glenys.” Il Re sotto la Montagna è appena entrato in camera e, a giudicare dal tono della sua voce, dev’essere ancora stizzito.
“Sì, Thorin?” Mi volto verso di lui scuotendo leggermente la lunga gonna, parlando in modo volutamente civettuolo.
Proprio come avevo sperato, il nano rimane imbambolato a fissare la mia figura.
Non posso fare a meno di essere soddisfatta: a quanto pare, l’abito e il mio atteggiamento hanno centrato il bersaglio.
Thorin Scudodiquercia ha la bocca socchiusa, come se fosse rimasto senza parole nel vedermi conciata così.
“Ti piace il vestito che ho scelto?” Decido di insistere e di ammansirlo ancora di più, scuotendo entrambi i lati della gonna.
Il Re dei Nani rimane per un po’ a guardarmi quasi incantato, per poi sorridere con dolcezza. “Sei un sogno...” Si avvicina a me, facendomi battere forte il cuore. Quando mi raggiunge mi fa fare una piroetta, causandomi una risata. “Il vestito mi piace, ma tu… tu mi piaci di più.”
Gli circondo il collo con le mie braccia sottili, dopodiché lo guardo negli occhi, sentendomi quasi svenire dinanzi a quell’espressione dolce e innamorata che io tanto amo.
Thorin poggia le sue grandi e forti mani dietro di me, come a volermi stringere contro di lui ancora di più.
Anche il nano non è conciato affatto male: ha sistemato con cura i capelli, non sono spettinati e malmessi come lo erano durante la maggior parte del viaggio. Indossa una camicia bianca aderente che mette ben in mostra i suoi bei muscoli. Per la parte inferiore, invece, ha scelto la cintura che aveva indossato a Pontelagolungo, dei semplici pantaloni neri e degli stivali altrettanto semplici di colore marrone.
Tutta la sua imponente e maestosa figura è avvolta in un immenso mantello dello stesso colore delle scarpe, mentre la pelliccia è nera.
Devo dire che pure io sono rimasta alquanto imbambolata, osservandolo.
“Comunque mi raccomando, principessina...” Thorin Scudodiquercia mi fa tornare alla realtà, parlandomi con il solito tono perentorio. “Non farmi vergognare di te, ergo non arrabbiarti, non insultare e non dare di matto.” Torna a sorridere un’altra volta e, come se non bastasse, mi passa pure delicatamente una mano sulla guancia. “Sarebbe un vero peccato vedere una donzella graziosa come te urlare e pronunciare scurrili parole.”
“Te lo prometto, mio bel principe!”
Il nano sorride ancora di più, successivamente mi porge il braccio con i suoi soliti modi cavallereschi.
Non ci penso un secondo e mi aggrappo immediatamente a lui.
Questa serata sta già cominciando bene!

Questa sera ceneremo in una delle tante locande interne della Montagna Solitaria, in quella che, per ora, è stata sistemata meglio.
Le altre sono ancora in riparazione.
Bombur ha preparato la cena e, per fortuna, si è ricordato che sono vegetariana.
Faccio un sorrisetto amaro: chissà se quelle tre smorfiose mi prenderanno in giro anche per questo, come purtroppo a volte accade nel mio mondo.
A proposito di loro…
Ora le abbiamo sfortunatamente raggiunte, e devo dire che non sono cambiate affatto: quella più altezzosa e con la quale vado meno d’accordo, ha sempre quell’espressione odiosa stampata in faccia, la quale ti fa venire voglia di prendere a pugni il suo viso pieno di brufoli; quella più alta è ancora più brutta di quanto ricordassi, grossa come un uomo e pure con i baffi (se fosse bassa come me, potrebbe tranquillamente passare per una nana); mentre l’ultima strega mi sa che si terrà quella faccia asimmetrica per tutta la vita, ormai.
E che dire del Governatore? Altra bellissima persona che ti fa venire in mente solo bellissime parole, una bellissima persona alla quale elargiresti solo bellissimi gesti. Come un calcio nel culo, ad esempio.
Continuo a tenere la mia mano sul braccio di Thorin, ricordandomi della promessa che gli ho fatto, ovvero di comportarmi bene.
Spero soltanto che quelle tre non mettano a dura prova la mia pazienza, perché ho l’autocontrollo peggiore di quello di un bambino di cinque anni e, se qualcuno mi insulta o mi prende in giro tutt’altro che bonariamente, mi dispiace ma non voglio stare zitta.
“Oh, buonasera!” Quando si accorge del nostro arrivo, il Governatore ci accoglie a braccia aperte. “Thorin, figlio di Thrain, figlio di Thror.” Fa un inchino decisamente pomposo, come se lo stesse prendendo in giro.
“Buonasera a voi.” Il Re sotto la Montagna sorride e china leggermente il capo, come fa spesso in situazioni simili.
Rimanendo ancora inchinato, l’uomo posa lo sguardo su di me.
Mi irrigidisco all’istante.
“Oh, vedo che c’è anche quella graziosa fanciulla che avevo ospitato nel mio palazzo.”
Sorrido, anche se so che quest’uomo si meriterebbe ben altro di un sorriso.
“Onorato di rivedervi.”
“L’onore è tutto mio” rispondo chinando un po’ la testa, proprio come ha fatto Thorin prima di me.
“Mary, Angel, Genevieve...” Il Governatore si rivolge alle sue tre nipoti, le quali si trovano ancora dietro di lui. “Salutate i nostri amici.”
Quelle tre sorridono immediatamente, dopodiché sgambettano come delle oche verso Thorin Scudodiquercia.
Sto per alzare gli occhi al soffitto, ma mi trattengo.
Ovviamente io è come se non esistessi e, a quanto pare, corrono ancora dietro al nano…
“Buonasera, mio signore.” Si parlano l’una sopra l’altra, inchinandosi goffamente e spintonandosi per fare a gara a chi sta più vicina al Re sotto la Montagna.
Mi viene quasi da ridere, sembrano quelle cesse delle sorellastre di Cenerentola, solo che loro sono in tre.
“Possiamo recarci a cena adesso?” chiede gentilmente l’uomo.
“Prego, da questa parte.” Thorin, continuando a tenermi a braccetto, fa strada ai nostri ospiti.
Mentre egli è girato, mi volto verso le tre oche e le guardo con superiorità.
Poverine… cosa darebbero per stare loro a braccetto con Thorin!

Immagino che il nano del mio cuore, per ora, dev’essere veramente orgoglioso di me. Mi sto comportando in modo impeccabile, non ho ancora dato di matto. Infatti Thorin Scudodiquercia per adesso è molto gentile con me, mi ha pure spostato la sedia per farmi accomodare.
“Comunque le cose sono giusto un po’ cambiate” sta dicendo il Governatore, ovviamente parlando con la bocca piena… “Adesso Pontelagolungo non c’è più e, a Dale, uomini, donne e bambini sono fedeli solamente a Bard l’Ammazzadraghi, ormai è lui che li comanda.”
“Mi dispiace” dice Thorin, chinando un’altra volta il capo. “So come ci si sente a perdere la propria casa.”
Sì amore caro amore mio bello, sai come si sono sentiti gli uomini di Pontelagolungo, ma intanto non hai voluto dar loro un solo quattrino.
“In ogni caso ho conosciuto sire Bard” riprende il nano. “Abbiamo avuto delle divergenze, questo sì, ma so che è un uomo altruista e gentile, sono sicuro che vi concederà di ricostruirvi una vita nella nuova Dale.”
Thorin, non hai capito: il Governatore e quelle sanguisughe delle sue nipoti vogliono soltanto tornare a vivere nel lusso come prima. Vogliono tornare a essere delle persone importanti, di alto lignaggio.
Sei un ingenuo se pensi che si accontenteranno di una semplice casa a Dale, di semplici vestiti e di semplici pasti, venendo per di più governati da un uomo che per loro non è mai stato altro che un piantagrane.
Ovviamente quei quattro vogliono accaparrarsi le tue simpatie, in modo tale da riuscire a ottenere una bella dimora a Erebor e di godere della gentilezza, della disponibilità e degli averi del Re sotto la Montagna.
Sono sicura che, se ora dessi voce ai miei pensieri, farei soltanto una brutta figura e Thorin si arrabbierebbe con me.
Intanto mi sta venendo una mezza idea di parlare in privato con quei quattro, dopo.
“Sire Thorin, vi piace il mio vestito?” La mia attenzione viene catturata da Mary, la quale si è appena alzata in piedi e ha fatto una piroetta, mettendo bene in mostra un abito meno pomposo del solito, probabilmente sgraffignato a qualche povera anima a Dale.
Quell’altro mostro di Loch Ness di Angel non dà nemmeno il tempo a Thorin di rispondere, che spintona sua sorella e inizia a pavoneggiarsi pure lei. “E del mio che ve ne pare?”
Si mette subito in mezzo pure quell’altra, con gli stessi modi delicati delle sue degne compari. “Date un parere prima sul mio vestito, ve ne prego!”
Il Re sotto la Montagna ridacchia, quella bassa e breve risata che mi fa vibrare tutta. Quella risata che non mi stancherei mai di ascoltare. “Sono tutti e tre degli abiti stupendi” risponde gentilmente, non dimenticandosi mai delle buone maniere.
“E del mio cosa te ne pare?” gli chiedo subito, dopo aver rivolto un’altra occhiata altezzosa alle tre gallinacce.
Inutile dire che mi hanno guardata come se avessi appena insultato tutti i loro avi.
Questa volta il sorriso di Thorin cambia, adesso dinanzi ai miei occhi c’è un sorriso sincero e pieno di affetto. Un sorriso vero.
Il nano prende la mia mano da sotto il tavolo.
Lo guardo con occhi innamorati. Sono talmente presa da questo suo semplice gesto, che non sto nemmeno pensando a quanto devono star morendo d’invidia quelle tre, in questo momento.
“Come ben sai, trovo che il tuo vestito sia splendido. Ma la fanciulla che lo sta indossando lo è ancora di più.”
Non posso fare a meno di sorridergli.
Lo so che Thorin pensa per davvero queste cose, ma secondo me l’ha detto un po’ apposta. Non è poi così scemo, si sarà certamente accorto che le nipoti del Governatore stanno facendo volutamente le gatte morte con lui.
“Comunque sapete che sono diventata ufficialmente la sua compagna?” Appoggio la testa sulla spalla di Thorin, mentre egli mi stringe a sé.
Noto con piacere che Mary, Angel e Genevieve si sono scambiate uno sguardo super mega iper geloso.
Il Governatore, invece, ha un’espressione indecifrabile dipinta in volto. Sta sorridendo lievemente, ma ho come l’impressione che il suo non sia un sorriso sincero.
“E, non appena avrò sistemato un po’ di cose...” Thorin Scudodiquercia volta delicatamente il mio viso verso di lui. “Ho intenzione di prenderla in sposa.”
Dato che sono troppo impegnata a tenere i miei occhi fissi in quelli del mio innamorato, non riesco a vedere che faccia hanno fatto le tre oche, ma posso solo immaginare che stiano rosicando come non hanno mai rosicato in vita loro.
“Oh, che cosa meravigliosa!” C’è qualcosa che non mi convince nel tono del Governatore. Dubito che pure lui sia innamorato del nano, come le sue tre nipoti.
In ogni caso ora come ora non ho tempo di scervellarmi su questa faccenda, visto che il Re sotto la Montagna prende il mio viso fra le sue grandi mani e mi bacia dolcemente sulle labbra.
Rispondo al bacio senza esitare, gettandogli le braccia al collo.
Sono talmente presa da lui, sono talmente innamorata e felice, che non perdo nemmeno tempo a pensare a quanto staranno morendo di gelosia le nipoti del Governatore.
In questo momento, esiste solo lui.

L’Antro di Lucri:

Miei cari, questa volta sono stata puntuale xD.
Solo tre cose ho da dire:
1) Ho letteralmente amato la scena in cui Thorin vede Glenys vestita in quel modo e le fa i complimenti. Spero anche voi.
2) Lei è il solito amore che ha sempre belle paroline dolci per tutti xD.
3) Questo capitolo è uscito più lungo degli altri e devo dire che posso definirmi pienamente soddisfatta.
Mi raccomando: come sempre lasciate una recensione, mi rivolgo pure ai miei silenti lettori, ai quali sono già ben grata ;).
Non vi mangio mica, per me è molto importante sapere il vostro parere xD.
Il prequel l’avevano letto decisamente più persone, quindi mi dispiace un po’ che il sequel sia così poco seguito…
Ma vabbè. Com’è che si dice? Pochi ma buoni, e voi siete decisamente i migliori <3.
Alla prossima!

Lucri

P.s. Per quanto riguarda il titolo del capitolo… non vorrei vantarmi, ma mi merito un premio xD.


 
   
 
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