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Autore: AryaDream    23/02/2018    5 recensioni
Molte persone mi hanno detto che il mio nome era speciale per diversi motivi, ma io non mi sono mai sentita cosi.
Preso spunto da un giochino del cellulare di cui mi sono fermata al quinto capitolo.
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Ogni giorno tornavo dopo la scuola in un appartamento vuoto, ma non quel giorno.
Mi madre mi stava aspettando...
-Ciao mamma, sei già tornata a casa dal lavoro?-
-Non sono andata al lavoro oggi, ho preso un giorno di riposo-
-Ci vuole ogni tanto-
-Com'è andata a scuola?-
-Benissimo! Non abbiamo avuto nessun compito in classe-
-Per fortuna, perché i giochi sono stati più importanti per te ultimamente -
-Non ti preoccupare, mamma ho dei voti eccellenti-
-Bene, ti prenderò in parola dato che non mi hai mai mentito-
-Grazie per la tua fiducia mamma-
-Che ne dici di trascorrere un pò di tempo insieme?-
Mia madre ha un tempismo perfetto ed ora dovevo inventarmi una scusa per poter uscire di casa...
-Mi dispiace, mamma, ma ho degli impegni per la serata-
-Scusa? Con chi stavi pensando di passare la serata?-
Mi resi conto di essere nei guai, quindi dovevo trovare rapidamente una soluzione e ovviamente il mio primo pensiero fu Richard.
-Richard, mi ha promesso di aiutarmi con la ricerca che devo consegnare domani-
-Non dirmi che hai problemi a scuola?-
-No, mamma, ma prenderò un voto migliore se aggiungo altri riferimenti che troverò nei libri della biblioteca-
Mi osservava, cercando di capire se stessi dicendo la verità in base al mio comportamento.
-Va bene, ma non tornare tardi-
-Certo mamma-
Qualche minuto dopo ricevetti una chiamata da Richard
-Ciao Richard-
-E' ora di andare da Edward...Hai il suo indirizzo?-
-Beh..Più o meno, ma pensavo che ci andassimo insieme-
-Farò un pò tardi, ma ci sarò. Ti manderò la posizione esatta di casa sua, non puoi sbagliare-
-Sono sicura di trovarla, ma posso anche aspettarti e possiamo andare insieme-
-No ci bruceremo la nostra possibilità se arriveremo in ritardo e Edward, non ci darà una seconda occasione-
-Va bene. Ehi Richard, se ti capita di incontrare mia madre, potresti dire che ci stiamo incontrando in biblioteca?-
-Tua madre è a casa?
-Si lo so è incredibile ha sorpreso anche me-
-Va bene se dovessi incontrarla io ti raggiungo in biblioteca...Ci vediamo più tardi-
Conoscevo bene la strada per andare a casa di Edward perché ero passata di li alcune volte.
La sua casa era la più bella del quartiere con un bellissimo cortile, appena entrai nel cortile Edward, si presentò alla porta e mi guidò attraverso la casa fino alla sua stanza e mi fece segno di entrare.
-Benvenuta Daphne..-
-Grazie-
-Sei venuta senza Richard?-
-Ha detto che avrebbe fatto tardi come al solito, ma non ti preoccupare arriverà-
-Richard è le sue promesse vuote-
-Lui mantiene sempre le sue promesse e non sono mai vuote-
-Sapevo che avresti reagito cosi Daphne-
-Cosa c'è di divertente?-
-Il fatto che ti lo difenda cosi tanto-
Edward, mi prendeva in giro di proposito, il che mi faceva veramente arrabbiare.
Ero cosi vicina ad andarmene e tornare a casa, ma poi mi ricordai delle parole di Richard-
-Mi dispiace Daphne, volevo solo farmi due risate con te e mi sono reso conto di aver superato il limite.
Posso offrirti qualcosa da bere?-
-Un succo di frutta va benissimo grazie-
Edward, uscì dalla sua stanza e mi sentii sollevata perché potevo respirare di nuovo normalmente.
Sfruttai il momento che ero rimasta sola per guardarmi intorno nella sua stanza cosi da memorizzare quanti più dettagli della sua vita.
Tuttavia, guardando tutte le cose tecnologiche che aveva occupavano gran parte dello spazio della camera e potevo solo constatare ciò che già sapevo bene: Era un appassionato di tecnologia e di giochi online.
Qualche minuto dopo Edward tornò e rapidamente prima che lui potesse entrare nella stanza tornai allo stesso posto di prima.
Stava in piedi sulla porta, con un bicchiere in mano e si guardava nervosamente intorno
-Eccomi. Sei ancora in piedi potevi sederti-
-Va bene-
-Scusa i miei modi Daphne.
Fammi poggiare il bicchiere sul tavolo-
Poggiò il bicchiere, ma lo riprese immediatamente, non riusciva a decidersi per una ragione ovvia: Se lasciava il bicchiere, c'era una buona probabilità che cadesse accidentalmente sul telefono, sul tablet o peggio sul computer.
-Sai non mi dispiacerebbe berlo cosi terrò il bicchiere in mano-
-Certo, sarebbe meglio-
Sorrisi e questo sorprese Edward e ciò servì a distrarlo per un secondo e non faceva attenzione dove metteva i piedi e inciampò su un mucchio di cavi. Istintivamente allungai la mano e presi il bicchiere, ma in qualche modo mi scivolò e tutta la bevanda finì addosso a Edward.
Prima che avessi tempo di pensare a quello che stavo facendo, mi ritrovai a pulirgli la camicia con le mani, mi bloccai per la paura quando sentii il campanello e mi allontanai, imbarazzata e impaurita e notai che non ero l'unica in quella camera con le guance rosse.
 
 
 
Note autrice: In questo capitolo non succede nulla di particolare, ma volevo giocare un pò con i personaggi facendo uscire un pò di divertimento e imbarazzo.
Sperò di riuscire a pubblicare il prossimo capitolo la prossima settimana e sarà molto più interessante.
  
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