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Autore: AkAb101    24/02/2018    1 recensioni
"L'uomo era nella foresta..."
Fanfiction su one dei miei villain disney preferiti, di cui nessuno ha mai visto il volto ma che comunque è riuscito a terrorizzare e turbare l'infanzia di molti bambini con un singolo sparo.
Genere: Dark, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L'Uomo era stato per gli animali della Foresta ciò che da noi sarebbe stato visto come un demone, un crudele assassino che non avrebbe esitato a colpirti a sangue freddo mentre stai correndo o giocando all'aperto.


Nessuno aveva mai visto il suo volto, eppure riusciva comunque ad incutere terrore nei cuori delle sue vittime ogni volta che il suo fucile sparava contro tutto ciò che incontrava nel suo cammino.


L'Uomo era ben consapevole di questo, sapeva che la sua presenza era sufficiente per spaventare gli animali della Foresta, e ciò non faceva altro che rendere il suo "gioco" ancora più spassoso ed eccitante.


Il predatore e la sua preda, quest'ultima addentratasi incautamente nella prateria, il punto perfetto da cui l'Uomo avrebbe potuto colpire da un momento all'altro.


Gli abitanti della Foresta vedevano in questa figura come qualcosa di invincibile, che non poteva essere sconfitto in nessun modo, poichè il solo avvicinarsi ad essa avrebbe condannato a morte qualsiasi animale, incluso il Principe della Foresta, la vittima in cui l'Uomo aveva trovato la propria nemesi.


Il demone che uccide e distrugge e l'angelo che protegge e guida con coraggio gli animali della Foresta.


Per anni l'Uomo aveva cercato di eliminare il suo rivale, in ogni modo. Ma quando il suo fucile era puntato verso il cervo, quest'ultimo era già riuscito a scappare all'interno della Foresta insieme alla maggior parte degli altri abitanti.


Rabbia, furia, ossessione. Queste erano le giuste parole per descrivere quello che l'Uomo aveva provato dando la caccia al Principe della Foresta.


Ogni giorno, in ogni momento, egli vedeva lo sguardo del principe che lo fissavano, occhi che risplendevano di un bagliore di speranza per la Foresta, la speranza che un giorno il loro peggior nemico sarebbe scomparso e che non avrebbero mai più dovuto vivere nel terrore.


Un bagliore che l'Uomo odiava.


Fu questo a portarlo a prendere di mira la famiglia del principe, fallendo al primo tentativo di eliminare il figlio e la compagna del cervo.


Una volta che il vento gelido e la neve dell'inverno avevano cessato di abbattersi sulla Foresta, il bracconiere colse l'occasione per iniziare un'altra battuta di caccia, aspettando il momento giusto per colpire.


Fino a che la sua pazienza fu ricompensata e dopo avere puntato il suo fucile contro il cerbiatto Bambi e sua madre, quest'ultima fu colpita mentre suo figlio era riuscito a fuggire.


Un crudele sorriso era apparso sul volto dell'Uomo, mentre la sua vittima giaceva senza vita sul terreno.


Finalmente era riuscito ad avere la sua vendetta contro il Principe della Foresta, per tutti gli anni in cui il cervo gli aveva portato via le sue prede e aveva ostacolato la sua caccia in innumerevoli modi.


Ma non era ancora finita, no. All'Uomo quella singola vittima non bastava. Voleva sbarazzarsi una volta per tutte del Principe della Foresta, e per fare ciò aveva bisogno di eliminare lui e il suo erede.


Nonostante gli sforzi dell'Uomo però, Bambi e suo padre erano riusciti a battere la sua astuzia in più di una occasione, fomentando in questo modo il desiderio del bracconiere di sbarazzarsi dei due cervi una volta per tutte.


Quando Bambi era ormai divenuto adulto, l'Uomo decise di attendere la stagione di caccia, in cui avrebbe avuto più libertà di azione e più cacciatori si sarebbero uniti nella sua lotta contro la Foresta.


Ma a lui non importava uccidere gli altri animali, i suoi bersagli erano rimasti sempre gli stessi, finchè il giorno prima dell'inizio della stagione scoprì che Bambi aveva trovato una nuova compagna dopo una feroce battaglia contro un altro cervo rivale.


La lingua del cacciatore leccò le sue labbra, mentre già assaporava il momento in cui avrebbe realizzato il suo sogno di stabilire il suo dominio sulla Foresta dopo avere mostrato ai suoi abitanti le corna delle sue vittime, a cui avrebbe preso come trofei di caccia.


Poi, il massacro cominciò. 


Tra spari e animali in fuga, l'Uomo sguinzagliò i suoi fedeli cani contro Feline, la compagna dell'erede del Principe della Foresta. L'abbagliare dei segugi diventarono ben presto guaiti seguiti da un lungo silenzio sotto una montagna di roccie e pietre che Bambi aveva usato per sbarazzarsi dei suoi avversari.


Furioso, l'Uomo afferrò il suo fucile e prendendo la mira riuscì a sparare un proiettile proprio contro Bambi, colpendolo mentre correva lontano dalla zone in cui gli altri cacciatori stavano compiendo la loro strage.


Ma mentre il sadismo del predatore lo spinse ad emettere una risatina malvagia, ben presto egli si rese conto che l'intera Foresta era avvolta dalle fiamme che provenivano dall'accampamento in cui tutti i cacciatori si erano posizionati per la loro caccia, causate dal fuoco che l'Uomo, nella sua incoscienza, aveva inavvertitamente lasciato acceso.


Shock e paura pervasero l'Uomo, mentre gettava per terra il suo fucile e cercava di trovare una via di fuga in mezzo all'inferno che lui stesso aveva creato.


Sapeva che ormai era troppo tardi, e che non era più possibile per lui fuggire dalla Foresta.


Mentre il fuoco lo circondava e il suo corpo aveva iniziato a bruciare nel più atroce e terribile dei dolori, l'Uomo fece in tempo a notare due figure molto famigliari tra le fiamme che divampavano tra la vegetazione.


Bambi e suo padre, il Principe della Foresta, si dirigevano verso una cascata, la sola via di uscita che li avrebbe portati alla salvezza.


La rabbia e il desiderio di vendetta dell'Uomo lo spinse ad ignorare il dolore delle fiamme e ad afferare nuovamente il suo fucile e a puntarlo verso ciò che aveva rovinato e umiliato il suo spirito di cacciatore, che aveva devastato il suo potere sulla Foresta, che era riuscito a sconfiggerlo facendolo annegare nel sua stessa ossessione.


Fu in quel momento che l'Uomo incontrò il suo destino, mentre i suoi occhi erano puntati ad un albero avvolto dal fuoco che cadeva verso di lui, finchè il suo corpo non fu schiacciato completamente in quella che era la fine del demone che aveva perseguitato la Foresta per interi anni e che aveva ucciso la madre di Bambi per il solo gusto di sentirsi potente in confronto a quella massa di animali che lui considerava inferiori, poco prima avere distrutto la loro casa e lui stesso.


Una figura spietata, oscura e misteriosa che sarà ricordata per molto tempo dagli abitanti della Foresta e dal loro principe.
 
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