“Ma perché quella ragazza deve truccarsi in quel modo?! La sua anima è già stupenda”

Questo pensa Castiel mentre, non visto, osserva una ragazza intenta a truccarsi.

Non capisce che lo fa per essere più attraente agli occhi del suo ragazzo.

Quante domande si fa quell’angelo mentre osserva gli umani.

Chi corre, chi litiga, chi amoreggia. Piccoli o grandi gesti che per un angelo sono un mistero.
Semplici e naturali. E’ affascinato da quei gesti.

Giorno dopo giorno li studia, finché il suo occhio attento non cade su una famigliola composta da quattro persone.

“Gli umani sono opere d’arte” conviene meravigliato guardando la madre intenta ad allattare il suo bambino di sei mesi, mentre suo fratello lo guarda sorridendo.

Tra i due fratelli, anche se piccoli, percepisce un forte legame.

Nemmeno con i suoi fratelli o sorelle ha mai provato niente del genere.

Si concentra su di loro. Sul loro legame.

Osserva la giovane donna posare nella culla quel piccolo essere che con le manine cerca il viso del più grande sporto verso di lui per dargli un tenero bacio sulla fronte.

“Buonanotte Sammy” gli sente dire, poi corre in braccio al padre.

“Quel bambino ha l’animo puro” pensa mentre lo guarda andare nel suo lettino.

Mentre lo osserva dormire, ripensa a cosa gli ha visto fare durante la giornata: ha giocato con Sammy, gli ha fatto il solletico facendolo ridere, gli ha dato persino da bere il latte da uno strano oggetto.

“Sei piccolo, ma anche grande per la tua età!” afferma sorridendo, inclinando la testa.

“Ti osserverò ancora Dean” dice, sicuro che quell'umano potrebbe insegnargli molte cose.

Poi, improvviso, il tipico odore di zolfo lo mette in allerta.

Si materializza nella stanza di Sam e quello che vede lo fa infuriare. Un demone. Un principe infernale vuole contaminare quella creatura innocente.

Sta per intervenire, vuole impedire quello scempio. Si sta per avventare su quell’abominio quando dai piani alti, lo richiamano, gli ordinano di fermarsi.

Lui è un angelo, non può sottrarsi agli ordini e così lo fa. Vola in Paradiso, al cospetto di Michele.

“Nostro Padre ha voluto così, Castiel” gli sente dire, autoritario.

Lui sta zitto. Non può fare altrimenti. Se era il volere di suo Padre allora hanno fatto bene a fermarlo, però ha una strana sensazione nel suo petto.

Vuole ignorarla, ma non ci riesce. Quella sensazione è più forte di lui.

Non ce la fa più e così, qualche giorno dopo quella tragedia, decide di ascoltare il suo istinto.

Vola sulla Terra e capisce che di quella bella famiglia felice non è rimasto più niente.

Solo un ricordo indelebile nel cuore infranto di John. Indurito. Spezzato.

Dean, invece, consola Sam che piange disperato nella culla del motel dove ora risiedono.

“Quanto dolore ha nel cuore Dean, ma vuole essere forte per suo padre e sopratutto per suo fratello” pensa solo. Colpito e affascinato da quella forza.

Senza farsi percepire, li osserva mentre crescono come soldati, che combattono una guerra verso quelle stesse forze sovrannaturali che hanno distrutto la loro famiglia.

Ha visto il loro legame farsi ancora più forte in quel contesto.
Unico nel suo genere. Non ce n'è un altro uguale in tutto l’universo. “Che esseri speciali!” sussurra.

Si sacrificano uno per l’altro sempre e quando un pazzo uccide Sam e Dean vende l’anima per lui, beh! lui è onorato di salvarlo dalla perdizione eterna.

Nonostante sia all’inferno e torturi anime, la sua anima è brillante anche lì nell’oblio eterno.

Finalmente ha la possibilità di interagire con lui e con suo fratello.

Certo è rigido ancora, non capisce gli abbracci di Sam o lo spazio personale che continua a richiedergli Dean o altre piccole cose, tipo battute o il sarcasmo.
Ma sta bene con loro. Si sente a casa. E poi chiacchierare con loro gli fa percepire il mondo con occhi diversi.

Inizia ad avere dei dubbi. Si chiede se veramente tutto quello che vede e sente sia davvero il volere di Dio.

Non sa più cosa fare. E’ di fronte a una scelta e, una volta ponderati tutti i possibili pro e contro, decide di stare dalla parte dei Winchester.

Lo vuole con tutto se stesso, ma un lavaggio del cervello e delle torture dopo un richiamo ufficiale , gli fanno cambiare idea.

“Io servo il Paradiso, non l’uomo e certamente non servo te!” dice, fissando lo sguardo su Dean Winchester che rimane ferito da quelle parole, dette con una tale freddezza da gelare il ghiaccio stesso.
Per un po’ obbedisce ancora agli ordini impartitigli senza fiatare: libera Sam dalla panic room, consegna Anna al Paradiso e fa divenire Dean un “soldato agli ordini del paradiso”, facendogli di fatto stringere un patto.

“Ottimo lavoro Castiel” gli dice Zaccaria sorridendo beffardo, ma perché ha dei dubbi e si sente in colpa? Scaccia a forza, quei pensieri.

Lui è un angelo. Obbedire! E’ questo il suo ruolo, la sua missione.

Non può prendere decisioni con la sua testa. Mai!
Devozione cieca: è per quello che è stato creato.

Imperterrito va avanti, finché una sfuriata con tanto di pugno di quel suo fratello umano gli fa capire quale sia il suo posto, la scelta giusta da fare.

Si convince finalmente.

Cade e serve lui e suo fratello, due semplici umani con i loro difetti e paure, ma perfetti ai suoi occhi.

“Sempre felice di sanguinare per i Winchester” si ritroverà, un giorno, a dire ai due fratelli intenti a salvare il mondo dall’ennesima minaccia.


Note autrice
Esattamente un anno fa iniziava la mia avventura come autrice su EFP. ^^ Un anno che ho conosciuto persone fantastiche e che mi hanno aiutato a migliorarmi nella scrittara con consigli e idee.
Grazie a cin75 per avermi dato fiducia e anche alle altre. Grazie di cuore ^^ La mia mentore! La mia musa! *_*
Grazie come sempre cin75 per avermi betato pure questa storia e sempre a Lilly che mi scova gli errori ^^
Grazie a chiunque ha avuto pazienza di leggerla. Ciao a tutti.