"Dai, tesoro, non essere così agitato! " le parole di sua moglie rimbobarono nella sua testa e per tutta la stanza.
" Io? Agitato? Come osi? Non sono agitato! " rispose di conseguenza il marito con un tono di voce al dir poco alterato, se non di più. 
Ma la moglie, Bulma Brief, sapeva bene che stava mentendo, lo conosceva fin troppo, e di fatti, si girò versò di lui osservando il viso del proprio marito.
Fronte corrugata, sopracciglia allungate che gli davano solamente un espressione ancor più arrabbiata e tesa.. Ma volevamo parlare del piede che batteva a terra come se non ci fosse un domani?

Bulma gli si avvicinò, sedendosi sulle sue gambe, portando le mani sulle guance irrigidite, " Stai tranquillo, è solo un ragazzino! "
Vegeta quasi la fulminò con lo sguardo.
No, non voleva accettare che sua figlia stava avendo il suo primo, ed ULTIMO, appuntamento. Poi lui non conosceva questo ragazzo, come poteva lasciarla sola con lui?
Non capiva affatto queste usanze terrestri! 
" Non mi interessa " ma lui, imperterrito, continuava a negare quel suo nervosismo e di fatti, la moglie roteò gli occhi al cielo, stanca di combattere, e si alzò. Ma proprio in quel esatto momento, bussarono la porta.
Ella stava per dire " vado io " ma ormai il marito già stava davanti alla porta.

Ora c'era solamente uno scontro. Tra lui e questo comune terrestre che avrebbe disintegrato.
Così, pronto, aprì la porta ritrovandosi un ragazzo, non tanto alto, con dei fiori in mano.
" S-Salve.. Sono qui per.. " tremava, aveva paura per la figura imponente di Vegeta, ed aveva ragione!
" So perché sei qui! " schietto, duro, freddo, come suo solito, perfetto!
Lui in testa sorrideva, soddisfatto di averlo spaventato così tanto.

" Papà, lascialo stare! "
E fu lì, che il divertimento di Vegeta finì.
" Ehi, ciao David. Questi sono per me? " 
Ma lui in quel preciso momento osservò solamente sua figlia. Era.. Felice e ,odiava ammetterlo, era geloso. Geloso che potevano prendere il suo posto.
E sembrava che la figlia l'avesse capito, così gli si buttò tra le braccia.
In un primo momento, rimase impassibile, quasi arrossito in volto, anzi, niente quasi, però dopo le parole dolci della figlia, si lasciò andare, abbracciandola.

" Sei e sarai sempre l'unico per me "