Unexpected massage
Un pugno. Dritto e forte sulla sua guancia.
Poi un urlo irato gli perfora I timpani e la voce di Mo gli giunge minacciosa e scurrile.
“Mi hai rotto il cazzo! Tieni quelle cazzo di mani al loro posto!”
Sorride distrattamente, He Tian, consapevole di aver appena offeso per l’ennesima volta Mo.
Ma come potrebbe farne a meno?!
Quando lo aveva visto lì, steso sul letto, completamente rilassato, proprio non aveva saputo resistere e si era prontamente offerto di fargli un massaggio.
Titubante e reticente, Mo aveva opposto una strenua resistenza, ma in quella posizione di svantaggio – mentre He Tian lo teneva fermo per il collo – sapeva già che avrebbe dovuto cedere a tale supplizio.
Ben altro problema era il tipo di massaggio che quel depravato aveva intenzione di rifilargli.
Quando aveva sentito le sue dita umide di saliva scivolargli sotto all’asciugamano con il quale si era coperto le parti intime, proprio non ci aveva visto più.
Aveva iniziato a dimenarsi convulsamente finché il moro non era stato disarcionato ed infine aveva avuto campo libero per rifilargli un cazzotto ben assestato sulla guancia.
He Tian si siede sul letto massaggiandosi la parte lesa, sempre con quel sorrisetto compiaciuto stampato sul viso.
Il moro sa che quello non è esattamente il modo più veloce di arrivare al cuore di Mo, ma è l’unico che conosce per ricevere reazioni istantanee -anche violente- da parte di quel ragazzo che ha eretto una barriera insormontabile fra lui e il mondo.
“Se non ti va bene, puoi anche farlo tu a me, sai?”