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Autore: Spensieratezza    03/03/2018    1 recensioni
Storia che si colloca dopo l'episodio 59 di Saint Seya Omega.
E se dopo che i saint ripartono, dopo la disavventura con Ray, si scoprisse che in realtà Ikki e Shun non si sono mai divisi? E se avessero addirittura una relazione romantica?
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Andromeda Shun, Phoenix Ikki
Note: What if? | Avvertimenti: Incest
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Dopo che i saint riprendono il loro viaggio, Shun ritorna al suo rifugio. Dentro di sé, aveva ancora in mente la sofferenza di quel bambino, per il suo fratello perduto. Shun capiva come ci si sentiva a perdere un fratello. Lo capiva molto bene.

Entrò in una porta laterale, che dava accesso alla sua stanza segreta, nel quale riposava quando poteva, quando non doveva curare i malati.

Entrò e si mise a guardare l’uomo che giaceva nel letto.

Coperto solo da un lenzuolo bianco, sbucavano solo le gambe possenti e muscolose di quell’uomo. Il suo viso era scoperto, incorniciato da quei lunghissimi capelli blu, di cui aveva sempre amato e ammirato la bellezza.

Aveva mentito e un po’ se ne vergognava, quando aveva detto che non aveva più notizie di suo fratello. Lui e Ikki erano amanti da un bel po’ ormai, Shun a volte si chiedeva se l’oscurità che aveva preso possesso di lui e che gli impediva di indossare la cloth senza sentire dolore, non fosse forse una punizione divina per essersi abbandonato all’amore per suo fratello, per essersi concesso a lui.
 


“M-mh…” mugugnò solo l’uomo, senza proferire parola, senza altro che un cenno della mano.
 

Shun si avvicinò sorridendogli, accarezzandogli una guancia, dolcemente, con una mano.

Suo fratello, gli coprì quella mano con la sua, in una sorta di muta carezza e languida dolcezza.

“Che profumo..” disse all’improvviso Ikki, inspirandolo dal suo collo.

“Un bagnoschiuma che ho comprato. Ho appena fatto la doccia.” Disse Shun, senza spostarsi.

“Mi piace..” sussurrò Ikki, lasciandogli sensuali baci sul collo.

Shun socchiuse gli occhi a quei baci, poi lentamente, alzò le mani e contemporaneamente si alzò in piedi, mentre si liberava della toga, lasciandosi scoperte le spalle per prime, per poi sfilarsela piano e lasciandola cadere per terra, ai piedi del letto, a occhi chiusi, senza perdere la sua straordinaria eleganza.
 

Ikki lo guardò rapito. Erano passati degli anni e Shun era cambiato.

A partire dal taglio dei suoi capelli. Erano sempre lunghi, ma avevano un taglio scalato che gli conferivano un’aria più mascolina e allo stesso tempo, tuttavia ancora giovanile, i suoi lineamenti erano sempre delicati, ma meno infantili rispetto a quando aveva quattordici anni e i capelli che gli ricadevano sugli occhi, nascondevano uno sguardo timido, che cercava di non farsi vedere. Era più fiero, smaliziato, ma ancora elegante

Ikki credeva che passare ad avere un rapporto carnale, aveva tolto a Shun, parte dell’innocenza candida che aveva prima, ma la sua dolcezza e la sua eleganza, erano ancora insiti dentro di lui.

Era sempre bellissimo, seppur con l’acquisizione di una seppur timida sfrontatezza.

Ikki lo chiamò con le mani e con la stessa languida dolcezza con cui lo guardava, lo baciò tenendogli le mani a coppa sul viso.
Shun ricambiò il bacio con quell’espressione estatica e felice, come se fosse preda di un orgasmo, che faceva sempre uscire fuori di testa Ikki.
 

“Vieni qua.” Lo invitò con fare eloquente a raggiungerlo nel letto.

Shun non si fece pregare e lo raggiunse subito nel letto, lasciandosi abbracciare dalle sue braccia muscolose e intrecciando le gambe nude alle sue.

Sarebbe arrivato il giorno in cui quella brutta ferita sarebbe scomparsa dal braccio di Shun, così come dai corpi di tutti gli altri cavalieri, ma adesso Shun non voleva pensarci. Voleva solo fare l’amore con suo fratello. L’amore della sua vita.
 
 
 
 






Qualche anno fa…

Shun e Ikki erano da soli,finalmente le guerre erano finiti e anche le battaglie, erano in pace e nessuna guerra, almeno per il momento, si prospettava all’orizzonte.

Era stato Ikki ad avere quell’idea, stranamente. L’idea di portare Shun in quella distesa verde a vedere le stelle all’aperto. Un momento solo per loro due.
 

“Perché mi hai portato qui, fratello? gli chiedeva, Shun, mirando le costellazioni, sdraiato sull’erba, accanto a lui.

“Volevo che vedessi le nostre costellazioni. Da soli, senza tutti intorno,per una volta.”

Shun sorrise.

 “Riesci a vedere la tua?” gli chiese Ikki.

“Sì, ma in realtà, stavo guardando la tua, da un po’.”

Questa rivelazione lasciò Ikki di stucco.

“Mi piace molto. È così bella. È anche lontana dalla mia.” disse con una sorta di languida tristezza.

“Vorresti che le nostre costellazioni fossero vicine?”


Shun si voltò a fissarlo. Mentre parlava, suo fratello si era avvicinato sempre di più a lui, tanto che poteva sentire il calore del suo corpo, il respiro che si stagliava infrangendosi sul suo viso.

L’attrazione che sentiva per suo fratello minacciava di stordirlo e annebbiargli i sensi.

“Non sono le nostre costellazioni..che vorrei sentire vicine..” sussurrò Shun, a occhi chiusi, sentendo il viso del fratello troppo vicino, infiammargli il viso, il collo, tutto il corpo.

Poteva percepire il desiderio del fratello nei suoi confronti, così come il suo cosmo percepiva ll cosmo di suo fratello, al suo fianco, ardere dalla bramosia e dal desiderio. Probabilmente Ikki l’aveva portato in quel posto, già volendo arrivare a quel punto.
 

Se già con quella frase, Ikki era pericolosamente pronto a cedere, lo sguardo degli occhi di Shun, languidi come al solito, che si stagliavano nei suoi, con dolcezza e desiderio e bisogno, gli fecero perdere la testa. Lo baciò, mentre Shun si artigliava con la mano alla sua maglietta blu, mentre si rendeva a malapena conto che si era steso sul corpo di suo fratello minore, continuando a baciarlo.

Il bacio si fece infuocato, prese a baciarlo sul collo, mentre lo accarezzava dappertutto, facendolo sospirare. Sul suo collo, sussurrava frasi roche.

“Quanto ti voglio. Mi fai impazzire.”

Shun faceva fatica anche a parlare, l’unica cosa che riusciva a fare, era gemere con quel modo così sensuale che lo faceva tanto impazzire e nel contempo, mormorava “Fratello.” in un modo che lo faceva eccitare ancora di più.

Le loro mani si intrecciarono e si strinsero in una forte, sensuale e dolce, nonché forte, promessa. Quella che da quel momento in poi, sarebbero restati per sempre insieme.
 






















Note dell'autrice: 

è da quando ho visto quella puntata che mi sono immaginata che invece Ikki non era via disperso chissà dove, ma stava invece dal fratello ahha xd
   
 
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