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Autore: Shainareth    30/06/2009    1 recensioni
[Gundam SEED Destiny] Seppur indispettito, il giovane finse di non aver sentito e proseguì, poggiando i gomiti sul tavolo ed intrecciando le dita davanti alla bocca, nella tipica posa dei cattivi. «Qui si rischia grosso. E dal momento che vi intestardite a non fare morti…»
Genere: Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Lunamaria Hawke, Meyrin Hawke, Yuna Roma Seiran
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Complotto




«È proprio necessario tenere le tende chiuse?»

   «Certo. Nessuno deve sapere di questa riunione.»

   «Non si può accendere la luce?»

   «Assolutamente.»

   «Ahi! Onee-chan! Quello era il mio piede!»

   «Scusa, scusa…»

   «Fate silenzio, per la miseria!» Quell’urlo ebbe il potere di zittirle tutte e tre, finalmente. Soddisfatto, l’uomo si accomodò a capotavola e ordinò alle sue complici di sedersi con lui. «Ci siamo tutti?»

   La ragazza col caschetto alzò la mano. «Credo che manchi Shinn», disse, facendo scoppiare a ridere sua sorella.

   «Finitela con gli scherzi!» Decisamente quel tipo non aveva senso dell’umorismo, pensarono le fanciulle. «Sapete? Non ho nulla contro i Coordinators, ma non posso permettermi di perdere tempo con voi: ho una reputazione da difendere.»

   «Sul serio?», stentò a crederci una.

   Seppur indispettito, il giovane finse di non aver sentito e proseguì, poggiando i gomiti sul tavolo ed intrecciando le dita davanti alla bocca, nella tipica posa dei cattivi. «Qui si rischia grosso. E dal momento che vi intestardite a non fare morti…»

   «Athrun non si tocca!», fu il grido di protesta che raggiunse le sue orecchie, perforandogli quasi i timpani per via degli ultrasuoni.

   «Ho capito, ho capito!», tentò di rabbonirle il politico, seccato. Cosa diavolo ci trovavano in quel fesso dall’aria così perbene? Il mondo era dei furbi, non di quelli come lui. «Allora bisogna escogitare qualcosa, ed è per questo che ho bisogno del vostro aiuto», ragionò. Si volse verso la sagoma della idol alla sua sinistra. «Tu, con le tette grosse», chiamò.

   «Che screanzato!»

   «Usa quelle cose per sedurre quel damerino.»

   Ancora stizzita, lei iniziò a giocare con una ciocca dei lunghi capelli che le scendevano sulle spalle. «Impossibile: ci ho già provato in più occasioni e non ha funzionato.»

   «Perché Athrun non è così stupido da cadere in simili tranelli», osservò acida la ragazza col caschetto.

   L’altra strinse gli occhi in due fessure minuscole. «Se quella volta tu non ci avessi interrotti, forse a quest’ora…!»

   «Perché? Che avevi fatto?», si incuriosì il leader di quell’incontro clandestino.

   «Si era infilata nel suo letto, questa poco di buono», accusò subito la maggiore delle due sorelle presenti.

   «Eh?!», si scandalizzò la minore.

   «Tu hai ben poco di che fare “Eh?!”, stupida santarellina!», replicò subito la loro giunonica interlocutrice. «Credi che non sappia che ci hai provato anche tu, a spogliarti davanti a lui?!»

   «Che culo, quel bastardo», imprecò l’uomo, battendosi un pugno sulla gamba ed invidiando non poco il suo rivale in amore, sempre circondato da donne. Tutte belle, ovviamente.

   «Cosa?!», scattava frattanto la ragazza col caschetto, frastornata. «Lo hai fatto davvero?!»

   L’imputata fu presa dal panico e si nascose parzialmente il viso con le mani. «Io… no… cioè… Era un’emergenza!»

   «Certo che fra tutte, sono l’unica qui che meriterebbe davvero di stare con Athrun!»

   «Questo non è vero, Onee-chan!», protestò, scuotendo la testa così forte che i codini le schiaffeggiarono il volto. «Io lo so che a te piace anche Shinn!»

   Lei si coprì la bocca con le dita, emettendo un suono che lasciava ben intuire la propria indignazione. «Come ti permetti di insinuare simili falsità?!»

   «Ipocrita!»

   «Non è così che si parla alla propria sorella maggiore!»

   «Insomma, possiamo concludere che l’unica che ci è andata a letto sono io?»

   «Tu non ci hai dormito insieme!», scoppiarono all’unisono i due soldati di ZAFT, additando la idol con fare minaccioso e tornando a fare comunella.

   «Oh, quello l’ho fatto», assicurò lei, per poi lasciarsi andare ad un sospiro. «È il resto che non sono riuscita a portare a termine…» Due colpi di tosse riportarono la calma, e le tre si zittirono per tornare a fissare il capo. Ma prima ancora che lui potesse riprendere parola, la fanciulla dal seno prosperoso domandò: «Non si farebbe prima ad eliminare quella tipa che gli sta intorno?»

   L’uomo picchiò con forza i palmi sul tavolo. «Non osare anche solo pensarlo! Cagalli è sacra!»

   «Se ci tieni tanto al potere, perché non lo conquisti in modo legale?», osservò il pilota dello Zaku con fare pratico.

   «Mi ci vorrebbe troppo tempo, ecco perché», rispose lui, innervosito dal doversi ritrovare a spiegare tale ovvietà. «Senza contare che Cagalli voglio sposarla per davvero.»

   «Hai dei gusti discutibili, lo sai?», gli fece notare qualcuna.

   «Anche il vostro caro imbecille, se è per questo», ribatté con fare infantile, seriamente risentito. «Ora basta perdere tempo in chiacchiere e stabiliamo un piano di riserva.»

   «Hai già qualcosa in mente?»

   «Certo. Non sono soltanto bello, io.» Dal modo in cui le altre lo fissarono, si convinse che anche loro non scherzavano in fatto di senso dell’orrore: come potevano essere invaghite del primo venuto da PLANT, il cui aspetto fisico prestante era magari stato voluto di proposito dai suoi genitori per mezzo della genetica, e non rimanere invece affascinate da un uomo che la natura aveva creato perfetto senza che fossero necessari interventi artificiali? Si schiarì di nuovo la gola e si rivolse alla ragazza con i capelli corti. «Di’… questo amico tuo, questo Shinn… Sai mica se ad Athrun dispiace?» Un coro di insulti lo ricoprì da capo a piedi e lui dovette alzare la mani in segno di resa. «D’accordo, d’accordo, era solo un’idea», sbuffò. «Se è così, non mi rimane altro da fare che sedurre Cagalli», disse, lisciandosi il mento tanto era soddisfatto della propria trovata.

   Le sue complici faticarono a trattenere le risate: sperava sul serio di poterla avere vinta in quel modo? Per quanto fossero invidiose del rapporto che il Delegato aveva con Athrun, mai le avrebbero augurato di farsi piacere quell’elemento: nessuna donna sana di mente avrebbe potuto passare da un fusto come il figlio di Patrick Zala ad un pallone gonfiato dalla chioma ridicola come lui.

   «Abbiamo un piano D?», chiese la idol.

   «Piano D

   «Se quello di abbindolare Athrun era il piano A, se quello di propinargli un uomo era il piano B e se questa tua ultima inverosimile trovata era il piano C… abbiamo assolutamente bisogno di un piano D», fu d’accordo la ragazza col caschetto.

   «Cos’ha di inverosimile il piano C?», non si capacitò l’uomo, quasi offeso. «Posso riuscirci benissimo!»

   La fanciulla dall’ugola d’oro si mise in piedi. «Basta, mi sono scocciata di starlo a sentire», annunciò, infastidita. «Preferisco perdere tempo a cercare di conquistare Athrun alla vecchia maniera, piuttosto che farmi prendere in giro da questo mentecatto.»

   «Men… Mentecatto?! A me?!»

   «È quello che sei.»

   «Come ti permetti?!»

   «Me ne vado anch’io», convenne la maggiore delle sorelle, seguendo le orme della sua socia-rivale.

   La minore si lasciò di nuovo vincere dalla paura e si aggrappò al suo braccio. «Non lasciatemi sola con lui!»

   «Vi proibisco di uscire da questa stanza! Tornate indietro!», strepitò l’uomo, allibito da quell’abbandono inaspettato. In risposta, però, gli arrivò solo il tonfo della porta che gli veniva sbattuta in faccia. Furioso, tornò a picchiare i pugni sul tavolo, lasciandosi andare ad una di quelle parole che invece avrebbe rimproverato all’amata Cagalli. «Merda! È mai possibile che debba fare tutto da solo?!» Mise mano al cellulare e compose velocemente uno dei numeri di telefono già in memoria. «Papà? Sono io. Ascolta, c’è un piccolo cambiamento di programma… Mi servono circa cinquanta ragazze con la quinta di reggiseno. Sì, esatto.» Di colpo gli tornò in mente il piano B, e dovendo ammettere con se stesso che in effetti Cagalli non era proprio il massimo della femminilità, aggiunse: «Ah, e per sicurezza, chiedi a Lord Djibril se conosce qualche trans ben dotato: non si sa mai.»













Dal modo in cui NicoDevil ha riso quando l'ha letta in anteprima, direi che ho compiuto il mio dovere con le due shot che mi aveva estorto (perché lo ha fatto), anche se in origine dovevano esserci soltanto Meyrin ed il giovane Seiran. ù_ù
Piuttosto, ora ho io in mano qualcosa per ricattarla, e cioé la sua dichiarazione d'amore per Yuna! XD Afferma che, dopo questa, lo vuole assolutamente in altre fic... E dire che proprio stamattina ballava e gongolava per la di lui morte nella shot precedente... Che donna volubile. ¬_¬ (E pessima come sempre, visto che non mostra un minimo di pietà nemmeno davanti ad un cadavere! >_<)
Grazie a tutti coloro che leggono, che commentano e che aggiungono le mie storie tra quelle preferite. ^^
Shainareth





  
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