Serie TV > Supernatural
Ricorda la storia  |      
Autore: Ciuffettina    09/03/2018    6 recensioni
Quel giorno Lucifer era di umore meno nero del solito: senza saperlo aveva trovato un altro rimedio al Marchio.
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gabriel, Lilith, Lucifero
Note: Missing Moments, Otherverse, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima dell'inizio
- Questa storia fa parte della serie 'Il dietro le quinte della Bibbia'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La Terra è un’autentica schifezza!” Lucifer era seduto sotto un sicomoro e stava cominciando a pentirsi di aver aiutato suo Padre a imprigionare Tehom. Probabilmente Lui aveva già tentato in precedenza di creare altre scimmie parlanti e per questo lei, ogni volta, Gli aveva distrutto i mondi. “A saperlo non l’avrei imprigionata, altro che mettere sotto chiave l’unica che sarebbe potuta essermi alleata!
Soltanto che non poteva più liberarla, da come il Marchio l’aveva torturato, era presumibile che sua zia dovesse essere parecchio incavolata con chi l’aveva rinchiusa e sicuramente sarebbe stata poco propensa ad ascoltarlo prima di farlo esplodere in mille pezzettini.
Ma Papà non poteva lasciare la Terra senza quegli esseri immondi?
Per secoli era stata incontaminata, dominata prima dai pesci e poi dai rettili e che varietà di specie che c’erano state! Il suo preferito era stato quello più grande e più feroce di tutti, con una testa enorme e le zampette anteriori ridicolmente piccole(1).
Ma poi Dio si era stufato di quei super rettili, perciò alcuni li aveva fatti estinguere e altri li aveva ridimensionati e aveva creato gli uccelli e i mammiferi per poi passare a quegli obbrobri chiamati “umani” presentandoli come la meraviglia delle meraviglie.
Comunque quel giorno Lucifer era di umore meno nero del solito: senza saperlo aveva trovato un altro rimedio al Marchio. Dopo che aveva finito di “discutere” con Lilith, aveva smesso di dargli fastidio. Anche il tocco di Gabriel gli aveva sempre dato conforto ma puntualmente la tortura era ricominciata dopo un po’ di tempo e il suo fratellino era dovuto ogni volta intervenire di nuovo. Non sapeva se stavolta il sollievo sarebbe stato permanente o soltanto momentaneo ma se anche avesse ricominciato a tormentarlo, ormai sapeva come farlo smettere.

Un fruscio di ali. «Lucy, come stai?»
«Nostro Padre mi arrostisce le ali, nostro fratello mi butta giù a pedate, la Terra è sporca e puzzolente… come immagini che mi senta?» rispose alzando lo sguardo sul nuovo arrivato.
«Mi dispiace… Immagino che sia stata una domanda stupida» disse Gabriel mortificato. Si sedette accanto a lui. «Bene, vedo che il Marchio è normale…» costatò esaminandogli il braccio. «Comunque sto perorando la tua causa affinché tu sia riammesso in Paradiso. Per ora sono d’accordo con me soltanto i tuoi Vigilanti, Azazel in testa, ma sono sicuro che riuscirò a convincere anche gli altri.»
«E perché lo faresti?»
«Ma perché sei mio fratello ed io ti voglio bene» rispose, stupito che Lucifer gli ponesse una domanda del genere. «Ovviamente la motivazione che sto portando avanti è che hai salvato Eva.»
«Io l’avrei salvata?»
«Certo! Se non ci fossi stato tu, sarebbe annegata e l’umanità si sarebbe estinta, a meno che Papà non avesse creato una terza umana ma non credo che Adamo avrebbe potuto cambiare compagna con la stessa velocità con cui cambia le foglie di fico» ridacchiò. «Tornando seri, nessuno di noi si era accorto che era in pericolo, soltanto tu e questo dimostra…»
«Smettila! Io non volevo salvarla! Io…» Ma che cosa stava facendo? Ammettere che lui, Lucifer la Stella del Mattino, aveva commesso un errore? Mai! Pensò rapidamente. «Ti ricordi la maledizione di nostro Padre verso quelle scimmie?»
«Se intendi dire gli umani, certo che me la ricordo: “Tu Adamo coltiverai con il sudore, tu Eva partorirai con il dolore”» declamò. «Una punizione bella tosta per un semplice frutto ma immagino che Papà abbia avuto le sue ragioni.»
«Come no! Papà ha sempre ragione, anche quando sbaglia!» sbuffò Lucifer. «Comunque se il dolore che proverà quell’umana nel partorire, sarà anche solo un quarto di quello che ho patito io quando quell’ingrato mi ha bruciato le ali, sarà sempre immenso e non volevo che se lo perdesse mentre nell’acqua sarebbe crepata troppo in fretta e senza soffrire.»
Gabriel spalancò gli occhi, dolorosamente sorpreso dal discorso del fratello. «No, non puoi pensare veramente quello che stai dicendo…» sussurrò inorridito poi sorrise. «No, non dici sul serio. Dai, non vuoi ammetterlo ma in fondo piacciono anche a te.»
«Davvero? Guarda là.» Indicò con il braccio.
Gabriel si voltò nella direzione indicatagli dal fratello e vide un essere umano ma con l’anima corrotta, orribile, ripugnante… il giovane arcangelo non aveva mai visto una cosa così mostruosa. «Lucy… ma è Lilith quella? Che cosa le è successo?» domandò preoccupato.
«Oh niente… Ha detto che non voleva più giocare con le mie ali così l’ho torturata. Visto che cosa c’è dentro i vostri protetti? Basta scavare un po’ e vengono fuori le cose più disgustose» sogghignò. «Hai ancora voglia di perorare la mia causa?»
«Lucy… che hai fatto? È… è orribile! Perché?»
«Te l’ho detto: volevo farvi vedere quanto abominevoli sono questi esseri che avete preferito a me. Inoltre ho scoperto che la tortura è un ottimo rimedio al Marchio. Dopo che l’ho fatto, ha smesso di prudermi.»
Gabriel si rimise in piedi barcollando. «Non abbiamo preferito gli umani a te, che cosa ti salta in mente? Hai scelto tu di Cadere! E per quanto riguarda il Marchio, sarei sceso anche di nascosto dagli altri pur di continuare ad aiutarti, non c’era bisogno di… di… Io stavo cercando di farti tornare e tu… tu hai rovinato tutto!» Sconvolto, aprì le ali e tornò in Paradiso.

 
*****

1) Sta pensando al Tirannosauro.
   
 
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Supernatural / Vai alla pagina dell'autore: Ciuffettina