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Autore: Notteinfinita    11/03/2018    0 recensioni
Può un incubo permetterti di realizzare il tuo più grande sogno?
E' ciò che scoprirà Marinette...
*****
Dal testo:
Marinette silenziò la sveglia prima ancora che suonasse; ormai per lei era diventata un'abitudine visto che passava le notti quasi in bianco. E come avrebbe potuto dormire proprio quella notte visto ciò che l'attendeva nel pomeriggio?
Si alzò mezza intontita dalla stanchezza e sorrise con sguardo perso nel vuoto.
Con gesti meccanici si lavò e si vestì alternando attimi di gioia assoluta ad altri di terrore paralizzante.
La verità era che non sapeva se essere grata ad Alya per la sua presenza di spirito o se strozzarla per averla messa in quella situazione.
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Altri, Alya, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug, Nino
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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5- Pigiama party


«Nathalie mi terrà a sola insalata per una settimana ma non m'importa, penso di non aver mai mangiato tanto bene in vita mia!» esclamò poco dopo Adrien, appoggiandosi allo schienale della sedia con aria soddisfatta e fissando quasi con dispiacere il piatto vuoto.

«Oh bé, grazie!» rispose il signor Dupain, arrossendo leggermente. «Comunque non preoccuparti, puoi venire a mangiare qui quando vuoi, sei il benvenuto!»

«Grazie ma difficilmente mio padre mi lascia libero di andare dove voglio.» rispose tristemente Adrien.

«Allora vuol dire che ti manderemo qualche leccornia sottobanco con Marinette.» propose Sabine, con aria da finta cospiratrice.

Adrien le sorrise grato, era bello sentirsi coccolato da una figura femminile anche se ciò, inevitabilmente, gli faceva sentire ancora di più la mancanza della madre.

Finito di mangiare i quattro ragazzi aiutarono la madre di Marinette a riordinare la cucina, nonostante le sue proteste; gli erano immensamente grati per essere riuscita a far rimanere Adrien con loro e non sapevano davvero come sdebitarsi.

«Adesso penso sia il caso di organizzarsi per la notte.» annunciò la donna quando ebbero finito i piatti. «Vado a prendere le lenzuola ma dovremo anche cercare qualcosa da farvi indossare per la notte.»

«Quello non è un problema, ho io ciò che ci serve. Aspettatemi qui!» annunciò Alya correndo in camera di Marinette.

Pochi minuti dopo la ragazza ritornò portando con se tre pacchetti.

«Un'amica di mia mamma aveva un negozio ma ormai è anziana ed è andata in pensione così, prima di vendere in blocco tutto ciò che c'era, mi ha praticamente costretta a scegliere qualcosa da regalarmi per ringraziarmi delle volte in cui l'ho aiutata ed io ho scelto questi.» spiegò, porgendo loro i pacchetti. «Su andiamoli a provare!» li esortò, trascinandosi dietro Marinette.

«Voi ragazzi se volete potete cambiarvi in bagno.» suggerì Sabine prima di sparire in direzione della camera da letto.

Pochi minuti dopo i quattro ragazzi si ritrovarono in salotto.

«Ma che carini che siete!» esclamò Sabine, rientrando con le lenzuola e le coperte per il divano-letto.

Le ragazze sorrisero mentre i maschi abbassarono lo sguardo imbarazzati.

I pacchetti contenevano quelli che si rivelarono essere dei morbidi pigiami corredati di buffe ciabatte a forma di zampette.

Alya aveva scelto un pigiama rosso per Marinette, nero per Adrien, verde per Nino e arancio per se. Ognuno dei pigiami portava un animaletto stampato all'altezza del cuore, una coccinella, un gattino, una tartaruga ed una piccola volpe.

L'idea che Alya avesse scelto il pigiama con la coccinella proprio per lei la metteva un po' in agitazione ma si disse che di certo era stato solo un caso. Anche Adrien dal canto suo, non si sentiva a proprio agio in quella tenuta. In comune con il suo costume da Chat Noir c'era solo il colore ma non poteva fare a meno di sentirsi come se il suo segreto fosse in pericolo, sotto gli occhi acuti di Alya.

«Marinette, eccoti il necessario per preparare il letto.» disse Sabine poggiando il tutto sulla spalliera del divano. «Voi ragazzi continuate pure a divertirti ma io e Tom, come capirete, abbiamo bisogno di andare a dormire. Mi raccomando, ricordatevi che ci stiamo fidando di voi.» raccomandò, infine, con sguardo serio.

«Buonanotte ragazzi.» disse Tom, appena rientrato dall'ultimo giro di controllo in pasticceria. Li salutò sorridendo ma prima di sparire in corridoio lanciò un'occhiata ai ragazzi difficilmente equivocabile, guai a chi avesse sgarrato sotto il suo tetto.

«Come proseguiamo la serata?» chiese Alya, una volta che furono rimasti soli.

«Non so ma evitiamo attività troppo rumorose, ricordiamoci che i miei domani hanno la sveglia alle quattro.»

«Sinceramente mi sento così pieno che avrei solo voglia di guardare la tv sul divano.» confessò Adrien che desiderava davvero una serata in relax, impegnato com'era sempre in mille attività.

«Peccato tu sia troppo pieno, papà mi aveva lasciato un bel po' di dolcetti tutti per noi.» ebbe il coraggio di commentare Marinette non senza arrossire ma ridacchiando nel vedere lo sguardo di Adrien illuminarsi.

«Davvero!? Oh no, per i dolci di tuo padre ho sempre posto!» esclamò, scatenando l'ilarità generale.

«Se avessi saputo che avremmo potuto passare tutta la serata insieme avrei scaricato qualche film carino.» mormorò Alya, sbuffando.

«Se ricordo bene stasera in tv c'è Blaide Trinity, che ve ne sembra?» domandò Nino, iniziando a fare zapping con il telecomando.

La proposta venne accolta da tutti e così qualche minuto dopo, scortati da un'abbondante dose di dolcetti di vario tipo, Nino e Alya prendevano posto su uno dei divani romanticamente accoccolati l'uno tra le braccia dell'altra mentre Marinette con un certo imbarazzo prendeva posto di fianco ad Adrien sull'altro divano.

Quando il film finì Marinette e Alya raccolsero i vassoi vuoti dal tavolino del salotto (a quanto pare Adrien non era l'unico a cui lo stomaco si allargava magicamente di fronte ai dolci del signor Dupain) mentre i ragazzi si davano da fare per aprire il divano-letto.

«Marinette, posso chiederti un favore?» chiese Alya, giocherellando nervosamente con il vassoio che aveva in mano.

«Dimmi.» la esortò Marinette, stupita dall'atteggiamento dell'amica.

«Non vorrei abusare della tua ospitalità ma ecco, io mi chiedevo se non potessi rimanere un po' sola con Nino, in camera tua.» disse, diventando sempre più rossa ad ogni parola che pronunciava.

«Devo forse cominciare a cercare una scusa per giustificare a mia madre il motivo per cui ho dovuto cambiare le lenzuola nel mio letto?» domandò con sguardo sornione facendo arrossire ancora di più Alya; per una volta era divertente non essere quella in imbarazzo.

«No, ecco, noi non siamo ancora a quel punto.» ammise l'altra senza guardarla in faccia.

«Dai, stavo solo scherzando.» la rassicurò Marinette. «Però se i miei passano in salotto cosa gli dico?» domandò, un po' preoccupata.

«Gli dici che io sono andata a lavarmi i denti nel bagno di camera tua, Nino è andato un attimo a recuperare il cellulare che aveva messo sotto carica e tu stai facendo compagnia ad Adrien. Naturalmente nel frattempo mi invierete un messaggio ed io spedirò giù Nino il più velocemente possibile.» snocciolò Alya con un sorriso furbo.

«Vedo che hai pensato proprio a tutto.»

«Sai che sono una tipa previdente.» rispose, ancora leggermente rossa in viso.

Tornati in salotto trovarono che i ragazzi avevano già sistemato il letto.

«Guarda che bravi i nostri ometti!» esclamò Alya, facendo l'occhiolino in direzione di Nino che le sorrise per poi farle una linguaccia.

«È tutto merito di Nino.» precisò Adrien, finendo di sistemare il risvolto del lenzuolo.

«Visto che i miei lavorano entrambi è normale che io faccia la mia parte in casa.» si schernì Nino arrossendo.

Nel frattempo Alya gli si avvicinò sussurrandogli qualcosa che lo fece arrossire ancora di più per poi lanciare uno sguardo d'intesa in direzione di Marinette che sorrise loro.

Quando Alya e Nino uscirono dal salotto Adrien volse su Marinette uno sguardo perplesso.

«Ma dove vanno?»

«Volevano stare un po' da soli.» spiegò lei, sentendosi imbarazzata al pensiero del senso dietro le sue parole e rendendosi conto che anche lei era da sola con Adrien.

«Sono davvero una bella coppia.» disse Adrien, indicando con lo sguardo la porta da cui erano usciti i due.

«Si, sono davvero carini.» confermò Marinette, sorridendo.

«Che facciamo aspettando che tornino?» chiese Adrien.

«Possiamo guardare un altro film.» propose Marinette, a corto di idee; la sua mente non faceva che inviarle immagini di ben altre cose che avrebbe potuto e voluto fare con Adrien e che le mandavano la testa in confusione. «A te la scelta, sei tu l'ospite.» disse, porgendogli il telecomando e cercando di non fargli notare che era arrossita.

«Ok, grazie.» rispose Adrien tornando a prendere posto sul divano.

Anche Marinette riprese il suo posto ma non poteva fare a meno di sentirsi agitata. Era sola con Adrien, seduta vicino a lui nella penombra del salotto poco illuminato.

Accoccolata sul divano, messa su un fianco con le gambe rannicchiate sulla seduta, e intenta a fissare il profilo di lui illuminato dalla televisione non poteva fare a meno di invidiare Nino e Alya che di certo erano intenti a scambiarsi davvero delle tenere effusioni invece di sognare ad occhi aperti come lei.

«Hai delle preferenze?» chiese Adrien, distogliendola dai propri pensieri.

«No davvero, scegli ciò che ti piace.» lo incoraggiò Marinette, pregando in cuor suo che non scegliesse un horror, di incubi ne faceva già abbastanza senza bisogno che la tv le desse nuovi spunti.

Dopo aver fatto un po' di zapping Adrien si fermò su un canale.

«Anna and the King!» esclamarono entrambi riconoscendo la scena.

«Piace anche a te?» chiese Marinette, piacevolmente stupita. Non credeva fosse il tipo da apprezzare un film così romantico.

«A dire il vero si.» ammise Adrien, distogliendo lo sguardo, imbarazzato. «Lo so, non è un film molto da maschi.»

«Non è vero. È un bellissimo film e chi non lo capisce è solo perché non ha un minimo di sensibilità!» esclamò Marinette, accalorandosi, quasi qualcuno avesse davvero tacciato Adrien di scarsa virilità.

«Devo dedurre dalle tue parole che questo film piace anche a te?» domandò Adrien sorridendo della risposta veemente dell'amica.

«Oh, bé, in effetti si.» mormorò Marinette, ritrovando la sua timidezza nel vedersi scrutare con occhi divertiti dal ragazzo di cui era innamorata.

«Allora è deciso, guardiamo questo.» affermò Adrien, poggiando il telecomando e mettendosi più comodo.

Marinette fece un cenno di assenso e si costrinse a spostare lo sguardo verso lo schermo anche se avrebbe preferito tenerlo fisso sul profilo di lui illuminato solo dal bagliore del televisore.

«Se proprio devo essere sincero c'è solo una cosa che non mi piace di questo film.» affermò d'un tratto Adrien senza distogliere lo sguardo dallo schermo. «I protagonisti non lottano per il proprio amore, si limitano ad accettare il loro destino.»

«Sono un re ed un'istitutrice, sanno che il loro è un'amore impossibile.» rispose Marinette, gettando una rapido sguardo carico di tristezza in direzione di Adrien.

Capiva benissimo Anna, Adrien era il suo principe azzurro, bello e famoso, ma lei proprio come l'istitutrice non aveva alcuna speranza con lui.

«Lo so benissimo ma per me ciò non giustifica la facilità con cui si rassegnano. Secondo me se ami davvero qualcuno devi continuare a lottare, anche se il destino ti rema contro.» affermò Adrien con sguardo serio, stringendo i pugni.

Anche se guardava lo schermo in quel momento l'unica cosa che vedeva era il viso della sua Insettina mentre, per l'ennesima volta, rifiutava le sue avances e gli confessava che nel suo cuore c'era già un ragazzo.

Marinette sentì un sorriso nascerle sul viso, le sue parole l'avevano rincuorata. Avrebbe lottato per il suo amore, anche se a volte conquistare Adrien le sembrava una missione praticamente impossibile.

Entrambi riportarono la loro attenzione sul film continuando a guardarlo in silenzio.







Angolo dell'autrice: Marinette e Adrien sono rimasti soli in salotto, sarà finalmente l'occasione giusta affinché i due si avvicinino?

Appuntamento a domenica prossima con il quinto e ultimo capitolo.

Baci.

Notteinfinita.

  
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