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Autore: Karmi    11/03/2018    0 recensioni
[ [ Boruto ] ]
Avrei voluto aver più tempo per odiarti.
Avrei voluto aver più tempo per renderti orgoglioso di me.
Avrei voluto aver più tempo per stare con te.
Nemmeno un abbraccio mi hai concesso, stupido vecchio.
Ti odio, ma mi manchi con tutto il mio cuore...
Papà.
Genere: Malinconico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Boruto fissò la lapide davanti a lui, gli occhi azzurri così vuoti e cupi da sembrare nascondere nelle pupille un cielo nuvoloso. Le scritte sopra di essa erano fresche, da poco tempo incise, sottili e incavate come se fossero state fatte da una katana. Boruto non sapeva chi aveva preparato quella tomba, ma tutto sommato aveva fatto un bel lavoro. Si riusciva a percepire il dolore della perdita da quella lastra di pietra.
Il ninja si toccò il braccio. Una lunga ferita tagliava in due il marchio nero creato dal suo stesso chakra.
Secondo Sakura, gli sarebbe rimasta una brutta cicatrice. Non che gli importasse. Anzi, sarebbe stato divertente vedere se quella ferita di battaglia avrebbe primeggiato sui suoi tatuaggi.
Cominciò a piovere. Boruto se ne fregò, esattamente come fece con tutto il resto.
A parte con una cosa. A parte con una persona.
Boruto si voltò. Nonostante la pioggia che offuscava la sua vista, riuscì a distinguere la figura dell'unica persona che avrebbe potuto attirare la sua attenzione.
-Dovresti stare con tuo padre.- le disse, con voce graffiante. Non era solo il braccio l'unica parte del suo corpo ad essere ferita. -Vorrà svegliarsi con te al suo fianco.-
Lei scosse la testa, lentamente. In un certo senso, era crudele. Lei poteva stare vicino a suo padre e vederlo aprire gli occhi. Lui invece poteva stare vicino alla lapide che ricordava dove il suo vecchio era ritornato cenere.
Boruto tornò a rivolgere lo sguardo verso la lapide di pietra.
-Non aveva nessuno al suo fianco da bambino.- disse, tenendo gli occhi fissi sulla foto incastonata nella tomba: -Ne un padre, ne una madre, ne un fratello. C'era solo Kurama con lui, ma all'epoca non lo sapeva. Era solo. Quando dicevo qualcosa di brutto nei suoi confronti, la mamma non faceva altro che ripetermelo.-
La persona dietro di lui non disse niente, aspettando silenziosamente. Boruto strinse i pugni:
-Forse per questo era pessimo con la sua famiglia. Non tornava a casa mai e mia sorella, mia mamma soffrivano per questo, anche se non si lamentavano.
Non lo so, però lo odiavo lo stesso. Lo odiavo per questo.-
Il ragazzo dai capelli biondi si voltò ancora una volta, mentre pioveva sempre di più:
-Però... però almeno un'ultima volta avrei voluto abbracciarlo, Sarada.-
La ragazza sentì la sua anima rompersi in mille pezzi. Boruto non era insensibile. Anche se a volte faceva un po' l'arrogante, anche se a volte si comportava come se niente gli importasse, era una delle persone più sensibili che avesse mai conosciuto.
Sarada lo strinse a sé, cadendo insieme a lui in ginocchio. Era esattamente quello che voleva Boruto.
Voleva stare nelle braccia della ragazza che amava, sotto la pioggia del cielo sereno, a soffrire per la morte dell'unica persona che aveva odiato e amato nello stesso modo. 
Profondamente ed eternamente.
Se solo avesse avuto più tempo..
Avrei voluto aver più tempo per odiarti.
Avrei voluto aver più tempo per renderti orgoglioso di me
Avrei voluto aver più tempo per stare con te.
Nemmeno un abbraccio mi hai concesso, stupido vecchio.
Ti odio, ma mi manchi con tutto il mio cuore...
Papà.


 

   
 
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