"Tuo nonno mi ha dato il permesso di portarti con me."
Chissà che posto era Francoforte.
Certamente non all'altezza delle sue montagne.
"Potrai ritornare qui ogni volta che vorrai."
Non vedeva l'ora che arrivasse sera per portare i regali.
Al nonno avrebbe preso il tabacco per la pipa!
Per Peter un fischietto per il gregge!
"Heidi, non c'è tempo per parlare con lui!"

Anche se sono passati molti anni, rammento ancora la domanda che feci a zia Dete quel giorno per la nonna, nella speranza che nessuna bambina debba invece farlo per me:
"Ci sono i panini bianchi a Francoforte?"

autore: (Efp/forum, se differente): AcquaSaponePaperella
fandom usato: Heidi (anime)
rating: Verde
genere/i: Triste, sentimentale, malinconico
avvertimento/i: Nessuno
n. turno: 10 
eventuale Jolly: (facoltativo) : Nessuno
note: (facoltativo) : La traccia è quella del trauma infantile. Mi sento di spiegare la frase, nel caso non sia chiaro: ho immaginato che il trauma non venisse compreso subito al primo momento da Heidi quando era piccola, in quanto non aveva capito bene la situazione. Lo capirà poi più avanti quando si trasferisce a Francoforte. Da anziana ricorda questo episodio, augurandosi che nessuna bambina possa passare quello che ha passato lei: essendo costretta a partire per Francoforte, pensa però di comprare i panini bianchi per la nonna; ma adesso, essendo anche lei anziana come la nonna a quel tempo, spera che nessuna bambina possa dover pensare di comprare qualcosa per lei in quanto obbligata a lasciare la sua casa per capire poi di dover rimanere intrappolata in un posto che non conosce. 
Spero di essere stata chiara. :)