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Autore: Freeshane    11/03/2018    5 recensioni
Nel primo anniversario della morte di Derek Sheperd, Meredith si abbandona al dolore e per la prima volta si lascia andare ad un pianto disperato e ad anche un dolce ricordo della sua storia d'amore che l'accompagnerà nella sua vita, per sempre.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Meredith Grey
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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* La storia partecipa al contest "sono stato tutta la mattina per aggiungere una virgola, e il pomeriggio l'ho tolta" *


Autore:
Freeshane.
Fandom: Grey's Anatomy.
Rating: Verde.
Avvertimenti: La one shoot è una Missing Moment. Non segue gli specifici avvenimenti della serie tv in quel momento.
Prompt e citazione utilizzate: "Pianto Disperato" e citazione n° 8.
Eventuali note: /



 



» Inside.






Quella era stata la giornata di lavoro più lunga di tutta la sua vita. Eppure era strano, Meredith Grey era riuscita a sopravvivere così tante volte che non riusciva a capacitarsi di quella sensazione che le pervadeva il corpo ogni qualvolta che il calendario segnava quel giorno. I continui pensieri la portavano in un altro mondo, come se in quel momento non fosse al Grey Sloan Memorial. Alla fine del suo turno decise di tornare a casa dai suoi figli, anche se avrebbe voluto rimanere a lavoro per non pensarci, ma doveva farlo.


Nel tragitto per il ritorno a casa, Meredith incappò davanti il locale di Joe, era da tanto tempo che non ci entrava, forse anche troppo, erano successe tante altre cose. Sospirò e ripensò alle parole di Alex che tante volte le aveva detto di pensare un po' a sé stessa, così decise di entrare per farsi uno shot di tequila, era passato un bel po' di tempo anche da allora. Così, si sedette su uno sgabello, proprio davanti il bancone del bar, e cominciò a sorseggiare la sua tequila. Quasi le faceva strano sedere in quello stesso posto e bere quella stessa tequila, per il semplice fatto che lei non era più la stessa. Voltò leggermente lo sguardo verso lo sgabello al suo fianco, vuoto, ed inevitabilmente ripensò a quella sera.


Diamine, quanto avrebbe voluto ritornare a quel momento! Essere semplicemente una ragazza in un bar e voltarsi verso lo sgabello al suo fianco e trovare lui. Un uomo in un bar. Ma lui non c’era più. Era stato portato via quello stesso giorno di un anno prima. Ed inevitabilmente un altro importante pezzo di lei era andato via. Meredith cominciò ad avvertire l’arrivo di una lacrima, così decise di pagare velocemente la tequila e tornare a casa. Non poteva farlo. Doveva essere forte per i suoi figli, per Amelia, per sé stessa. Così, ritornò a casa, trascorse la serata con i suoi bambini, come da tradizione in quella giornata, e poi corse nella sua camera, prima che Maggie o Amelia potessero tornare e pretendere di stare con lei per farla stare meglio, come se fosse realmente possibile.


La testa era vuota, i pensieri viaggiavano a grande velocità e ogni volta che ricordava quante persone care avesse perso nella sua vita, la donna si spegneva. Non era più il sole. Ad un tratto, però, pian piano i pensieri rallentarono e Meredith cominciò a guardarsi  attorno, la testa non era più vuota. Scrutò la sua camera da letto, si fermò a guardare il tumore sul muro, poi lo sguardo si posò sul loro post-it e fu lì che finalmente lo sentì. Il dolore.


« Derek » Sussurrò continuando a chiamare il suo nome, mentre le lacrime si facevano strada nei suoi occhi.


Ed in quel momento ricordò nuovamente la sera in cui lei era solo una ragazza in un bar e lui solo un uomo in un bar. Un piccolo sorriso comparve sul suo volto, perché solo in quel momento si rese conto che  erano molto più di questo. Lui era un neurochirurgo, sposato con una donna che l’aveva tradito e che aveva fatto cadere tutte le certezze della sua vita. Lei, invece, era una matricola del Seattle Grace Hospital a cui piaceva definirsi triste e cupa perché era più facile pensare questo, piuttosto che potesse, un giorno, trovare la felicità. Si erano conosciuti. E si erano salvati. Lui aveva finalmente trovato sé stesso e la felicità. Lei aveva visto sé stessa attraverso i suoi occhi e finalmente si era riconosciuta per com’era veramente, non più la ragazza triste e cupa.


Le lacrime di Meredith cominciavano ad essere copiose nei suoi occhi fino a segnare più e più volte il suo volto, mentre la donna si mordeva il labbro inferiore più forte che poteva, per evitare che i suoi figli potessero sentire i singhiozzi del suo pianto. Ma non ce la fece. Non poteva più tenere il peso di quella perdita in lei, così si lasciò andare a terra e con un pugno colpì il parquet in legno, cominciando a piangere disperatamente, lasciando andare tutto il dolore. Esattamente un anno fa stava staccando la spina  a suo marito e non aveva versato una lacrima, mentre adesso si ritrovava rannicchiata sul pavimento della loro camera da letto che sfogava tutta la disperazione in un violento pianto.


« H-Ho mentito.. Derek.. Non andare.. Non starò bene senza di te, non ce la posso fare senza di te. Ti prego, torna da me» Scongiurò la donna mentre piangeva così forte che quasi le scoppiava il cuore.


Si vergognava terribilmente per ciò che stava facendo. Piangere in quel modo non era tipico di Meredith Grey. Così, la donna riuscì a farsi forza  e ad alzarsi dal pavimento per poi sdraiarsi sul letto che aveva condiviso con lui per molto tempo. Si asciugò le lacrime dagli occhi che però continuavano inevitabilmente a segnare il suo volto e sospirò, per poi voltarsi verso la parte di letto che era stata sempre occupata da lui. Solo che questa volta non era vuota, c’era lui. Riuscì a ripercorrere con la mente la mattina del loro ultimo incontro, le parole che lui disse in quell’occasione non le avrebbe dimenticate mai.
 

« Tu sei stato ossigeno puro. Stavo annegando e mi hai salvato »


Sussurrò Meredith ripensando alle parole dette dal marito prima tanti anni fa, dopo un loro litigio, e poi la mattina prima della sua morte. Meredith aveva ripensato a quelle parole e, ancora una volta, un sorriso comparve sul suo volto mentre ancora le lacrime si facevano strada sul suo viso. Però, in quel momento non c'era più dolore per ciò che aveva perso bensì il sollievo per ciò che, invece, era rimasto.



Quella sera, si conobbero. Lui conobbe lei e sè stesso perchè in realtà non si era mai veramente conosciuto. E lei conobbe lui e sè stessa, perchè pur essendosi conosciuta sempre- la triste e cupa Meredith Grey che sognava la felicità- mai si era potuta riconoscere così.

E quello che era rimasto di lui avrebbe colmato il vuoto della sua perdita in lei, per sempre.

 

 




Spazio Autrice____:  Come ho già detto, La storia partecipa al contest sul forum di efp "sono stato tutta la mattina per aggiungere una virgola, e il pomeriggio l'ho tolta" . E niente, la citazione e il prompt scelti mi hanno spinta a descrivere un momento che in Grey's Anatomy non ho visto come avrei voluto: la disperazione di Meredith per la perdita di Derek. Ho voluto però aggiungere anche un momento di dolcezza dove lei ripensa al loro prima incontro e pensa a come entrambi si siano salvati la vita: lei ha aiutato a lui a conoscere sè stesso dopo il tradimento di Addison e lui ha aiutato lei a riconoscersi in ciò che ha sempre avuto paura di essere, una donna felice. 

E' la prima volta che scrivo di questo fandom e sono anche un pò nervosa, perchè non è facile scrivere di Meredith Grey. E' stato un piccolo esperimento in cui mi sono voluta cimentare per provare questa nuova esperimento, niente più. Spero comunque che vi possa piacere :)
   
 
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