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Autore: Spensieratezza    12/03/2018    1 recensioni
Storia ispirata alla 3 x 16 in cui Damon dice a Stefan che è tutto quello che ha. Come sarebbe andata se al finire di quella scena ci fosse stato un bacio. Un bacio, sinonimo di un desiderio travolgente, di un amore primitivo, infinito, viscerale. Un bacio che fa scoppiare la passione dirompente come un fuoco che nessuno potrà mai più spegnere.
Genere: Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Damon Salvatore, Stefan Salvatore
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Incest
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“Ti ho visto sprofondare nell’abisso e non ho fatto nulla per fermarti.” Disse Damon.

“Non potevi.”

“Certo che potevo…solo che non volevo, ma adesso lo voglio.” Disse Damon, avvicinandosi

“E ogni volta che supererai il limite, io sarò lì a tirarti indietro.”

Damon e i suoi begli occhi, si avvicina. E non è mai stato bello come in quel momento..

“Ogni secondo, di ogni giorno..finchè non avrai più bisogno di me..” disse ancora Damon, indugiando un attimo sulle sue labbra.
“Perché lo fai?”

Non mi ha mai guardato in quel modo..

“Perché adesso, sei tutto quello che ho.”

Damon indugiò sulle sue labbra, poi tornò a guardarlo in viso, poi improvvisamente si lanciò contro il fratello, premendo le labbra contro le sue, tenendogli le mani a coppa sul viso.
 

Stefan chiuse gli occhi, già eccessivamente provato da quelle parole, privo di ogni possibile resistenza, aprì la bocca quasi subito, dandogli subito accesso.

Subito, Damon trovò la sua lingua e approfondì il bacio.

Stefan ricambiò, lasciandosi trascinare da quel bacio, dal bisogno carnale, primitivo, quasi viscerale di sentire suo fratello vicino, scosso nel profondo dall’incredibile consapevolezza improvvisa che anche lui aveva bisogno di lui.

Pensava che Damon volesse rubargli Elena, ma adesso, con quel bacio, dimostrava tutt’altro.

Dimostrava passione, bisogno, possessività, desiderio.

Ed era tutto per lui. Per lui.
 

“Damon..” suonò come un gemito. Neanche Stefan sapeva come era riuscito anche solo ad articolare un suono, riuscendo a liberarsi per un attimo della lingua di Damon, che l’aveva avvolto con sensualità e passione lasciva.

Stefan gemette di nuovo, sentendo le mani di Damon che gli accarezzavano il viso.

Tutto ciò era così strano. Innaturale. Damon che lo baciava? Damon che gli metteva le mani sul viso? Non era abituato a certe attenzioni. Damon non gli aveva mai fatto una carezza, se non per deriderlo. Era così strano.
 

Damon lo stava ora toccando per tutto il corpo. Stefan si rese conto a malapena che Damon l’aveva spinto sul divano e che ora era lui, Stefan, a toccargli il viso.

Si baciarono un altro po’, con passione lascivia. Damon staccò il contatto con le labbra di Stefan, sospirando in maniera oscena, ma invece di allontanarsi e fuggire via, si gettò sul suo collo e gli lasciò una scia tempestosa di baci appassionati.
“Damon…”

Per Damon, era musica sentire il suo nome pronunciato in quel modo, soprattutto dalla bocca di suo fratello.

Stefan gli stringeva la schiena, fino ad arrivare a conficcargli quasi le unghie nella pelle.
 
 
Damon lo fece alzare  e poi approfittò della velocità da vampiro per finire in due secondi nella sua camera da letto.  




Appena il tempo di riprendersi da quella corsa sfrenata, che Damon lo spinse velocemente sul suo letto, facendolo cadere sul materasso di coperte di un velluto bordeaux.

Il suo sguardo era allucinato e come in preda ad un delirio. Vedere il suo fratellino Stefan così sottomesso a lui, era estasi, era camminare sul filo di un orgasmo che durava secondi interminabili.
 

Appena lo fece cadere sul materasso, gli si gettò addosso, finendo sopra di lui, facendo collidere i loro corpi. Affamati. Bisognosi. Caldi.

Damon era già così eccitato e sentire l’erezione di Stefan sotto di lui, così simile alla sua, non lo aiutò proprio per niente a calmarsi.
 


“Dio…ti voglio così tanto. Non so cosa mi succede, Stefan.”

Glielo sussurrò roco, vicinissimo al suo viso e poi sul suo collo.

Stefan a malapena riusciva a rispondere. Aveva il cervello troppo annebbiato, era eccitato oltre al limite, le attenzioni di Damon lo avevano stordito piacevolmente e i suoi baci non lo facevano pensare lucidamente.
 

“Damon..”

Ancora il suo nome pronunciato in quel modo e mentre Stefan gli infilava le mani sotto la camicia e gli accarezzava la schiena con carezze languide, svelando il suo desiderio reciproco di lui.

Damon perse la testa e lo morse piano sul collo.

“AHH.” Gemette Stefan, ma era un urlo di piacere, mentre strinse di più la presa su di lui.
 

“Stefan…” sussurrò Damon, infilando una mano dentro la camicia di Stefan e facendolo contorcere dalle sue languide attenzioni.

“Damon..noi..non possiamo..tu sei..”

“Tuo fratello?” gli sussurrò Damon all’orecchio, facendolo eccitare ancora di più.

“Sei mio fratello. Sì. Mio fratello. Mio fratello. MIO.” disse ancora Damon in preda ad un'eccitante cantilena.
 
Damon sembrava delirante e in preda ad una febbre incontrollabile, ma queste parole non facevano che accendere ancora di più Stefan.

“Damon…Damon..scopami!”
 
Queste parole ebbero l’effetto di risvegliare per qualche secondo, Damon dalla trance!

Guardò Stefan basito e il fratello minore ebbe davvero il timore che il maggiore si sarebbe fermato e l’avrebbe lasciato lì come un imbecille, ma lo sguardo di Damon, divenne subito di nuovo roco e preda di un desiderio consumante.

“Vuoi che ti scopo, fratello? Vuoi farti scopare da me?”

“Sì. Sì!” disse Stefan. L’indomani forse si sarebbe vergognato di aver detto tali parole a Damon, proprio a suo fratello, proprio a Damon, ma in quel momento avrebbe perfino leccato tutto il pavimento della camera, pur di soddisfare quel desiderio.
 

“Allora, spogliami, Fratellino.” Disse Damon, facendo apposta a calcare su quel nomignolo. Stefan infatti si sentì ancora più eccitato e Damon se ne accorse. Guardò la sua erezione gonfia e la strinse, rubandogli un grido quasi mozzato.

“AHH.”

“Ti piace che ti chiami in questo modo, fratellino?” gli sussurrò di nuovo all’orecchio.

“Sì! Sì! Sì!” ansimò Stefan.

“Allora, spogliami! Voglio che lo fai tu.”
 
Stefan obbedì. Fece scivolare le mani sulla sua camicia nera velata, accarezzando le sue braccia, nella discesa e poi gli sbottonò piano i bottoni della camicia, mettendo le mani all’interno.

Gli sfilò la camicia piano, senza smettere di accarezzarlo. Continuò ad accarezzargli l’addome, mentre Damon gli mordicchiava il lobo dell’orecchio.
 

“Muoviti.” Lo incitava.


La mente di Stefan era ancora un po’ annebbiata dal desiderio, ma un po’ meno di prima e riusciva a rendersi conto di quello che stava succedendo, così come la consapevolezza che era uno di quei rari momenti in cui Damon riusciva a dominarlo, a convincerlo a obbedirgli a fare qualcosa, questo, invece di disgustarlo e fermarlo, fece provare a Stefan, un’ondata d’amore potente nei confronti del fratello maggiore. Era per via di quell’amore che lui si stava facendo dominare così docile.
 

“Prima, baciami!” disse Stefan.

Oh, che dichiarazione smielata e affettata e così vergognosamente sentimentale.

Damon lo guardò sorpreso. Ecco, rischiava ora di rovinare tutto o peggio, spegnere il desiderio dilaniante, ma Damon non si staccò né si spense, al contrario, si infiammò.

Agguantò le sue labbra in un bacio tornado e lo bloccò al letto, senza smettere di baciarlo.
 

Eppure, in mezzo  a tanta frenesia e passione e bramosia, c’era anche tanto AMORE.



Damon lo baciava, lo baciava, lo baciava e lo accarezzava dappertutto, soprattutto le gambe, nell’interno coscia., poi cominciò a baciargli il viso e  sotto al mento.

“Se avessi saputo..che avresti reagito in questo modo..l’avrei fatto prima.” disse Damon, sbottonandogli la camicia e sfilandogliela, facendo collidere i loro pettorali nudi.

Stefan gemette, senza rispondere.

“Oh, Stefan..tu sei l’unico che ho sempre voluto..tutto il resto..erano solo..distrazioni..compresa Elena, compresa…Katherine. Per non pensarti. Se solo avessi saputo..non ti avrei mai lasciato quando mi hai trasformato..”

“Mi vuoi così, da allora?” domandò Stefan.

Sempre. Tu no?” gli chiese Damon, mordicchiandogli il mento piano, facendo fuoriuscire una piccola goccia di sangue che leccò subito dopo.

“Devo rispondere?” chiese Stefan, l’erezione ormai durissima. Con le mani scese a sbottonare i jeans di Damon e glieli sfilò. Damon, fece lo stesso con i suoi.

“L’hai già fatto con un uomo?” gli chiese Damon malizioso.
“No. “
Damon sembrò soddisfatto della cosa.

“Tu sì?”

“Qualcuno tra i due, deve avere esperienza in queste cose, fratellino.

“Non ti..disgusta l’idea che siamo..sì insomma..” Stefan era arrossito.

“Fratelli?? Mi disgusta solamente che non l’abbiamo fatto PRIMA.”

Stefan stette in silenzio e Damon dovette chiederglielo.

“E a TE?”
“Idem.”
 


Damon tornò a guardarlo malizioso e a quel punto non c’era davvero più bisogno di parole.

La preparazione per Stefan, fu un mix di dolore ed estasi. Damon sapeva dove mettere le mani per dare piacere e quando Stefan sentiva dolore, lo masturbava per distrarlo.

Damon che lo masturbava! Sarebbe potuto venire solo con questa idea!
 
“Pronto? Uno…due..” non ci fu nessun tre. Damon si spinse dentro il suo corpo all’improvviso e Stefan si sentì mozzare il respiro. Si sentiva già oltre il limite solo per quell’invasione improvvisa.

“Controllati, o non potrò durare molto.” Disse Damon, facendo ricorso a tutta la sua resistenza per non cominciare a scoparlo selvaggiamente, solo vedendo il suo viso deformato da quel piacere.

“D-Damon..m—muoviti…io…”

“Potresti pentirti di averlo chiesto.” Disse Damon a denti stretti e dicendo così, cominciò a muoversi.
 

Con forza, con agilità possente. Damon era maestoso come si spingeva. Non gli faceva male, benché le spinte erano molto forti. Non era violento, ma quando Stefan apriva gli occhi, vedeva quell’espressione che tradiva il piacere più puro, quegli occhi rochi che non riusciva a controllare.
Fino a che non vennero entrambi.

Fu bellissimo per Stefan sentire lo sperma di Damon dentro di lui e per Damon fu bellissimo venire dentro Stefan.

Si sentivano liberi come non si sentivano da tanto, troppo tempo!
 
 
 
 






















Note dell'autrice: 

eccomi qui con un'altra Defan! ahhah. Ragazzi, questa volta ci sono andata giù pesante eh?? ahhah xd questa è un'altra storia diversa dalle altre! Pensate che sono diversi MESI che l'avevo progettata, ancora quando ero alle prese con le prime defan, ma ormai disperavo di scriverla, anche perchè la mia immaginazione si fermava al bacio. In questi giorni però, avendo avuto modo di poter finire le defan che avevo scritto, mi è tornato prepotente il desiderio struggente di scriverla e con mio grande stupore, è venuta una cosa molto erotica! ahha xd ma tranquilli, ho intenzione di chiuderla prima di stufarmi. Mi sono divertita molto su questa storia e quindi proprio per questo, voglio conservare intatto l'entusiasmo. Il prossimo sarà l'ultimo capitolo! Doveva essere infatti una OS, ma ho preferito dividere passione e romanticismo <3
   
 
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