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Autore: carrion    12/03/2018    1 recensioni
Dopo aver sconfitto l'Anuk-ite e i cacciatori, Liam aveva bisogno di una pausa;
lui e Theo decidono quindi di partire per un viaggio on the road.
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Questa ff è la traduzione di 'Airplanes' di Captainmintyfresh.
vi lascio il Link della storia originale, se mai voleste leggerla :').
http://archiveofourown.org/works/12165924/chapters/27611925
Genere: Avventura, Fluff, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Liam, Liam Dunbar, Theo Raeken
Note: Lime, Movieverse, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Liam si svegliò con l’odore di pino che gli riempiva i polmoni e sentendo del calore che lla frondate si irradiava fin sotto alla sua pelle. Tenne gli occhi chiusi, seppellendo la testa nel cuscino, arricciò il naso quando sentì dei capelli solleticarglielo. A parte i capelli contro il naso che gli fecero pensare che forse era arrivato il momento di tagliarli non riusciva a capire perché si fosse svegliato. Era ancora troppo stanco e non doveva aprire gli occhi per sapere che il sole era ancora alto, vedeva rosso attraverso le palpebre per colpa dei raggi che entravano nella stanza. Sentì una vibrazione in tasca che risolse il mistero del risveglio. Sospirò leggermente.

Almeno per una volta gli sarebbe piaciuto svegliarsi da solo, senza che qualcun’altro lo facesse per lui. Il suo telefono vibrò un' altra volta contro la sua gamba. Liam sospirò ancora, stringendo la mano contro la coperta di Theo pronto a tirarsela sopra la testa e cercando di ignorare il telefono. Il suo piano andò in fumo quando le sue nocche toccarono della pelle e fu forzato a realizzare che con il suo braccio non stava abbracciando la coperta come pensava. Liam inspirò lentamente.

Stava sognando. Un sogno davvero strano, ecco cosa era.

Liam aprì lentamente un occhio e vide una faccia piena di capelli marroni. ingoiò il groppo che sentiva in gola prima di aprire l’altro occhio. Guardò il retro della testa piena di capelli nei quali era infilato il suo naso. Mosse le dita nel punto in cui erano ancora strette alla maglietta. Liam alzò la testa, abbastanza per capire che stava abbracciando Theo.

Liam aprì la bocca per far uscire quello che indubbiamente doveva essere un urlo abbastanza forte da sembrare quello di Lydia ma si trovò la bocca piena di capelli di Theo, e il suo urlò diventò solo uno borbottio mentre cercava di sputarli, sembrando un gatto con una palla di pelo in bocca. Si allontanò, togliendo il braccio dalla vita di Theo e rotolando giù dal letto. Cadde e atterrò sul pavimento con un colpo sordo.

Theo fece una piccola risata nel sonno. Liam evitò a malapena uno schiaffo in faccia quando si girò quasi come se stesse cercando Liam. Liam lo guardò con il fiato sospeso mentre Theo rimaneva ancora fermo e ascoltò il suo respiro ancora tranquillo. Le sue spalle si rilassarono mentre sospirava. Theo dormiva. Theo non sapeva nulla. Andava tutto bene.

Non era il fatto che avesse condiviso il letto con un ragazzo, aveva fatto fin troppi pigiama party con Mason dove finivano entrambi addormentati nel letto di Liam. E non era nemmeno Theo il problema, perché, bè, aveva dormito nella sua auto a nemmeno un piede di distanza abbastanza volte negli scorsi giorni che non gli sembrava chissà che dramma.

Il problema però era che Liam sapeva, senza ombra di dubbio, che se Theo si fosse svegliato e avesse trovato Liam abbracciato a lui come un cazzo di polipo completamente all’oscuro del concetto di spazio personale non se lo sarebbe mai dimenticato, specialmente non dopo la discussione sulla coperta del giorno prima.

Liam tremò al pensiero di Theo sveglio, che avrebbe probabilmente fatto  una foto da usare per prenderlo in giro, e poi, bè, poi Liam lo avrebbe preso in giro per essere quello abbracciato il che sarebbe finito con una vera discussione dopo che Theo gli avrebbe risposto di stare zitto in modo brusco.

Crisi evitata pensò Liam felicemente guardando il viso addormentato di Theo. Il telefono di Liam vibrò ancora. Liam si alzò velocemente dal pavimento, prendendo il telefono dalla sua tasca e premette il tasto rosso prima che potesse fare altro rumore.

E se Theo si fosse svegliato e fosse riuscito a sentire l’odore di Liam nel letto e capire cosa era successo? O se il posto di Liam sul letto fosse ancora caldo e gli avesse rivelato il suo segreto e imbarazzante.. strangolamento. Perché non era un abbraccio. Non abbraccerebbe Theo. Era una lotta nel sonno.

Liam scrisse un messaggio veloce a Mason dicendo che lo avrebbe chiamato un minuto dopo, prima di prendere il resto dei soldi che Theo gli aveva lasciato il giorno prima sul tavolo e sgattaiolare fuori dalla stanza, immensamente grato che si fosse addormentato completamente vestito così non aveva dovuto camminare di qua e di là in punta di piedi per cambiarsi, l’unica cosa che dovette fare fu prendere le scarpe prima di uscire.

Corse attraverso il parcheggio più lontano possibile dal motel, con il telefono stretto in mano, aspettando che Theo comparisse e iniziasse a ridere di lui. Quando fu abbastanza lontano da non sentire più il rumore del battito tranquillo del cuore di Theo tra i rumori della città e il senso di ansia al pensiero di Theo che si svegliasse e capisse dalla faccia colpevole di Liam con uno sguardo cosa fosse successo era diminuito, scrisse il numero di Mason.

“Hey, scusa ero-“ iniziò Liam

“Sei un miglior amico terribile” disse duramente Mason. Liam si fermò bruscamente, improvvisamente decisamente sveglio.

“cosa?”

“Intendo, amico, vai a Las Vegas con Theo, Theo??” Liam si rilassò di nuovo, sentendo il tono derisorio di Mason. Quello che diceva ‘si sono incazzato con te per aver mangiato l’ultima patatina piuttosto del ‘cancella il mio numero’ che si era aspettato Liam. “E poi! Quando hai lanciato la ‘Theo bomb’ non mi hai nemmeno chiamato, o mandato un messaggio per dirmi che cavolo stava succedendo. Ho dovuto venirlo a sapere da Scott. Dai, amico, mi sento ferito. Theo sta prendendo il mio posto? E’ questo che sta succedendo?” chiese Mason mentre Liam ricominciava a camminare scuotendo la testa con una piccola risata.

“Si. Theo è il mio migliore amico ora.” disse seccato Liam. “Ci facciamo le treccine ai capelli e facciamo le battaglie con i cuscini. Ah e poi ci piace spettegolare su quanto tu sia sfigato.”

“So che stai scherzando ma onestamente, tu hai i capelli abbastanza lunghi per le trecce, e credo anche Theo, quindi ora me lo sto decisamente immaginando.”

“Bene, non farlo.” rise Liam. “Nessuno sta facendo trecce ai capelli di nessuno.”

“Allora perché ci hai messo così tanto a rispondere?”

“Stavo dormendo.” disse Liam, ignorando la bolla d’imbarazzo tra le sue parole. “Theo sta ancora dormendo e quindi me ne sono dovuto andare per non svelgiarlo-“ perché altrimenti avrebbe guardato la mia faccia colpevole da ‘potrei averti strangolato nel sonno’ e condannarmi ad un enorme presa in giro per l’eternità pensò Liam.

“Ti sei appena svegliato?” chiese Mason. “Amico, sono le 5 del pomeriggio”

“Abbiamo fatto tardi ieri.”

“Facendo cosa?”

“Sai, cose.” Liam fece spallucce e con gli occhi iniziò a cercare di capire dove andare per trovare un posto dove comprare del cibo.

“Cose?”

“Mh-mh” mormorò Liam, rinunciò a guardarsi intorno e inspirò profondamente sperando di sentire dell’odore di cibo vicino.

“Ok amico. Sai che cose a Las Vegas vogliono di solito dire, una di quattro. Sbronza, gioco d’azzardo, sposarsi o scopare. A volte tutte e quattro e so che non puoi bere quindi per piacere dimmi che hai una dipendenza per il gioco d’azzardo.”

“Non ho una dipendenza per il gioco d’azzardo.” sbuffò Liam. “Non mi fanno nemmeno entrare nei casinò senza carta d’identità.”

“Ok..bene.. allora dimmi che hai sposato una spogliarellista perché non voglio nemmeno pensare all’altra-“

“Non mi sono sposato.” disse velocemente Liam, sentì Mason trattenere il respiro. “E non ho scopato! amico smettila di pensare con il cazzo, è Theo.”

“Si, che è tipo.. figo da paura quando ignori la sua personalità” disse Mason, Liam si morse la lingua per non rispondere che la personalità di Theo era una delle cose migliori di lui perchè era un coglione, e anche li era divertente finché non diventava un coglione psicotico.

“Farò finta di non aver sentito che hai detto Theo e Figo nella stessa frase perché è fin troppo disturbante anche solo pensarci.” disse Liam, decidendo di girare a sinistra, iniziò a camminare.“E abbiamo guardato Star Wars, ok?”

“Star Wars?” gli fece eco Mason.

“Star Wars” ripeté Liam. “Li abbiamo guardati tutti.. è stata una cosa lunga.”

“Quindi.. piuttosto che chiamarmi e spiegarmi la situazione Theo voi due avete fatto una maratona di una serie che io e Stiles stiamo cercando di farti vedere da circa un anno e mezzo?” chiese Mason. “Penso che mi sentirei meno insultato se tu avessi davvero scop-“

“Ti avrei chiamato” disse Liam velocemente, interrompendo la fine della frase di Mason.”Ma tipo.. ieri notte è stato strano ok? Ho dato fuori di matto quando ho visto messaggi di tutti e poi ho detto delle cose e Theo se ne è andato. E’ stato-“

“Stavo scheerzando” sospirò Mason. “Avresti dovuto dirmelo però”

“Si, sto sentendo quella frase spesso.”

“Sono il tuo migliore amico. Va bene? Se sta facendo cose stupide me lo devi dire così ti posso difendere e non è che avrei detto a tutti che eri con Theo se non volevi che lo facessi.”

“Lo so.”

“Allora perché non me lo hai detto?”

“Non lo so.” disse onestamente Liam. “Ho solo.. non volevo tornare a casa e non volevo che nessuno mi desse una ragione per farlo.” Mason rimase in silenzio per un momento, Liam diede un calcio al marciapiede mentre camminava. “Sei vicino al computer?”

“Si, perché?”

“Se ti dico dove sono puoi guardare dove posso comprare del cibo? Questa città puzza.”

“Di cosa?”

“Peccato.” borbottò Liam. Mason rise piano.

“Ok amico. Accendo il computer dammi un minuto.”

“Tranquillo, devo trovare il nome di una via in goni caso.. quindi.. come stai? Com’è la vita a Beacon Hills?”

“Amico fanculo Beacon Hils.” la voce di Mason era ovattata, Liam era abbastanza sicuro che il suo telefono fosse incastrato tra la sua spalla e la guancia mentre  armeggiava con il computer. “Voglio sentire qualcosa sulla vita on the road. Tu e Theo vi siete già picchiati?”

“Non proprio.” disse Liam. “Intendo, ci siamo colpiti un paio di volte e poi c’è stato l’episodio degli assorbenti ma-“

“L’episodio degli assorbenti?”

“Oh..noi.. potremmo essere stati cacciati da Walmart dopo una lotta nel.. ehm.. reparto per l’igiene femminile.”

“Ok voglio sapere tutta la storia ma prima, dove sei e che cibo stai cercando?”

“Sono a Marion Street” Liam sentì Mason digitare il nome.

“Ok.. bene.. c’è un diner anni 50’ vicino. Ti dico la strada se mi racconti della lotta con gli assorbenti.”

“Ci sto”

*

Alla fine Liam terminò la chiamata con Mason portando una scatola takeaway piene di pancakes sotto braccio e promettendo di mandare a Mason video di lui e Theo sulla teleferica. Il resto gli aveva promesso che glielo avrebbe fatto vedere una volta tornato.

Il suo telefono vibrò un’altra volta, era un messaggio di Theo che gli chiedeva dove fosse. Liam rispose velocemente, preoccupandosi irrazionalmente che Theo avrebbe usata come scusa il fatto che non fosse lì per lasciare lo stato.  Liam alzò un sopracciglio verso il telefono quando Theo rispose, né grazie per essere uscito a prendere la colazione alle cinque del pomeriggio né so quello che hai fatto nel sonno ma un semplice ‘prendi del caffè’ che fece accigliare Liam.

Però, si fermò comunque da Starbucks, sorridendo a 32 denti nonostante la rabbia che ribolliva dentro di lui al pensiero del prezzo esagerato e mormorando un amaro grazie prima di uscire e tornare al motel.

Liam rientrò nel motel è trovò Theo che faceva i bagagli, buttando le loro cose nella sacco con gran poca finezza e sentì la puzza di terrore nell’aria che minacciava di soffocarlo. Fece una smorfia per l'odore sgradeovole, lasciando la porta aperta mentre entrava, gli occhi volarono verso il letto, il piumino era appallottolato alla fine del letto come se fosse stato calciato via. I capelli di Theo erano ancora arruffati. Le sue spalle erano tese mentre cercava di chiudere la sacca troppo piena.

“Ho preso la colazione.. e il caffè” disse Liam esitante. Theo borbottò riconoscente, tirando la zip un’altra volta. “Theo stai-“

“Vado a metterla in macchina.” disse Theo, con la voce leggermente più alta del solito. “Le chiavi sono lì.”

“Dove stiamo andando?”

“Volevi trovare un posto dove dormire, no?” disse Theo, apparentemente rinunciando a chiudere la borsa. Se la lanciò sulle spalle e prese il sacchetto di plastica con il cibo e l’acqua del giorno prima girandosi finalmente a guardare Liam.

A primo impatto sembrava stesse bene, normale, ma Liam non riuscì ad evitare di notale la tensione delle sue spalle e della sua mascella.

“Andiamo” sbottò Theo.

“Posso fare la pipì prima?” chiese Liam. Theo fece un sospiro arrogante prima di passare dando una spallata a Liam, nonostante i suoi riflessi Liam riuscì a malapena ad evitare che la colazione finisse dritta sul pavimento.

“Fai veloce” borbottò Theo. Liam si affrettò dentro la stanza, lasciando il cibo e il caffè di Theo sul tavolo prima di andare in bagno. Arricciò il naso alla puzza di vomito all’interno.

*

Liam gonfiò le guance, facendo rimbalzare la lingua tra il palato e la parte sotto la lingua mentre Theo guidava in silenzio, a parte il ticchettio, mentre irradiava vibrazioni che dicevano ‘fanculo’, Guardò lentamente tra il continuo movimento delle dita di Theo e il suo viso, lentamente fece uscire l’aria dalla sua bocca che sembrò vibrare nella macchina. Le dita di Theo ticchettarono più forte, Liam si chiese se avrebbe potuto rompere il volante con un solo dito.

“Sai avremmo dovuto comprare un finger spinner o qualcosa del genere quando siamo andati a fare la spesa” mormorò Liam. Theo non rispose. Liam si mosse sul suo posto le sue gambe lo imploravano di muoversi in qualche modo. Il loro cibo era rimasto sul cruscotto, la scatola di pancake si era lentamente inzuppata. Liam aprì la bocca, pronto a provarci ancora ma la mano di Theo si mosse dal volante, smettendo di ticchettare per prendere il caffè dal porta bicchieri.

Liam non riuscì ad evitare di notare il modo in cui le labbra di Theo si arricciavano dopo ogni sorso, il suo naso si riempiva di rughe schifato. Quando avevano inizialmente lasciato Beacon Hills, aveva pensato che a Theo piacesse il caffè. L’aveva sempre ordinato nero, ingoiandolo come se fosse la cosa migliore della sua vita ma ora Liam era fin troppo consapevole delle smorfie. E del Theo eccitato che aveva detto ‘fanculo il caffè’ quando avevano vinto al casinò. E di come era Theo quando si godeva davvero quello che stava bevendo.

“Sai, la caffeina non va bene per gli incubi.”

“Liam-“

“E lo so perché ne ho avuti un sacco la prima volta che sono diventato un licantropo.” si affrettò a dire Liam, afferrando la sua maglietta, guardando fuori dal finestrino. “C’erano questi cosi, i beserkers, loro erano tipo-“

“So cosa sono i beserkers” sbottò Theo.

“Giusto..ovviamente. Bè, intendo, è stata la mia prima lotta sovrannaturale. Intendo, sono stato pugnalato con lo strozza lupo giallo ma era per colpa dei cacciatori e insomma, non mi piacciono più i pozzi ma i beserkers davvero.. non lo so. Mi hanno lasciato qualcosa e continuavo a vederli, anche quando era sveglio. Mi svegliavo urlando e-“

“Liam. Non mi interessa dei tuoi incubi.” sospirò Theo.

“Non c’entrano i miei incubi.” disse Liam duramente, girandosi finalmente verso Theo che aveva gli occhi ancora fissi sulla strada, la mascella tesa e la mano stretta sul volante così forte che le sue nocche erano bianche. “C’entrano i tuoi-“

“Io non-“

“Posso fiutare la paura.” disse Liam. Il volante cigolò sotto la stretta di Theo. “E visto che ho fatto un sacco di incubi anche io, ne so qualcosa. Ho cercato cose e ho chiesto a mio padre, che è un medico professionista, tra l’altro, e la caffeina, non è una buona idea.”

“Non ne parleremo.”

“Puoi parlarne con me.”

“Mi farai anche un braccialetto dell’amicizia e mi farai le trecce?” chiese Theo. A Liam venne in mentre l’immagine che sicuramente anche Mason si era immaginato qualche ora prima. Di lui e Theo seduti sul pavimento, con le dita di Liam intrecciate ai capelli di Theo mentre li tirava in una bella treccia.

“Sono serio.” disse Liam, scuotendo la testa, allontanando le trecce dalla mente. “Io non ne parlavo perché ero.. non lo so.. imbarazzato? Credo?”Liam fece spallucce. “Ma penso che mi sarebbe stato d’aiuto un pochino parlarne con qualcuno.”

“Cosa, così puoi dirmi ancora che me lo merito?” chiese Theo con una risata amara. Liam fu improvvisamente contentissimo che Theo avesse iniziato a guidare verso lo Utah, perché era abbastanza sicuro che se non fossero incastrati su una strada con un solo senso di marcia avrebbe girato la macchina e sarebbe ripartito in direzione Beacon Hills. Ingoiò il senso di colpa.

“Io non-“

“No. Vuoi parlarne? va bene.” ringhiò Theo. “Grazie, per avermi ricordato che me lo sono meritato. Grazie per aver rovinato quello che probabilmente è stato il più bel giorno della mia cazzo di vita ricordandomi che stronzo sono.” Liam scivolò nel suo sedile. Theo non si scomodò neppure a guardarlo mentre lo rimproverava. “grazie per aver riportato alla luce tutta la merda che pensavo fossimo qua per dimenticare.”

“Mi-“

“Non osare.” sibilò Theo. “Non ti scusare, porca troia, perché non dovresti pensarlo davvero e se lo dicessi e non stessi mentendo ti spingerei giù dalla macchina per essere stato un coglione. Non ne voglio parlare, non ho bisogno di parlarne.” Liam fece una smorfia  mentre una folata dell’odore pungente di imbarazzo capiva il suo naso. Le dita di Theo stavano ticchettando ancora sul volante, una volta, due. “Solo.. pensa solo a cosa vuoi fare dopo.” Finì Theo, con voce roca.

Liam si morse il labbro.

“Non gioco a bowling da un po’” offrì Liam. Theo roteò le spalle, Liam poté letteralmente vedere il peso che cadeva da esse mentre si rilassa al cambio di argomento.

“Hai tutto lo Utah a disposizione e vuoi andare al bowling?” rise Theo, nella sua voce mancava il marchio del suo solito sarcasmo, ma il tentativo c’era.

“Bè, dopo che mi hai battuto ad air hockey ho pensato che fosse giusto che io ti battessi in qualcosa.” disse Liam. Il lato delle labbra di Theo si alzò in un mezzo sorriso.

“Possiamo andare al bowling se mi prometti che non piangerai quando perderai.” disse Theo.

“Ti sei perso la parte in cui ti dicevo che ti batterò?”

“Ti sei perso la parte in cui io sono fantastico?” disse Theo sarcastico.

*

“Possiamo fermarci tra un po’?” chiese Liam, gli occhi scrutarono la superstrada buia prima di ritornare su Theo. Nonostante sembrasse più calmo rispetto alla mattina, con le spalle meno tese, Liam poteva ancora notare le borse che si stavano formando sotto i suoi occhi un’altra volta. “Abbiamo guidato per ore!”

“deve essere davvero stancante per te che sei seduto lì a non fare nulla.” biascicò Theo.

“E’ noioso” si lamentò Liam.

“Dovresti fare la patente.”

“non posso, i mie genitori non mi fanno guidare.” ammise Liam, giocando con le unghie.

“Perchè no?”

“Per l’IED.” mormorò Liam. “Pensano che sia pericoloso avermi alla guida.”

“La tua rabbia da strada sarebbe davvero epica.” disse Theo con un piccolo cenno. Liam sbuffò e guardò di nuovo fuori dal finestrino sprofondando nel sedile.

“Grazie.” Theo rimase in silenzio per un momento, le sue dita ticchettavano sul volante. Gli occhi di Liam tornarono su di lui in tempo per vedere che lo stava guardando con un espressione accigliata.

“Vuoi imparare?”

“Cosa?”

“A guidare. Vuoi imparare? Non hai bisogno del permesso dei tuoi genitori per fare pratica.”

“mi servirebbero dei soldi per prendere una macchina.”

“Non so se l’hai notato. Ma io ho una macchina.”

“Pensavo fosse un pick-up.” mormorò Liam. Theo roteò gli occhi e si fermò nel bel mezzo della strada per la seconda volta nel giro di pochi  giorni.

“Se vuoi iniziare a imparare allora devi provarci.” disse Theo, indicando il volante. Gli occhi di Liam passarono velocemente dal volante a Theo.

“sei serio? Mi lasci guidare?”

“mi stai chiedendo se mi piacerebbe stare seduto a fare niente mentre tu ti devi concentrare per un po’? Si. decisamente.”

“Ma non dovrei-“

“Ti sembro tua madre?” sbuffò Theo. Liam scosse la testa, nonostante sapesse che era probabilmente una domanda retorica. “Siamo su una strada dritta e non c’è nessun’altra macchina in giro. Cosa mai potresti fare?”

“vuoi davvero sfidare il destino in questo modo?”

“Vuoi una lezione di guida o no?”

“Sei davvero serio quindi?” chiese Liam esitante. Theo grugnì non rispondendogli, scese dalla macchina e arrivò alla portiera di Liam. Liam sentiva l’eccitazione sfrecciare nel suo petto, un’ondata di aria calda lo coccolò quando la portiera fu aperta.

“Lezione uno.” disse Theo, sporgendosi per slacciare la cintura di Liam, poi lo guardò con un ghigno sulle labbra. “Devi sederti sull’altro sedile per guidare.” Theo finì la rase spingendo malamente le spalle di Liam. Si arrampicò sull’altro sedile e infine si sedette, le mani leggere come una piuma sul volante mentre abbassava il finestrino.

*

“Ascolta se solo-“ iniziò Theo.

“Non so come farlo!” disse Liam, con voce tesa.

“Bè ovviamente altrimenti ci staremmo muovendo.”

“ci potrei riuscire se tu stessi zitto per un minuto.” sbottò Liam. Theo rise. “Ok allora, giro la chiave e premo il bottone e-“

“E sei bloccato. Di nuovo.” disse Theo. “fantastico, cosa è l’ottava volta o-“

“Zitto Theo!” un ringhio rombò profondo nella gola di Liam. Sulle labbra di Theo si dipinse un  sorriso felice.

“Ed ecco al rabbia da strada che i tuoi genitori temevano.” mormorò Theo.

“Ti butto fuori dalla macchina.” disse Liam.

“Sai potrebbe essere davvero una minaccia spaventosa.. se solo ti stessi muovendo.” disse Theo.

“Fottiti, è difficile.” borbottò Liam.

“Aww, povero piccolo beta. Vuoi sederti in bracco così posso tenere i pedali mentre su impari a tenere il volante?” lo prese in giro Theo. Liam fu quasi tentato di risponder di sì, solo per vedere la faccia di Theo ma poi era abbastanza sicuro che il suo bluff si sarebbe ritorto contro di lui e sarebbe finito a sedere in grembo a Theo per le sue ‘lezioni di guida’ o sottomettersi alla sconfitta e Liam non era felice di nessun dei due scenari. Era finito a coccolare Theo abbastanza per quel giorno.

“Voglio che tu stia zitto così possa davvero pensare.” disse Liam.

“Devi solo spingere dei pedali Liam. Non è ingegneria aerospaziale!”

*

Liam fu abbastanza imbarazzato nel dire che gli ci vollero altri dieci minuti buoni per far partire la macchina, ma una volta che ce la fece stava andando abbastanza bene.. Bè, Theo gli aveva strappato il volante di mano solo una volta, quindi stava andando molto meglio di come era sicuro entrambi pensassero dopo il migliaio di false partenze. Theo si era girato sul sedile, appoggiando la schiena alla portiera e appoggiando le gambe sul grembo di Liam, con i talloni immersi nelle sue cosce. Aveva detto che era perché così poteva calciare via Liam dal cambio se ce ne fosse stato il bisogno, Liam era abbastanza sicuro che era solo uno stronzo che invadeva il suo spazio.

Theo masticò una patatina, colpendo il finestrino con la testa. Lo stomaco di Liam brontolò. Theo non disse nulla, si mosse un’altra volta, i talloni affondarono di più nelle  cosce di Liam mentre si sporgeva in avanti e teneva il pacchetto vicino a lui muovendolo. Gli occhi di Liam fissarono il pacchetto, finché i suoi occhi non riscattarono sulla strada e le sue mani si strinsero sul volante.

“Sto bene.” mentì Liam. Il suo stomaco dimostrava il contrario, brontolando ancora.

“Condividiamo i boxer. Possiamo condividere anche un pacchetto di patatine.” rise Theo, muovendo ancora il pacchetto. “Prendi una pat-“

“non toglierò le mani dal volante.” disse velocemente Liam. “E’ pericoloso.” Theo ricadde contro la portiera alzando le sopracciglia.

“Davvero?” disse.

“Davvero. Non hai nemmeno la cintura, se facciamo un incidente potresti volare fuori dal finestrino e-“

“Liam stiamo andando a quindici chilometri orari e io ho riflessi sovrannaturali, anche se dovessi volare fuori dal finestrino penso proprio che atterrerei sui miei piedi.” disse Theo con un accenno di divertimento.

“Forse, ma mi faresti il culo per aver distrutto la tua macchina.”

“Prendi una cazzo di pat-“

“No. Te l’ho detto, non mi stacco dal volant-“ Theo sbuffò, infilando una mano nel pacchetto e prendendo un’altra patatina. Un momento dopo era ancora piegato verso di lui.

“Apri.” ordinò Theo, spingendo un patatina vicino alla bocca di Liam. Spostò la sua testa verso il finestino.

“Stai scherzando?” sbottò Liam, resistendo a malapena all’impulso di staccare le mani dal volante e scacciare la mano di Theo e la patatina.

“Il prossimo diner è a un’ora di distanza. Cinque se continuiamo a questa velocità.” Liam assottigliò le labbra, non era colpa sua se Theo non gli lasciava cambiare la marcia per andare più veloce. Non che non capisse le motivazioni di Theo. Quando gli aveva lasciato raggiungere il limite di velocità, Liam aveva iniziato a urlare che stavano andando troppo veloce il secondo in cui era arrivato a trenta e li aveva quasi fatti uscire fuori strada nel panico. Theo aveva dovuto afferrare il volante e mantenere la macchina in carreggiata finché Liam aveva frenato bruscamente.”Non ho intenzione di stare seduto qui ad ascoltare te che ti lamenti perché hai fame quando sei tu che hai voluto comprare ste cose per i momenti come questi. Quindi aprì e prendi la cazzo di patatina.” La patatina fu premuta di nuovo sulla sua faccia. La testa di Liam colpì il finestrino mentre cercava di allontanarsi ancora. “Non ho intenzione di fare l’aereoplanino che fai ai bambini se è questo che stiamo facendo.” Liam.. bè Liam non aveva dubbi su quello, lo stronzo avrebbe probabilmente fatto un video ricordo. lentamente Liam raddrizzò il collo, riportando la testa a portata di Theo. Guardò velocemente Theo, che aveva le sopracciglia che gli sfioravano l’attaccatura dei capelli mentre aspettava impaziente. Liam aprì la bocca, Theo ci sbatté dentro la patatina prima di prenderne un’altra per sè. Liam masticò velocemente la patatina e quando la stava mandando giù  Theo ne stava prendendo un’altra per avvicinarla alla sua faccia.

“E’ ridicolo.” Liam sbuffò anche se aprì la bocca obbediente e lasciò Theo appoggiare una patatina sulla sua lingua.

“Sei tu che ti sei rifiutato di mangiare come una persona normale.” disse Theo.

“Mi rifiuto di mettere in pericolo le nostre vite per-“ Theo lo zittì mettendogli altro cibo in bocca. Liam masticò velocemente.

“Sai.” mormorò Theo, cinque minuti dopo che aveva portato l’ultima patatina in bocca a Liam. “Ora mi aspetto decisamente che la prossima volta che guido tu mi dia da mangiare.”

“Sogna, stronzo.” rise Liam.

“Pensavo all’uva.”

“Non accadrà.”

“Facciamo così, se io ti batto a bowling tu mi devi dare da mangiare mentre guido.”

“E cosa otterrò quando vincerò io?”

“Ti parlerò degli incubi.” disse lentamente Theo. Liam si girò di scatto verso Theo con gli occhi spalancati.

“Davvero?”

“Liam, la strada.”

“Me ne parlerai quando vincerò?”

SE.” lo corresse Theo petulante. Un sorriso si dipinse sulla faccia di Liam. “Liam guarda la strada!” sibilò Theo, prendendo in mano il volante un’altra volta. Liam tornò a guardare la strada, aggiustando velocemente il volante prima farli finire fuori strada.

“Affare fatto.”

“Bene. Sei pronto per mettere la terza?”

“Starai zitto?”

“Cercherai di ucciderci?”

“Dipende da quanto sarai fastidioso.” disse Liam. Theo rise, prendendolo in giro.

“Sei così divertente.” rise Theo annoiato. “Accelera così posso cambiare marcia. Se siamo fortunati arriveremo alla tavola calda tra quattro ore.” Liam accelerò.

“Ti odio.” borbottò Liam. Theo piegò la testa. Liam era sicuro che sarebbe dovuto essere più concentrato sulla strada piuttosto che guardare il modo i cui Theo non era riuscito a nascondere la leggera arricciatura delle sue labbra e il modo in cui aveva strizzato gli occhi quando aveva cambiato marcia. Liam deglutì, sforzandosi di non sorridere mentre si rigirava verso la strada.

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Eccomii
con un capitolo decisamente più lungo :'))
ok ci sono 4 cose che amo di questo capitolo, come le 4 cose di Vegas eheh.
1. Io adoro Mason in questa fic sempre e per sempre mi ammazza tutte le volte.
2. Theo che non riesce a rimanere arrabbiato con Liam nemmeno per un giorno intero.
3. Theo che fa guidare a Liam, LIAMSONOUNAPARANOIAUNICADUNBAR, la sua macchina, chè è tutto quello che ha. Non aggiungo altro adieu.
4. Theo che gli appoggia i piedi sulle gambe e gli da da mangiare. LO AMO.
cose che non mi piacciono: Perchè Liam non gli hai risposto che volevi andargli in braccio che ci saremmo fatti du risate??
Penso di aver detto quello che dovevo dire ok bye ((:

xxx

 

  
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