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Autore: Ely_Pommy    13/03/2018    0 recensioni
Uno strano processo ad un attrentanto strano imputato
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E così leggo che lei è accusato di genocidio premeditato plurimo. Molto grave, davvero! Gli appellativi con cui i testimoni si rivolgono a lei non sono dei migliori: distruttore, mostro, furia inarrestabile… La sua non è di certo una buona posizione. È attualmente considerato uno dei soggetti più pericolosi del mondo, tanto che vive ancora sotto continuo monitoraggio.
Adesso basta! Con tutto il rispetto signor giudice, mi sono proprio stancato! Tutti che mi considerano un criminale, che poi…dipendesse da me capirei. Miriadi di persone che parlano male di me, ma mi è mai stato chiesto qualcosa? No! Nessuno che mi abbia domandato nulla o abbia preso le mie difese; mai una volta! Oltretutto è venuto fuori che i miei accusatori avevano pure chiamato in causa uno che stava dietro di me e non c’entrava. Io vorrei un processo regolare! Chiedo tanto? Finalmente siamo arrivati ad un’aula di tribunale!
Ha appena affermato che qualcuno è stato accusato al posto suo: può spiegare meglio questa sua dichiarazione?
Certamente: uno storiografo del tempo in cui si sono svolti i fatti, mi ha chiamato con un nome che non mi apparteneva. Deve sapere, all’epoca ero un ragazzo un po’timido e nessuno mi conosceva bene. Fino a quel momento ho sempre vissuto con qualcuno più grande di me molto noto allora, il quale, trovandosi davanti a me al momento della vicenda in questione, è stato additato come responsabile; grazie al cielo le accuse sono state ritirate, ma da allora io porto il suo nome e non mi va a genio che venga infangato in questo modo.
Capisco. Dunque, ricapitoliamo. La strage più nota si è consumata nel 79 d.C. Le fonti pervenuteci sono discordi se essa sia avvenuta d’inverno o durante l’estate, ma la prima opzione è la più accreditata. All’una un forte boato e poi solo fuoco, cenere e morti.
Obiezione vostro onore. L’inizio della vicenda risale a molto tempo prima. Ho cercato in tutti i modi di avvertire le vittime dell’eventuale strage, ma non vi è stato alcun modo. Avevo più volte cercato di scuotere la gente, di avvisarla del pericolo, di indurla a scappare. Lo avevo fatto a lungo, con grande intensità e con grande frequenza. Cominciai già nel 62 d.C. Me lo ricordo come se fosse ieri: era il 5 di febbraio. Avevo notato molto movimento nei miei bassifondi, forse un po’troppo. Finché… una spaccatura! Allora tremai arrivando a una magnitudo intorno al V-VI grado della scala Mercalli cercando di smuovere anche i cittadini di quella città…Stabia mi pare si chiamasse. Protrassi il mio messaggio anche a Pompei ed Ercolano, Napoli e Nocera. Mi ricordo un individuo in particolare. A quel tempo ricopriva una carica di potere, il suo carattere lo portò a una cattiva fama: mi pare si chiamasse Nerone. Stava recitando in uno dei suoi teatri a Napoli e accolse il mio avvertimento come un tributo in suo onore da parte degli dei…un folle megalomane. Pensate che continuai cosi per 17 anni! Persino gli animali lo capirono!
 Dalla testimonianza di uno storico del tempo si deduce il crollo di diverse case che furono poi ricostruite negli anni successivi e la morte di un gregge di seicento pecore dovuto agli effetti di gas asfissianti, mentre poco o nulla si conosce su possibili perdite di vite umane. Possiamo dire che i suoi avvertimenti non sono stati privi di danni. Nonostante tutto lei ha dichiarato che la responsabilità di questo disastro non è attribuibile a lei.
Cosa vuole che le dica signor giudice: a mia difesa posso solo dire che eventi di questo genere sono preceduti da fasi di quiescenza lunghe (o in altri termini dormitina post pranzo pesante); ci sono state volte in cui sono durate anche millenni o secoli.
 
Dopo di che, la digestione è costituita da attività che continuano all'interno dell'area collassata, dell'area calderizzata. È noto, inoltre, che il magma, una volta originato, può rimanere fermo per molto tempo, ma basta un nonnulla per modificare il suo equilibrio: un aumento di temperatura ad esempio o una diminuzione di pressione litostatica.
Sì; devo dire che il mio bruciore di stomaco era aumentato recentemente e il mio reflusso gastrico dopo un pranzo pesante dove avevo bevuto coca cola a litri (e quindi acido in corpo ne avevo) non aiutava di certo. Ero molto ingrassato, devo ammetterlo: tutta colpa di quei liquidi che mi bruciavano lo stomaco che salivano e salivano… come se non bastasse sotto di me c’era molto movimento. In pratica non stavo molto bene.
Il dolore era talmente forte che all’una del pomeriggio gridai e fu come stappare una bottiglia di champagne: l’apertura del condotto a seguito di una serie di esplosioni, causate dall’immediata volatizzazione dell’acqua della falda superficiale venuta a contatto con il magma in risalita.
Dovete sapere che quando il magma, ricco di silice, è molto viscoso, risale con maggior difficoltà verso la superficie e talvolta lo è a tal punto da non riuscire a traboccare subito, ma si solidifica all’interno del mio povero stomaco, formando una sorta di "tappo" di materiale solido che, come in quel caso, la pressione esercitata dai gas ha fatto saltare. Avevo la febbre talmente alta che cominciai a fumare…letteralmente: una colonna di gas, ceneri, pomici e frammenti piroclastici si sollevò per circa 15 km al di sopra di me.
Sì, la corte è già a conoscenza di questo particolare: il testimone oculare Plinio il Vecchio ne fece una descrizione molto efficace da Miseno dove poté osservare la colonna eruttiva in tutto il suo sviluppo di 21 km totali. Risulta inoltre che questa nube avesse una forma a pino e che da essa, dice la scientifica, caddero pomici in direzione di Pompei, dove si accumularono formando uno strato alto circa 4 metri. Nello stesso tempo, su Ercolano pioveva una cenere sottile.
Vostro onore, la città fu risparmiata per molte ore dal disastro. Sapendo quel che sarebbe successo, gli ercolanesi avrebbero potuto salvarsi. Questa fase dell’eruzione si protrasse fino all’incirca alle otto del mattino successivo, e fu accompagnata da frequenti terremoti. Approfittando nella notte di una apparente tranquillità, invece, molte persone fecero ritorno alle case che erano state lasciate incustodite.
Certo che lei non si è fermato: Nella mattinata seguente ha ripreso l’attività con la formazione della colonna pulsante, dove si sono alternate emissione di cenere, e flussi piroclastici.
È vero, ma i flussi piroclastici sono causati da un flusso di magma che, arrivando al cratere, può aumentare fino a diventare troppo abbondante per formare una colonna eruttiva capace di innalzarsi sopra della mia altezza. Il collasso di una colonna densa e pesante convoglia verso il basso la miscela di gas e frammenti di magma solidificato e di rocce. Si formano in questo modo flussi di materiale vulcanico che scorrono al suolo. Così discesero velocemente lungo i miei fianchi, anche in quell’occasione.
Sta forse affermando che una cricca di gas e magma ha la responsabilità di tutto ciò?
Nient’affatto! Bensì le placche. Non insospettisce la corte il fatto che i loro movimenti siano tutti sotterranei? È gente pericolosa quella: non ci si può fidare. Sono così loschi, che quando il peso di una placca non riesce a equiparare la mole di quella contro la quale si scontra, viene sottomessa e distrutta! Basta un loro cenno che la quota di magma sale. Infatti, sono loro che mi hanno riempito lo stomaco in quel modo. Neanche fossi stato un tacchino messo all’ingrasso per il giorno del ringraziamento!
Quando il mio malessere è arrivato alla parte terminale, nella tarda mattinata il materiale non si è alzato più sopra di me, nemmeno a intervalli come nella fase precedente, ma è scivolato veloce dai capelli fino in fondo con una successione di flussi densi di cenere e pomici, che, purtroppo, hanno travolto come violenti e torridi fiumi tutto quello che hanno incontrato.
Mi rattristo per le stragi. E mi scuso anche per i ritorni, purtroppo le placche e la mia cagionevole salute non mi permettono di tener sotto controllo la situazione. E non è ancora finita: sa, la mia patologia è ad uno stato di quiescenza e non ancora spenta.
Certo questa sua testimonianza è molto dettagliata e penso di avere sufficienti elementi. L’udienza è sospesa. Per quanto la riguarda, signor Vesuvio, continui a tenersi monitorato, non vorrei che la sua salute instabile causasse ancora danni.
Grazie signor giudice
 
   
 
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