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Autore: PathosforaBeast    14/03/2018    3 recensioni
Speri di non aver capito bene. Che cosa vorrà mai poter dire? No, non hai sbagliato a capire. Eppure è lì che aspetta una tua risposta. Ti fissa, ti studia perché sa che non potrà mai avere un’altra reazione del genere da te. Tu che non hai mai fatto nulla, hai cercato solo di sfruttare la tua intelligenza tenendo i segreti solo ed unicamente per te.
Un’idea ti balza in testa, la più perfida e crudele tre tutte.
Genere: Angst, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio, Mycroft Holmes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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IT’S ALL ABOUT APPEARANCE.

 
 
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Gli occhi chiusi, le mani sulle tempie e seduto alla scrivania: questa è la miglior tattica per mostrarsi indaffarati. Gli esami finali sono vicini ed è troppo utile mostrarsi così per evitare che per l’ennesima volta qualcuno ti si avvicini per cercare di guardare in profondità, toccare quello spigolo molle e fingere di sfiorarlo per poi schiacciarlo tra le proprie mani.
Se Sherlock è riuscito addirittura a dimenticare, perché sarebbe egoista per te  tentare di accantonare l’idea? Qual è lo scopo di doverne parlare? 
Ti giri verso la porta e l’occhio ricade sull’orologio: è quasi ora di cena.
Esci da camera tua, percorri il corridoio per quella che ti sembra un’eternità e già lo trovi lì.
È stata una scelta difficile ma trasferirti dallo zio Rudy era l’unica via di salvezza che ti era rimasta. Stare a casa e guardare la relazione tra i tuoi genitori pronta ad implodere in qualsiasi momento, aspettando la goccia che faccia traboccare il vaso, era diventato fin troppo. Lui non pretende troppo da te, ti lascia i tuoi spazi e le conversazioni sono ridotte al minimo indispensabile.
Forse è davvero l’unico che ha capito di cosa avessi realmente bisogno.
Eppure oggi c’è qualcosa di strano. No, non è l’alone di profumo che ha scelto di non togliere dal suo travestimento precedente. È preoccupato. La fronte è increspata da mille piccole rughe, le occhiaie mostrano che non ha dormito troppo, la gola pron…
“Eurus è ancora viva”.
Sbatti gli occhi un paio di volte. Pensi, speri di non aver capito bene. Che cosa vorrà mai poter dire? No, non hai sbagliato a capire. Eppure è lì che aspetta una tua risposta. Ti fissa, ti studia perché sa che non potrà mai avere un’altra reazione del genere da te. Tu che non hai mai fatto nulla, hai cercato solo di sfruttare la tua intelligenza tenendo i segreti solo ed unicamente per te.
Un’idea ti balza in testa, la più perfida e crudele tre tutte.
“Dovrò prendere il tuo posto ed occuparmi di lei?”
Piccole gocce di sudore iniziano a scendere lungo la tua fronte.
Non stai capendo il nesso.
Proprio ora che stavi per riacquisire una vita a tratti normale vieni trascinato di nuovo nel buco nero della tua famiglia.
Inizi a respirare più forte, la vista si offusca e lui ti si avvicina già pronto ad affrontare qualsiasi tua reazione.
Ma no, tu non sei gli altri, sei Mycroft Holmes e non puoi permetterti di abbassarti a certi livelli.
 
NON.                     SEI.                     LORO.
 
Si abbassa e tira fuori il fazzoletto di stoffa rosa con le sue iniziali ricamate che hai deciso di regalargli lo scorso Natale. Ora ti senti così stupido. Pensavi di saper ormai tutto di lui e ti ritrovi al punto di partenza.
“No, non devi prendere il mio posto. Almeno non per ora. Ce ne occuperemo insieme ma questo deve essere un segreto che deve restare solo tra me e te. Non possiamo lasciare che gli altri lo scoprano. No, non guardarmi così… neanche i tuoi genitori. Mycroft, tua sorella negli anni è tanto peggiorata e sto cercando di aiutarla nel miglior modo possibile. Ora più che mai ha bisogno di persone che abbiano gli strumenti adatti per poterle stare accanto”
 Senti un leggero bruciore alle mani. Non avevi neanche fatto caso di aver stretto i palmi così forte che le unghie hanno scavato dentro. Ti ritrovi presto le mani macchiate di rosso e il ricordo di Eurus e  di quel sangue che dai polsi scendeva copioso sul pavimento ti fa uscire un urlo strozzato che vedi lo zio impallidire e costringerti sulla sedia.
“Mycroft non sei da solo ma devi conoscere la verità. È per il tuo bene, per Eurus e Sherlock. Lui più di tutti ha bisogno di aiuto… ma come si potrebbe sentire se dovesse scoprire per una seconda volta di aver perso il suo migliore amico per mano di sua sorella? Ora ha dimenticato tutto ma siamo sicuri che potrebbe riaccadere questo? Pensa che tragedia sarebbe se non riuscisse a parlare mai più. Ci sono voluti fin troppi anni per farlo riprendere dalla prima volta. Ascoltami: finché tu resterai con me non sarai mai solo ma aiutami. È l’unica cosa che ti chiederò in tutta la mia vita’’
E un filo di voce esce solo per farti dire “Ti rendi conto che questa è tutta apparenza? Mi stai chiedendo di mentire alle persone che mi hanno cresciuto per non far rivivere un trauma?”
“La situazione è peggiore di quanto tu possa mai immaginare. Ci vorranno anni, forse decenni per farla riprendere. Tu più di tutti sai quanto abbiano sofferto. Sarebbe giusto fargli rivivere questo dolore?”
“Sì”. Perché mentire se possono avere di nuovo la possibilità di riabbracciare la loro figlia?
“Allora Giovedì prossimo andiamo a trovarla e poi mi darai la tua risposta definitiva”  Lo dice in un modo così duro ed inflessibile che un brivido corre lungo la tua schiena ma non puoi permetterti ripensamenti. Cosa potrebbe essere così grave da far vivere tutti sotto una bugia?
E fingi di non sentire le sue mani che tremano mentre stringono saldamente le tue.



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