17/03/2018
3 recensioniBlanket.
A chi crede ancora nell’amore.
Londra innevata è uno dei miei spettacoli preferiti.
Nonostante le nuvole coprano il sole, la neve scende lieve, candida e pronta a sciogliersi appena la si sfiori. È magico vedere come tutti ritornino un po’ bambini e pronti a sognare appena quel manto bianco inizia a coprire i primi cespugli di rose.
Apro leggermente le tende giusto per scoprire un filo di luce che illumina il tuo volto ancora addormentato mentre ti raggomitoli ancora più forte nelle coperte. Potrei restare a guardarti ore ed ore, assorto nelle tue espressioni così innocenti e limpide.
Mi viene da sorridere pensando alle nostre prime volte dove ero proprio io quello che faticava a spogliarsi con la luce accesa “Un paio di candele non possono bastare?”. Troppi ricordi, troppe parole si trascinavano come macigni tra il nodo della cravatta e bottoni del panciotto.
Ci è voluta un’eternità, o così mi è sembrata, lasciare che farmi spogliare non lo percepissi più come un atto di umiliazione, di derisione verso il mio fisico o delle mie scelte di vita ma diventasse sinonimo di puro desiderio. Perché spogliarsi di queste cicatrici, profonde, invisibili ma che ti condizionano tutta la vita è un’arma a doppio taglio. Ti ritrovi continuamente a pensare quanto sia giusto poter raccontare i tuoi segreti e lasciarli tra le mani di chi un giorno può andarsene. Ma amare significa anche questo: non aver paura di mostrarsi per ciò che si è realmente ed è disarmante vedere quanto si possa diventare importanti per qualcuno che un giorno decide che Mycroft Holmes non è solo l’uomo di ghiaccio ma una persona in carne ed ossa ed è il “compagno ed amante perfetto”, come ami continuamente ripetere. Ed è ancora più straordinario lasciare andare queste paure e dirti di stringermi più forte i fianchi perché tu sei me, sei sopra di me, sei tutto di me.
Tu sei la persona che non sapevo neanche di attendere da tutta una vita ma che me l’hai stravolta.
Mi avvicino a te mentre scivolo sotto le coperte e sento sussultare il tuo corpo bollente dal mio troppo freddo. Mi fai credere che una speranza nella vita c’è per tutti. Che la metà della mela non è solo una storia usata per accontentare chi è single dopo tanti, troppi anni ma è tra le mie braccia e posso sentire l’odore di casa solo standoti accanto.
Di riflesso, mi stringi più forte e lentamente apri gli occhi.
“Tutto bene?” sei ancora stanco da ieri. Avrei dovuto lasciarti dormire di più, invece hai insistito su quanto poco tempo libero avessimo avuto nell’ultimo periodo e ci siamo ritrovati a far l’amore finché non siamo crollati l’uno nelle braccia dell’altro.
“Sì”. E ti guardo sorridere, come se rendermi felice fosse il regalo più bello di questo mondo e piano ti avvicini per baciarmi. Chiudo gli occhi sentendo il calore dei nostri corpi avvicinarsi sempre di più ma ti fermi e sfiorandomi una guancia mi sussurri “Buon Anniversario, Mycroft”
“Buon anniversario, Gregory”
E la vita non potrebbe essere più bella di così.
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