18/03/2018
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I ricordi legati al Cavaliere del Sagittario erano vividi nella mente della giovane Dea.
Nessuno, nemmeno lei, avrebbe immaginato di sentire il cuore battere per il Cavaliere. Gli occhi color del prato si socchiusero in un’espressione dolce mentre, sola nelle sue stanze, i ricordi si facevano sempre più vivi.
Con un sorriso accennato, ricordò quel giorno in cui lo vide per la prima volta, quando era comparso dal nulla per portarla al Grande Tempio di Atene; aveva avvertito nello sguardo basso e nella presa salda - che pure non le faceva male - quanto lui si sentisse in colpa per sottrarla alla sua casa ed alle persone care. La curiosità di allora per quell’atteggiamento si era nel tempo trasformata in preoccupazione ed estrema dolcezza per lui e questo l’aveva portata a capire che sì, lei, la giovane Sasha, si era disperatamente innamorata di Sisyphus.
Si sentiva sé stessa con lui: poteva esprimere debolezza, dolore e lacrime, tutte quelle emozioni che non le era concesso provare come reincarnazione della Dea della guerra e della saggezza.
Tante volte si ritrovava ad immaginare le braccia forti di lui intorno a sé e quello era il conforto di cui aveva bisogno: solo con lui provava un senso di pace.
Sorrise. In quella notte serena, in cui le stelle erano più brillanti del solito, il Sagittario era lì con lei.
- Non incolpare te stesso, Sisyphus. – sussurrò dolcemente guardandolo nei profondi occhi azzurri.
- È mio dovere proteggervi. – Sasha strinse il braccio di lui, la testa appoggiata sul suo petto. Poteva sentire il suo cuore battere e questo la rassicurava, la cullava: adorava la dolce melodia del suo cuore.
- Grazie per esserti preso cura di me… -
Sasha e lo stesso Sisyphus erano consapevoli che quello fosse un amore impossibile, ma lei lo amava per la donna che era, non come dea!
Desiderio, lussuria... era quello che la giovane desiderava ardentemente. Cercava duramente di resistere, ma il suo corpo non mentiva: vedeva il proprio riflesso negli occhi azzurri di lui e le sue labbra troppo vicine alle sue. Fu questione di secondi prima che Sasha e Sisyphus si ritrovassero fuori controllo; non potevano resistere al desiderio ed all’impulso. La giovane passò delicatamente le mani sul viso dell’uomo, mentre lui cominciò a toccare ogni centimetro del corpo di lei; le loro labbra si unirono in un bacio passionale.
Per la prima volta il suo ruolo da Dea passò in secondo piano: voleva Sisyphus come uomo, non come cavaliere.
Quando la mano di lui raggiunse involontariamente le sue intimità, lei provò sempre più piacere, desiderando che andasse ben oltre.
Ma, come avveniva già da molte notti, la ragazza si svegliò rendendosi amaramente conto che si era trattato - di nuovo! - del sogno che da tempo si ripeteva. Si alzò di scatto mettendosi seduta nel letto pensando a quel sogno intimo su di lei ed il Sagittario.
Il sonno ormai le era passato, svanito nella frustrazione ed amarezza che provava. Si alzò e, dopo aver lasciato la stanza, si affacciò dal terrazzo che dava la vista sulle Dodici Case; il suo sguardo cadde verso una Casa in particolare, la nona, mentre pensava in continuazione a quel sogno.
- Quanto vorrei che i miei sogni diventassero realtà… Ti amo Sisyphus. -
Note autrice: Eccomi di nuovo qui a scrivere di nuovo su Sashax Sisyphus, ma questa volta ho cercato di mettere in mostra i sentimenti della giovane sia come donna che come reincarnazione di Athena.
Ringrazio per il sostegno una fan della coppia: Olivier_Rei
Note autrice: Eccomi di nuovo qui a scrivere di nuovo su Sashax Sisyphus, ma questa volta ho cercato di mettere in mostra i sentimenti della giovane sia come donna che come reincarnazione di Athena.
Ringrazio per il sostegno una fan della coppia: Olivier_Rei