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Autore: tokioettaemo    01/07/2009    2 recensioni
Vedo Tom e Gustav prepararsi con fretta, è riapparso persino Georg. Tutti con i loro strumenti, io con il mio microfono. Lo tengo stretto nella mia mano sudicia di sudore. Ormai è solo questione di secondi. Sento la band di apertura smettere di suonare. È proprio giunta l’ora. Il cantante, dopo essersi sistemato il ciuffo, si avvicina nuovamente al microfono, lo prende in mano e infine grida con allegria: “Ragazzi e Ragazze...ecco a voi i Tokio Hotel!”.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Perché quando canto, sono felice

 

 

 

 

Sorseggio con ansia la camomilla mentre le urla delle fan rimbombano nelle mie orecchie. Dalle loro bocche escono solo i nostri nomi ogni tanto accompagnati da qualche “Ti amo”.

È tutto così bello.

Tom è qui accanto a me, cammina impazientemente avanti e in dietro, dev’essere nervoso; Gustav ha già cominciato a fare strecing e Georg...Georg non so esattamente ne cosa stia facendo ne dove stia, ma a giudicare dal tono con cui se ne era andato pochi secondi fa, neanche lui era calmissimo.

Vedo avvicinarsi una ragazza con un auricolare nelle orecchie. È alta, magra... bella; mi guarda sorridendo, “Tra tre minuti in scena” dice per poi sparire lentamente tra la moltitudine di guardie del corpo, manager e dipendenti di svariate tipologie.

Mi alzo e mi guardo un’ultima volta allo specchio.

Ok...sono pronto...

Vedo anche Tom e Gustav prepararsi con fretta, è riapparso persino Georg.

Tutti con i loro strumenti, io con il mio microfono.

Lo tengo stretto nella mia mano sudicia di sudore. Ormai è solo questione di secondi.

Sento la band di apertura smettere di suonare. È proprio giunta l’ora. Il cantante, dopo essersi sistemato il ciuffo, si avvicina nuovamente al microfono, lo prende in mano e infine grida con allegria: “Ragazzi e Ragazze...ecco a voi i Tokio Hotel!”.

I fan cominciano a delirare, gli urli si fanno sempre più forti. Vedo Tom sorridermi “Sei pronto?”.

Il massimo che riesco a fare è annuire non del tutto sicuro, ma ormai ci sto, non posso ritirarmi.

 

Ok...uno...due...tre..............in scena!

Le luci del palco scenico mi abbagliano, riesco a vedere solo il mio microfono, ma in fondo non mi serve altro, io e la mia voce, basta.

Vedo Gustav posizionarsi, mi guarda sorridendo, vuol dire che devo cominciare. Ok...tocca a me...

Impugno ancora più saldamente il mio microfono e vado, comincio a cantare.

Una tempesta di emozioni mi travolge, non riesco a controllarle, ma chi se ne frega...

Le parole mi escono naturali, non ci devo neanche pensare; ormai sono centinaia i concerti che ho fatto, ma mi sembra ancora tutto così dannatamente nuovo.

Ogni volta che canto non riesco a non pensare alle esperienze passate, a cosa è significata per me quella canzone, a quando l’abbiamo registrata, a quando l’abbiamo suonata per la prima volta e molte, molte altre cose.

Ma ora basta pensare. Devo cantare

Canto, canto con tutto me stesso, canto perché mi piace, canto perché è il mio destino, canto perché quando lo faccio, che sia triste o meno, mi si riaccende un sentimento speciale, quel sentimento che ti farebbe andare all’ultimo piano di un grattacielo ad urlare il tuo nome, che ti farebbe fare salti alti due metri, un sentimento troppo bello per essere fermato...

 

Perché quando canto, sono felice.

Fine

  
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