Ringrazio anche solo chi legge.
Scritta sentendo:
https://www.youtube.com/watch?v=Zxd-N0bKrVI.
Song: Sick of it.
Cap.11 Sick
Il
bagliore della luminaria era di un
rosso che tendeva al bianco e riportava la scritta: “Good
vibes only”.
Illuminava
in parte la cella.
Tony
fece scorrere lo sguardo sull'uomo,
si allontanò di qualche passo e sogghignò.
"E
come ti ha convinto, ah? Perché
dubito tu sia un volontario".
Thor
cercò di leggere il titolo del
libro dell'uomo.
<
Le loro domande sono così pressanti
che m'ignorano > rifletté.
"Oh,
l'amore malato per tuo padre
mi aveva travolto. Non c'era cosa che non avrei fatto per lui. In fondo
la mia
maledizione è eterna. Si spezzeranno quelle di tutte quando
sposerai tuo
cugino, meno che la mia.
La
storia insegna che tutti i nobili
vogliono un erede, ma soltanto qualcuno che possa portare lustro.
L'unico
modo per liberarmi è che tu dia
un'erede a tuo cugino, ma se sei simile a tuo padre non ti vedo
propenso a
diventare un involucro che sforna figli.
Ed
è la colpa della principessa che ha
richiamato i vampiri in queste terre" spiegò Lionel.
Lionel
si slacciò i bottoni delle maniche della camicia e
posò un libro
sullo scaffale, aveva la copertina decorata da lettere d'oro.
"Quando
ti ho detto di scoprire nuovi territori da offrirmi in
compravendita, non intendevo nuove conquiste femminili" disse.
In
sottofondo risuonava la cavalcata delle Valchirie.
Lionel
si affacciò dal soppalcò, guardando Howard sotto
di lui.
Lionel
si slacciò i bottoni delle maniche della camicia e
posò un libro
sullo scaffale, aveva la copertina decorata da lettere d'oro.
"Quando
ti ho detto di scoprire nuovi territori da offrirmi in
compravendita, non intendevo nuove conquiste femminili" disse.
In
sottofondo risuonava la cavalcata delle Valchirie.
Lionel
si affacciò dal soppalcò, guardando Howard sotto
di lui.
Howard
sogghignò, alzando una mano e agitandola per salutarlo. Si
voltò,
poggiandosi ad un tavolinetto con la schiena.
"Quando
hai una chance, perché lasciare perdere?" chiese.
Arricciò
le labbra facendo tremare i baffetti.
"Non
dirmi che sei già stanco di questo panorama!".
Lionel
si leccò le labbra e scese le scale, intravide le gambe di
Howard e
ghignò.
"Il
problema è che quel panorama tu adesso vuoi offrirlo a
un'altra" disse. Lo raggiunse con passo cadenzato, avvertendo un calore
al
bassoventre.
Appoggiò
le mani sul tavolo, sul ripiano di legno e curvò la schiena,
il
pantalone gli aderiva stretto all'inguine.
Howard
gli si strinse contro, si sporse verso di lui e soffiò,
facendo
ondeggiare i vaporosi capelli di Lionel.
"Oh,
se sei 'malato' per questo, posso darti un po' della medicina
proprio su questo tavolo".
"Sì,
sono decisamente malato" rispose Luthor.
Thor
digrignò i denti.
"Abbiamo
perso tutti così tanti per
la felicità di una coppia sola" sibilò.
<
Io ero pronto a rinunciare
all'amore che provo per Loki > pensò, avvertendo una
fitta al petto.
Tony
si portò una mano al petto, sopra
la maglia, coprendo con il palmo il medaglione scintillante.
"Sai
cosa mi hai appena ricordato?
Che siamo una famiglia di geni manipolatori" disse.
Sogghignò,
socchiudendo gli occhi
castani.
"Il
leoncino mi piace, e
sinceramente lo terrei volentieri morbido e caldo, ma non sono fatto
per avere
figli, quindi direi che spezzerò la maledizione come fa uno
Stark: inventando
qualcosa di migliore del proprio padre".
Lionel
fece una risata roca.
"Uh.
Sai, lui sperava di avere un
figlio che potesse definire 'la sua più grande invenzione'.
Vedremo se andrà
così" disse.
Thor
posò una mano sulla spalla di Tony.
"Salverai
anche i vampiri?"
chiese.
Tony
guardò verso Thor, gli fece
l'occhiolino e gli diede una pacca sul braccio muscolo.
"E
le fate dei boschi, se dovessero
essercene. D'altronde, chi meglio di me può far di
più di me stesso?".