Gilda lavorava ai piedi di Iddu da circa tre mesi, aveva lasciato il suo ragazzo da due giorni, o forse l’aveva lasciata lui, o forse si erano stancati entrambi. Sta di fatto che lei si sentiva in colpa a sentirsi così libera da quando lui non c’era più. E la cosa non la faceva soffrire soffrire per niente.
Quel giorno era a Messina, aveva dato un esame ma non era andato bene, aveva incontrato la sua amica Lucia che non vedeva dal 5 aprire, ed era ritornata a Stromboli nel pomeriggio.
Quella sera si trovava al molo con Jason, lui pescava e lei gli teneva compagnia. Spesso andavano assieme a pesca, lui pescava e lei lo guardava, si rilassava. Ma quella sera era partita strana, al porto li fermarono i Carabinieri, e dirai ma su un’isoletta come quella fanno i posti di blocco, eppure si.
Ma non finì li.
Verso le 23 o forse mezzanotte, avvicinò Carlone con un ragazzo. Lei lo vide era molto carino, si misero a scherzare su quella specie di sfigato che provava a rompere le scatole a Jason.
Lei si stava rollando una sigaretta, e lui la guardava, ma lei non capiva perché. Dopo che la finì e si alzò per avvicinarsi a Jason, lui la fermò
- Potresti farmi una sigaretta? – glielo chiese quasi si vergognasse
- Si, la faccio io o te la fai da solo?
Alla sua domanda lui la guardò imbarazzato, come per dire “io non me la so rollare”
- Vabb ho capito, faccio io – rispose lei con un sorrisone in faccia.
La vita su quell’isola la rendeva felice sempre, o almeno così credeva quel giorno.
- Tieni…
- Scusami ma le mie sono finite e devo aspettare domani pomeriggio per comprarle
- Tranquillo – e sorrise
Dopo un po’ quel ragazzo se ne andò e a lei dispiacque perché la intrigava davvero tanto.