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Autore: MielChan    23/03/2018    1 recensioni
Piccola Lettera scritta da Newt per Tommy
Dal testo:
Quel sorriso che io amo e che nonostante non creda al ‘per sempre’ lo farò comunque.
Perché Tommy, anche se non ci credo lo farò... ti amerò per sempre.
Genere: Angst, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash | Personaggi: Newt, Newt/Thomas, Thomas
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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N.A: Se vi piace ascoltare musica mentre leggete vi consiglio di ascoltare la canzone dei Linkin Park:  One More Light mentre leggete questa FF, penso dia maggiore impatto.

 
Ti ricordi Tommy?
Il primo giorno che ci siamo conosciuti non andavamo affatto d’accordo, mi odiavi davvero tanto,  bhe… certo, trovarsi un fratello adottivo all’improvviso non è affatto piacevole.
Eri convinto  che ti avrei portato via i tuoi genitori all’improvviso, credevi che io fossi migliore di te, ma la verità Tommy… è che non lo sono mai stato, e mi dispiace non essermi confidato con te prima, se l’avessi fatto di certo non avremo creato tutte quelle incomprensioni e quei casini, ma sai che ti dico? Caspio mi piaceva comunque troppo litigare con te! Perché non era quel litigare in modo scontroso, noi litigavamo tirandoci la farina!
Ricordi Tommy?
Quel giorno eri convinto toccasse a me pulire il bagno, ma era il tuo turno! C’era scritto benissimo sul foglio dei lavori da fare, quindi io non lo pulii e tu mi lanciasti la farina addosso per così poi dovermi lavare e pulire il bagno di conseguenza!  Ma non mi piaceva dartela vinta, non l’avrei mai fatto! E così, quel lancio di farina nato per cattiveria, finì per gioco, e ridevamo. Ridevamo come degli idioti sepolti da tutto quel casino, quel casino creato da noi, ed eravamo solo noi…
Eravamo sempre solo noi…
E quel litigare continuava e continuava ancora!
C’è stata una volta in cui esagerammo e la polizia si ritrovò sotto casa per chiederci cosa caspio stavamo combinando, è stato uno dei giorni più imbarazzanti della mia vita..
Ricordi Tommy?
Io quel giorno dovevo studiare per un compito importante, e tu, proprio quel giorno decidesti di ascoltare la musica rock ad alto volume, bhe,  non sarebbe stato un problema se la mia camera non fosse  stata attaccata alla tua, quindi… con tutta l’acidità di questo mondo, ti chiesi di abbassare, ma anziché abbassare tu hai alzato! Volevi la guerra!? Guerra sarebbe stata!  Decisi dunque di fare altrettanto, scattai nella mia stanza e misi quella canzone commerciale che tanto odiavi, ovviamente ad un volume più alto del tuo.
Tu alzavi, io alzavo,  e il frastuono creato fu un miscuglio di melodie irriconoscibili. 
La polizia inrruppe dentro casa per l’esattezza 20 minuti dopo, entrambi con la testa china ad ascoltare le sue ramanzine e le solite frasi di circostanza, e quando se ne andò via anziché litigare scoppiammo a ridere, ridemmo per ore e ore, era la prima volta che ridevamo insieme dopo anni… l’ultima volta che ridemmo in quel modo fu da bambini quando nascondemmo il cane della vicina!
Ricordi Tommy?
Quel cane abbaiava di continuo, aveva quei bruttissimi denti di fuori ed era tutto spelacchiato, una volta provò anche  ad azzannare il nostro gatto!
Detestavamo proprio quel cane.
 La vicina quella volta lo lasciò girare per conto suo,  quindi noi demmo il via al nostro cattivissimo piano! Prendemmo quel cane e lo chiudemmo nella stanza dei nostri genitori per ore, la faccia della vicina sconvolta non ce la scordammo più, così come non ci scordammo la ramanzina dei nostri genitori poco dopo…
Ma noi ridevamo, sai… vorrei tanto riavere indietro quei giorni.
Col passare degli anni riuscimmo addirittura a diventare amici.
Ricordi Tommy?
Tutte quelle risate non potevano essere ignorate, stavamo dannatamente bene insieme nonostante la rivalità reciproca, c’è stato un giorno in cui ci confidammo il nostro ‘presunto odio’ a vicenda,  è stato strano vedere che provavamo le stesse cose!
 La nostra è stata un amicizia fatta di alti e bassi, dovevamo sempre litigare per un motivo o per l’altro e la maggior parte di queste litigate erano per motivi davvero assurdi, ma stavamo bene lo stesso, ci sorridevamo a vicende nonostante tutto.
Quel sorriso Tommy… mi ha davvero portato un sacco di guai.
Non ci siamo mai considerati fratelli, sarà perché non eravamo poi così piccoli quando ci conoscemmo e sapevamo  già come girava il mondo, eravamo più dei coinquilini costretti ad abitare insieme anziché fratelli adottivi.
Il tuo sorriso insieme a quei tuoi occhi nocciola sono stati davvero la mia rovina.
Ricordi Tommy?
C’è stato un giorno in cui per sbaglio dieti fuoco alla pasta che stavo cucinando, le fiamme svanirono  subito ma il fumo che uscì fu tantissimo! Non ci mise molto a raggiungere la tua stanza,  in mezzo a tutto quel casino riuscii ad udire il mio nome pronunciato con terrore e sofferenza, uscii in fretta dalla cucina per assicurarti che andava tutto bene ma non mi dieti il tempo di fare nulla che mi abbracciasti così forte, era un abbraccio inaspettato, tremavi  sai? Quando ci staccammo poi  mi guardasti con quei occhi lucidi…
Quei dannati e bellissimi occhi…
E’ stato così semplice cadere in trappola, mi sono sentito uno stupido, mi è bastato davvero un semplice abbraccio e un semplice sguardo per innamorarmi di te…
Ma non potevo dirtelo… le conseguenze erano troppe.
Sopprimendo i miei sentimenti col tempo decisi anche di andarmene da quella casa, vederti di continuo mi faceva soltanto soffrire…
Ricordi Tommy?
La volta in cui vi dissi che mi sarei trasferito in una casa molto lontana da solo per via del collage ci rimanesti così male, quello sguardo perso nel vuoto e quel tuo sorriso spento fu doloroso anche per me.
Stavo per andarmene quando mi bloccasti alla porta urlandomi contro che non potevo, che non potevo andarmene lasciandoti lì, che non potevo abbandonarti… che non potevo farlo…  non potevo farlo perché tu mi amavi.
Quel bellissimo sorriso che mi rivolgesti tra le lacrime quando ti dissi ciò che provavo anche io, è una delle poche cose che non vorrei perdere…
Mandai quindi al diavolo quel collage che nemmeno mi piaceva, mandai al diavolo le conseguenze, mandai al diavolo tutto…
E ti baciai.
Un bacio che sapeva di tristezza e di gioia, un bacio amaro ma dolce allo stesso tempo, un baciò così semplice e minuzioso da farlo sembrare la cosa più bella di questo mondo.
Avrei  tanto voluto che tutto rimanesse così per sempre... ma come ben sai, la mia malattia non ce l’ha mai permesso.
Ricordi Tommy?
Un giorno mi trovasti a terra immobile disteso ad una pozza di sangue, sai… persi l’equilibrio all’improvviso e caddi proprio in mal modo! I controlli e le visite arrivarono subito… così come arrivò subito la mia stanchezza, così come le mie forze se ne andarono…
Odiavo quel letto d’ospedale… era bianco e vuoto, era freddo e triste, ma tu riuscivi a colorarlo con la tua sola presenza.
 Non mi piaceva farmi vedere da te in quelle condizioni, ma tu insistevi nel venirmi incontrare ogni dannatissimo giorno! E anche se non mi piaceva grazie per averlo fatto.
Davvero grazie.
Per essere stato la mia famiglia, il mio rivale, il mio amico e la persona che ho tanto amato.
Grazie Tommy e scusa…
Scusa Tommy… ma non potrò più amarti.
Scusa Tommy ma non potrò più abbracciarti.
Non potrò più baciarti.
Non potremmo più ridere.
Non potrò più… vedere quei tuoi occhi…
E mi dispiace… mi dispiace così tanto di non poter rifare più nulla.
E mi dispiace non poter dire ciò che siamo e ciò che siamo stati ai nostri amici o familiari.
Mi dispiace così tanto…
Ricordi Tommy?
La volta in cui mi dissi ‘ti amo’ io me la ricordo eccome! Eravamo sotto la pioggia perché tu ti scordasti le chiavi di casa, io ti maledissi in cento modi possibili, ma bastò quel ‘io invece ti amo’ per zittirmi, e insieme a quel ‘ti amo’ ricordo anche il bacio che mi dieti subito dopo, nonostante il freddo pungente, il vento e la pioggia quasi congelata, quel bacio era caldo… nonostante tutto quel freddo quel bacio era così caldo…
Forse non ti ho masi risposto come si deve…
Ma caspio se ti amo anche io.
Ti amo Tommy.
Amo i tuoi occhi nocciola.
Amo il tuo sorriso.    
Amo ciò che sei sempre stato.
Amo ogni singolo momento passato insieme, ogni nostra risate, ogni nostro bacio, ogni nostro battibecco…
Vorrei davvero continuare la mia vita insieme a te, ma so che ciò non potrà mai accadere, e lo ho accettato, e spero un giorno tu possa accettarlo ugualmente…
Spero che un giorno ricorderai tutto con un sorriso anziché con una lacrima, perché è questo ciò che adesso io desidero per te, vorrei che tutti questi bellissimi ricordi… un giorno li ricorderai con un sorriso in volto.
Quel sorriso che io amo e che nonostante non creda al ‘per sempre’ lo farò comunque.
Perché Tommy, anche se non ci credo lo farò.. ti amerò per sempre.
E per sempre resterò il tuo Newtie.
Grazie davvero di tutto e grazie per esser stato con me fino all’ultimo.
Quando le luci si spegneranno continua a pensarmi.
Ti amo Tommy.
 
Angoletto personale:
Mi stra scuso per gli errori, la ho proprio scritta di getto senza pensarci.
Eh nulla- io adoro le storie Angst non ci posso far nulla! Spero che questa ff vi abbia commosso almeno un po’! Fatemi sapere :3
Alla prossima!
   
 
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