Dobostorta

1885 - Ungheria

Elizabeta non ama i dolci, a quelli preferisce il sapore robusto del Gulyás¹, Roderich invece li adora, ma non lo ammetterebbe mai, di fronte a nessuno.
Lei conosce bene questa sua passione, in passato ha spesso cucinato per lui la Sachertorte, la Kaiserschmarrn o l’Apfelstrudel² insieme a tutti quegl’altri dessert che anche il piccolo Feliciano amava - anche se non riusciva a pronunciarne i nomi.
Quindi, quando viene a sapere delle sua prossima visita in Ungheria, a seguito della coppia imperiale, lei sa già cosa gli regalerà come dono di benvenuto.

Recuperare tutti gli ingredienti è certamente la parte più semplice - anche se avere del cioccolato svizzero da Vash senza essere uccisa è stato più arduo del previsto - ma svegliare József³ alle cinque del mattino le si rivela impossibile, almeno fino all’estrazione delle padella. Da quel momento in poi, il pasticcere risulta molto collaborativo.
Alcune ore più tardi ci sono due bellissime torte Dobos sul tavolo della sua cucina ed Elizabeta è sporca di cioccolata un po’ ovunque. Certamente quella che ha preparato lei è un po’ meno perfetta e pende leggermente da un lato, ma una volta aggiuntoci il caramello nessuno noterà la differenza. Almeno spera.

Quando gliela offre, dietro di loro il pasticcere József fa lo stesso con l’imperatore e l’imperatrice, Ungheria non abbassa lo sguardo - non è mica una ragazzina innamorata - ma gli sorride sperando che un po’ del suo buon umore possa contagiare quello ombroso di Austria - anche se sa che Roderich in questo periodo ha ben pochi motivi per essere felice.

- Spero che ti piaccia, anche se non ami i dolci...-

Austria sbuffa, ma prende ugualmente dalle mani di Ungheria la fetta di torta. Con la forchetta ne taglia un pezzettino - il pan di Spagna è così morbido che non serve un coltello - e lo mette in bocca con circospezione come se veramente non gli piacesse. Lei, però, non si fa distrarre da quella sua espressione apatica e un po’ infastidita - lo conosce da troppo per credere alle sue maschere - e quando finalmente legge quello scintillio nei suoi occhi sa che la sua torta, il suo regalo gli è piaciuto.

- Alla fine non era così male, vero?-
- No, non così male...-

E Ungheria sorride.