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Autore: Giuls_BluRose    23/03/2018    1 recensioni
|Klaine | Si pone tra la 4x06 e la 4x10 |
Dal testo:
"Erano quindici minuti buoni che Blaine continuava a girare il cellulare tra le mani, scrivendo e cancellando il messaggio e fissando la scritta sotto il profilo del ragazzo.
-Ultimo accesso oggi alle 16:35.-
Erano più delle dieci di sera, erano ore che non si connetteva. Il moro sospirò pesantemente: il giorno successivo aveva un test di economia e in quei pomeriggi non era riuscito a studiare come avrebbe dovuto, la sua testa era altrove e lui non poteva farci nulla. Sapeva bene che doveva almeno cercare di dormire per non arrivare il giorno successivo con l'aspetto di uno zombie, ma non riusciva a darsi tregua e, men che meno, a prendere una decisione."
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dubbi

 

-Mi manchi.-
Blaine non sapeva bene quante volte avesse scritto quel messagio sul cellulare, continuava a digitarlo e a cancellarlo immediatamente. Era combattuto: una parte di lui, quella più istintiva, voleva inviare quel messaggio, voleva rischiare il tutto per tutto; c'era però anche la parte razionale, la quale sapeva quanto potesse solo peggiorare la situazione tutto quello.
Vero era che erano semplicemente due parole, ma non erano due parole qualsiasi e il destinatario non era uno qualunque.
Aveva paura della possibile risposta di Kurt, aveva paura che potesse arrabbiarsi ancora di più e che potesse bloccarlo o rispondergli male e in quel caso Blaine sapeva che non poteva neppure ribattere perchè il castano aveva tutto il diritto di quel mondo di mandarlo a quel paese. La sua paura più grande forse, però, era quella di non ricevere la men che minima risposta, che quel messaggio rimanesse là, sospeso nel nulla e che venisse ignorato come il peggiore degli animali randagi. Sapeva che poteva sopportare una risposta sgarbata, ma non riceverla proprio, quello avrebbe fatto più male che cento coltellate nello stomaco.
Continuava a rigirarsi nel letto, la luce del display gli illuminava delicatamente il volto, lasciando apparire quei suoi occhi color del miele che erano vagamente bagnati da piccole lacrime solitarie che però non erano lasciate ricadere sulle guance. In certi momenti Blaine si sorprendeva che avesse ancora del liquido nel corpo, gli pareva di aver pianto tutte le lacrime possibili e per alcuni istanti pensava a quanto il corpo umano potesse essere veramente una macchina perfetta.

 

Sono stato con qualcuno.”
Alle volte, quando era solo, quelle parole gli rimbombavano nella testa e gli appariva davanti l'immagine del volto sconvolto del suo ragazzo, un volto che avrebbe dimentivato difficilmente: i suoi occhi azzurri sembravano tutto un tratto essere diventati sue pozze d'acqua carichi di dolore e di delusione.
Si era promesso mille e mille volte che non avrebbe mai fatto soffrire Kurt, ma quando si era trovato solo la sua forza era lentamente crollata e aveva lasciato che la mancanza prendesse il controllo. Aveva sentito immediatamente il senso di colpa corrergli nelle vene e quando lasciò la casa di quel ragazzo conosciuto online sapeva che aveva appena rovinato tutto.
Si era comportato però come credeva meglio ed era andato fino a New York per dirlo a Kurt, non aveva voluto che la sua confessione fosse fatta via cellulare. Blaine aveva avuto paura che Kurt lo avrebbe fatto dormire fuori casa quella notte e si era stupito quando aveva deciso di farlo non solo rientrare nel loft, ma anche di farlo dormire con lui nel letto. Durante la notte il moro aveva provato ad avvicinarsi per abbracciare il più grande, ma quest'ultimo continuava a ritrarsi, allontanandolo con la mano; Blaine aveva sentito il cuore spezzarsi in mille pezzi, ma aveva rispettato la decisione dell'altro.
Quando era tornato a Lima aveva lasciato spazio a Kurt e giorno dopo giorno sperava in un suo messaggio, sperava che le cose tra loro potessero sistemarsi. Era un sognatore forse, ma lui nel suo cuore sentiva che erano fatti per stare insieme e che quello non sarebbe bastato per allontanarli definitivamente.

Erano quindici minuti buoni che Blaine continuava a girare il cellulare tra le mani, scrivendo e cancellando il messaggio e fissando la scritta sotto il profilo del ragazzo.
-Ultimo accesso oggi alle 16:35.-
Erano più delle dieci di sera, erano ore che non si connetteva. Il moro sospirò pesantemente: il giorno successivo aveva un test di economia e in quei pomeriggi non era riuscito a studiare come avrebbe dovuto, la sua testa era altrove e lui non poteva farci nulla. Sapeva bene che doveva almeno cercare di dormire per non arrivare il giorno successivo con l'aspetto di uno zombie, ma non riusciva a darsi tregua e, men che meno, a prendere una decisione.
Erano giorni che non sentiva Kurt e il loro ultimo incontro per la prima di Grease non era certo stato positivo, il castano gli aveva detto che ormai quella non la riconosceva più come casa e aveva lasciato lì Blaine in piedi nel corridoio senza parole, si era voltato e se era andato via con Rachel.
Il moro sospirò pesantemente e affondò la testa nel cuscino mugolando e quando alzò nuovamente lo sguardo per poco non perse dieci anni di vita: la scritta era cambiata e segnava che in quel momento Kurt era online. Blaine uscì immediatamente dall'applicazione e si alzò per dirigersi verso il bagno e sciacquarsi la faccia con abbondante acqua fredda: si guardò allo specchio e vide quelle occhiaie scure che si stavano formando sotto i suoi occhi per via del poco sonno di quel periodo.
Uscì soltanto dopo dieci minuti durante i quali aveva ben pensato a cosa fare e aveva preso finalmente una decisione. Si mise nuovamete nel letto e prima di spegnere la luce prese in mano il suo cellulare, entrò nel profilo della chat con Kurt e digitò velocemente la frase.
“Mi manchi Kurt, buonanotte.”
Una volta inviato spense il dispositivo e con il cuore che aveva iniziato a battere velocemente cercò invano di prendere sonno: quella sera aveva deciso di rischiare, aveva deciso che non gli importava della risposta, voleva solo fargli sapere che lo stava pensando e che la mancanza lo stava facendo impazzire.
Rimase per un tempo indeterminato a fissare il soffitto, fino a quando il sonno fu troppo forte e finalmente riuscì ad addormentarsi.

La mattina successiva la prima cosa che fece una volta sveglio fu quella di controllare il cellulare: vide che aveva ricevuto un messaggio da Tina che gli ricordava che non doveva fare tardi, alcuni messaggio del gruppo del Glee e uno che lo fece sobbalzare nel letto non appena vide il nome del mittente.
Kurt aveva risposto.
Come una freccia aprì il messaggio e rimase interminabili secondi a leggere e rileggere quelle poche lettere sullo schermo.

 

-Buongiorno Blaine, ho pausa alle 13:00 oggi, chiamami se vuoi.-

Improvvisamente si sentì leggero come una piuma e un sorriso si stampò sulla sua faccia: sentiva che non poteva essere tutto finito, sentiva che sarebbe andato tutto bene.
Doveva solo aspettare.


Note dell'autrice:
Buonasera ragazzi!
Questa mini OS direi che è uscita praticamente dal nulla e l'ho scritta di getto grazie ad una idea che mi girava da qualche giorno. 
Spero che vi possa piacere anche nella sua brevità.
E nulla, alla prossima!

Giulia Pierucci

   
 
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