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Autore: Ale_chan03    25/03/2018    3 recensioni
"La sfida è infinita, è destinata a continuare, così: senza paura, senza remore, senza tregua.
Senza limiti."
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Goku, Vegeta
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Era finita.

L’opprimente senso di disperazione dovuto al fatto che, in caso di sconfitta, la loro esistenza sarebbe stata divorata dalle spietate fauci dell’oblio in maniera perpetua, si era dissolta. I loro cuori erano più leggeri, liberi da un così pregnante fardello.

Lì, sulla terrazza della Capsule Corporation, miravano l’alba di un nuovo giorno, fulgida e splendente. Una lieve brezza li accoglieva nel suo rassicurante abbraccio, facendo ondeggiare dolcemente le loro chiome e smuovere quel che rimaneva delle loro vesti. Potevano anche apparire stanchi, provati, deboli e laceri esteriormente, ma dentro erano più vivi che mai. E proprio mentre il sole si decideva a mostrarsi al mondo con tutto il suo calore, beneficiandoli del calore dei suoi raggi, ciascun guerriero dell’Universo 7 sentiva nascere un qualcosa dentro di sé, una sensazione che le parole avrebbero soltanto sminuito. Ora era il momento di lasciarsi andare, di vivere intensamente ogni attimo come se fosse l’ultimo. In questo senso, il torneo aveva esaurientemente espletato lo scopo per il quale era stato indetto dai due Zeno e dal Gran Sacerdote: essi avevano capito che, nell’animo dei mortali, si annidava il seme dell’odio, ma erano altrettanto a conoscenza della loro virtù. Combattere sul ring non avrebbe comportato soltanto dare il massimo per garantire la sopravvivenza al proprio universo; combattere sarebbe stata una valida occasione per redimersi, per cambiare rotta. Avrebbe significato crescere, scoprire se stessi, credere in una squadra, fidarsi degli altri. Proprio la fiducia aveva condotto il settimo universo sul gradino più alto del podio, con i suoi componenti affiatati fino all’ultimo istante. Persino chi era stato un nemico non si era tirato indietro e aveva deciso di dare una possibilità alla fiducia: tutti insieme, tutti uniti in una sola forza e in un solo cuore. E, alla fine, avevano trionfato, coronando questa vittoria con un atto di mirabile altruismo, permettendo che gli altri universi distrutti venissero ripristinati.

Erano insieme ed erano amici, non sarebbe bastato nient’altro. Ma il sole non avrebbe fatto capolino su quella terrazza soltanto in quella giornata; la stella avrebbe continuato a sorgere a ogni mattino, fissa e puntuale. Avrebbero seguito il suo esempio. Sì, il torneo era finito, ma il loro percorso era ancora tutto da scoprire.

E  di questo, tra tutti, ne erano consapevoli due Saiyan in particolare.
 

***
 

Se da un lato Vegeta, una volta giunto a casa, era stato accolto dalla moglie in lacrime, lo stesso non accadde al povero Goku, il quale, fatta la sua comparsa sui monti Paoz in uno stato a dir poco pietoso, suscitò la terribile ira di Chichi. Le urla tuttavia ebbero breve durata, in quanto dopo aver appreso ciò che il marito aveva compiuto per difendere la sua famiglia e i suoi amici, la donna venne travolta da un irrefrenabile moto di orgoglio.

Bulma non aveva perso tempo e aveva colto i proverbiali due piccioni con una fava: si era data da fare e, in men che non si dica, era riuscita a mettere in piedi una festa di “benvenuto” per la piccola Bra e di “bentornato” per tutti gli altri. I tavoli erano colmi di prelibatezze e leccornie varie  e furono subito presi di mira dalle ingorde divinità e dai Saiyan presenti. Gli altri ridevano e scherzavano fra loro, dedicando le loro attenzioni a Bra e Pan. In videochiamata salutarono C-17, lontano perché a bordo della sua tanto agognata nave da crociera regalatagli da Bulma. In fondo se l’era proprio meritata: era stato lui la vera rivelazione del torneo (in barba a Freezer), con il suo fascino misterioso e la sua furba intelligenza; risolutivo in molte fasi, alla fine, era stato proprio lui a vincere la competizione. Rinunciare al suo desiderio per favorire la rinascita degli universi cancellati era stato un gesto molto generoso, pertanto degno di essere ricompensato con quel lussuoso gingillo.

Vegeta sorrideva, contento anche lui di condividere dei momenti con quelli che, una volta, per lui erano solo sciocchi e inutili terrestri. A far sparire repentinamente quel riso dalla sua faccia, però, fu quella piccola peste che corrispondeva al nome di Pan. Svolazzando qua e là con la stessa impetuosità di un ciclone, la bambina si era fiondata sul malcapitato padrone di casa, il quale si era così ritrovato con un vistoso bernoccolo. Goku non potè trattenere le proprie risate, ma in questo modo si attirò inevitabilmente la furia del principe e una conseguente richiesta di sfida. In un atteggiamento alquanto puerile, si trasformarono in Super Saiyan Blue e si librarono in volo a suon di calci e pugni. Non appena cominciarono a combattere, le loro mogli tirarono un sospiro frustrato, rassegnate alla stupidità dimostrata dai loro coniugi. Rassegnate perché quei due non avrebbero mai smesso di punzecchiarsi e di picchiarsi barbaramente l’un l’altro.

Ma che ci volevano fare? Dopotutto, amavano quei due scimmioni senza cervello con tutto il loro cuore. E lo stesso valeva per tutti i loro amici lì riuniti, che li osservavano con uno sguardo misto tra il divertito e il fiero. Bulma, Chichi, Gohan, Goten, Trunks, Piccolo, Crilin, Tenshinhan, Muten, C-18, Beerus, Whis e Kaiohshin conoscevano Goku e Vegeta e avevano imparato ad apprezzarli, con tutti i loro pregi e i loro difetti, e non avrebbero mai smesso di aiutarli, di sostenerli e di essere loro amici.
Così, senza fine.
 

***

 
Era passato un po’ di tempo dalla fine del torneo. I due Saiyan erano tutto sommato felici di essere tornati alla loro quotidianità.
Alla città dell’Ovest, Vegeta si era dedicato anima e corpo a fare il padre, costruendo un dolcissimo rapporto con la figlioletta Bra e occupandosi dell’allenamento di Trunks. Goku aveva ripreso a fare il contadino per il benestare di Chichi e Goten, ma le scappatelle da Re Kaioh e da Lord Beerus erano all’ordine del giorno.
Tutti i tasselli erano al loro posto, ma il puzzle risultava ora munito di una figura in più: il redivivo imperatore del male, Freezer. Atterrato sulla Terra, aveva deciso di congedarsi rapidamente in silenzio per predisporre chissà quali aberranti malefatte. Contro ogni pronostico, si era dimostrato un valido alleato e, per quanto non condividessero pienamente la sua ennesima resurrezione, avrebbero dovuto imparare a convivere con lui. Di sicuro sarebbe tornato alla carica, ma in quel momento non valeva affatto la pena di perdersi in elucubrazioni apocalittiche e trascurare il clima di pace e serenità che permeava l’aria.
Sia mai: questa non era affatto una scusa per battere la fiacca. Ogni occasione era buona per tornare a testare le loro abilità scontrandosi tra loro. Non erano certo tipi da gettare la spugna, volevano sempre continuare.

Nessuno, in fondo, aveva appreso l’importante insegnamento del torneo meglio di loro due.
 

***

 
Onde arginare i danni, Goku e Vegeta avevano preferito spostarsi in un luogo più isolato. La loro potenza avrebbe così potuto espandersi considerevolmente senza il rischio di provocare incidenti. Quello stesso sole che li aveva ricevuti al loro ritorno sul pianeta azzurro si stagliava alto, ricordandogli che era un nuovo giorno. Una nuova avventura.
Diedero subito inizio al loro combattimento, testandosi con qualche calcio e qualche pugno. Mentre le loro mani erano congiunte  e i muscoli delle loro braccia tesi al massimo nel tentativo di respingersi, Vegeta interrogò Goku circa la sua capacità di sfoderare il mitico Ultra Istinto. La risposta del Saiyan più giovane ebbe per il principe l’effetto di un toccasana: il rivale non era più  in grado di utilizzare quell’immenso potere; sicuramente ci sarebbe voluto molto tempo, nonché allenamento, per assistere di nuovo alla comparsa di quell’immane potere.

“Ah sì? Allora raggiungerò un potere persino maggiore!”, dichiarò Vegeta a gran voce, deciso a non lasciarsi sfuggire l’occasione.

“Aspetta, Vegeta…”.

“Taci! Tu sei l’ultimo al mondo a cui permetterò di superarmi!”, e con un calcio lo spedì diversi metri più indietro, ma Goku atterrò prontamente su uno spuntone di roccia poco distante esibendosi in un elegante capriola all’indietro, per poi concedersi un sorrisetto.

Sentiva già l’adrenalina scorrergli in corpo e l’eccitazione che lo pervadeva, inducendolo a estraniarsi da tutto.
C’erano solo lui, l’avversario e la potenza dei loro colpi. Niente e nessun altro.

“Vegeta! Possiamo diventare anche più forti!”. Era ormai giunto il momento di cominciare, perciò non indugiò oltre e assunse la sua posizione di combattimento.

Vegeta decise di chiuderla lì con le parole, ma non prima di aver pronunciato una verità assoluta.

“Ovviamente. La forza di un Saiyan non conosce limiti!”. Anche lui assunse la propria posizione di combattimento e si predispose per iniziare.

Con la fronte alta, si fissarono nei loro occhi blu. Blu erano anche i loro capelli, blu era anche il cielo terso, silenzioso testimone di quello scontro tra titani, destinato forse a non avere mai un vero vincitore.
 
 
Eccoli lì, il principe d’élite e lo scarto di terza classe.
Goku e Vegeta.
Vegeta e Goku.
L’uno di fronte all’altro, fermi e immobili. A vederli così danno una sensazione di déjà-vu, viste le stesse pose sfoggiate in occasione del loro primissimo incontro. Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti: si sono scontrati e si sono odiati, in un circolo vizioso di odio che sembrava destinato a essere tale per sempre. Col tempo, però, sempre tra continui screzi e dissidi, hanno imparato a conoscersi e a riconoscere le qualità dell’altro.
Sono diventati rivali, e questa rivalità rappresenta per loro un incentivo.
Sono finiti persino col diventare amici.
Quasi fratelli, uniti dal destino.
Così diversi, eppure così uguali.
Entrambi accomunati dalla passione per il combattimento, arte che permette loro di esprimersi e di migliorarsi a vicenda.
Ormai non saprebbero vivere l’uno senza l’altro: la loro diversità li rende complementari, un'entità inscindibile. Sono già unici così.

Tuttavia, c’è un piccolo particolare affatto trascurabile: sono Saiyan. La loro è la razza guerriera per eccellenza, ferina, caparbia e orgogliosa più di ogni altra. La razza più forte e più pazza, che sa andare oltre l’ignoto. La razza che non contempla la parola “fine”.


Senza fine, questi sono Goku e Vegeta. Sono caduti, ma si sono sempre rialzati. Hanno continuato a risorgere dalle loro ceneri rinnovati nello spirito e temprati nel corpo, più forti ogni volta. Da semplici Saiyan hanno scalato e ribaltato le gerarchie, ottenendo il potere delle divinità e guadagnandosi il loro rispetto. Il torneo è finito, e con lui un’avventura. Ma non è altro che una delle tante: il loro libro è ancora pieno di pagine bianche scevre di imprese che attendono solo di essere scritte. E loro, insieme, continueranno a combattere, a cadere e rialzarsi, senza arrendersi mai. Apparirà un altro nemico addirittura più forte dei precedenti, ma loro saranno lì a sostenere il suo sguardo malvagio ricambiandolo con uno caparbio. Con impegno, volontà e dedizione miglioreranno se stessi.

La sfida è infinita, è destinata a continuare, così: senza paura, senza remore, senza tregua.

Senza limiti.
 
 
 
 



 
 

Salve a tutti!
Mi presento: sono Ale_chan03, piccola e inesperta novellina che muove i primi passi nel mondo delle fan fiction! Vi dirò: inizialmente avevo predisposto l’account soltanto per recensire, in quanto non mi ritenevo affatto all’altezza anche solo di poter mettere due parole di senso compiuto in fila. Aspettavo quell’occasione, quel-non-so-che che mi desse la giusta ispirazione per buttare giù qualcosa di decente. Ebbene sì, quel-non-so-che oggi ha fatto capolino (in positivo o in negativo, non so dirlo) grazie all’ultimo episodio di Dragon Ball Super. Non avrei mai immaginato che ne sarei uscita così interiormente devastata, ve lo assicuro. La scena finale di Goku e Vegeta, poi… Ha suscitato in me emozioni assurde che, in un impeto di coraggio, ho deciso di trascrivere su computer così da poterle condividere con più persone. Ho deciso di offrire uno spaccato sulla fine del Torneo del Potere, dando un minimo margine di spazio sia a C-17 (quanto l'ho adorato...) e a Freezer, ma ho voluto far risaltare in maggior misura quello che secondo me è stato il significato della competizione e, soprattutto, le impressioni che mi ha dato l'atto finale dell'episodio.
A essere sincera, ho una paura matta circa le impressioni che questa cosa potrebbe dare, ma ho voluto fare la Saiyan e buttarmi in questa impresa. Ordunque, non abbiate timore e lasciatemi un commentino che mi aiuti a capire se ho scritto una cosa decente, che mi aiuti a migliorarmi se c’è qualcosa che non va. Ad ogni modo, spero di esservi riuscita a trasmettere, anche in minima parte, ciò che per me simboleggiano questo anime e i suoi personaggi, un po’ di amore insomma. Sarebbe già un bellissimo traguardo.

Spero di tornare presto!
Ale_chan03
 
 
 
 
 

 
 
 
 
   
 
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