POV Hyoga

Siamo qui da qualche ora,distesi sulla sabbia ad aspettare insieme il tramonto,non amo particolarmente il mare,mi riporta alla mente ricordi troppo dolorosi.Tuttavia sono qui solo per lui,la cosa più bella e preziosa della mia vita,Shun,il ragazzo che amo da tempo ormai

L’unico che ha saputo distruggere le mie barriere,la mia debolezza più bella,mi volto e lo vedo guardare estasiato il sole che tramonta,questo spettacolo della natura però catalizza tutta la sua attenzione,devo assolutamente distoglierlo,lui deve riservare attenzioni solo a me

Gli tiro scherzosamente una ciocca di capelli,ma lui sembra non accorgersene,decido di baciargli l’incavo del collo è una cosa che adora,sento un gemito di approvazione,ma nonostante questo lui continua a guardare il tramonto

Un ghigno poco rassicurante si forma sul mio volto,decido di usare la mia ultima risorsa,quella più letale per lui: il solletico, so che non lo sopporta e molto spesso io e Ikki ci coalizziamo e gliene facciamo per ore,solo per vedere il suo splendido sorriso,e sentire la sua risata

Ikki , in passato sono stato molto geloso di lui e dell’importanza che ha per Shun, lo sono ancora adesso in realtà ma molto meno di prima anche se non lo ammetterò mai, io sono Hyoga l’erede di Camus dell’Acquario,il padrone delle energie fredde,non riesco a mostrare apertamente i miei sentimenti, forse in questo sono molto simile al mio maestro eppure anche lui ha trovato unacosa preziosa o meglio una persona, Milo cavaliere dello Scorpione

Decido di agire,avvicino le mie mani ai suoi fianchi,ma lui capendo le mie intenzioni mi blocca prontamente

<< Ti prego, non farmi il solletico,sai che non lo sopporto>> mi supplica tirando fuori la sua espressione più dolce al quale io non so resistere

<< Finalmente il signorino Shun,mi degna della sua attenzione,il paesaggio è forse più interessante di me?>>gli dico fintamente offeso

Lui mi guarda stranito, forse divertito e dopo qualche secondo scoppia a ridere, ecco ci risiamo adesso vedendolo ridere non riesco più a fare l’offeso,lui smette di ridere e mi guarda dolcemente,si avvicina a me,iniziando a baciarmi e io non posso fare altro che ricambiare

<< Torniamo a casa?>> mi chiede quando ci stacchiamo?

<< Ok>> gli rispondo circondandogli la vita con un braccio

Dopo un quarto d’ora arriviamo nell’appartamento,situato vicino al Santuario,che Lady Saori ci ha regalato come ringraziamento per aver sconfitto Hades,vediamo seduti nel giardino Seiya, Shiryu e Ikki che ci fissano divertiti

<< Finalmente siete tornati,pensavamo che vi foste persi>>ci dice ironicamente Shiryu

<< E dai lasciali stare,sono troppo carini insieme>>interviene Seiya facendoci arrossire

<< Seiya, pensa a Shaina e non rompere e in quanto a te Shiryu vorrei ricordarti che quando viene a trovarti Shunrei sparisci per giorni>>replico fintamente piccato

<< Io non vengo,ho voglia di stendermi un pò>> risponde Shun

<< Se vuoi,resto con te>>mi propongo

<< No,va pure tranquillo,vado a stendermi a dopo>>mi risponde sorridendo e allontanandosi

<< Tu che fai Ikki?>>chiede ironico Seiya

<< Vado a farmi un giro al santuario>>risponde voltando il capo

<< Vedi di non farti beccare di nuovo dai Gold in situazioni equivoche,che tanto equivoche non sono>>scherza Shiryu

Scoppiamo tutti a ridere,ricordando quando qualche giorno fa abbiamo beccato,insieme ai Gold Saint, Shaka e Ikki in una situazione che lasciava ben poco all’immaginazione,persino il sommo Sion e il mio maestro non riuscivano a trattenere le risate,mentre loro due si coprivano imbarazzati

<< Andiamo?>>mi chiede Seiya,rispondo affermativamente e ci dirigiamo dalle nostre due amiche

Dopo un oretta passata tra scherzi e risate decido di tornare a casa,mi manca Shun e poi non voglio che si ingelosisca per niente,Erin per me non è nulla di più che un amica,e poi mi manca anche se non ci vediamo solo da un’ora,arrivo a casa,so già dove dirigermi

Apro la porta della sua stanza e lo vedo rannicchiato sul letto in posizione fetale,che tenero che è,decido di rendergli nota la mia presenza,mi stendo anche io sul letto e lo stringo forte contro il mio petto,lui si accorge della mia presenza e sussulta,poi si gira e mi sorride,un sorriso molto tirato

<< Siete già tornati?>> mi chiede

<< Solo io,mi annoiavo e ho deciso di tornare>>rispondo dolcemente

<< Ah…capisco>> mi dice con un tono triste

<< Che hai?>>gli domando preoccupato,anche se ho una vaga idea del problema

<< Niente>>mi risponde in maniere troppo frettolosa

<< Sicuro?Sicuro?Sicuro>>gli dico mentre mi appresto ad usare il mio colpo segreto

<< Sicu…nononononono HYOGA IL SOLLETICO NO>> urla in preda alle risate

<< Ne sei ancora sicuro>>replico sogghignando nel vederlo ridere cosi’ sguaiatamente mentre gli solletico senza pietà i fianchi e la pancia i punti dove soffre maggiormente il solletico

<< Smettila, smettila ahahahah; scemo; scemo; scemo ahahahah >> mi supplica tra le risate

<< Smetto solo se mi dici cos’hai>>replico continuando imperterrito a solleticarlo mentre lui cerca di togliere invano le mie mani dai suoi fianchi

<< Vabenevabenevabene,ahahah te lo dico ahahahaha, SMETTILAAAAA>>strilla disperato

Smetto subito di solleticarlo,e lo costringo a girarsi in modo che i nostri sguardi si incontrino,è troppo carino con il viso tutto rosso e i capelli scompigliati,con un dito traccio i contorni del suo viso e gli sorrido dolcemente

<< Allora?>>gli chiedo mentre continuo ad accarezzargli il viso

<< Come è andata con Erin?>>mi chiede con finto disinteresse

Lo sapevo era per questo che era triste,lo guardo dolcemente e poi scoppio a ridere stringendomelo al petto

<< Con Erin non è successo nulla e mai succederà,io sto con te Shun,tu per me sei prezioso,anzi sei la cosa più preziosa che ho,Erin è un amica niente di più>>lo rassicuro dopo che ho smesso di ridere

Non gli do il tempo di ribattere e gli dò un bacio pieno di tutta la passione e l’amore che provo per lui,ti dimostrerò mio dolce Shun che per me sei la cosa più preziosa

Grazie in anticipo a tutti coloto che leggeranno e commenteranno e a chi leggerà senza commentare

Alla prossima

Camus