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Autore: niny95    26/03/2018    0 recensioni
[Hollstein Au]
Laura Hollis lavora come segretaria in uno degli studi legali più importanti della zona.
La sua vita è come quella di migliaia di ragazze della sua età.
Cosa succede quando incontra Carmilla Karnstein, l'affascinante figlia di uno degli avvocati più importanti della città?
[Mini Long]
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Carmilla Karnstein, Laura Hollis, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2.
 
Carmilla non aveva mai creduto all’amore a prima vista e tutte quelle robe lì, eppure non appena aveva incrociato lo sguardo di  Laura Hollis aveva capito che c’era qualcosa di diverso in lei.
«Allora, qual è il tuo lavoro?» chiese Laura reclamando l’attenzione dell’altra ragazza.
Si trovavano da Silas uno dei migliori ristoranti della zona.
«Dì la verità, sei uscita con me solo per questo.» scherzò Carmilla con un occhiolino.
Laura sorrise «Forse.»
Laura aveva davvero un bel sorriso pensò Carmilla mentre rispondeva «Sono una scrittrice.»
«Wow! Cosa scrivi?»
«Libri per bambini, e quando capita qualche graphic novel.» Carmilla sorrise prima di aggiungere «Ne è valsa la pena?»
«Sì direi di sì.» rispose Laura.
«Beh, signorina Hollis, visto che io ho scoperto un paio di mie carte, direi che è il caso di rimediare.» disse Carmilla.
Laura rise «Cosa vuoi sapere?»
«Tutto, Cupcake.» ammiccò Carmilla con un luccichio negli occhi.
«È una promessa o una minaccia?»
«Entrambe.» disse Carmilla mostrando i denti bianchi in un sorriso.
«Chiedi pure, sono un libro aperto.»
«Parlami di te.» Carmilla sorrise mentre parlava, era la prima volta in molto tempo che una ragazza la incuriosiva così tanto.
«Te l’ho detto, sono un libro aperto. Vivo con mio padre e non frequento nessuno momentaneamente, il resto te l’ho già detto. La mia vita non è molto movimentata.»
«Non chiedevo di meglio!» rise Carmilla stringendole una mano.

 
Carmilla ultimamente si ritrovava più spesso del solito allo studio legale.
«Sei qui per tua madre o per me?» chiese Laura sorridendo.
Carmilla si passò una mano tra i capelli «Credimi Cupcake, meno vedo mia madre e meglio sto.» disse.
«Capisco Carm.» sorrise Laura.
«Carm?» Carmilla inarcò un sopracciglio al sopranome.
Laura ridacchiò «Beh, dal momento che tu mi chiami Cupcake io posso chiamarti Carm, no?»
«Hai carattere, mi piace!» disse Carmilla ridendo poi passandole un bigliettino da visita aggiunse «Chiamami se ti va.»
«Carino il bigliettino!» disse Laura sorridendo.
«Spero non sia il solo.» ammiccò Carmilla.

Qualche ora dopo il cellulare di Carmilla squillò «Dai il tuo numero a tutte le segretarie di tua madre?» la salutò la voce di Laura.
Carmilla sorrise «Solo a quelle carine.»
«Devo sentirmi onorata allora?»
«Puoi scommetterci!»
Laura rise, una risata dolce e cristallina che fece perdere un battito a Carmilla.
Se continui così finirai per innamorartene le disse la sua coscienza ma lei la ignorò.
«Vuoi andare da qualche parte?» le disse poi.
«Non so se dovrei fidarmi. Sai, dicono che non sono affidabili le tipe che vestono in pelle nera.»
Carmilla rise «Ma certo! Soprattutto se sono scrittrici di libri per bambini, potrebbero rapirti e usarti come cavia.»
Laura rise «Dove andiamo?» le chiese poi.
«Ti va qualcosa di alternativo?»
«Tipo cosa?»
«Un giro in moto.»
«Hai una moto?» chiese Laura sorpresa.
«C’è l’ho. Potremo fare un giro e poi andare a mangiare qualcosa.»
«Mi piace!» rispose Laura entusiasta.
Carmilla rise all’entusiasmo dell’altra ragazza. «Domani?»
«Con piacere!»

Il giorno dopo alle 10.30 Carmilla chiamò Laura.
«Pronto?» le rispose la voce assonnata di Laura.
«Cupcake, dormivi?» le chiese dolcemente Carmilla.
«Sì, scusa. Ieri sono rimasta alzata fino a tardi a finire l’articolo.»
«Mi spiace.» disse Carmilla con un lieve sorriso «Ho chiamato per chiedere il tuo indirizzo.»
«Vuoi venire a prendermi?»
«Certo, avevi dubbi?» Carmilla sorrise «Cupcake,mettiti qualcosa di comodo.»
«Okay!» rispose Laura con entusiasmo mentre le dettava l’indirizzo.

Carmilla arrivò a casa di Laura dieci minuti dopo. Lei uscì di casa con un paio di jeans e una t-shirt, i capelli legati in una coda di cavallo «Vado bene?» chiese.
Carmilla fischiò in approvazione.
«Allora principessa, sei pronta a fare qualcosa di decisamente spericolato?» chiese Carmilla con un sorriso.
Laura le lanciò un’occhiataccia «Non sono una principessa.» disse salendo in moto dietro Carmilla.

Erano appena scese dalla moto, Carmilla si era fermata in un parco e adesso stava stendendo una coperta per terra.
«È stato fighissimooo!» urlò Laura entusiasta «Il cuore mi batte fortissimo. Senti un po’.»  Laura prese la mano di Carmilla e se la poggiò nel cuore.
Carmilla arrossì «Mi fa piacere che ti sia divertita.» disse «Mangiamo?» aggiunse poi indicando i sandwich.
«Certo!» rispose Laura sorridendo. «Perché non parli mai di tua madre?» chiese poi cambiando discorso.
Carmilla distolse lo sguardo «Io … noi non andiamo molto d’accordo.» Carmilla sospirò «Mia madre non poteva avere figli. Così … ci ha addotato. »
«Ci ha?»
«Sì, ho un fratello e una sorella. E, lei ha riposto tutta la sua fiducia in noi, nella speranza che seguissimo le sue tracce e quando mi sono rifiutata, beh non le è andata molto a genio.»
«Oh, mi spiace.» disse Laura con comprensione.
Carmilla ridacchiò «Oh, non importa. Ma parlami di quell’articolo.»
Laura rise «Porte interdimensionali.»
«Parlamene!»
«Beh, ci sono molte ipotesi. C’è chi dice che la nostra realtà sia solo una delle infinite frequenze coesistenti all'intero di un multi-verso. C'è chi sostiene che sia continuamente visitata da esseri provenienti da altre dimensioni e chi è convinto che qualsiasi decisione assunta da qualsiasi essere umano creerebbe dal nulla nuovi universi nei quali prenderebbe corpo ognuna delle possibili scelte opzionabili, in un'intricata ramificazione ad albero costruita da tutte le possibili scelte e relative conseguenze.
Chi sa che tu non vieni da un multi-verso?» rispose Laura, i suoi occhi brillavano.
«Chissà?» disse Carmilla con un sorriso.

 «Grazie per oggi.» disse Laura quando arrivarono a casa «Mi sono divertita.»
Carmilla fece un occhiolino «Quando vuoi, Cupcake!»
Laura sorrise «Ti farei entrare, ma mio padre ti farebbe l’interrogatorio.»
Carmilla rise «Posso?» disse poi guardandola con dolcezza.
«Cosa?» chiese Laura sorridendo.
«Questo.» disse Carmilla avvicinandosi e baciandola dolcemente, Laura arrossì mentre rispondeva al bacio.
Quando si staccarono Carmilla sorrise «Ci sentiamo, Cupcake!»
Laura sorrise mentre con una mano si toccava le labbra incredula entrando in casa.
Carmilla sorrise ancora.
Adesso era il suo cuore che batteva fortissimo.

Note: Salve!
Ebbene, ecco il secondo capitolo.
Possibilmente il finale può sembrare affrettato ma come detto è una mini long quindi preferisco non dilungarmi troppo xD
E poi in generale io non faccio soffrire troppo nelle mie fanfic xD
Spero vi piaccia,
alla prossima
Niny :)

 
   
 
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