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Autore: colinred_    27/03/2018    0 recensioni
[ElijahxElena] [Accenni Klaroline]
Elena si trasferisce in Italia intenta a staccare un po' dalla vita frenetica di Mystic Falls, ma una visita inaspettata le cambierà tutti i piani.
Dovrà ancora fare i conti con il suo passato, tra nuovi cacciatori pronti ad ucciderla, proposte di viaggi oltreoceano e un vampiro con l'interruttore spento capace di uccidere un'intera Mystic Falls.
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert, Elijah, Klaus
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO DIECI

Elijah si scostò dal suo tocco e cercò di incontrare i suoi occhi, per riuscire a percepire anche solo una scintilla di scherno attraversare le sue iridi, ma Elena aveva appena calato la testa ed era sfuggita al suo sguardo interrogativo. 
Elijah sperava di aver capito male ciò che la ragazza le aveva appena detto. 
Si levò di dosso le lenzuola, aiutandosi con i piedi e poi si alzò rimettendosi i boxer e i pantaloni in fretta.
"Aspetta Elijah!" Elena lo seguì fuori dal letto tirandosi dietro il lenzuolo, ma l'altro non le diede ascolto; solo quando indossò anche una maglietta si fermò "Io lo sapevo", sussurrò, "sapevo ti saresti pentita" poi passò oltre Elena che lo afferrò per un braccio affinché si fermasse, ma lui lo strattonò via uscendo dalla camera, che per una notte era stata la loro, di camera.
"Elijah!" provò di nuovo la ragazza, "Elijah non è come sembra!"

Elena pensava di sentire la porta di casa sbattere da un momento all'altro, segno che l'originale l'aveva lasciata sola a rimuginare sui suoi pensieri, ma questo non avvenne. 
Sentì tuttavia un rumore di padelle e scaffali aperti e poi richiusi.
Decise di aspettare qualche minuto prima di raggiungerlo, per dargli la possibilità di calmarsi.
Scese scalza e in punta di piedi, affacciandosi nella cucina dove vide Elijah destreggiarsi fra i vari utensili.
Le spuntò un sorriso e un risolino sommesso.
"Smettila di fissarmi, so che sei lì dietro..." disse Elijah non perdendo di vista ciò che stava facendo.
"Oh non mi stavo certo nascondendo..." Elena lo raggiunse e si appoggiò allo stipite della cucina continuando ad osservarlo.
"Sei tra i piedi, spostati." 
"Va bene! Va bene, mi sposto santo cielo!" alzò le mani in segno di resa per poi accomodarsi poco più in là di qualche centimetro, cosa che fece sbuffare l'altro. "Saranno sempre così le nostre liti d'ora in poi? Con uno che pianta in asso l'altra o viceversa senza dare neanche la possibilità di spiegarsi?" 
Elijah portò le mani ai fianchi, non prima di averle passate fra i suoi capelli per l'esasperazione "Cosa c'è da spiegare Elena? Vuoi tornare a Mystic Falls, quella è casa tua! Neanche la tua nuova casa in Italia e il tuo cane potranno farti desistere dal tornarci...tanto meno io che sono solo uno chiunque che per qualche sua strana motivazione è voluto rientrare nella tua vita" Elijah sospirò. "Non potevo pretendere che in meno di due settimane imparassimo ad amarci e ho fatto un errore, ma non me ne pento."
Elena lo osservava, in silenzio, vomitare una dietro l'altra tutta quella serie di parole. "Non ti sto lasciando Elijah" disse calma.
L'altro la guardò e la sua espressione cambiò "Ma hai detto che vuoi tornare a Mystic Falls!" 
"Sì, voglio tornare a Mystic Falls...ma non per restarci! Voglio solo sistemare il disastro che sta combinando Damon da quando sono partita."

"Solo quello?" 
"Sì, solo quello" Elijah si sentì immensamente stupido in quel momento, a che età era regredito di colpo? Non poteva credere di aver fatto una scenata senza nessun motivo e si diede due schiaffi mentalmente. Il suo Ego stava decisamente venendo meno e capì di aver proprio perso la testa per quella ragazza che adesso lo stava osservando, trattenendo delle grandi risate. "Smettila, non è divertente!"
"Sì che lo è, anche molto!" Elena gli si avvicinò intrecciando le sue braccia dietro il collo del vampiro e si fece più vicina. "Almeno non ho dovuto cercarti per tutta la cittadina" fece sfiorare i propri nasi e poi gli rubò un bacio a stampo per poi allontanarsi. "Fra quanto è pronta la colazione?" sorrise la ragazza, in realtà l'originale non aveva davvero intenzione di preparare qualcosa...

"Già, fra quanto è pronta la colazione? Mi stupisci sempre di più, fratello. Sarò lieto di intrattenermi con voi." Klaus era comparso all'improvviso, avevano sentito la porta sbattere e poi lui si era piombato in cucina e adesso guardava entrambi con quel sorriso inquietante che era solito fare, mentre Elena lo guardava disgustata e Elijah sembrava aver perso la lucidità, ormai da un paio di minuti, anzi probabilmente quel giorno non si era per niente svegliata con lui.
"Oh d'accordo, non guardatemi così! Ho appena scoperto che non riesco a sopportare la vista di voi due, attaccati come polpi, per più di due minuti. Santo cielo, stiamo davvero diventando come i fratelli Salvatore? Sono diventato sarcastico come Damon? Peccato che non ti desidero e non spegnerei mai il mio interruttore per una come te, anzi esattamente come le altre..."
"Wow e questo cos'era?" chiese Elena, oggi i Mikaelson erano in vena di lunghi discorsi.
"Un'ammenda e questa invece è la colazione," sventolò un sacchetto davanti ai loro occhi "quindi Elijah evita di disturbarti, anzi di disturbarci tanto e continuiamo a disprezzarci amabilmente a tavola."

Elijah fu il primo a prendere posto, ancora molto confuso, ed Elena gli si sedette di fronte, Klaus invece accanto alla ragazza che in un attimo, trovò il posto dove accomodarsi il più lontano possibile da lui, che rise. 
"Allora, Kather- ops, scusa Elena. Vi confondo ancora, infondo siete tutte uguali..." Klaus non ricevette risposta e continuò ancora, "Un Salvatore di qua, un Mikaelson di là, mi chiedo se ci voglia ancora molto prima che tu ti innamori di me. Non è così? Stefan, Damon..."
"Non sono innamorata di Damon..."
"Allora sai ancora parlare, pensavo che mio fratello ti avesse strappato la lingua per sbaglio mentre-"
"Quanto sei idiota..."
"Adesso basta voi due!" Elijah si alzò dalla sedia e sparì su per le scale.
"Ti conviene farti gli affari tuoi Klaus, adesso mi fai meno paura di prima e sono pronta a tutto. Non ho tempo da perdere qua con te, quando ci sono problemi più importanti da risolvere a Mystic Falls!" adesso anche Elena lasció la propria seduta e fece per andarsene quando "Aspetta un attimo, torni a Mystic Falls?" 
"Solo per sistemare alcune cose..."
"Elijah verrà con te?" 
"Non ne ho idea."
Klaus sembrò pesare per un attimo le parole che stava per pronunciare "Salutami Caroline, allora." 

 

  
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