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Autore: Alice 83    28/03/2018    0 recensioni
Ciao a tutti!!! Eccomi di nuovo qui a pubblicare un altro piccolo sclero su Arrow. Questa one shot è un missing moment dopo l'ep 17 della quinta stagione quando Oliver torna nel bunker dopo le torture subite da Chase. Lo so è passato un po' di tempo da quell'episodio, ma mi sono sempre rammaricata che gli autori non ci abbiano fatto vedere i momenti immediatamente successivi al suo ritorno nel covo e così ho immaginato cosa potrebbe essere successo. Spero vi piaccia!
Un ringraziamento e una menzione speciale a Francy che mi sprona sempre a scrivere e che ormai è la mia consulente personale oltre che memoria vivente per tutto ciò che riguarda Arrow. Grazie come sempre per risolvere tutti i miei dubbi e per l'accurattezza e la precisione che mi consentono di non perdere pezzi e di non commettere imprecisioni!! Sei unica!
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Felicity Smoak, John Diggle, Oliver Queen
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Stavano cercando Oliver da giorni … ormai era passata una settimana mentre l’angoscia e la disperazione stavano letteralmente prendendo il sopravvento perciò fu un totale shock quando sentirono il consueto rumore dell’ascensore e videro comparire Oliver zoppicante, sanguinante e dolorante avanzare verso di loro.
Felicity, Dig e Curtis erano impietriti …. Felicity faceva persino fatica a guardarlo…aveva la giacca aperta, il torace completamente coperto di sangue, in parte ancora fresco in parte rappreso…rabbrividì in tutto il suo essere… cosa gli aveva fatto quel mostro? Fino a dove si era spinto con le sue torture...Anche il viso era una maschera di sangue..il naso gonfio….occhiaie profonde sotto gli occhi…non aveva mai visto Oliver così neanche quando tre anni fa Slade l’aveva quasi portato a consegnarsi a lui e lei e Dig avevano dovuto fermarlo con la forza sparandogli un tranquillante o durante lo scontro finale con i soldati riempiti di Mirakuro..neanche quando Ra’s al Ghul gli aveva fatto il lavaggio del cervello e l’aveva trasformato in Al Sah-him….qualcosa era diverso stavolta…Felicity però non riusciva ancora a capire cosa….
Dig e Felicity passati i primi attimi di impietrimento fecero qualche passo per avvicinarsi a lui, ma Oliver a quel punto si fermò e indietreggiò di qualche passo.
‘’State indietro…non toccatemi…nessuno si avvicini ... non merito niente…sono un mostro…sono solo un assassino…è stata tutta una menzogna….sono un mostro…un mostro’’…continuava a pronunciare queste parole, come una cantilena…parole che per Felicity erano assolutamente senza senso…
Curtis che era il più vicino a lui, incurante delle sue parole compì un deciso passo in avanti e Oliver scattò come un animale selvatico ‘’ANDATEVENE VIA TUTTI ….voglio stare solo…è finita…la missione…tutto questo…basta è finita…andate via….non merito nulla…sono solo un mostro…’’
Dig e Fel si lanciarono una rapida occhiata e senza bisogno di parlarsi si accordarono silenziosamente sul da farsi…
‘’Curtis perché non vai a casa ….chiama gli altri…avverti che Oliver è di nuovo con noi…chiama Quentin’’ disse Dig con tono calmo e pacato avvicinandosi lentamente a Oliver che si vedeva faceva fatica persino a sostenere l’arco con la mano destra…la causa era sicuramente la brutta ferita da taglio che gli aveva perforato la spalla destra e dal quale gocciolava ancora del sangue…
Curtis fortunatamente non discusse quanto detto da Dig e velocemente recuperò la sua giacca e sparì nell’ascensore.
Felicity a quel punto si mosse verso Oliver…la sua mente affollata come sempre da mille pensieri…è vero non stavano più insieme da un po’…e tante cose erano successe…il suo tentativo di buttarsi alle spalle la loro storia con Billy…Fel non poteva non pensare che averlo fatto entrare nella sua folle vita aveva decretato la sua morte e si sentiva doppiamente peggio perché si era ben presto resa conto che non lo amava…non voleva ammetterlo ancora….ma tutto le diceva che non avrebbe mai amato nessun’altro come amava Oliver e vederlo così era straziante e devastante….lei non aveva mai smesso di amarlo…ora se ne rendeva conto anche se in cuor suo lo sapeva da sempre.
Alzò di nuovo lo sguardo su di lui: i suoi occhi avevano il vuoto dentro …. Li guardava, ma come se non li vedesse…perso ancora nelle torture che quel bastardo doveva averli inflitto….da tutti questi mesi era stato dieci passi avanti a loro e il fatto di non essere riuscita a localizzare Oliver per ben 6 giorni faceva capire quanto li tenesse sotto scacco.. lo avrebbe distrutto quel bastardo…ora più che mai…nessuno aveva il diritto di ridurre Oliver in questo modo!!
Felicity intanto era riuscita ad avvicinarsi abbastanza da allungare una mano e provare a sfiorare la sua guancia…a stabilire un contatto, ma Oliver scattò nuovamente indietro come un animale in gabbia e per la prima volta si ritrasse al suo tocco…in Fel montò una rabbia…gliel’avrebbe fatta pagare a quel bastardo di Prometheus anche per questo!
Dig intanto era arrivato a toccare l’arco che Oliver li lasciò senza opporre resistenza.
Dig e Felicity si muovevano intorno a lui come se si trovassero di fronte ad un animale selvatico appena strappato alla vita selvaggia cercando di compiere movimenti lenti e parlare con calma.
‘’Oliver vieni a sederti…fatti dare un’occhiata’’ disse piano Dig rincuorato dal fatto che aveva almeno mollato l’arco…
‘’No no … andate via…andate via anche voi due ….voglio stare da solo…devo stare da solo…andate via tutti…’’.
‘’Oliver non essere assurdo o ti fai minimamente curare o saremo costretti a chiamare il 911 e in ospedale dovrai raccontare per filo e per segno che cosa ti è capitato…avanti faremo in un attimo e poi se vorrai potrai restare solo e io e Felicity ce ne andremo..’’ribadì con tono fermo Dig.
Finalmente Oliver mosse qualche passo verso il lettino dell’infermeria e con un certo sforzo riuscì ad issarcisi sopra.
Fel fu subito da lui e con estrema delicatezza gli tolse la giacca che era appoggiata solo sulla spalla sinistra, ma non era per niente pronta a vedere come era ridotta la sua schiena.,…anche questa costellata di tagli e quelle che sembravano bruciature che si aggiungevano a tutte le altre cicatrici che aveva….
‘’Torniamo subito Oliver…raccogliamo il necessario…’’ disse Dig.
Fel aveva capito che era solo una scusa per allontanarsi da lui.,..per confrontarsi un attimo e capire che cosa fare …’’Non l’ho mai visto così’’ esordì lei ‘’…e se avesse raggiunto il punto di rottura John? Sembra rassegnato, completamente svuotato della voglia di vivere…vuoto…Dio cosa gli avrà fatto quel mostro…come abbiamo potuto non riuscire a trovarlo per 6 dannatissimi giorni!!’’.
‘’Ora è chiaro che non è in sé Felicity…aspettiamo a trarre delle conclusioni…è chiaramente sotto shock e sicuramente quello che ha subito ha fatto riaffiorare in pieno la PTSD (Sindrome da stress post-traumatico)…sembra in piena crisi ... sicuramente l’ha privato del sonno proprio per questo dobbiamo farlo dormire…e dopo valuteremo quali azioni intraprendere…ora non è in grado di capire cosa sia meglio per lui dobbiamo dargli un sedativo anche per riuscire a curare le sue ferite visto che non si vuole far toccare, hai visto come scatta in modo automatico. Nemmeno l’Oliver appena tornato dall’isola era messo in questa situazione… quel bastardo di Prometheus ha saputo decisamente quale leve toccare. Fel cerca di distrarlo, di fare in modo che ti guardi, che si concentri su di te mentre io gli inietto il sedativo’’.
Tornarono quindi da lui che aveva gli occhi completamente assenti Felicity si sentì spezzare dentro…prese una garza e la bagnò con il disinfettante ‘’Oliver sdraiati un secondo così ti posso pulire e disinfettare il viso…solo un attimo ti prego.’’
Controvoglia e con non poco dolore Oliver si sdraiò finalmente sul lettino e Felicity cominciò delicatamente a disinfettare i piccoli tagli e le abrasioni che aveva sul viso. Con la coda dell’occhio vide che Dig aveva già preparato la siringa con il sedativo. Prese il volto di Oliver e lo girò piano piano versò di sé. Dig intanto si avvicinò cautamente e con un movimento fulmineo prese il braccio di Oliver e gli iniettò tutto il contenuto della siringa. ‘’Scusa fratello ma è necessario...’’ Oliver scattò e cerco di sollevarsi ma dopo pochi secondi nei quali Dig lo teneva per le spalle per farlo stare giù non oppose più resistenza e chiuse gli occhi dopo giorni.
Il suo corpo finalmente si rilassò completamente ‘’Ha agito in fretta’’ disse Fel.
‘’Ho utilizzato lo stesso sedativo ad azione rapida che Oliver inserisce nelle sue frecce tranquillanti. Ok diamoci da fare ci aspetta una lunga notte’’ rispose Dig. ‘’Fargli un prelievo voglio capire se gli ha dato qualche tipo di droga che potrebbe aver lasciato degli strascichi nell’organismo e vediamo i suoi valori in generale anche se c’è già il sedativo in circolo almeno abbiamo un quadro complessivo delle sue condizioni. Facciamogli anche subito una radiografia per vedere se c’è qualcosa di rotto e un’ecografia per valutare eventuali danni interni anche se mi sento di escluderli visto che è riuscito ad arrivare fin qui. Intanto collego una flebo con della soluzione salina e metto in soluzione dell’altro sedativo, voglio farlo dormire almeno per 8-9 ore; è’ un sonno forzato quindi non è riposante come se dormisse naturalmente ma almeno daremo un po’ di tregua alla sua mente. Fel attaccalo anche al monitor cosi teniamo sotto controllo battiti e pressione.’’
Analizzando le immagini radiografiche ed ecografiche fortunatamente sembrava tutto più o meno a posto, a parte qualche costola incrinata per i pugni e i calci che sicuramente aveva subito…diciamo che il bastardo era stato molto attento a non causare danni agli organi interni…del resto gli serviva vivo pensò Dig e il corpo di Oliver era davvero di una tempra e una resistenza straordinaria.
Nel mentre anche i risultati delle analisi del sangue vennero pronti. ‘’Non ci sono residui di droga o di qualche farmaco, ovviamente è disidratato e ha i valori delle vitamine e dei sali minerali bassi..sicuramente non avrà mangiato per nulla e a malapena gli hanno dato da bere. Ora gli do qualche integratore in modo da rimettterlo un po’ in forze ’’ disse Dig. ‘’Procediamo ad esaminargli le ferite…disinfettiamole e suturiamole dove è necessario. Fel collega nche una sacca di sangue per reintegrare quello che ha perso’’.  
‘’Ha anche delle bruciature sulla schiena’’ continuò Fel…’’e poi quello stronzo gli ha rimosso il tatuaggio Bratva…l’ha bruciato letteralmente…Dio Dig non ce la faccio più, immagino il dolore…è così frustrante..lo farei a pezzi con le mie mani, ma ti rendi conto cosa gli ha fatto…per giorni e giorni’’.
‘’Felicity so quanto è difficile soprattutto per te e anch’io lo strangolerei qui se potessi, ma ora quello che possiamo fare per Oliver è prenderci cura di lui al meglio e stargli vicino. Poi penseremo a come fargliela pagare.’’
Passarono in rassegna tutte le sue innumerevoli ferite, tagli, abrasioni sul torace, sulle braccia, sulle gambe guardandole attentamente sotto la luce della lampada chirurgica fino a che Dig non ruppe il silenzio.
‘’Le ferite sono state inferte per creare il massimo dolore con il minimo sanguinamento…voleva essere sicuro che rimasse sveglio tutto il tempo e che non svenisse… non sono opera di un principiante della tortura…non ha esitato, le perforazioni e i tagli sono netti, precisi ... si dev’essere esercitato per anni per arrivare a questo livello. La bruciatura sul pettorale è abbastanza grave, Fel pulisci bene tutta la zona, rimuovi i lembi di pelle bruciata, disinfetta bene poi procedi a spalmare la pomata per le ustioni e mettiamo una bella garza. Io mi occupo intanto della ferita alla spalla che è quella che mi sembra più grave, con il coltello l’ha trapassato da parte a parte e ha lesionato il muscolo. Ci vorrà un po’ perché i tessuti guariscano del tutto.’’
Per un po’ lavorarono in silenzio tra disinfettanti, pomate, ago e filo…per Felicity ogni taglio, ogni botta, ogni abrasione era una ferita alla sua stessa anima…che stessero insieme o no tra lei e Oliver c’era e ci sarebbe stato sempre un legame profondo…e ora era come rivivere le torture su di sé…
‘’Con il torace direi che abbiamo finito, mettiamolo un attimo sul fianco… piano… e occupiamoci della schiena.’’ Disse Dig rompendo il silenzio che durava da qualche ora.
Con molta delicatezza li presero il braccio e la spalla attenti a non toccare i tubi delle flebo e controllando che il respiro e il battito rimanessero regolari e ripresero a disinfettare, cucire e bendare.
Quando ebbero finito erano entrambi sudati e a Felicity tremavano le gambe per l’agitazione e per essere stata in piedi così tante ore.
Lo riposizionarono delicatamente sulla schiena e Dig prese dal cassetto le cinghie di contenimento.
‘’Che vuoi fare con quelle’’ disse Fel in tono inorridito.
‘’E’ solo per precauzione…non sappiamo come reagirà quando si sveglierà, in che stato d’animo sarà Felicity… vorrei evitare che facesse il matto strappandosi i punti e staccandosi le flebo.’’
Fel annuì…sebbene non gli piaceva l’idea di vedere Oliver legato anche lì sapeva che DIg aveva ragione…dovevano pensare a lui visto che Oliver non era in grado di farlo al momento.
Ora che lo guardava addormentato, ricoperto di bende varie, ma ripulito dal sangue gli sembrava il suo solito Oliver e non l’ombra di sé stesso che era entrato nel bunker solo qualche ora prima.
Ma lui ce l’avrebbe fatta, ce la doveva fare, non era crollato in cinque anni di inferno non sarebbe crollato adesso!!
‘’Sediamoci e riposiamoci qualche ora…la flebo con il sedativo sta per finire per cui non ci vorrà moltissimo prima che si svegli.’’ disse Dig.
Si sedettero sulle poltrone troppo esausti per parlare sia fisicamente sia a causa della tensione emotiva accumulata in questi giorni in cui Oliver era stato in ostaggio e non avevamo saputo nulla di lui…finalmente era di nuovo con loro… al sicuro, questa era la cosa più importante.
Felicity prese in mano il cellulare era arrivato un messaggio di Curtis aveva avvertito tutti che Oliver era stato ritrovato e chiedeva notizie sulle sue condizioni. Ora sta dormendo scrisse velocemente Fel. Era troppo stanca per dare tutte le spiegazioni del caso e in un certo qual modo non le andava neanche di farlo, di dire quali erano le reali condizioni di Oliver; uno perché ancora non sapevano come si sarebbe svegliato, due perché sentiva che questa era una cosa che riguardava solo loro tre, il team Originale.
Probabilmente si appisolarono per qualche tempo (del resto erano giorni che non dormivano neanche loro occupati nella ricerca ininterrotta di lui) perché furono svegliati di colpo da un rumore forte di strattonamenti e colpi. Oliver si era decisamente svegliato e non era dell’umore migliore.
Corsero subito da lui che si agitava come un matto, tirando le cinghie e facendo sobbalzare tutto il lettino. ‘’Oliver stai calmo riaprirai le ferite per favore’’ disse DIg.
‘’SLEGATEMI SUBITO ADESSO’’ urlò di rimando Oliver…stava riacquistando le forze decisamente pensò Dig.
‘’Ti ha tenuto legato vero? Tutto il tempo? E’ per quello che stai reagendo così? Che cosa ti ha fatto Oliver? Ti prego permettici di aiutarti, siamo solo noi io e Dig…so che neanche a noi hai raccontato tutto dei 5 anni in cui sei stato via ma di questi sei giorni ti prego dicci qualcosa..permettici di capire perché dici queste cose assurde e ti comporti come un m.’’ Fel si bloccò all’improvviso non volendo pronunciare quella parola che avrebbe potuto turbarlo ancora di più.
Sarà stato il tono di disperazione e sincera preoccupazione di Felicity, ma finalmente Oliver smise di agitarsi e la guardò. C’era una determinazione diversa nei suoi occhi…non erano più vuoti o assenti, ma invece che esserne rassicurata Felicity ebbe una brutta sensazione … come se il peggio dovesse ancora arrivare.
Con voce fin troppo calma e risoluta Oliver disse ‘’Non sono pronto a parlarne…non adesso… ho bisogno di stare da solo per favore…LEVATEMI queste cinghie e le flebo e tutto il resto ADESSO.’’
Dig e Felicity in silenzio rimossero le cinghie e Dig staccò le flebo che lo stavano reidratando.
‘’Oliver perché non vai a casa, hai bisogno di riposare ancora e di riprenderti e dormire poi potremo parlare di quello che è successo e di cosa vuoi fare’’ disse Dig in tono pacato.
‘’Non ho bisogno di pensare o riflettere ho già deciso ...tutto questo…indossare il cappuccio di Yao Fei, la mia missione, il libretto di mio padre…. è stata solo una enorme menzogna e mi dispiace avervi coinvolto…io non sono la persona che credete che io sia…non lo sono mai stata…Non indosserò più il costume di Green Arrow…non ne sono degno…e ora per favore andate via….tutti e due…ovviamente dovremo fermare Chase e lo faremo, ma poi sarà tutto finito.’’
Dig e Felicity si guardarono …sapevano che per il momento non era possibile farlo ragionare o fargli cambiare idea e che dovevano fare quello che chiedeva.
‘’Chiamaci se hai bisogno di qualcosa…e Oliver stai attento..se non stai qui vai subito a casa….Quentin ha ovviamente costruito una storia di copertura per la tua assenza…ed è vero lui ti ha lasciato andare, ma non sappiamo quali saranno le sue prossime mosse’’ disse Dig.
Felicity era sconvolta non riusciva a credere alle parole che Oliver aveva appena detto…perché diceva che non era degno di indossare quel cappuccio…cioè voleva abbandonare la missione..che stava decidendo….che cosa gli aveva fatto quel bastardo per portarlo a dire queste cose…non riusciva neanche a parlare, ma odiava l’idea di lasciarlo ancora da solo a rimuginare… a crogiolarsi nella sua oscurità..per lei lui era e sarebbe sempre stato  un eroe…il suo eroe…aveva cambiato così profondamente la sua vita…aveva fatto così tanto per loro…per la città…a fronte di sacrifici incredibili. Ma ora non avrebbe dovuto fare tutto da solo…Felicity sentiva che con la Helix lo avrebbe aiutato...la chiave per sconfiggere Prometheus erano loro…e Felicity era pronta a fare qualunque cosa pur di avere il loro aiuto!
Usciti dal bunker i suoi pensieri furono interrotti da Dig ‘’Tranquilla per Oliver…deve ancora processare quello che è successo, ma riuscirò a farlo ragionare Fel..anche se è un testone incredibile e si colpevolizza sempre come al solito per tutto con le buone o con le cattive ne verrò a capo. Ora va a casa a riposati è stata una settimana devastante a dir poco. A parte Oliver è tutto a posto?
‘’Si si certo Dig sono solo tanto preoccupata per lui. Stai tranquillo sto bene. A domani.’’
Ed entrambi si avviarono alle rispettive macchine.
  
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