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Autore: Elisir86    29/03/2018    0 recensioni
Infine si accorse che quell'immagine che lo stava fissando con occhi sgranati non era la sua.
Certo il viso era simile al suo -forse con qualche chilo in più- ma i capelli erano di un castano scuro e gli occhi erano di un tenue verde...
...un colore che non vedeva da secoli.
Si portò una mano al petto e il riflesso eseguì lo stesso movimento e forse -ma solo perché ancora non aveva metabolizzato tutte le stranezze- quello fu il momento più spaventoso della sua vita.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: 2p!Hetalia, Austria/Roderich Edelstein, Danimarca, Sud Italia/Lovino Vargas, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo XXV

Sadiq

 

 

 

Marocco si era alzato in piedi, gli occhi neri dardeggianti di rabbia “Cosa intendi per sterminarli? Sono pur sempre nostri fratelli!”

Sadiq guardava la scena da dietro la maschera, non gli importava un granché di quello che stava capitando, anche perché Germania e Inghilterra erano in grado di sedare una lite da niente.

 

Ma da dove gli è uscita un idea del genere a quello stupido?!

 

Si lasciò dondolare pericolosamente sulla sedia mentre poco distante anche Libia ed Egitto si erano uniti a Feisal “Esatto! Non dimenticare che noi siamo qui anche a nome di Siria!” Dawud si era messo ad accarezzarsi il pizzetto “È messa talmente male che non riesce praticamente a camminare...”

“...Non dimentichiamoci che è anche addolorata per non riuscire a sistemare da sola le sue questioni interne...”

“...Piange in continuazione...”

“...È l'unica sorella che abbiamo, non possiamo lasciarla da sola...”

Le voce dei tre arabi si sovrapponevano in maniera fastidiosa tanto che perfino Grecia, accanto a lui, si svegliò dal pisolino.

“Chi ha detto che sarà l'unica a sparire?” la voce di Danimarca suonò talmente minacciosa che gli drizzò i peli delle braccia, non sentiva più quel brivido dai tempi della guerra e questo la diceva lunga.

Si concesse di guardare il nordico, se ne stava in piedi con occhi glaciali e la sua aurea funesta oscurava i suoi compagni, sembrava un tiranno.

“Per quel che ne so, la causa di tutto questo è di tutti voi.” lo vide allargare le braccia ignorando gli sguardi confusi che lo circondavano “Questi terroristi provengono da Stati diversi ma pur sempre arabi.”

Tunisia e Arabia Saudita si mossero in contemporanea “Che vorresti dire?” il primo a parlare fu Issam “Io e il mio popolo stiamo facendo di tutto per bloccare i terroristi! Siamo completamente contrari alla loro idea di mondo ideale, non ci puoi mettere a confronto!”

Turchia smise di dondolarsi quando incrociò lo sguardo di Matthias, non si ricordava di averlo mai visto in quello stato -ma sapeva che aveva un lato crudele che lo aveva portato quasi alla follia-, lo vide piegare le labbra in un sorriso terrificante “Non lo metto in dubbio, ma vedi...” si mise le mani in tasca “...Io non intendo sterminare solo la vostra popolazione araba ma anche quella turca.”

Sadiq alzò un sopracciglio incrociando le braccia al petto, “Io non ho nulla a che fare con loro...” e con il mento indicò il gruppo di Nazioni arabe intente a discutere animatamente nella loro lingua.

Danimarca si leccò le labbra con la punta della lingua girandosi completamente verso di lui “Sbaglio a dire che la religione per cui i terroristi sono fanatici è presente per il 90% nel tuo Paese?”

Stava per ribattere quando un colpo fortissimo proveniente dal palchetto li fece azzittire tutti, “SILENZIO!!!” la voce di Germania riecheggiò nella sala.

Ludwig si voltò freddo, glaciale pronto a fronteggiare Danimarca, a Sadiq sembrava di vedere un incontro tra Hyoga e Camus*, “Ti rendi conto di quello che stai insinuando, Matthias? Mi sembra che tu sia venuto qui solo per portare discordia soprattutto con i Paesi che hanno la sfortuna di trovarsi in questa situazione senza poterci fare nulla.”

Danimarca rise “Pensi che sia un bambino capriccioso, Germania?” Turchia increspò le sopracciglia ancora con l'amaro in bocca per non aver potuto rispondere a quel cretino “Ho solo calcolato i pro e i contro di questa situazione, per quel che mi riguarda è molto più semplice estirpare un'erbaccia alla radice per non farla crescere di nuovo. Sterminare cinque o sei Nazioni non è poi così difficile e porterebbe sollievo a noi che veniamo continuamente attaccati, tu più di tutti dovresti essere stanco di questa situazione, no?”

 

Mi sembra di avere davanti il Re del Nord, sembra che il ghiaccio lo circondi...

 

Turchia si alzò in piedi impedendo a Ludwig di rispondere “Lascia rispondere a noi...” indicando anche i Paesi arabi che annuirono, offesi e pronti a farsi valere.

“Danimarca, le tue provocazioni mi scivolano addosso, non ho problemi ad ascoltare queste tue teorie strampalate nella mia lunghissima vita ho sentito e subito di peggio.” e in fondo aveva davvero ragione, era comunque una delle più antiche Nazioni! “Tuttavia la tua tranquillità nel affermare uno sterminio di massa mi porta a chiedermi cosa sia cambiato da quando ci siamo incontrati l'ultima volta a dicembre, il tuo governo ha qualcosa da reclamare formalmente?”

Lo vide sogghignare “Le mie non sono provocazioni è semplicemente la realtà dei fatti. L'ho valutata soggettivamente, senza nemmeno badare all'unico attentato avvenuto nella mia Nazione, ho guardato da dove provengono i terroristi e sono arrivato a questa soluzione.”

Sadiq assottigliò lo sguardo cercando di seguire la logica del nordico, lo fissò a lungo nel silenzio generale, ma più lo guardava più sentiva che si stava scontrando contro un muro di ghiaccio.

“Quale soluzione? Sterminare delle Nazioni senza battere ciglio? Devo ricordati che la maggior parte dei attentatori sono nati e cresciuti nei Paesi in cui poi hanno fatto gli attentati.” si pentì di aver parlato nel momento in cui i suoi occhi si scontrarono con quelli del biondo, un brivido di puro terrore gli risalì lungo tutta la colonna vertebrale, in quelle iridi non vide nemmeno un briciolo di umanità.

Danimarca tolse le mani dalle tasche “Di quello non dovresti preoccuparti Turchia.” alzò i pallidi palmi “Vedi, una volta eliminato il problema alla radice, le piccole e inutili cellule si dissolveranno come bolle.” schioccò le dita facendo sussultare i compagni vicino a lui.

“Tu sei pazzo.” mormorò Egitto seguito a ruota da tutti gli altri, Arabia prese la parola calmando i suoi compagni “Anche se questa è la linea che vorrebbe adottare il tuo governo, deve prima avere la maggioranza di questa assemblea e dei rispettivi governi.” si sistemò il ghutrah bianco “Credi che questo sia possibile? Ti va di mettere alle votazioni questa tua proposta?”

Sadiq tornò seduto, le braccia conserte e la fronte aggrottata, sentiva che qualcosa non quadrava che Danimarca era in qualche modo cambiato, eppure la sera prima era uguale al solito, si erano messi perfino a fumare il narghilè insieme.

 

“Io la trovo una proposta molto interessante.” il brusio che si era creato per quei attimi si spense.

 

 

 

 

NOTE:

Ebbene, eccoci qui a parlare ancora della colossale cavolate di Danimarca. Ora, sono sicura che molti abbiano capito chi ha sparato l'ultima frase, ma lasciamo comunque tutto in sospeso.

Che ne dite? Sadiq l'ho voluto mostrare più calmo e maturo per via dei suoi anni.

Morten è intelligente e ha capito tutto questo leggendo gli appunti di Matthias.

 

Prossimo capitolo si ritorna nel mondo 2p dove vedremo le altre nostre due Nazioni negare il loro appoggio nella Guerra, voi cosa pensate che succederà?

*Menzione allo scontro all'undicesima casa nella saga dei cavalieri dello zodiaco

Feisal = Marocco

Dawud = Libia

Issam = Tunisia

  
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