Serie TV > Teen Wolf
Segui la storia  |       
Autore: micchan91    31/03/2018    2 recensioni
Au Sterek
...Quando si svegliò si sentì confuso, era ancora in quella fase in cui il cervello non gli permetteva di ricordare che i suoi genitori erano morti in un incendio e che lui aveva vagato nei boschi attorno alla sua grande villa per giorni prima di venire ritrovato. Sentì delle mani gentili prenderlo e alzarlo dal sedile e quando alzò lo sguardo vide una signora dall'aria gentile che gli sorrideva.
< Da oggi in poi starai qui Derek, ci prenderemo noi cura di te > aveva detto semplicemente prima di farlo entrare in quella che sarebbe stata la sua nuova casa, probabilmente per anni.
L'orfanotrofio della sua città non era altro che una grande villa piena di bambini di tutte le età, gestito dalla donna che aveva visto la sera in cui era arrivato e pieno di tante altre persone che ci lavoravano. Derek odiava già tutti.
Genere: Commedia, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Derek Hale, Scott McCall, Stiles Stilinski
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Nelle docce i suoi compagni continuarono a riempirlo di complimenti, prendendolo anche un po' in giro intuendo che volesse solo farsi bello davanti a qualcuno. Niente di ciò che fecero però gli fece ottenere risposta su chi fosse la fortunata che Derek voleva impressionare, anche perchè non era una lei, ma un lui...

Derek si soffermò solo un istante a pensare al perchè avesse fatto tutto quello per impressionare Stiles, ma alla fin fine non ci diede troppo peso e lasciò andare quei pensieri con una scrollata di spalle, Stiles era importantissimo per lui ed era normale che volesse renderlo fiero di se. Finì di lavarsi in fretta nonostante i muscoli di tutto il suo corpo lo pregassero di restare altri cinque minuti sotto il getto caldo e rilassante della doccia, ma Derek voleva uscire a festeggiare e soprattutto voleva tornare da Stiles. Si asciugò rapido e indossò un paio di jeans attillati, una maglia nera e la sua inseparabile giacca di pelle, poi uscì fuori. Quando mise piede nel giardino sentì dei botti, probabilmente qualcuno li aveva portati per festeggiare, era quasi capodanno e in molti compravano scoppietti e fuochi d'artificio per potercisi divertire. Ne sentì altri due abbastanza ravvicinati e si mise a cercare Stiles con lo sguardo, accigliandosi quando vide alcuni ragazzi raggruppati in cerchio, solitamente quando erano messi a quel modo qualcuno stava litigando. Subito si avviò verso il gruppo, sentendo mormorare diverse persone. Non poteva essere una lotta, se lo fosse stato tutti starebbero gridando, chi incitando e chi cercando di farli smettere, lì invece tutti sussurravano preoccupati. Derek scansò alcuni ragazzi e si pietrificò quando vide chi c'era in mezzo al cerchio. Subito spintonò chi gli trovava davanti e corse ad accucciarsi vicino a Scott.

< Stiles? > chiamò preoccupato il minore. Stiles era a terra, in ginocchio, e si stava premendo le mani sulle orecchie. Derek lo vedeva tremare convulsamente mentre stringeva gli occhi e si piegava su se stesso, singhiozzando cose che il maggiore non riusciva a capire.

< Derek, dobbiamo portarlo via di qui > disse Scott agitato mentre cercava di tranquillizzare il fratello e Derek annuì.

< Lo porto all'infermeria del campus > disse, ma Scott scosse la testa.

< No! Via, lontano dai botti > ribattè e Derek in un primo momento non capì, poi realizzò...il motivo per cui Stiles era finito in orfanotrofio...gli spari...il fatto che all'orfanotrofio fossero vietati i botti e il fatto che Stiles venisse portato via quando li facevano a capodanno...

< Merda > soffiò e prese il minore tra le braccia, stringendolo a se per bloccare l'attacco di panico.

< Permesso > disse poi facendosi strada tra la gente, iniziando a correre verso la sua macchina. Sentiva Stiles singhiozzare tra le sue braccia e annaspare alla ricerca di ossigeno e lo strinse meglio.

< Va tutto bene Stiles, ci sono io. Ci sono io > gli disse, ma il più piccolo non sembrava nemmeno sentirlo e quasi urlò quando qualcuno fece scoppiare un altro petardo. I tre arrivarono alla macchina e Derek la aprì rapidamente, poi mise Stiles sul sedile davanti e gli prese il viso con le mani.

< Stiles! Guardami! Stiles! > esclamò serio e preoccupato, ma Stiles era nel panico più totale e non sembrava presente a se stesso.

< Dobbiamo portarlo in ospedale Derek > gli disse Scott mettendogli una mano sulla spalla e il maggiore annuì di nuovo, mise la cintura a Stiles e chiuse lo sportello per poi fare i giro e salire al posto di guida. Gli si strinse il cuore nel sentire Stiles singhiozzare "mamma e papà" e pigiò il piede sull'acceleratore mentre Scott chiamava sua madre per avvertirla. La donna lavorava all'ospedale e in quel momento era di turno, li avrebbe aspettati all'ingresso. Ci sarebbero comunque voluti venti minuti andando al massimo della velocità e più passava il tempo e più Derek si preoccupava dalla violenza di quell'attacco di panico. Ricordava quando gli prendevano da piccolo, a volte smetteva quasi di respirare e le labbra gli diventavano viola finchè una delle collaboratrici non gli iniettava qualcosa. Derek si morse il labbro inferiore e gli prese la mano, stringendogliela forte quando lo sentì singhiozzare ancora, notando con la coda dell'occhio Scott che gli accarezzava i capelli, erano entrambi mortalmente preoccupati.

< Era un bel po' che non ce lo aveva così forte > disse Scott quando mancavano più di dieci minuti all'arrivo e Derek sospirò frustrato, non sapeva cosa fare per aiutarlo...

Alla fine ebbe un'illuminazione, non sapeva se avrebbe funzionato, ma decise ugualmente di provarci. Cercò di ripescare nella memoria le parole esatte, poi iniziò a parlare.

< C'era una volta, in un regno lontano lontano... > iniziò e vide Scott lanciargli un'occhiata perplessa mentre Stiles continuava a singhiozzare. Derek non si lasciò scoraggiare e iniziò a raccontare la vecchia favola del libro, la prima che aveva letto ad alta voce a Stiles, la sua preferita. Ricordava come lo calmava quando la notte iniziava ad agitarsi. Stiles inizialmente non sembrava nemmeno sentirlo, ma più Derek parlava e più il respiro di Stiles rallentava e i suoi singhiozzi si facevano meno sconnessi. Era ancora nel panico, bianco come un lenzuolo e sul punto di svenire, ma si stava calmando. Derek sorrise lievemente nel constatarlo, ma non smise di raccontare nemmeno un istante. Quando arrivarono davanti al pronto soccorso il maggiore era più o meno a metà storia e non smise di raccontarla nemmeno quando scese e fece il giro per poter aprire lo sportello di Stiles. Gli slacciò la cintura e gli prese le mani per aiutarlo a scendere. In quel momento i loro occhi si incontrarono e lo sguardo che gli lanciò Stiles per Derek fu...tutto. Quello sguardo...quello sguardo era un pozzo profondo in cui Derek era appena caduto senza avere alcun appiglio e in un brevissimo istante capì di non avere scampo. Si era innamorato. Senza ragionare gli prese il viso tra le mani e le loro labbra si scontrarono alla ricerca di un bacio. Non fu un bacio passionale, le loro labbra si toccarono semplicemente e Derek ne assaporò il sapore solo pochi istanti prima di staccarsi.

< Mi hai baciato > fu l'unica cosa che disse Stiles prima di svenirgli tra le braccia. Immediatamente la preoccupazione tornò a farsi largo, prendendo il posto di qualsiasi altro sentimento. Derek prese in braccio il minore e si voltò, trovando Melissa e Scott che lo fissavano. Il moro tossicchiò lievemente e per fortuna nessuno disse niente vista la situazione. Melissa gli fece strada e portarono Stiles fino ad una delle camere. Derek lo adagiò sul letto e gli scostò una ciocca di capelli dalla fronte mentre Melissa lo controllava.

< Non gli dai niente? > chiese Derek vedendo che la donna lo copriva semplicemente.

< E' svenuto, l'attacco di panico è passato ed è inutile dargli un calmante. Vedremo come va quando si sveglia > rispose lei e Derek annuì continuando a fissare il più piccolo che dormiva.

< Vado a prendere qualcosa da bere > disse Scott sospirando per poi uscire, dovendo allontanarsi un momento dalla visione di suo fratello in un letto d'ospedale.

< Questo periodo è un incubo per lui > sospirò Melissa guardando il figlio.

< I primi anni doveva prendere un calmante anche se non era agitato perchè rischiavamo che gli prendesse un attacco di panico in mezzo alla strada e svenisse. Non poteva girare da solo perchè poteva prendergli in qualsiasi posto appena sentiva un botto > disse accarezzando il braccio di Stiles.

< Sai? Quando l'ho visto all'orfanotrofio non sorrideva quasi mai, aveva continue crisi e ogni volta che Scott doveva tornare a casa mi si stringeva il cuore per come Stiles si aggrappava a lui e mi pregava di non portarglielo via > raccontò e Derek si sentì stringere il cuore quando ricordò Stiles che lo stringeva e lo pregava di non partire e di non abbandonarlo. Melissa sorrise dolcemente e alzò lo sguardo su di lui.

< Ricordo che le uniche volte in cui lo vedevo sorridere era quando parlava di te, mi raccontava sempre di tutte le avventure che avevate passato, mi faceva vedere delle tue foto e mi diceva che il suo sogno era poterti ritrovare e vivere con te > Derek riabbassò lo sguardo su Stiles e sospirò piano.

< Anche io lo volevo tanto... > si ritrovò a sussurrare, per anni aveva progettato di scappare di casa per poter cercare Stiles, ma non sapeva da dove incominciare e il minore una volta adottato sarebbe potuto essere in qualsiasi posto.

< Da quando lo abbiamo adottato l'ho visto migliorare sempre di più, superare l'abbandono ed essere tranquillo, ma non l'ho mai visto così felice come adesso Derek > gli disse Melissa e Derek si costrinse a distogliere nuovamente lo sguardo da Stiles per guardare la donna.

< Lui ti ama Derek, probabilmente ti ha sempre amato > disse lei con un sorriso e il cuore del moro iniziò a fare le capriole mentre lui cercava di mantenere un'espressione neutra, non poteva permettersi di sorridere come un ebete!

< Non gli farò del male se è questo che temi > disse sincero, fare del male a Stiles era davvero l'ultimo dei suoi pensieri. Stiles lo aveva salvato in ogni modo possibile, a lui doveva tutto. Melissa però sorrise e scosse la testa.

< Oh lo so, non faresti del male a Stiles nemmeno sotto tortura > ridacchiò e gli prese la mano.

< Io voglio solo che tu sappia che per me la sua felicità conta più di ogni altra cosa > disse dolcemente e Derek capì che gli stava praticamente dando la sua benedizione. Le sorrise e annuì piano.

< Anche io voglio la sua felicità sopra ogni altra cosa > sussurrò e la donna gli strinse piano la mano.

< Ora devo tornare al lavoro, resti tu con lui? > gli chiese e Derek in risposta si mise seduto sulla poltrona.

< Probabilmente Scott non tornerà molto presto dato che ci sei tu, lui non sopporta vedere Stiles qui, ci sta malissimo > gli disse e Derek annuì ancora, lo capiva benissimo.

< Se quando si sveglia è ancora agitato chiamami > aggiunse Melissa e detto quello uscì dalla stanza. Derek sospirò pesantemente e si mise comodo sulla poltrona, chiudendo un momento gli occhi. Si leccò distrattamente le labbra e si morse il labbro inferiore quando ripensò al bacio. Ovviamente non era il suo primo bacio, nel corso dei sei anni non aveva mai avuto nessuna fidanzata o fidanzato fisso, ma era stato adolescente e a scuola si facevano molti giochi che avevano come premio o penitenza un bacio. C'erano state poi le ubriacature e le serate in discoteca e aveva dato baci anche parecchio spinti anche se non era mai andato oltre. Nessun bacio però lo aveva sconvolto così nel profondo come questo semplice sfiorarsi di labbra che aveva avuto con Stiles. Forse era stato lo sguardo, quello sguardo così profondo in cui Derek ci si sarebbe volentieri perso...

Derek non seppe quanto restò perso nei suoi pensieri, ma alla fine fu un mugolio sommesso da parte di Stiles a riportarlo alla realtà. Si alzò di scatto e si avvicinò al letto, accarezzando la fronte sudata del minore.

< Stiles? Eih? > sussurrò e il ragazzo socchiuse gli occhi. Derek cercò subito di capire se fosse ancora agitato o no e se fosse il caso di chiamare Melissa. Lo vedeva confuso e lo aiutò a tirarsi seduto.

< Stai bene? > gli chiese dolcemente e Stiles lo guarsò negli occhi in silenzio per qualche istante prima di arrossire.

< Sono svenuto vero? > mugolò e Derek sorrise divertito.

< Eh si > gli disse, ma sobbalzò quando si ritrovò nuovamente le labbra del minore attaccate alle proprie.

< Stronzo, non si bacia una persona poco prima che svenga, le rovini il momento > sentì sussurrargli sulle sue labbra e non potè fare a meno di sorridere, facendo diventare il bacio più passionale di prima.

 

 

 

Angolino dell'autrice

Intanto buona pasqua per domani a tutti! Io sono sommersa dalle uova per mia figlia e mangerò cioccolato fino alla fine dei tempi! XD

Spero che il capitolo vi sia piaciuto, il prossimo sarà l'ultimo <3

Baci

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Teen Wolf / Vai alla pagina dell'autore: micchan91