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Autore: Venera W R Jophiel    05/04/2018    0 recensioni
Spin-off di "Modesty" completa e disponibile alla lettura su Wattpad.
ATTENZIONE!
La storia che leggerete è di mia proprietà, così come i personaggi e il contesto in cui si muovono. Ulteriori informazioni potete trovarle all'interno.
Questa raccolta di Flashfic, racchiuse in un unico capitolo, vanno ad esaminare la vita di un personaggio secondario della serie madre, a me (e voi) molto caro: Brigitte Mureau alias Madame Pussy. Gli eventi che si seguono all'interno della raccolta raccontano la vita della donna prima e dopo gli eventi di "Modesty". Non è necessario leggere quest'ultima per comprendere la lettura di questa.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Contesto generale/vago
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Modesty: The missing years

 




Attenzione!
La storia che state per leggere è di mia proprietà, così come i personaggi che si muovono al loro interno. Non è né la copia di altre e né la copia di storie straniere già pubblicate. Non è necessario, inoltre, leggere la storia “madre”, Modesty, su Wattpad, per leggere questa.
Modesty: The missing years è un semplice spin-off che, come dice il titolo, analizza una parte di anni mancanti che si spiegano brevemente nella storia principale, e si tratta di una raccolta di Flashfic. Anche se forse è più esatto dire che si tratta di un prequel, visto che analizza fatti che accadono prima di “Modesty” (ma anche dopo ciò che accade nell’epilogo). Un piccolo regalo per voi lettori, fan della storia. Nelle note, in descrizione, potete trovare anche il link della storia principale, completa.
 
 

“Ci ritroviamo tra quelle pagine bianche ancora da scrivere.”
-Anonimo.-

 
Superbia.
Ecco cosa ci insegnano, da i primi corsi di catechismo, a non avere. Mai essere al di sopra del prossimo, mai mirarsi troppo allo specchio. Di quelle che se ne stavano chine a leggere i versi della bibbia, Brigitte era quella che a catechismo si presentava sempre ben pettinata, ben vestita. Per i suoi diciassette anni era già un bel fiore, che in molti avrebbero desiderato cogliere. Una bellissima rosa nera cresciuta in un roseto dove tutte erano perennemente bianche. L’errore di turno, l’eccezione alla regola. E a giudicare dall’occhiataccia che le rifilò la catechista, capì che aveva infranto la prima regola. Il primo peccato.
 
Invidia.
<< Dovresti iscrivere tua figlia a qualche corso di cucito. Ha talento. >> La proposta di Bethany Wilson fece brillare gli occhi di mrs. Mureau, alzando il suo volto dalla fumante tazzina da thè. Qualche posto più in là, Brigitte fremeva d’ira che tentava di reprimere. Lei non avrebbe certo sprecato il suo tempo nel sistemare orli di gonna o aggiungere pizzi e merletti ad abiti che sembravano usciti da conventi e monasteri.
<< Potrebbe essere una buona idea. Ne parlerò con mio marito. >>
In quel momento, Brigitte fulminò col pensiero la Wilson. Donna fin troppo persuasiva e bella.
Come se nessuno sapesse il suo reale mestiere.
 
Lussuria.
Mr. Mureau aveva assunto un nuovo autista, da qualche settimana. Earnest era il classico giovane con voglia di lavorare che, però, non trascurava affatto i divertimenti. Il suo preferito era godersi una serata alla rosa negra, davanti lo spogliarello di qualche bella ballerina.
Brigitte aveva notato le occhiate che le lanciava, come la guardava. Il suo errore, magari quello più fatale, fu cedere a determinate lusinghe. La cantina della sua residenza, a mezzanotte di una domenica, era satura di gemiti e sospiri. Earnest le fece scoprire qualcosa di proibito, di peccaminoso. Ma di una cosa ne era certa: le piaceva.  
 
Gola.
I dolci erano qualcosa alla quale neanche Brigitte sapeva dire di no. L’unica nota positiva delle interminabili cene di beneficenza indette da Don Long, dove partecipavano tutte le famiglie religiose del quartiere. Ed era lì dove si potevano vedere volti noti come mr. e mrs. Hamilton, accompagnati dalla loro figlioletta. Corine era il ritratto dell’innocenza, completamente diversa da lei. E poi c’erano i Colvin, il quale capofamiglia sembrava più uno spettatore annoiato.
Brigitte, dal canto suo, non poteva biasimarlo. Gli abbondanti banchetti, però, riuscirono a saziarla. L’immagine di Earnest riflessa in uno dei candelabri d’argento, le ricordava che aveva bisogno di altri tipi di peccati per potersi saziare completamente.
 
Accidia.
Sgattaiolò di casa in piena notte, ben certa di dove poteva trovare Earnest, giacché era stato licenziato quella mattina. L’insegna della rosa negra illuminava quasi mezza strada. La musica inondava il locale, come l’odore di alcol e sigari.
<< Sei qui! >> Esclamò sorpreso l’ex autista.
<< Dovevo vederti. >> Un sussurro roco in una silenziosa preghiera.
Earnest sorrise. << Anche io. Voglio presentarti una persona, un mio caro amico. >>
Da sotto il palco una figura si mosse nella loro direzione. << Mi chiamo lo zingaro, sono il proprietario del locale. Benvenuta, Brigitte. >> Quel baciamano che lo zingaro le fece segnò il vero inizio della sua vita.
Ira.
<< Madre, è necessario che Logan venga a cena, stasera? >>
Brigitte alzò lo sguardo dal registro. Suo figlio ribolliva d’ira e solo perché aveva il dubbio che a Logan potesse interessare Dëshirana. << Rania ci terrebbe molto, tesoro. >>
<< Come al solito. Tiene più a quello che a me! >> Asserì, ringhiando quasi. Brigitte si ritrovò a pensare che era incredibile come, ha già diciassette anni, fosse la sua fotocopia caratteriale di lei alla sua età.
<< Non penso sia così. Parlale. Vedrai che riuscirà a farti comprendere la sua posizione. >>
Per la prima volta, da quando era entrato, Sébatien tacque dinanzi alla saggezza della madre.
 
 
Avarizia.
Brigitte osservava dal suo balcone suo figlio e Rania parlare, vicino ad un cespuglio. Conversazione terminata con un amichevole abbraccio, con suo sommo sollievo. 
Nella sua vestaglia nera, da i merletti rossi, si riavvicinò alla scrivania, contando i soldi che vi erano poggiati sopra. Il bussare insistente alla porta e l’ingresso di una cameriera interruppero il suo flusso di pensieri. Ma solo per un momento.
<< Signora, c’è il nuovo autista che l’aspetta in soggiorno. >>
Con un sigaro tra le dita e un ghigno sulle labbra, Brigitte uscì dalla stanza. Ecco qualcosa alla quale non voleva rinunciare. Un pezzo del suo passato.
 



 
L’angolo dei pettegolezzi degli autori:
Nome carino per dire “note d’autore”, che per chi mi conosce sa che metto alla fine di ogni storia/capitolo.
Come avevo annunciato su un’altra piattaforma e sul mio profilo Facebook, avrei ripubblicato presto il piccolo spin-off dedicato ad uno dei personaggi secondari di “Modesty”, ovvero Brigitte Mureau/Madame Pussy.
Qui di seguito vi elenco tutti i link dove potete trovarmi e dove potete trovare la storia madre completa:
Modesty:
https://www.wattpad.com/305782249-modesty-capitolo-1
Booktrailer su YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=IDEXBj4GUIM
Link alla pagina Facebook (dove potete trovare avvisi sulle mie storie, foto, link, ecc..) : https://www.facebook.com/lememoriediwolfqueenroarlion/?ref=bookmarks
Cover della foto a cura della sottoscritta.
 
Prima di lasciarvi ci terrei a ringraziare tutti voi che, chi con messaggi privati e pubblici, e chi con piccoli pensieri ben accettati mi avete spronata a far rivivere questa storia tramite il sito.
Vi abbraccio forte a tutti.
Per chiunque avesse qualcosa da dichiarare o dirmi, lo invito ad inviarmi un messaggio privato. Grazie a tutti. <3
Venera W. R. Jophiel.

   
 
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