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Autore: ReeJewel89    02/07/2009    7 recensioni
-Perché i tuoi occhi brillano come le stelle nel cielo?-chiese Danielle, piegando la testina riccioluta di lato per avere una visuale migliore del suo amico. Kevin la guardò per un momento, quasi imbarazzato per quella frase venuta spontanea. -I tuoi brillano di più.-disse sicuro dopo qualche secondo, con tutta la sincerità di un bambino di nove anni. One shot sulla canzone "Oh my my my" di Taylor Swift. Protagonisti? Kevin e Danielle. Il mio modo di congratularmi per il loro fidanzamento. Tanti auguri!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Kevin Jonas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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He said, I was seven and you were nine

I looked at you like the stars that shined

In the sky, the pretty lights

And our daddies used to joke about the two of us

Growing up and falling in love and our mamas smiled

And rolled their eyes and said oh my my my

 

-Perchè i tuoi occhi brillano come le stelle nel cielo?-chiese Danielle, piegando la testina riccioluta di lato per avere una visuale migliore del suo amico.

Kevin la guardò per un momento, quasi imbarazzato per quella frase venuta spontanea.

-I tuoi brillano di più.-disse sicuro dopo qualche secondo, con tutta la sincerità di un bambino di nove anni.

Lasciando cadere la conversazione, i due bambini tornarono a guardare il cielo del Texas brillare in una calda notte d'estate. La mano di Kevin si posò sopra quella della bambina, in un gesto dolce e assolutamente privo di malizia.

Sul portico di casa Jonas, i loro genitori sorridevano mentre guardavano da lontano i due bambini.

Denise si sistemò meglio il secondogenito addormentato tra le braccia, accarezzandogli i capelli scuri con la mano.

-Guarda quei due, Paul.-sorrise Tony McGarth indicando con un senno del capo i loro primogeniti.

-Non sono adorabili, insieme?-chiese Laura alla sua amica del cuore.

-Credo non sia passato un giorno da quando Danielle è nata che Kevin non l'abbia vista. Sono inseparabili.-commentò dolcemente Denise.

-Beh, sappi che al loro matrimonio si divideranno le spese.-

-Certo, Paul. Ci mancherebbe altro!-rise Tony, facendo collidere per un secondo i loro bicchieri di brandy, a suggellare quell'accordo.

Denise e Laura sorrisero, alzando gli occhi al cielo.

 

Take me back to the house in the backyard tree

Said you'd beat me up, you were bigger than me

You never did, you never did

 

-Dani, ho detto di no!-urlò Kevin correndo nel retro del giardino.

Danielle sbuffò.

-Dammi un motivo per cui non lo devo fare.-rispose la bambina già pronta ad arrampicarsi sull'albero.

-Perchè lo dico io!-rispose.

-Non un buon motivo.-

-Danielle Alexis McGarth, giuro sulla mia chitarra che se ti azzardi a salire su quell'albero ti picchio!-gridò frustrato il primogenito di casa Jonas vedendo la bambina arrampicarsi con agilità sulla vecchia quercia in giardino.

Il tono arrabbiato con cui lo disse, congelò Danielle. Kevin non aveva mai alzato la voce con lei. Kevin, a dire il vero, non alzava mai la voce con nessuno. Prima che potesse fermarle, delle grosse lacrime scesero sulle sue guance e il labbro inferiore iniziò a tremare. Non le piaceva quel Kevin.

Il ragazzino, dal canto suo, non si aspettò una reazione del genere. Svelto andò sotto la pianta, nel punto preciso in cui la bambina era salita e dove, quasi paralizzata, piangeva.

-Dani, vieni.-disse dolcemente tendendole la mano.

Con le mani tremanti percorse a ritroso i pochi passi che aveva fatto qualche momento prima. Non appena i suoi piedini toccarono il suolo, Kevin la prese tra le sue braccia cullandola.

-Mi dispiace Dani, ti prometto che non urlo più. Te lo prometto.-

 

Take me back when our world was one block wide

I dared you to kiss me and ran when you tried

Just two kids, you and I...

Oh my my my my

 

Il party d'estate aveva sempre luogo nel grande giardino dei Jonas, ed erano invitate tutte le famiglie della zona. Kevin, Joe, Nick, Mandy, Dani e la sua sorellina, Karen, giocavano a rincorrersi, fino a quando Joe non bloccò tutto.

-Fermi tutti! Ho un'idea!-urlò Joe.

Tutti i bambini si radunarono intorno a lui, curiosi di sapere quale diavoleria aveva in mente il piccolo Jonas.

-Giochiamo a ti sfido.-disse con un sorrisino malizioso che gli sarebbe rimasto nel corso degli anni.

Mandy alzò gli occhi al cielo prendendo per mano Karen e Nick, di appena tre anni.

-Ok, Joe ti sfido a mettere i fiocchi di Mandy!-disse Kevin puntando i fiocchi colorati che la bambina portava nei capelli.

-No problem!-disse Joe sfilandole uno dai capelli biondi della bambina e facendo un buffo codino sulla fronte.

-Dani, tocca a te!-

Dani ci pensò su, ma iperattivo quanto era Joe, lui e Mandy insieme ai due bambini pi piccoli erano già corsi a cercare un gioco più divertente.

-Joe, Joe!-chiamò Kevin frustrato. Detestava quando suo fratello si comportava così.

-Dani, giochiamo noi due. Mio fratello troppo iperattivo per questo gioco.-spiegò Kevin passando una mano tra i capelli ricci.

Danielle si guardò intorno, quando la sua attenzione fu catturata dai suoi genitori. Tony si era chinato a baciare Laura brevemente, ed in cambio lei aveva rivolto uno sguardo innamorato.

La ragazzina tornò a guardare il suo amico che aspettava la sua sfida.

-Ti sfido a baciarmi.-

Gli occhi di Kevin si aprirono spropositatamente.

-Perchè?-chiese stupidamente.

-Perchè i baci rendono le persone felici, ed io voglio essere felice.-

Kevin ci pensò un attimo, prendendo poi il suo viso tra le mani e chinandosi puntando dritto alle sue labbra. Con uno scatto repentino, la ragazzina si liberò dalla presa.

Il giovane chitarrista le lanciò uno sguardo interrogativo.

-Prima devi riuscire a prendermi.-disse lei semplicemente con quello sguardo cha a distanza di anni sarebbe stato sufficiente a farlo impazzire.

 

Well, I was sixteen when suddenly

I wasn't that little girl you used to see

But your eyes still shined like pretty lights

And our daddies used to joke about the two of us

They never believed we'd really fall in love

And our mamas smiled and rolled their eyes

And said oh my my my...

 

Dani era ferma davanti allo specchio, in un completino intimo. Aveva da poco compiuto sedici anni e il suo corpo si era trasformato nel corso degli anni da quello di bambina a quello di una giovane splendida donna. Stava decidendo che cosa mettere per uscire, quando la sua porta si aprì con un colpo secco.

-Dani se vogliamo andare a vedere quel film dobbia..-

Troppo presa dal decidere la mise, non aveva sentito il rumore di Kevin che saliva le scale, lo stesso Kevin che ora aveva assunto cinque differenti tonalità di rosso e si nascondeva dietro la porta di nuovo chiusa.

-Scusa, non sapevo.. non immaginavo.. ti aspetto in macchina.-borbottò.

Danielle aspettò che il rossore le fosse passato dal viso, prima di prendere un semplice vestitino bianco. Sciolse i capelli che le ricaddero morbidi sulle spalle e si truccò leggermente.

Ora era pronta per uscire. Mentre scendeva le scale, sentì i suoi genitori e i signori Jonas parlare in cucina.

-Ricordi il nostro accordo, vero Paul? Quando si sposano, dividiamo le spese.-sentì suo padre dire, seguiti da un giro di risate leggere e spensierate.

-é così ovvio che si piacciono, ma sono troppo timidi per ammetterlo.-sorrise Denise accarezzando la testa di Frankie, seduto in grembo.

-Lo so, si vede ciò che provano ogni volta che si guardano negli occhi.-sospirò sognante Laura.

Danielle si rese conto solo in quel momento che stavano parlando di lei e Kevin.

-Uhm, mamma? Kev e io andiamo.-mormorò comparendo in cucina.

Laura sorrise e annuì, prima di lanciare un'occhiata complice a Denise.

-Certo tesoro, buona serata. Tornate prima di mezzanotte.-si raccomandò lei.

Danielle sorrise e uscì nella fresca sera di inizio settembre.

Kevin, come promesso, la aspettava nella sua auto. Appena salì, le chiese se tutto era a posto e con un cenno di affermazione partirono alla volta del cinema. Per tutto il tempo, la ragazza non potè fare a meno che pensare alla conversazione che aveva origliato dai suoi genitori. In sedici anni, mai aveva pensato a lei e Kevin come a qualcosa più che amici.. fino a quel momento.

Non sapeva nemmeno lei perchè, ma tutto quella sera le sembrava diverso. Nonostante il venerdì sera per lei e Kevin fosse un rito andare al cinema e a prendere una pizza, non pot notare come lui le scostava la sedia, le apriva la portiera dell'auto, la faceva entrare per prima e pagava sempre lui. Non potè nemmeno impedirsi di arrossire quando le loro mani si erano incontrate accidentalmente per prendere i pop corn dal cestello al cinema.

Prima che se ne rendesse davvero conto, erano arrivati davanti a casa sua. Kevin abitava esattamente di fronte, ma come ogni sera aveva parcheggiato e aveva accompagnato Danielle alla porta.

-Sono stato bene, questa sera.-ammise Kevin.

-Anche io.-ammise lei sincera con il cuore che martellava nel petto furiosamente.

Normalmente, Kevin l'avrebbe abbracciata e si sarebbero visti la mattina dopo. Kevin invece si chinò sino a sfiorare le sue labbra in un semplice e dolcissimo bacio.

Dopo qualche istante, Danielle rispose con quanta più dolcezza l'inesperienza le potesse dare.

Kevin si staccò da lei, scostandole una ciocca di capelli dal viso.

-Sogni d'oro.-sussurrò dandole un altro bacio.

-Notte.-mormorò lei arrossendo.

Nel preciso istante in cui le loro labbra si erano sfiorate, Danielle aveva capito che i suoi genitori avevano ragione.

 

Take me back to the creek beds we turned up

Two A.M. riding in your truck and all I need is you next to me

 

-Kev?-sussurrò piano al telefono.

-Dani, amore. é successo qualcosa?-chiese apprensivo.

Un'altro singhiozzo le sfuggì dalle labbra, mentre mille lacrime le scendevano dagli occhi color cioccolato.

-La nonna, Kev. é..É...É...-

Dani non riuscì a finire la frase, presa da nuovi singhiozzi.

-Arrivo subito.-sussurrò Kevin.

-No, Kev sei..-

Il ragazzo per˜ aveva già interrotto la conversazione. Dani si rannicchiò stringendo le ginocchia al petto.

Qualche ora dopo, sentì il tipico rumore di qualcuno che corre sulle scale e vide la sua porta aprirsi.

Kevin camminò piano verso di lei.

-Scusa, ho preso il primo volo da Dallas. Ci ho messo meno che ho potuto.-mormorò.

-Grazie.-sussurrò Danielle lasciando altre lacrime scorrere sul viso.

Il ragazzo si stese sul letto stringendola forte a se.

-Cosa posso fare per farti stare meglio?-

-Tutto ciò di cui ho bisogno, sei tu vicino a me.-disse.

-Non me ne vado, amore. Non mi muovo di qui.-sussurrò nel suo orecchio, accarezzandole piano i capelli fino a che stremata dalle lacrime, non si addormentò tra le sue braccia.

 

Take me back to the time we had our very first fight

The slamming of doors instead of kissing goodnight

You stayed outside till the morning light

Oh my my my my

 

-Dani, ti giuro che non successo niente!-disse Kevin esasperato per la millesima volta.

-Kevin, come faccio a crederti se tutto il mondo crede il contrario?-urlò lei con gli occhi bagnati di lacrime.

-Perchè io ti amo, accidenti! Lo hai sempre saputo che la stampa sarebbe sempre stata pronta a gettare fango su di noi, sempre!-gridò lui.

Danielle alzò lo sguardo.

-Allora non so se posso continuare a sopportarlo.-

-Che cosa?-chiese Kevin sconvolto.

-Credo sia meglio se la chiudiamo qui.-

L'ultima cosa che Danielle ricordò, prima di piangere nel suo letto fino ad addormentarsi, fu il rumore della porta di camera sua chiudersi con un colpo secco e il volto sofferente del ragazzo che amava.

Quando aprì gli occhi quella mattina, erano da poco passate le sei.

Aveva dormito davvero male e solo per qualche ora, così scese di sotto. I suoi genitori erano già in cucina intenti a preparare la colazione.

-Gesù, Dani! Che successo? Hai un aspetto terribile!-ammise suo padre.

Dani si sforzò di sorridere.

-Ma tesoro, quello non il SUV di Kevin?-chiese sua madre dopo averle dato il buongiorno.

Dani si avvicinò alla finestra.

-Sì, abbiamo litigato ieri sera.-sussurrò la figlia, cercando di ricacciare dentro le lacrime.

-Amore, ma perchè rimasto lì tutta la notte?-

-Sarà andato a casa e avrà lasciato qui il SUV.-rispose avvicinandosi alla finestra.

Laura sorrise dolcemente.

-No, Kevin rimasto lì tutta la notte.-spiegò con pazienza.

Dani non nascose un'espressione stupita.

-Devo parlare con lui.-sussurrò prima di correre fuori a piedi nudi.

Kevin era appoggiato con la testa sul volante, ma la ragazza dubitava che stesse dormendo.

Con le dita picchiettò dolcemente sul vetro, spaventando comunque il ragazzo che subito aprì la porta.

Aveva gli occhi rossi e gonfi per la stanchezza e il pianto, oltre che i chiari segni neri sotto gli occhi.

Danielle salì chiudendo subito la porta dietro di se.

-Sei stato qui tutta la notte?-

-Sì.-rispose con la voce rauca.

-Perchè?-

-Non potevo andare a casa sapendo che eri arrabbiata con me.-

Dani vide una lacrima solcare il suo volto pallido.

-Mi dispiace.-

-No, colpa mia Kev.-sussurrò lei accarezzandogli la guancia.

-Non ricordo nemmeno pi perchè stavamo litigando.-ammise Kevin.

-Nemmeno io.-sorrise Danielle.

Si abbracciarono stretti, ricevendo l'uno il calore dell'altra.

-Mi vuoi di nuovo con te, Kev?-sussurrò Dani timorosa.

-Non ti lascio andare per nessuna ragione al mondo, tantomeno dopo il nostro primo litigio.-

 

A few years had gone and come around

We were sitting at our favourite spot in town

And you looked at me, got down on one knee

 

Kevin aveva trovato davvero difficile concentrarsi sulla performance, la sera precedente. Erano alle Bahamas per uno show e, con la complicità di entrambe le famiglie, aveva convinto i genitori e la famiglia della sua fidanzata a partecipare a questa vacanza.

Era quasi il tramonto e lui e Danielle camminavano sulla spiaggia stretti l'uno all'altra.

-Dovremmo rientrare, Kev. Tra poco è ora di cena.-

Kevin sorrise e fece un profondo respiro.

Sembrava nervoso agli occhi di Danielle, ma decise di lasciar correre.

-Sì, prima però devo fare una cosa.-disse fermandosi.

Lo sguardo confuso di Danielle fece capire al ragazzo che non aveva nessuna idea di ciò che stava per succedere. Fu allora che Kevin cadde su un ginocchio davanti a lei, togliendo dalla tasca dei suoi pantaloni una scatolina in velluto blu.

-Non so se te lo ricordi, ma qui, in questo preciso punto ci siamo detti ti amo per la prima volta due anni fa. Dani, io mi sento perso senza di te. Ci siamo dati il primo bacio, la prima relazione seria. Ora ti chiedo un'ultima cosa, amore mio. La tua mano. Danielle, mi vuoi sposare?-chiese Kevin emozionato aprendo la scatola nelle sue mani.

Danielle non nascose il suo stupore.

-Oh mio Dio! Sì sì sì sì sì sì sì sì!- urlò gettandogli le braccia al collo e baciandolo con quanta pi passione poteva.

Kevin la sollevò stringendola a se.

-Ci sposiamo!-disse eccitato.

-Sì, ci sposiamo!-rispose lei con le guance bagnate di lacrime di gioia.

 

Take me back to the time when we walked down the aisle

Our whole town came and our mamas cried

You said I do and I did too

 

Dani guardò la sua immagine nello specchio, sentendo la familiare sensazione di farfalle nello stomaco.

Non ci poteva ancora credere, si stava per sposare con Kevin, l'unico uomo che aveva sempre immaginato al suo fianco.

La porta si aprì ed i suoi genitori entrarono visibilmente commossi.

-Ciao principessa.-sussurrò suo padre baciandole la guancia.

La sposa sorrise, incapace di dire altro.

-Mamma, non piangere o piango anche io.-sussurrò con gli occhi già lucidi.

Laura annuì asciugando una lacrima.

-Devi andare tesoro.-

Un brivido le scese lungo la schiena mentre suo padre le porgeva il braccio.

Aspettarono qualche minuto in silenzio, perchè in quel momento le parole sarebbero state superflue.

Quando sentì la marcia nuziale, le porte si spalancarono e l'intera chiesa addobbata a festa si voltò a guardarla, ma i suoi occhi erano incollati a quelli color nocciola di Kevin.

Percorrendo la navata, si lasciò distrarre solo un istante dalla sua futura suocera e sua madre che si davano sostegno a vicenda, piangendo lacrime di gioia.

Suo padre la accompagnò da Kevin che le prese la mano in un gesto simbolico.

Quando Paul fece la fatidica domanda, entrambi sussurrarono pieni di amore.

-Lo voglio.-disssero.

-Con il potere conferitomi dallo stato del New Jersey, vi dichiaro marito e moglie. Puoi baciare la sposa.-disse Paul non nascondendo la sua emozione.

-Ti amo, signora Jonas.-sussurrò Kevin prima di prenderla tra le sue braccia e baciarla.

 

Take me home where we met so many years before

We'll rock our babies on that very front porch

After all this time, you and I

 

-Io dico che questa sarà una bambina.-disse Kevin.

Danielle rise, accarezzando piano il ventre rotondo di quattro mesi.

-Chi lo sa? Il tre potrebbe essere il nostro numero.-

-Deve essere una bambina, lo so. Io sono il papà, le sento queste cose.-

-Certo amore, era una bambina anche Nathaniel secondo te.-

-Ma con il tempo mi sono perfezionato. Nate era il primo, infatti con Adam ho indovinato.-

Danielle sorrise ai momenti di infantilità di suo marito.

-Certo amore.-sorrise baciandolo.

-Dobbiamo decidere i nomi.-

Kevin posò una mano sulla pancia, accarezzandola dolcemente.

-Tocca a Jerry, questa volta.-

-Hai ragione, ma se una bambina?-

Kevin ci pensò su.

-Madison Grace.-

-Madison Grace.-ripetè piano Danielle, provando a sentire la musicalità del nome.

Fu allora che per la prima volta, Danielle e Kevin lo sentirono.

-Oddio!-squittì Danielle colta di sorpresa.

-Che c'è? Stai bene?-chiese subito apprensivo il marito.

Danielle prese la sua mano e la posò sotto la sottile stoffa della sua maglietta,  a contatto con la pelle nuda del ventre.

Kevin sentì un piccolo calcio.

-Oh my Gosh. Ha scalciato!-

Danielle rise di nuovo.

-Mi sa che questa volta hai ragione, amore.-

 

I'll be eighty-seven; you'll be eighty-nine

I'll still look at you like the stars that shine

In the sky, oh my my my...

 

-Kev?-chiese piano Danielle una sera, guardando Nate,Adam  e Madison dormire nelle loro camerette.

-Mh?-

-Quando avrò ottantasette anni, e tu ne avrai ottantanove, credi che ci ameremo ancora come ci amiamo adesso?-sussurrò stringendosi ancora di più nel suo petto.

Kevin rimase silenzioso per un po'.

-No.-rispose infine.

-No?-chiese sorpresa.

-Ci ameremo molto molto molto di più.-

-Per sempre?-chiese ancora voltandosi per guardarlo in faccia.

-Per sempre un tempo infinitamente lungo. Ma credo di poter adempiere a questo compito.-sorrise baciandole la punta del naso.

Kevin la prese tra le sue braccia, sollevandola da terra.

-Ti amo.-sussurrò.

-Anche io.-rispose lei baciandolo di nuovo.

Kevin sorrise contro le sue labbra, perdendosi in quegli occhi che brillavano come le stelle del cielo, se non di più.

Fu così, all'improvviso, che Kevin iniziò a camminare con lei ancora tra le sue braccia.

-Dove stiamo andando?-chiese lei ridacchiando.

Lui la guardò con un sorriso malizioso.

-A fare il bambino numero quattro!-

 

The end.

 

Ciao a tutti! Eccomi tornata anche se solo per una breve onesto che, tra parentesi, ho inziato a scrivere questa mattina alle cinque e ho appena finito (sono circa le sette e mezza). Nel frattempo ho letto un po' qua e la e appena ho visto che Kevin si proposto a Danielle e.. bam! Ideona per la shottina. Spero vi piaccia e che siate felici per loro, perchè sono proprio bellissimi insieme.

A tutti quelli che mi stanno bombardando di richieste che mi fanno immensamente piacere (alcune minacce di morte, per˜ mi spaventano) vi dico solo che sono sotto maturità ma che la settimana prossima ho finito, indi per cui... Hello Beautiful II sta arrivando! Tenete d'occhio la sezione perchè vi assicuro che non manca molto. (: Ora vi lascio che devo studiare, un grazie immenso a tutti ed in particolare a quelle che si sono dichiarate mie fedelissime. Vi adoro. <3

Arianna


 


 

  
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