He
said, I was seven and you were nine
I looked at you like the stars that shined
In the sky, the pretty lights
And our daddies used to joke about the two of us
Growing up and falling in love and our mamas smiled
And rolled their eyes and said oh my my my
-Perchè i tuoi occhi brillano come le stelle nel
cielo?-chiese Danielle, piegando la testina riccioluta di lato per avere una
visuale migliore del suo amico.
Kevin la guardò per un momento, quasi imbarazzato per
quella frase venuta spontanea.
-I tuoi brillano di più.-disse sicuro dopo qualche
secondo, con tutta la sincerità di un bambino di nove anni.
Lasciando cadere la conversazione, i due bambini
tornarono a guardare il cielo del Texas brillare in una calda notte d'estate.
La mano di Kevin si posò sopra quella della bambina, in un gesto dolce e
assolutamente privo di malizia.
Sul portico di casa Jonas, i loro genitori
sorridevano mentre guardavano da lontano i due bambini.
Denise si sistemò meglio il secondogenito
addormentato tra le braccia, accarezzandogli i capelli scuri con la mano.
-Guarda quei due, Paul.-sorrise Tony McGarth
indicando con un senno del capo i loro primogeniti.
-Non sono adorabili, insieme?-chiese Laura alla sua
amica del cuore.
-Credo non sia passato un giorno da quando Danielle è
nata che Kevin non l'abbia vista. Sono inseparabili.-commentò dolcemente
Denise.
-Beh, sappi che al loro matrimonio si divideranno le
spese.-
-Certo, Paul. Ci mancherebbe altro!-rise Tony,
facendo collidere per un secondo i loro bicchieri di brandy, a suggellare
quell'accordo.
Denise e Laura sorrisero, alzando gli occhi al cielo.
Take me back to the house in the backyard tree
Said you'd beat me up, you were bigger than me
You never did, you never did
-Dani, ho detto di no!-urlò Kevin correndo nel retro
del giardino.
Danielle sbuffò.
-Dammi un motivo per cui non lo devo fare.-rispose
la bambina già pronta ad arrampicarsi sull'albero.
-Perchè lo dico io!-rispose.
-Non un buon motivo.-
-Danielle Alexis McGarth, giuro sulla mia chitarra
che se ti azzardi a salire su quell'albero ti picchio!-gridò frustrato il
primogenito di casa Jonas vedendo la bambina arrampicarsi con agilità sulla
vecchia quercia in giardino.
Il tono arrabbiato con cui lo disse, congelò
Danielle. Kevin non aveva mai alzato la voce con lei. Kevin, a dire il vero,
non alzava mai la voce con nessuno. Prima che potesse fermarle, delle grosse
lacrime scesero sulle sue guance e il labbro inferiore iniziò a tremare. Non le
piaceva quel Kevin.
Il ragazzino, dal canto suo, non si aspettò una
reazione del genere. Svelto andò sotto la pianta, nel punto preciso in cui la
bambina era salita e dove, quasi paralizzata, piangeva.
-Dani, vieni.-disse dolcemente tendendole la mano.
Con le mani tremanti percorse a ritroso i pochi
passi che aveva fatto qualche momento prima. Non appena i suoi piedini
toccarono il suolo, Kevin la prese tra le sue braccia cullandola.
-Mi dispiace Dani, ti prometto che non urlo più. Te
lo prometto.-
Take me back when our world was one block wide
I dared you to kiss me and ran when you tried
Just two kids, you and I...
Oh my my my my
Il party d'estate aveva sempre luogo nel grande
giardino dei Jonas, ed erano invitate tutte le famiglie della zona. Kevin, Joe,
Nick, Mandy, Dani e la sua sorellina, Karen, giocavano a rincorrersi, fino a
quando Joe non bloccò tutto.
-Fermi tutti! Ho un'idea!-urlò Joe.
Tutti i bambini si radunarono intorno a lui,
curiosi di sapere quale diavoleria aveva in mente il piccolo Jonas.
-Giochiamo a ti sfido.-disse con un
sorrisino malizioso che gli sarebbe rimasto nel corso degli anni.
Mandy alzò gli occhi al cielo prendendo per mano
Karen e Nick, di appena tre anni.
-Ok, Joe ti sfido a mettere i fiocchi di
Mandy!-disse Kevin puntando i fiocchi colorati che la bambina portava nei
capelli.
-No problem!-disse Joe sfilandole uno dai capelli
biondi della bambina e facendo un buffo codino sulla fronte.
-Dani, tocca a te!-
Dani ci pensò su, ma iperattivo quanto era Joe, lui
e Mandy insieme ai due bambini pi piccoli erano già corsi a cercare un gioco
più divertente.
-Joe, Joe!-chiamò Kevin frustrato. Detestava quando
suo fratello si comportava così.
-Dani, giochiamo noi due. Mio fratello troppo
iperattivo per questo gioco.-spiegò Kevin passando una mano tra i capelli
ricci.
Danielle si guardò intorno, quando la sua
attenzione fu catturata dai suoi genitori. Tony si era chinato a baciare Laura
brevemente, ed in cambio lei aveva rivolto uno sguardo innamorato.
La ragazzina tornò a guardare il suo amico che
aspettava la sua sfida.
-Ti sfido a baciarmi.-
Gli occhi di Kevin si aprirono spropositatamente.
-Perchè?-chiese stupidamente.
-Perchè i baci rendono le persone felici, ed io
voglio essere felice.-
Kevin ci pensò un attimo, prendendo poi il suo viso
tra le mani e chinandosi puntando dritto alle sue labbra. Con uno scatto
repentino, la ragazzina si liberò dalla presa.
Il giovane chitarrista le lanciò uno sguardo
interrogativo.
-Prima devi riuscire a prendermi.-disse lei
semplicemente con quello sguardo cha a distanza di anni sarebbe stato
sufficiente a farlo impazzire.
Well, I was sixteen when suddenly
I wasn't that little girl you used to see
But your eyes still shined like pretty lights
And our daddies used to joke about the two of us
They never believed we'd really fall in love
And our mamas smiled and rolled their eyes
And said oh my my my...
Dani era ferma davanti allo specchio, in un
completino intimo. Aveva da poco compiuto sedici anni e il suo corpo si era
trasformato nel corso degli anni da quello di bambina a quello di una giovane
splendida donna. Stava decidendo che cosa mettere per uscire, quando la sua
porta si aprì con un colpo secco.
-Dani se vogliamo andare a vedere quel film
dobbia..-
Troppo presa dal decidere la mise, non aveva
sentito il rumore di Kevin che saliva le scale, lo stesso Kevin che ora aveva
assunto cinque differenti tonalità di rosso e si nascondeva dietro la porta di
nuovo chiusa.
-Scusa, non sapevo.. non immaginavo.. ti aspetto in
macchina.-borbottò.
Danielle aspettò che il rossore le fosse passato
dal viso, prima di prendere un semplice vestitino bianco. Sciolse i capelli che
le ricaddero morbidi sulle spalle e si truccò leggermente.
Ora era pronta per uscire. Mentre scendeva le
scale, sentì i suoi genitori e i signori Jonas parlare in cucina.
-Ricordi il nostro accordo, vero Paul? Quando si
sposano, dividiamo le spese.-sentì suo padre dire, seguiti da un giro di risate
leggere e spensierate.
-é così ovvio che si piacciono, ma sono troppo
timidi per ammetterlo.-sorrise Denise accarezzando la testa di Frankie, seduto
in grembo.
-Lo so, si vede ciò che provano ogni volta che si
guardano negli occhi.-sospirò sognante Laura.
Danielle si rese conto solo in quel momento che
stavano parlando di lei e Kevin.
-Uhm, mamma? Kev e io andiamo.-mormorò comparendo
in cucina.
Laura sorrise e annuì, prima di lanciare
un'occhiata complice a Denise.
-Certo tesoro, buona serata. Tornate prima di
mezzanotte.-si raccomandò lei.
Danielle sorrise e uscì nella fresca sera di inizio
settembre.
Kevin, come promesso, la aspettava nella sua auto.
Appena salì, le chiese se tutto era a posto e con un cenno di affermazione
partirono alla volta del cinema. Per tutto il tempo, la ragazza non potè fare a
meno che pensare alla conversazione che aveva origliato dai suoi genitori. In
sedici anni, mai aveva pensato a lei e Kevin come a qualcosa più che amici.. fino
a quel momento.
Non sapeva nemmeno lei perchè, ma tutto quella sera
le sembrava diverso. Nonostante il venerdì sera per lei e Kevin fosse un rito
andare al cinema e a prendere una pizza, non pot notare come lui le scostava
la sedia, le apriva la portiera dell'auto, la faceva entrare per prima e pagava
sempre lui. Non potè nemmeno impedirsi di arrossire quando le loro mani si
erano incontrate accidentalmente per prendere i pop corn dal cestello al
cinema.
Prima che se ne rendesse davvero conto, erano
arrivati davanti a casa sua. Kevin abitava esattamente di fronte, ma come ogni
sera aveva parcheggiato e aveva accompagnato Danielle alla porta.
-Sono stato bene, questa sera.-ammise Kevin.
-Anche io.-ammise lei sincera con il cuore che
martellava nel petto furiosamente.
Normalmente, Kevin l'avrebbe abbracciata e si
sarebbero visti la mattina dopo. Kevin invece si chinò sino a sfiorare le sue
labbra in un semplice e dolcissimo bacio.
Dopo qualche istante, Danielle rispose con quanta
più dolcezza l'inesperienza le potesse dare.
Kevin si staccò da lei, scostandole una ciocca di
capelli dal viso.
-Sogni d'oro.-sussurrò dandole un altro bacio.
-Notte.-mormorò lei arrossendo.
Nel preciso istante in cui le loro labbra si erano
sfiorate, Danielle aveva capito che i suoi genitori avevano ragione.
Take me back to the creek beds we turned up
Two A.M. riding in your truck
and all I need is you next to me
-Kev?-sussurrò piano al telefono.
-Dani, amore. é successo qualcosa?-chiese apprensivo.
Un'altro singhiozzo le sfuggì dalle labbra, mentre
mille lacrime le scendevano dagli occhi color cioccolato.
-La nonna, Kev. é..É...É...-
Dani non riuscì a finire la frase, presa da nuovi
singhiozzi.
-Arrivo subito.-sussurrò Kevin.
-No, Kev sei..-
Il ragazzo per˜ aveva già interrotto la
conversazione. Dani si rannicchiò stringendo le ginocchia al petto.
Qualche ora dopo, sentì il tipico rumore di
qualcuno che corre sulle scale e vide la sua porta aprirsi.
Kevin camminò piano verso di lei.
-Scusa, ho preso il primo volo da Dallas. Ci ho
messo meno che ho potuto.-mormorò.
-Grazie.-sussurrò Danielle lasciando altre lacrime
scorrere sul viso.
Il ragazzo si stese sul letto stringendola forte a
se.
-Cosa posso fare per farti stare meglio?-
-Tutto ciò di cui ho bisogno, sei tu vicino a
me.-disse.
-Non me ne vado, amore. Non mi muovo di
qui.-sussurrò nel suo orecchio, accarezzandole piano i capelli fino a che
stremata dalle lacrime, non si addormentò tra le sue braccia.
Take me back to the time we had our very first fight
The slamming of doors instead of kissing goodnight
You stayed outside till the morning light
Oh my my my my
-Dani, ti giuro che non successo niente!-disse
Kevin esasperato per la millesima volta.
-Kevin, come faccio a crederti se tutto il mondo
crede il contrario?-urlò lei con gli occhi bagnati di lacrime.
-Perchè io ti amo, accidenti! Lo hai sempre saputo
che la stampa sarebbe sempre stata pronta a gettare fango su di noi,
sempre!-gridò lui.
Danielle alzò lo sguardo.
-Allora non so se posso continuare a sopportarlo.-
-Che cosa?-chiese Kevin sconvolto.
-Credo sia meglio se la chiudiamo qui.-
L'ultima cosa che Danielle ricordò, prima di
piangere nel suo letto fino ad addormentarsi, fu il rumore della porta di
camera sua chiudersi con un colpo secco e il volto sofferente del ragazzo che
amava.
Quando aprì gli occhi quella mattina, erano da poco
passate le sei.
Aveva dormito davvero male e solo per qualche ora,
così scese di sotto. I suoi genitori erano già in cucina intenti a preparare la
colazione.
-Gesù, Dani! Che successo? Hai un aspetto
terribile!-ammise suo padre.
Dani si sforzò di sorridere.
-Ma tesoro, quello non il SUV di
Kevin?-chiese sua madre dopo averle dato il buongiorno.
Dani si avvicinò alla finestra.
-Sì, abbiamo litigato ieri sera.-sussurrò la
figlia, cercando di ricacciare dentro le lacrime.
-Amore, ma perchè rimasto lì tutta la notte?-
-Sarà andato a casa e avrà lasciato qui il SUV.-rispose
avvicinandosi alla finestra.
Laura sorrise dolcemente.
-No, Kevin rimasto lì tutta la notte.-spiegò con
pazienza.
Dani non nascose un'espressione stupita.
-Devo parlare con lui.-sussurrò prima di correre
fuori a piedi nudi.
Kevin era appoggiato con la testa sul volante, ma
la ragazza dubitava che stesse dormendo.
Con le dita picchiettò dolcemente sul vetro,
spaventando comunque il ragazzo che subito aprì la porta.
Aveva gli occhi rossi e gonfi per la stanchezza e
il pianto, oltre che i chiari segni neri sotto gli occhi.
Danielle salì chiudendo subito la porta dietro di
se.
-Sei stato qui tutta la notte?-
-Sì.-rispose con la voce rauca.
-Perchè?-
-Non potevo andare a casa sapendo che eri
arrabbiata con me.-
Dani vide una lacrima solcare il suo volto pallido.
-Mi dispiace.-
-No, colpa mia Kev.-sussurrò lei accarezzandogli
la guancia.
-Non ricordo nemmeno pi perchè stavamo
litigando.-ammise Kevin.
-Nemmeno io.-sorrise Danielle.
Si abbracciarono stretti, ricevendo l'uno il calore
dell'altra.
-Mi vuoi di nuovo con te, Kev?-sussurrò Dani
timorosa.
-Non ti lascio andare per nessuna ragione al mondo, tantomeno dopo il nostro primo litigio.-
A
few years had gone and come around
We
were sitting at our favourite spot in town
And you looked at me, got down
on one knee
Kevin aveva trovato davvero difficile concentrarsi
sulla performance, la sera precedente. Erano alle Bahamas per uno show e, con
la complicità di entrambe le famiglie, aveva convinto i genitori e la famiglia
della sua fidanzata a partecipare a questa vacanza.
Era quasi il tramonto e lui e Danielle camminavano
sulla spiaggia stretti l'uno all'altra.
-Dovremmo rientrare, Kev. Tra poco è ora di cena.-
Kevin sorrise e fece un profondo respiro.
Sembrava nervoso agli occhi di Danielle, ma decise
di lasciar correre.
-Sì, prima però devo fare una cosa.-disse
fermandosi.
Lo sguardo confuso di Danielle fece capire al
ragazzo che non aveva nessuna idea di ciò che stava per succedere. Fu allora
che Kevin cadde su un ginocchio davanti a lei, togliendo dalla tasca dei suoi
pantaloni una scatolina in velluto blu.
-Non so se te lo ricordi, ma qui, in questo preciso
punto ci siamo detti ti amo per la prima volta due anni fa. Dani, io mi
sento perso senza di te. Ci siamo dati il primo bacio, la prima relazione
seria. Ora ti chiedo un'ultima cosa, amore mio. La tua mano. Danielle, mi
vuoi sposare?-chiese Kevin emozionato aprendo la scatola nelle sue mani.
Danielle non nascose il suo stupore.
-Oh mio Dio! Sì sì sì sì sì sì sì sì!- urlò
gettandogli le braccia al collo e baciandolo con quanta pi passione poteva.
Kevin la sollevò stringendola a se.
-Ci sposiamo!-disse eccitato.
-Sì, ci sposiamo!-rispose lei con le guance bagnate
di lacrime di gioia.
Take me back to the time when we walked down the aisle
Our whole town came and our mamas cried
You said I do and I did too
Dani
guardò la sua immagine nello specchio, sentendo la familiare sensazione di farfalle
nello stomaco.
Non
ci poteva ancora credere, si stava per sposare con Kevin, l'unico uomo che
aveva sempre immaginato al suo fianco.
La
porta si aprì ed i suoi genitori entrarono visibilmente commossi.
-Ciao
principessa.-sussurrò suo padre baciandole la guancia.
La
sposa sorrise, incapace di dire altro.
-Mamma,
non piangere o piango anche io.-sussurrò con gli occhi già lucidi.
Laura
annuì asciugando una lacrima.
-Devi
andare tesoro.-
Un
brivido le scese lungo la schiena mentre suo padre le porgeva il braccio.
Aspettarono
qualche minuto in silenzio, perchè in quel momento le parole sarebbero state
superflue.
Quando
sentì la marcia nuziale, le porte si spalancarono e l'intera chiesa addobbata a
festa si voltò a guardarla, ma i suoi occhi erano incollati a quelli color
nocciola di Kevin.
Percorrendo
la navata, si lasciò distrarre solo un istante dalla sua futura suocera e sua
madre che si davano sostegno a vicenda, piangendo lacrime di gioia.
Suo
padre la accompagnò da Kevin che le prese la mano in un gesto simbolico.
Quando
Paul fece la fatidica domanda, entrambi sussurrarono pieni di amore.
-Lo
voglio.-disssero.
-Con
il potere conferitomi dallo stato del New Jersey, vi dichiaro marito e
moglie. Puoi baciare la sposa.-disse Paul non nascondendo la sua emozione.
-Ti
amo, signora Jonas.-sussurrò Kevin prima di prenderla tra le sue braccia e
baciarla.
Take me home where we met so many years before
We'll rock our babies on that very front porch
After all this time, you and I
-Io dico che questa sarà una bambina.-disse Kevin.
Danielle rise, accarezzando piano il ventre rotondo
di quattro mesi.
-Chi lo sa? Il tre potrebbe essere il nostro
numero.-
-Deve essere una bambina, lo so. Io sono il papà,
le sento queste cose.-
-Certo amore, era una bambina anche Nathaniel
secondo te.-
-Ma con il tempo mi sono perfezionato. Nate era il
primo, infatti con Adam ho indovinato.-
Danielle sorrise ai momenti di infantilità di suo
marito.
-Certo amore.-sorrise baciandolo.
-Dobbiamo decidere i nomi.-
Kevin posò una mano sulla pancia, accarezzandola
dolcemente.
-Tocca a Jerry, questa volta.-
-Hai ragione, ma se una bambina?-
Kevin ci pensò su.
-Madison Grace.-
-Madison Grace.-ripetè piano Danielle, provando a
sentire la musicalità del nome.
Fu allora che per la prima volta, Danielle e Kevin
lo sentirono.
-Oddio!-squittì Danielle colta di sorpresa.
-Che c'è? Stai bene?-chiese subito apprensivo il
marito.
Danielle prese la sua mano e la posò sotto la
sottile stoffa della sua maglietta,
a contatto con la pelle nuda del ventre.
Kevin sentì un piccolo calcio.
-Oh
my Gosh. Ha scalciato!-
Danielle rise di nuovo.
-Mi sa che questa volta hai ragione, amore.-
I'll be eighty-seven; you'll be eighty-nine
I'll still look at you like the stars that shine
In the sky, oh my my my...
-Kev?-chiese piano Danielle una sera, guardando
Nate,Adam e Madison dormire nelle
loro camerette.
-Mh?-
-Quando avrò ottantasette anni, e tu ne avrai
ottantanove, credi che ci ameremo ancora come ci amiamo adesso?-sussurrò
stringendosi ancora di più nel suo petto.
Kevin rimase silenzioso per un po'.
-No.-rispose infine.
-No?-chiese sorpresa.
-Ci ameremo molto molto molto di più.-
-Per sempre?-chiese ancora voltandosi per guardarlo
in faccia.
-Per sempre un tempo infinitamente lungo. Ma
credo di poter adempiere a questo compito.-sorrise baciandole la punta del
naso.
Kevin la prese tra le sue braccia, sollevandola da
terra.
-Ti amo.-sussurrò.
-Anche io.-rispose lei baciandolo di nuovo.
Kevin sorrise contro le sue labbra, perdendosi in
quegli occhi che brillavano come le stelle del cielo, se non di più.
Fu così, all'improvviso, che Kevin iniziò a
camminare con lei ancora tra le sue braccia.
-Dove stiamo andando?-chiese lei ridacchiando.
Lui la guardò con un sorriso malizioso.
-A fare il bambino numero quattro!-
The
end.
Ciao a tutti! Eccomi tornata anche se solo per una
breve onesto che, tra parentesi, ho inziato a scrivere questa mattina alle
cinque e ho appena finito (sono circa le sette e mezza). Nel frattempo ho letto
un po' qua e la e appena ho visto che Kevin si proposto a Danielle e.. bam!
Ideona per la shottina. Spero vi piaccia e che siate felici per loro, perchè
sono proprio bellissimi insieme.
A tutti quelli che mi stanno bombardando di
richieste che mi fanno immensamente
piacere (alcune minacce di morte, per˜ mi spaventano) vi dico solo che sono
sotto maturità ma che la settimana prossima ho finito, indi per cui... Hello
Beautiful II sta arrivando! Tenete d'occhio la sezione perchè vi assicuro
che non manca molto. (: Ora vi lascio che devo studiare, un grazie immenso a
tutti ed in particolare a quelle che si sono dichiarate mie fedelissime.
Vi adoro. <3
Arianna