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Autore: JohnHWatsonxx    07/04/2018    1 recensioni
"Mary aveva dei bellissimi capelli biondi, e una pelle chiara e liscia, che faceva contrasto col sangue che usciva dal suo petto. Perché Mary era appena morta tra le sue braccia e lui, stupido, bastardo uomo, non era riuscito a salvarla"
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La storia dei coniugi Watson prima e dopo la morte di Mary, scandita al ritmo di questa bellissima canzone di De André
Genere: Angst, Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: John Watson, Mary Morstan, Rosamund Mary Watson, Sherlock Holmes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Ricordi sbocciavan le viole
Con le nostre parole
‘non ci lasceremo mai, mai, e poi mai’”

Quando si incontrarono, John era convinto che loro due sarebbero durati per sempre. Lo credevano tutti. Mary era la persona perfetta per lui, leale, testarda e dolcissima. Era riuscita a rendere felice John mentre cercava di dimenticare Sherlock. Mary era bionda, biondissima, con capelli corti e occhi semplicemente stupendi. E se tutti dicevano che era perfetta è perché in realtà era vero. Perché Mary lo completava come non era mai successo in tutti i suoi quarant’anni di vita. Si sentiva sempre al posto giusto con lei. E le aveva promesso che non si sarebbero mai lasciati, perché il loro amore era più di tutto il resto. Finché ci fossero stati loro due insieme, il mondo avrebbe continuato a girare per il verso giusto.

 “Vorrei dirti ora le stesse cose
Ma come fan presto amore
Ad appassir le rose, così per noi”

Si sono sposati, si sono amati, e poi? Dov’era andato a finire quell’amore intenso che si leggeva nei loro sguardi? Forse negli occhi della bambina più bella del mondo, che li guardava giudicandoli, perché lei sapeva che qualcosa non andava tra la mamma e il papà. Si dice che quando si dorme con la persona amata ci si addormenta più facilmente e senza stress. John era molte notti che si ritrovava sveglio nel loro letto. E non riusciva a capire perché. Eppure erano solo pochi anni che stavano insieme. Sentiva che qualcosa non andava. John, riprenditi, si diceva sempre. Eppure più guardava Mary più provava tenerezza, non amore. Forse si era solo attenuato, forse John, nel profondo del suo cuore, sapeva cosa sarebbe successo qualche mese dopo.

“L’amore che strappa i capelli è perduto ormai
Non resta che qualche svogliata carezza
E un po’ di tenerezza”

John non aveva mai pensato di tradire in tutta la sua vita, ma quando quella ragazza sul bus gli aveva sorriso lui sarebbe stato pronto a mollare Mary. Come mai? Loro non erano cambiati, erano sempre gli stessi. Come mai aveva pensato una cosa del genere? John si odiava, con tutto sé stesso. Anche quando accettò il numero di quella donna. Sentiva di amare Mary, lo provava davvero. Lei lo aveva salvato quando nessun altro ci aveva provato. Quella donna sull’autobus non lo avrebbe mai fatto, ne era certo. Per questo cancellò il numero della ragazza solo qualche giorno dopo averle scritto. Perché lui amava Mary, era l’unica certezza che aveva al mondo.

“E quando ti troverai in mano
Quei fiori appassiti al sole
Di un aprile ormai lontano
Li rimpiangerai”

Mary aveva dei bellissimi capelli biondi, e una pelle chiara e liscia, che faceva contrasto col sangue che usciva dal suo petto. Perché Mary era appena morta tra le sue braccia e lui, stupido, bastardo uomo, non era riuscito a salvarla. Per un attimo aveva rivisto Sherlock sul cornicione di quel tetto, pronto a buttarsi. Neanche quella volta era riuscito a fare niente. Uomo inutile, uomo codardo, ecco la vera definizione che dava a sé stesso, John Watson, che portava sulle mani il sangue di sua moglie e nel cuore la tristezza dell’intero mondo. Cosa avrebbe fatto senza la sua donna? In quel momento capì che l’aveva amata fino all’ultimo secondo della sua vita, che l’avrebbe baciata, anche se era morta. Perché quell’amore non se ne era mai andato. E John lo rimpiangeva. Cosa avrebbe fatto? Come sarebbe potuto andare avanti, senza di lei, madre di sua figlia e suo unico vero amore?

“Ma sarà la prima che incontri per strada
Che tu coprirai d’oro per un bacio mai dato
Per un amore nuovo”

John sopravvisse, soprattutto grazie a sua figlia, che portava il vero nome della sua defunta moglie. Incredibilmente, Sherlock aiutò, non fece mai domande, perché sapeva già le risposte, e aveva dato una mano con la bambina. Loro, come due facce della stessa medaglia, si sono salvati a vicenda. Sarebbero rimasti insieme finché sarebbero rimasti in vita. John aveva trovato un’altra roccia. E la piccola Rosie li guardava con orgoglio, il padre John e lo zio Sherlock, perché per lei erano stati disposti a tutto. Come John lo era stato per Mary e come Sherlock lo era stato per John stesso. Loro due non si sarebbero mai amati a gran voce, stavano imparando a farlo. Ma non servivano dichiarazioni, perché lo capivano con gli sguardi. Però la gente non avrebbe più parlato, perché John ha amato con ogni cellula del suo corpo, e Sherlock stava imparando a farlo. La gente non avrebbe più parlato, perché non ci sarebbe stato più niente di cui parlare. Mary occupava ancora il cuore di John, per sempre, fino alla sua morte, perché la rivedeva in Rosie e non avrebbe mai potuto dimenticarla. Però Sherlock aveva preso un po’ di posto, giusto una piccola porzione, per poter permettere a John di vivere felice. Ci sarebbero voluti molti altri anni per fare in modo che il loro piccolo amore esplodesse, ma entrambi avrebbero aspettato il necessario. Intanto sarebbero stati come sempre, Holmes e Watson contro il resto del mondo.

“E sarà la prima che incontri per strada
Che tu coprirai d’oro per un bacio mai dato
Per un amore nuovo

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Ciao a tutti! Questa è la primissima storia che pubblico su EFP, anche se ne ho scritte molte altre. Semplicemente, avevo bisogno di scrivere questo, perché credo di essere l'unica ad amare Mary come personaggio e a shippare Johnlock allo stesso tempo ahahahah. Se vi fa piacere lasciate una recensione, basta che sia costruttiva!
-A
 
 
   
 
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