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Autore: Xenebe    09/04/2018    3 recensioni
Sono passati due mesi dal disastro del matrimonio fallito e Akane non sopporta più la situazione assurda che si è venuta a creare.
Ranma ormai passa tutto il suo tempo con Shampoo e non le rivolge quasi la parola. Nabiki però sembra sapere qualcosa, anzi spesso e volentieri lei e Ranma confabulano sottovoce.
Per Akane è il momento di andare avanti, ma questo significa reinventarsi daccapo e sacrificare una volta per tutte il suo amore. Ci riuscirà?
Ranma come prenderà la cosa? E qual è il piano di cui è al corrente solo Nabiki? Ma soprattutto riuscirà a riconquistare la sua fidanzata?
Il ragazzo con il codino scoprirà presto che in fondo, quando si prende una decisione, a volte l'amore può non essere abbastanza, non per tornare indietro.
Genere: Commedia, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Tendo, Nabiki Tendo, Ranma Saotome, ranma/akane, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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L'amore non basta Ed eccomi tornata! Vi dico la verità, non era "previsto" un aggiornamento prima del week-end, ma oggi mi sento particolarmente buona.


Capitolo 10



Ranma stava cercando di calmarsi, ma tutta quella situazione era paradossale.
Si trovava seduto a un tavolo nel Nekohaten, dietro di lui, qualche metro più in là Mousse restava nascosto dietro il bancone con le lacrime agli occhi, mentre di fronte a lui c'erano Shampoo e Cologne vestite di tutto punto, anche se questo significava due cose molto differenti per le due amazzoni.
La più giovane delle due aveva un abito attillato, bordeaux, lungo fino a terra, ma con uno spacco laterale vertiginoso che le arrivava all'inguine, l'abito saliva con i suoi ricami e i profili punteggiati d'oro fino al collo, ma prima si apriva in una scollatura romboidale e profonda. Ranma si sorprese a pensare che probabilmente fosse non solo per mettersi in bella vista, ma anche per permetterle di respirare, visto quanto sembrava attillato il vestito.
Cologne invece aveva un abito tradizionale
, molto simile nel design a quello che portava di solito, blu e celeste con ricami bianchi, quasi luminosi.
Ranma si sarebbe sentito un po' in trappola se non avesse avuto per la testa tutt'altro, precisamente due eventi molto diversi: da un lato la promessa che aveva strappato al suo maschiaccio e dall'altra la chiacchierata avuta meno di 5 ore prima con la cognata.
Kasumi lo aveva attirato in cucina con dei biscotti al cioccolato e lo aveva affrontato decisa, sempre mantenendo intatta la sua aura dolce: quella cretina di Akane (l'aggettivo ovviamente non proveniva dalla giovane Tendo) si stava facendo prendere in giro dall'ennesimo aspirante pretendente! Ranma era fumante di rabbia: prima di quella mattina non l'aveva vista da quasi due giorni, ma lo stesso valeva per gli altri abitanti di casa Tendo. Akane stava passando ogni momento possibile in quella piscina e il giorno prima aveva addirittura passato la notte fuori casa perché aveva avuto un crampo e preso una storta uscendo dalla vasca. Si era dunque fatta accompagnare allo studio del dottor Tofu e ci era rimasta fino a quella mattina, tornando a casa solo una mezz'oretta prima.
Ranma strinse i denti e scosse la testa. Doveva risolvere prima questa questione con Cologne, poi avrebbe potuto 1) mandare a quel paese il nuovo pretendente di Akane e 2) riprendersi la fidanzata, non per forza in questo ordine.
-Futuro marito, la mia Shampoo mi ha detto che sei pronto a prendere il tuo posto accanto a lei, nella nostra tribù. Devo dire che sono piuttosto sorpresa di questo repentino cambio di rotta...-, la vecchia amazzone, come al solito, sembrava essere più informata di quanto desse a vedere: Ranma era certo che sapesse cosa voleva dirle. Lo stava, inoltre, palesemente sfidando con quel sorrisetto sardonico mentre lo guardava dritto negli occhi.
Forse pensava di intimorirlo o imbarazzarlo o, comunque, di fargli fare marci indietro, ma, Ranma sorrise sbruffone, stavolta non ci sarebbe riuscita.
Piantò gli occhi in quelli della vecchia.
-Venerabile Cologne, desidero parlarti da solo.-
-D'accordo.-, gli rispose dopo aver sospirato. Evidentemente, si disse Ranma, ci aveva visto giusto, la vecchia mummia sapeva.
Intanto Shampoo stava per protestare, ma fu subito zittita e mandata in camera sua dalla bis-bis nonna.
-Suppongo,- iniziò dopo essersi assicurata che la nipote non stesse origliando,- che la presenza di Mousse non sarà un problema.-
-Affatto, anzi mi farebbe piacere che si unisse a noi.-
-Mousse, hai sentito il futu... Ranma. Vieni ad unirti a noi.-, lo chiamò. Dopo pochi secondi il cinese uscì dal suo nascondiglio.
Ranma sorrise, aveva chiesto a Nabiki di fare delle ricerche in proposito e sapeva che, in caso Cologne avesse fatto la difficile, la presenza di Mousse in quanto testimone lo avrebbe potuto aiutare.
Il cinese dal canto suo era teso e triste, non capiva perché Saotome lo volesse lì... voleva torturarlo? Eppure dopo tutte le avventure vissute insieme, era certo che non fosse una persona cattiva: se non fosse stato il futuro marito di Shampoo gli sarebbe addirittura piaciuto.
Ad ogni modo la sua confusione aumentò quando il giapponese gli fece segno di sedersi accanto a lui piuttosto che accanto alla matriarca.
-Dimmi allora, futur... Ranma. Di cosa volevi parlarci?-
-Ti chiedo, alla presenza di questo tuo concittadino di liberarmi da qualsiasi impegno riguardante la pretesa matrimoniale che Shampoo avanza nei miei confronti...-
-Ora, ragazzo, sai bene che non è così semplice.-, Mousse intanto guardava allibito lo scambio tra i due... davvero Saotome stava rinunciando a Shampoo? "Che giorno felice!", si ritrovò a pensare.
-Sono ben al corrente che i modi in cui risolvere questa faccenda sono complicati, ma per questo ho chiesto a Mousse di rimanere, non solo per farmi da testimone. Suppongo che tu sappia cosa sia accaduto durante la nostra ultima avventura in Cina...-
-In realtà, la mia Shampoo non mi ha spiegato molto e le informazioni raccolte dalla nostra tribù erano a dir poco limitate, si conoscono solo gli effetti delle vostre battaglie, non i motivi, non i singoli step. Ma, come sicuramente avrai immaginato, uno dei motivi per cui sono dovuta rientrare in Cina era una riunione d'emergenza del Consiglio degli Anziani dovuta alla tua battaglia con il semidio fenice. Avrei, in effetti, piacere di sapere cosa è accaduto.-
Dopo queste parole della vecchia, Ranma e Mousse iniziarono a raccontare, lasciando decisamente Cologne senza fiato.
-Torniamo a noi, Cologne.-riprese Ranma, dopo aver concluso il racconto dell'avventura più difficile che aveva affrontato, -Ora sai tutto quello che è accaduto, ma probabilmente immaginavi già alcuni degli avvenimenti. Possiamo quindi risolvere la questione in due modi, peraltro sfruttando in un caso le vostre stesse leggi... io preferirei ovviamente avvalermi della possibilità di dichiarare Mousse mio fratello d'armi: allenarlo e insegnargli quanto più potremmo delle Scuole di Arti Marziali Indiscriminate. Chiedergli poi, secondo le vostre leggi, di prendere il mio posto nel portare a termine l'onorevole compito di sposare tua nipote.-
Ranma si voltò a sorridere all'amico che aveva ormai le guance inondate di lacrime alla prospettiva di poter usufruire di questa scappatoia prevista dalle loro leggi. Era così shockato e felice che solo dopo qualche momento in cui si era concesso di sognare a occhi aperti, si voltò verso quello che già considerava un fratello per chiedergli quale fosse l'altra alternativa.
Ranma abbassò lo sguardo, prima di puntare gli occhi oltre Mousse, nel vuoto e rispondere: -Uccidervi-.
 




Ok, ora non mi ammazzate. Vi ho perlomeno svelato come Ranma intende risolvere tutto il pasticcio con Shampoo, no?
A presto con delle spiegazioni da parte del nostro protagonista!
   
 
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