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Autore: Ellyna_Mel    02/07/2009    3 recensioni
Non ho mai dato importanza ai sogni, non era da me preoccuparmi per visioni sfocate ed irreali concepite durante uno stato di semi-incoscenza quale era il sonno... eppure non mi piaceva affatto, mi svegliavo con l'angoscia addosso, irritante come la pece sulla pelle.
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Matt, Mello, Near
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa fan fiction si è classificata al 5° posto al contest  "A contest for images" di RoxyxEd 4 ever


The Wave



Non ho mai dato importanza ai sogni, non era da me preoccuparmi per visioni sfocate ed irreali concepite durante uno stato di semi-incoscenza quale era il sonno... eppure non mi piaceva affatto, mi svegliavo con l'angoscia addosso, irritante come la pece sulla pelle.

Era una sensazione puramente fastidiosa.

Mi ritrovavo a svegliarmi in piena notte con il pigiama bagno di sudore ed il mio migliore amico che mi fissava strano... forse per il modo in cui, nell'ultimo periodo, si ritrovava sempre più vicino a me, con le mie mani che stringevano forte il suo pigiama blu.

Non ho mai dato importanza ai sogni... finchè una notte, quella timida onda che fino a quel momento si era limitata a sfiorare i suoi piedi, inghiottì il suo corpo portandolo via.

Il sogno si ripeteva ormai da diverse nottate, anche troppe.



Inizialmente c'ero io sulla spiaggia... e c'era lui accanto a me, seduto vicino alla riva ad armeggiare con la sabbia bagnata nello scopo di costruire un castello. C'era una strana atmosfera: nessun bambino apparte noi, nient' altro che sabbia e mare... un mare apparentemente tranquillo, piccole onde che si infrangevano sulla spiaggia avvicinandosi lentamente a noi. Io che mi accucciavo accanto a Mello per aiutarlo a costruire la sua piccola fortezza, lui che mi sorrideva allontanandomi: voleva costruirla da solo, era come una sfida personale, qualcosa a cui teneva particolarmente.
 

Si voltò verso il mare quando sentì uno dei suoi piedi sfiorato dall'acqua. Si stava muovendo, la costruzione non era abbastanza resistente, Mello non si aspettava un tale imprevisto... ed essa venne distrutta da una timida onda che si infranse su di essa, rilasciando al suo posto solo sabbia e pozzanghere di schiuma bianca.



Non si diede per vinto



Ritentò ricominciando da capo, mettendoci tutto l'impegno possibile, scottandosi le spalle a causa del sole che batteva sui nostri corpi semi-nudi. Mi offrii nuovamente di aiutarlo ma lui mi respinse ancora una volta. Voleva farcela da solo. Doveva farcela da solo...
Ma purtroppo la fortuna sembrava non voler essere dalla sua parte quel giorno... ancora una volta il mare si agitò, stavolta con più vigore... e la piccola e timida onda tornò a distruggere l'opera in cui aveva messo tanto impegno.

Mi avvicinai a lui per consolarlo, ma l'ultima cosa che ricordo di quel sogno fu quel bambino dai capelli biondi spingermi via fuggendo in lacrime.




Certo, era solo un sogno... uno stupido ed innocuo sogno che non poteva nuocere a nessuno, tantomeno al mio migliore amico che, mentre il sottoscritto si svegliava nel cuore della notte chiedendosi il significato di tutto ciò, se ne stava beatamente addormentato qui accanto, con l'espressione degna dell'angelo più innocuo del cielo... ma in fondo Mello era tutto tranne che innocuo, tantomeno un angioletto... bastava vedere i dispetti che faceva al piccolo Near, quel dannatissimo genietto che altro non era che la fonte dei miei problemi con il mio compagno di stanza.

" è solo un sogno", ecco cosa continuavo a ripetermi ripensandoci... però la cosa mi turbava... forse perchè esso ricorreva troppo frequentemente?

Lo rifeci più e più volte, sempre il solito dannatissimo incubo... finchè una notte la situazione peggiorò, o meglio, in quella parte irrazionale del mio cervello la cosa iniziò a farsi pesante.



Stavo impazzendo.

Ero ossessivo nei suoi confronti.

Non mi allontanavo un attimo da lui.

Ero arrivato al punto di costringerlo a cambiare stanza pur di non sorbirsi le mie troppe attenzioni, specie quando tiravo fuori l'argomento "Successione".




Quella notte, la prima dopo anni e anni che trascorrevo in assenza di Mello, rifeci quell'incubo. Fu l'ultima volta.



Ero ancora in quella spiaggia, pioveva a dirotto ed il mare era agitato.

Mello che camminava a passo svelto in direzione delle onde, lasciandosi alle spalle l'ennesimo castello di sabbia mezzo distrutto da queste ultime.


Iniziai a correre da lui chimandolo, ma sembrava non sentirmi...


Gli fui vicino


Allungai un braccio per afferrargli un polso, ma fu del tutto inutile.


Un'onda, la più alta di tutte, ci inghiottì entrambi senza lasciarci via di fuga, separandomi da lui. Definitivamente.




Aprii gli occhi lentamente, ritrovandomi coricato sulla spiaggia, accanto al castello distrutto che il mio amico aveva abbandonato.
Davanti a me solo il mare. Un mare, ora, di nuovo tranquillo, un mare che mi aveva separato dalla persona a cui più tenevo...






< Matt...?>

< ...>

< Tutto bene ? Hai iniziato ad urlare a squarciagola e sono corso in camera tua! Mi hai fatto prendere un colpo!>


Quando mi risvegliai, Mello era di fronte a me. Sul viso un' espressione preoccupata.

< S- Scusa se ti ho svegliato... era solo... solo un incubo>

< Sei strano ultimamente, Matt. Comunque alzati, sono quasi le 7:00, è meglio prepararci per la lezione >

< Vai pure, ti raggiungo dopo> risposi rintanandomi sotto le coperte, avevo sonno, quel sogno mi aveva fatto svegliare male ancora una volta.

Lui annuì sorridendo, dirigendosi velocemente verso la porta

< Ok! Oggi devo riuscire a prendere un voto superiore a quello di Near!>

< Mello!>

Si bloccò di scatto voltandosi nuovamente verso di me.

< Si, dimmi>

< ... no nulla, vai, ti raggiungo dopo>

< ok>




Avrei voluto raccontargli dei miei incubi, ma non volevo turbarlo.

Sarei dovuto andare con lui, ma avevo paura di essere troppo oppressivo.

Volevo stare con lui il pomeriggio di quell' uggiosa giornata invernale... ma Roger aveva chiamato solo Mello e Near.

Avrei voluto consolarlo ed aiutarlo nel suo intento... ma quel piccolo esserino bianco, per quando potesse sembrare invisibile, aveva più potere di me nei suoi confronti.



Dopo quella notte, l'onda sparì dai miei incubi... e con lei anche Mello.




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E finalmente... Elly_Mello riuscì a terminare una fan fiction per un contest abbattendo il temibile blocco dello scrittore! YATTA!!!

Dunque... ho scelto l'immagine raffigurante l'onda anomala perchè... le onde anomale mi affascinano da sempre... mi piace la natura che prende il sopravvento ( ovviamente non mi piacciono i danni procurati da quest'ultima, ma l'evento in se mi da un senso di... non lo so nemmeno io XP).

Tornando alla storia... ho deciso di inserire l'onda nel sogno, o meglio, nell'incubo di Matt, per rappresentare in chiave simbolica ciò che Near è per Mello.
Il castello di sabbia rappresenta il sogno di quest'ultimo di riuscire a diventare il successore di L, di dìmostrare di essere qualcuno senza l'aiuto di nessuno, nemmeno di Matt, che cerca comunque di aiutarlo. Ed è sempre Near la causa della distruzione di questo sogno, volente o meno.

Perchè l'incubo viene fatto da Matt e non da Mello? Perchè in fondo anche lui ci soffre... sia per la lontananza dell'amico, sempre impegnato nella sua sfida contro Near, sia per la paura di perderlo per sempre a causa di quest'ultimo.

Alla fine, nell'ultimo sogno, Matt vede Mello dirigersi verso le onde, lasciandosi alle spalle il mucchio di sabbia che è rimasto del castello che aveva tentato costrantemente di proteggere, invano. Quest'ultima è un' allusione all'abbandono della Whammy's house dopo la notizia della morte di L.
Mello lascia alle spalle il suo passato, compreso Matt... ma va verso le onde (Near) che, nonostante sia rimasto all' istituto, è rimasto il suo obbiettivo principale.
Matt incontrerà ancora Mello in futuro, ma al momento non può saperlo, l'unica cosa che può immaginare  e temere è l'abbandono da parte di quest'ultimo a causa di Near.



Ringrazio "RoxyxEd 4 ever" per aver indetto questo fantastico contest che mi ha permesso di uscire da un periodo molto buio chiamato "Blocco dello scrittore".

By Elly_Mello

  
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