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Autore: lmpaoli94    16/04/2018    0 recensioni
Vi siete mai chiesti come sono nati o vissuti i pokémon leggendari dalla prima generazione alla quarta generazione?
Bene, sarà mio compito raccontarlo in queste piccole serie di one – shot.
Buona lettura!
P. S. Ogni fatto e riferimento a qualsiasi cosa che scrivo, è puro frutto della mia immaginazione.
P. S. P. S.: Ho deciso di fermarmi alla quarta generazione per il semplice motivo che dalla quinta generazione in poi non conosco nemmeno i nomi dei pokémon XD
Genere: Avventura, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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La città di Verdeazzupoli era in fermento.
Stava per essere spedito nello spazio uno shuttle che avrebbe studiato altre forme di pokémon sconosciuti.
«Signore, siamo pronti al lancio» fece un giovane ragazzo al suo superiore.
«Molto bene. Procediamo.»
Era tutto pronto.
In questa missione facevano parte due giovani ragazzi e una donna più esperta.
«Allora ragazzi, siete pronti?»  domandò la donna.
«Sì, Sumi. Anche se ho le gambe che mi tremano dal nervosismo.»
«Ma è normale, Koan. È la prima volta che vai nello spazio, giusto?»
«Sì.»
«E per te, Shiko? È la prima volta?»
«Sì, lo è anche per me» rispose il ragazzo.
«Bene signori, siamo pronti per lanciarvi nello spazio» fece l’uomo dal centro spaziale.
«Dieci, nove, otto, sette, sei, cinque, quattro, tre…»
Ma prima che lo shuttle potesse partire nello spazio, una meteora cadde a velocità vertiginosa sulla costa della cittadina di Verdeazzupoli.
Il lancio fu completamente cancellando, rimandando la missione dei tre astronauti.
«Ma si può sapere cosa sta succedendo?» domandò Sumi imbufalita.
«Non hai visto? Un meteorite stava per colpire la nostra città.»
«E c’era bisogno di cancellare la nostra missione?»
«La vostra missione non è stata cancellata. È solo rimandata» rispose il capo del progetto che Lui e Sumi stavano mandando avanti da anni.
«Spero che tu abbia ragione, Shuzo. Non vorrei pentirmi di aver collaborato con te.»
«Stai tranquilla. La vostra missione riprenderà al massimo tra qualche giorno.»
 
 
Intanto la meteora aveva causato non pochi danni all’ambiente circostante.
L’acqua era diventata completamente nera.
Nessuno riusciva a capire da cosa potesse essere veramente causata.
«È impossibile che tutto questo dipenda dalla meteora… Secondo me c’è qualcosa sotto» fece Koan che in precedenza aveva studiato fenomeni del genere.
«Spero almeno che non ci siano feriti, o peggio ancora, morti.»
«Fortunatamente no. Tutte le persone erano ad assistere al nostro lancio.»
«Molto bene.»
Mentre Koan e Shiko stavano parlottando tra di loro, Sumi entrò nella loro stanza sbattendo violentemente la porta.
«Accidenti a quella meteora! Ha quasi cancellato il mio lavoro di una vita.»
«Stai tranquilla, Sumi. Vedrai che molto presto potremmo ripartire» la consolò Koan.
«Lo spero davvero…»
All’improvviso, in pieno giorno, l’acqua del mare tornò ad essere limpida come un tempo.
Ma non era l’unica cosa cambiata in quel momento.
Un cristallo circolare vagava nelle acque come una pietra preziosa.
Il primo ad accorgersi di tutto questo fu Shuzo insieme ad altri del centro spaziale.
«Guarda qui!» esclamò uno di loro «Che cosa potrebbe essere secondo te?»
«Ad occhi e croce sembra un cristallo» rispose Shuzo.
«Però sembra molto diverso dai cristalli che conosciamo…»
«Ne sei sicuro? Io non vedo nessuna differenza…»
Appena Shuzo lo toccò con le sue mani, il cristallo cominciò nuovamente a brillare di luce propria.
«Ma cosa sta succedendo?»
Impaurito, Shuzo lo fece cadere a terra.
Ma incredibilmente il cristallo non si ruppe.
Era resistente.
«Ragazzi, venite immediatamente a vedere!> fece Shuzo a Koan e Sumi.
«Che succede?»
«Un cristallo misterioso che ho trovato in pieno mare… è incredibile…»
Incuriositi, Koan e Sumi seguirono il loro amico fin dove aveva fatto cadere il cristallo.
Il cristallo misterioso stava levitando come se niente fosse.
«Ma cosa…»
Subito dopo, l’oggetto in questione venne ricoperto da qualcosa che nessuno di loro riuscì ad identificare.
Sembrava che si stesse creando qualcosa.
Una volta finita la metamorfosi del cristallo, dinanzi ai tre ragazzi era nata una creatura che non avevano mai visto prima.
Il suo viso aveva la forma di un alieno, mentre le sue braccia sembravano delle liane lunghe e sottili.
I tre ragazzi non avevano mai visto niente prima d’ora.
«Che… che cos’è?» domandò spaventato Koan.
«Non avrei mai creduto di vederne uno prima d’ora…»
La frase di Sumi lasciò spiazzati i due ragazzi.
«Che intendi dire, Sumi?»
«Deoxys… il pokémon venuto dallo spazio…»
«Cosa? Lui è Deoxys?»
«In carne ed ossa.»
«Allora esiste veramente» fece Koan.
Mentre i tre ragazzi erano allibiti dalla visione del pokémon, Deoxys fece un balzo sopra le loro teste, scomparendo nel nulla alla velocità della luce.
«E’ scappato. E adesso?»
«Dobbiamo avvertire tutta la regione di Hoenn dell’arrivo di un virus alieno prima che sia troppo tardi.»
«Addirittura quel pokémon è un virus?»
«Sì, Shuzo. Te l’ho raccontato un sacco di volte.»
Senza perdere ulteriormente tempo, Sumi si recò al centro spaziale della città per dare la notizia al suo superiore.
«Lui è qui! Lo abbiamo visto con i nostri occhi.»
«Deoxys?»
«Sì!»
Il capo del centro spaziale si limitò a fare un cenno negativo con la testa.
«Perché scuoti la testa? A cosa stai pensando?»
«Credo che tutto ciò sia surreale. Un virus alieno che è atterrato sulla terra. Impossibile.»
«Niente è impossibile! Soprattutto anomalie come questa» protestò Sumi.
«Sai cosa ti dico, Sumi? Secondo me dovresti prenderti un periodo di riposo. Sei molto stanca.»
«E questo cosa centra?!»
«Che devi assolutamente svagarti un po’. Da quant’è che non ti prendi le ferie?»
«Smettila di cambiare discorso! Non ti sopporto quando fai così.»
«Uscite di qui, ragazzi. Ho da sistemare alcune faccende.»
Sumi, furibonda, uscì dall’ufficio del direttore del centro spaziale.
«Non posso crederci che non ci abbia ascoltato!»
«La cosa più sorprendente è che ci crede tre pazzi.»
«Qui l’unico pazzo è lui! Non riesce a capire che l’intero pianeta è minacciato da questo virus alieno?»
«Che cosa potrebbe portare di così malvagio questa specie di pokémon?»
«La distruzione di tutti gli altri esseri di pokémon che conosciamo.»
«E’ terribile.»
«Ed è per questo che dobbiamo fermarlo. A qualsiasi costo.»
«Molto bene. Non c’è tempo da perdere.»
 
 
Deoxys vagava solitario nel centro spaziale di Verdeazzupoli.
Era notte fonda.
Nel centro non c’era anima viva.
Poteva fare qualsiasi cosa voleva.
Per prima cosa, mise a soqquadro tutti i computer del posto cancellando tutti i file e distruggendo tutti gli apparecchi spaziali.
L’allarme dell’attacco al centro spaziale fu dato dall’antincendio che cominciò a suonare ininterrottamente.
Tutte le persone del posto accorsero verso l’edificio che stava prendendo fuoco.
Il primo a disperarsi fu il direttore del centro.
«Chi… chi può aver fatto una cosa del genere?»
Subito dopo, anche Sumi, Koan e Shuzo accorsero sul posto disastrato.
«Qualcuno ha distrutto il centro…»
Mentre Koan e Shuzo parlottarono tra di loro, con la coda dell’occhio, Sumi vide qualcosa allontanarsi.
Per non perderlo di vista, corse più veloce che poté.
«Sumi, dove stai andando?» gridò Koan.
Ma la donna non rispose.
Arrivò fino alla spiaggia di Verdeazzupoli, dove ad attenderla c’era lui, Deoxys.
«Allora eri tu che hai distrutto il centro spaziale.»
Deoxys non rispose.
Sembrava non parlare la sua lingua.
«Molto bene. Adesso ti farò vedere io di che pasta sono fatta. Solrock, scelgo te!»
Il pokémon meteorite fissava il suo avversario con sguardo pacato.
Deoxys non perse tempo ad attaccarlo.
I suoi poteri psichici erano fuori dal normale.
«Solrock, attacco psicoraggio.»
La mossa di Solrock colpì in pieno il suo avversario, disintegrando parte del suo corpo.
«Bravo! Benissimo!»
Ma pochi minuti dopo, il corpo di Deoxys si rigenerò.
«Ma come…»
Con passo repentino, Deoxys saltò addosso al suo avversario, esplodendo subito dopo.
«Solrock!»
Il pokémon di Sumi fu messo K. O. in pochissimo tempo, mentre Deoxys si stava rigenerando una seconda volta.
Sembrava invincibile.
Come si poteva sconfiggere un pokémon che si rigenerava?
«Per sconfiggerlo, dobbiamo richiuderlo in una capsula talmente resistente da essere indistruttibile.»
Il capo del centro spaziale era andato incontro alla giovane donna.
«E come possiamo fare?»
«Lascia fare a me…»
Alcuni cannoni laser nascosti sotto il terreno di Verdeazzupoli, furono messi in funzione.
Sumi non sapeva di queste armi nascoste.
Solo il suo capo ne era a conoscenza.
«Ma cosa…»
«Questi cannoni satelliti rinchiuderanno quel virus spaziale per sempre. Fuoco!»
I raggi dei cannoni laser colpirono in pieno il pokémon venuto dallo spazio.
Egli cercò di contrastare l’attacco con i suoi attacchi psichici.
Ma era inutile.
I raggi laser erano troppo forti.
Deoxys venne rinchiuso in una speciale capsula come aveva predetto il capo del centro spaziale.
«Adesso rinchiudetelo nei sotterranei in attesa della ricostruzione del centro.»
«Che cosa vuoi fare?» domandò Sumi.
«Studiare le sue caratteristiche.»
«Gli farai del male?»
«Come lui lo ha fatto a noi? Vedremo… Adesso devo andare, Sumi. Ho un pokémon da studiare e devo coordinare la ricostruzione del centro spaziale.»
«E della mia missione?»
«Vedremo. Ogni cosa a suo tempo> fece infine il capo del centro spazile prima di scomparire tra le macerie dell’edificio mezzo distrutto.
   
 
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