A volte le persone nascondo di più di quello che vogliono far credere, è difficile capire cosa realmente pensa qualcuno, gli sguardi possono dirci molto ma non tutto. Piccolo tentativo di introspezione.
Genere: Angst, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
I personaggi non mi
appartengono, questo è frutto della mia fantasia, non
insinuo di sapere cosa passa per la testa di Rob o altri. Sono io la
folle solo io ahahah. No a parte gli scherzi davvero avevo voglia di
decriptare un po Robert, come lo immagino io ovviamente, la
verità la sa solo lui e chi gli sta vicino. Io mi limito ad
amarloooo.
Ricordo ancora quando la droga riempiva la mia vita, poi è
arrvata Susan e poi Jude, quel fottutissimo bastardo. Egoista e
generoso; un angelo per alcuni ma un demone per me perchè da
quando è arrivato si è impossessato di ogni
singola
cellula del mio corpo senza nemmeno chiedermi se mi stava bene.
Vorrei essere brutale con lui, fargliela pagare urlandogli contro tutta
la mia rabbia e il mio dolore. Sì. Perchè io sto
dannatamente male e quello stronzo continua a non accorgersene mi
sorride beato mentre io lentamente mi spengo. Credo che per la maggior
parte della gente io sia quello forte, carismatico che ci sa fare in
qualunque occasione mentre lui è quello fragile, sensibile e
delicato.
D'altronde come posso biasimarli vedono soltanto quello che io voglio
far loro vedere ma se potessero osservare come sono realmente dentro
allora, non mi guarderebbero più con gli stessi occhi.
L'ammirazione verrebbe sostituita dalla pietà, quella che si
prova per un cane randagio che elemosina cibo ma si sa che fine fanno i
randagi: Dimenticati.
Relegati ai margini più bui della città, agli
angoli
delle strade deserte invisibili per la socetà che continua
imperterrita il suo moto ordinario. E io non possono permettermi
questo, ho bisogno di loro sono il mio sostegno, la mia forza. Vivo!
per i loro sorrisi, gli sguardi sinceri, le grida di gioia che
acclamano il mio nome, gli applausi poi che riempono i miei timpani
come lo scrosciare delle onde un suono impossibile da dimenticare.
Quelle persone fanno parte di me, SONO parte di me in una sorta di
simbiosi mi completano ma - non come l'altra metà del mio
cuore
quella appartiene a Susan lei è la mia dolce metà
- sono
come le cellule del mio corpo, indispensabili.
Ho lottanto tanto nella mia vita, sono stato preso a calci e umiliato
tante di quelle volte che se fossi stato più fragile avrei
già levato le tende, infondo a quei tempi non avevo nulla da
perdere vero? E invece no! Qualcosa da perdere l'avevo, qualcosa di
prezioso e incommensurabile, la mia vita. Perchè nel
profondo
del mio cuore sapevo di valere qualcosa, sapevo di non meritarmi quelle
cose orribili che mi
hanno fatto e
che io stesso mi facevo era diventata quasi una sfida contro me stesso,
vedere quanto sarei riuscito a resistere prima di toccare veramente il
fondo e risalire.
Ed ora eccomi qui seduto sul pavimento freddo ai piedi del letto, nella
mia stanza rigorosamente al buio con le ginocchia strette al petto,
abbraccio loro come se stessi abbracciando...te? Il mento appoggiato su
di esse, lo sguardo fisso in avanti ad osservare il vuoto, non vedo
niente di quello che mi circonda sento solo i miei pensieri che con le
emozioni sembrano aver stipulato un patto di alleanza contro di me,
come se volessero cacciarmi fuori dal mio stesso corpo ma l'unica cosa
che esce sono le lacrime, a lungo trattenute bruciano non solo gli
occhi ma anche la pelle sotto di esse sembra andare a fuoco come se
fosse sfiorata dall'acido. Il petto si alza e si abbassa a ritmo
dell'aria che entra ed esce, i polmoni si gonfiano fino al limite per
poi lentamente lasciare andare l'aria, tengo le labbra chiuse e respiro
in questo modo per cercare di mantenere il controllo ma sento che non
ce la faccio più, deglutisco e il magone che mi attanaglia
la
gola si fa sentire in tutto il suo spessore, le labbra si increspano e
in un soffio di vento mi lascio andare ai singhiozzi...sento freddo
Jude ma tu non ci sei. Perchè tutto nella mia vita deve
essere
così difficile? Perchè appena conquisto un minimo
di
serenità arriva qualcosa a minacciarla? Ero felice qui con
la
mia famiglia. Ero? Sono felice ho una moglie fantastica, dei figli
altrettanto meravigliosi...allora perchè non riesco a
gioirne?
Mi sento così vulnerabile in questo momento qualsiasi cosa
potrebbe farmi del male schiacciarmi o uccedrmi, sono indifeso come un
cucciolo nella sua tana che aspetta la mamma, ed io invece è
lui
che sto aspettando, guardo quella dannata porta sperando che si apra e
sia lui ad entrare, ma sono solo uno sciocco perchè lui non
sa
nemmeno in che condizioni mi trovo in questo momento. L'ultima volta
che ci siamo visti avrei voluto picchiarlo, continuava a sorridere ma,
si può sapere che cazzo aveva da sorridere? Il mio cuore era
dilaniato ed urlava dal dolore ma lui quelle grida disperate che
provenivano da dentro di me non poteva sentirle, quindi non posso
rimproverarlo, non ha colpe se il mio sguardo si è posato
per
un' istante di troppo nel suo. Mi sono soffermato molte volte a
riflettere, come sarebbe se noi due fossimo una coppia e tutte le volte
ho raggiunto la consapevolezza che se Jude mi avesse tradito o lasciato
io sarei ripiombato in quel mare nero e vorticoso da cui ora sono
libero. Sono sicuro di questo perchè già
è dura
adesso stare lontano da lui senza nemmeno essere stati insieme,
figuriamoci come sarebbe stato dopo aver assaggiato la sua carne, aver
sentito il suo odore tutte le mattine e aver toccato le sue labbra, Dio
quelle labbra che ho tanto bramato e bramo ancora, una volta per
scherzo ho provato a baciarlo, sul set di Sherlock ma il bastardo ha
messo la mano davanti alla bocca, chissà perchè
lo ha
fatto? Non ho mai avuto il coraggio di chiederglielo e mai lo
farò, ormai è acqua passata e forse è
stato meglio
così. Sono in salotto ora chissà come ci sono
arrivato,
cammino trascinando i piedi e ascolto il silezio, la casa è
vuota, i bimbi e Susan sono via e a farmi compagnia ci sono i grilli la
fuori, sembrano così felici anche qualche macchina ogni
tanto
rompe il silenzio, non ho idea di che ore sono ma deve essere tardi, i
miei occhi poi ricadono su quello strumento.
Il piano forte immenso nella sua bellezza e imponenza, lucido
e nero
con i tasti bianchi che sembrano sorridere o forse deridermi, mi
avvicino e mi siedo sullo sgabello di fronte ad esso, sono anni che non
suono più, sta qui a prendere polvere come un vecchio enorme
soprammobile, passo le dita sopra i tasti accarezzandoli, le faccio
scorrere da destra verso sinistra e viceversa, facendo attenzione a non
schiacciarli, una sola nota sarebbe in grado di annientarmi. Contiuno
questo dondolio delicato sino a che i miei occhi si chiudono, immagino
di avere la tua pelle sotto le dita al posto dei tasti, che bella
sensazione Jude sei così morbido, parlami Jude fammi
risentire
la tua voce ed io suonerò per te quelsiasi cosa tu vorrai, e
se
sei tu a chiedermelo potrei anche cantare.
Forse in una vita precedente sono stato cattivo, una brutta persona,
forse ho fatto del male a qualcono ed ora, in questa vita sto espiando
le mie colpe, altrimenti non si spiega tutta questa sofferenza, ma ne
vale la pena sopportre tutto questo se ha significato conoscerti,
pagherò per tutto ma ringrazierò sempre il mondo
per averci
fatto incontrare.Vengo
riscosso dai miei pensieri da un rumore quasi stridulo e continuo che
poi scopro essere il mio cellulare, lo estraggo dalla tasca dei
pantaloni svogliatamente e rispondo, probabilmente sarà
Susan,
il mio tono la farà preoccupare, comincerà a
farmi un
sacco di domande e oddio qualcosa mi ha appena colpito al cuore...quelladall'atra parte
del telefono era la sua voce.
Giuro che non sto sognando, non ho nemmeno bevuto sono ancora seduto
sullo sgabello con gli occhi spalancati, ogni singolo muscolo del mio
corpo è teso sembro una statua di marmo, non riesco nemmeno
a
deglutire, il sudore comincia a bagnare la mia fronte e a stento cerco
di balbettare qualcosa, il suo nome, Jude. Ripedo di nuovo il suo nome
sta volta in maniera più chiara schiarendomi la voce, devo
uscire da questa paralisi e devo essere certo che sia lui, poi
finalmente balbetta qualcosa ma c'è qualcosa che non va nel
suo
tono, le parole gli escono spezzate e la voce e molto roca sembra quasi
che abbia appena pianto, dio sono terrorizzato, sto incominciando a
tremare, la mano che regge il cellulare suda mentre lui a fatica
termina la frase che stava cercando di dirmi. Più che una
frase
è una richiesta strana, aggiungerei, mi ha chiesto di
cantargli
" Hey Jude" lasciandomi completamente spiazzato, insomma non ci
sentiamo da un sacco di anni e lui mi chiama nel cuore della notte
senzza nemmeno chiedermi come sto e, se ne esce con una cosa simile,
dovrei essere arrabbiato forse, non so più neanche io come
sentirmi ma la sua richiesta, fatta con quella voce così
flebile
mi ha alleggerito il cuore. Decido di accontentarlo poso il telefono
sopra il piano forte, poso le dita sui tasti ma stranamente la paura
che avevo poco prima di spingerli e sentirne il suono è
svanita,
Jude è l'unica medicina che mi serve per guarire, ne sono
sempre
stato consapevole. Schiarisco nuovamente la voce poi inizio a cantare e
suonare, con un armonia che non avrei mai creduto di ritrovare, non
è necessario che vi spieghi perchè conosco questa
canzone
vero?
So che mi sta ascoltando e questo mi da sicurezza, forza di continuare
senza che le mie corde vocali vengano interrotte dai singhiozzi che
sento scuotersi nel petto, le note volano, vibrano lente e raggiungono
il suo cuore che forse come il mio aveva bisogno di essere rassicurato,
e magari ora battono insieme sincronizzandosi su questa melodia che si
imprime nell'aria ed io continuo, la canterò tutta fino alla
fine perchè io per Jude, per vederlo felice o sentirlo in
questo
caso farei qualsiasi cosa.
Il silenzio piomba improvviso sulle mie spalle non appena finisco di
esprimere l'ultima nota, non ero pronto a questo ero così
preso
in ciò che stavo facendo, eravamo di nuovo io e lui che mi
ero
completamente dimenticato della situazione in cui ci trovavamo. Con il
cuore che ha ripreso a battere furiosamente riprendo il cellulare
posandolo all'orecchio, aspetto paziente di sentire la sua voce ma
quello che mi arriva è l'ennesima pugnalata, un sospiro
flebile
e poi un singhiozzo che fa inumidire i miei occhi nemmeno fosse partito
da me e proprio grazie a questo mi rendo conto che anche lui, proprio
come me ha usato delle maschere nei miei confronti.
La consapevolezza di ciò mi rende triste e felice allo
stesso
tempo, i nostri sorrisi erano di copertura, nascondevano il dolore che
sentivamo per non poter esprimere ciò che veramente
volevamo,
chissà quante volte hai sperato che me ne accorgessi? Forse
tante quante ne ho sperate io che lo facessi tu.
Ti ho lasciato andare con il cuore spezzato senza redermene veramente
conto sino ad ora almeno, ci siamo fatti male senza volerlo, credendo
che all'altro non importava sino a quel punto di noi, dandoci
mentalmente degli sciocchi, facendo passare anni e giorni,
comportandoci come se stessimo bene, come se tutto fosse normale.
Mi ringrazi ora che il pianto si è placato, con la voce
più serena continui a dirmi grazie Robert ma sono io che
devo
ringraziare te, Jude se non avessi fatto questa telefonata, se non
fossi stato così coraggioso, perchè so quanto ti
è
costato e so tutto ciò che temevi prima di comporre il
numero io
non lo avrei mai fatto, perchè sono un codardo,
perchè mi
sono fatto mangiare dalla paura, di perderti se ti avessi detto
qualcosa di troppo.
Riesco quasi ad immaginarti con le guancie arrossate, gli occhi lucidi,
la salvazione aumentata a causa del pianto ma con il sorriso,
perchè lo percepisco sai il tuo bellissimo sorriso, quello
di
chi finalmente ha lascaito andare un peso e malgrado tutto si sia
risolto ma niente si sia aggiustato non riesci a trattenerlo,
perchè una parte anche se piccola ora è felice.
So come ti senti perchè anche io se avessi fatto quello che
hai
fatto tu mi sarei sentito così, perchè ti conosco
troppo
Jude forse anche di più di quello che mi è
concesso e,
mentre la tua voce continua a graffiarmi i timpani io torturo il mio
labbro tenendolo stretto fra i denti dal lato destro per non piangere,
perchè devo essere forte ora che ti sei calmato non posso
permettermi di scoppiare, se piangessi io probabilmente ricominceresti
anche tu e non voglio farti male, preferisco sentire il sapore del mio
stesso sangue che fuoriesce dal labbro piuttosto che permettere alle
lacrime di bagnare nuovamente i tui occhi.
Dio non ce la faccio più il petto mi sta andando a fuoco, la
gola mi fa male da morire di impeto mi alzo vado contro il muro
appoggiandoci la mano chiusa a pugno contro, la testa a penzoloni, il
cellulare che ormai potrebbe rompersi sotto la mia stretta e poi un
sospiro pesante lascia le mie labbra, mi giro di spalle appoggiando la
schiena alla parete e mi lascio scivolare giù, seduto sul
pavimento e mentre scivolo ti sussuro che mi dispiace Jude.
Dopo averti detto quelle parole un rantolo lascia le mie labbra e
faccio quello che mi ero ripromesso di non fare, piango e mi vergogno
perchè i singhiozzi sono veramente rumorosi, piango come non
ho
mai fatto prima, nemmeno mentre ero solo, tutto il dolore sta uscendo
rumorosamente da dentro di me. Ho male alla testa, davvero anzi mi sta
scoppiando, gli occhi sono gonfi e arrossati, tu mi chiedi
perchè piango, mi dici di non farlo, è quasi una
supplica
la tua, ti fa male sentirmi così Jude?
Poi tutto finisce così come è iniziato, con due
cuori che sono
diventati uno circondati dalla confusione che noi stessi abbiamo creato
ma, ora so cosa devo fare, per la prima volta dopo tutto questo tempo
la consapevolezza mi ha colpito dritto nel petto e, non voglio avere
paura mai più.
Sono un uomo adulto, responsabile, so divertirmi ed
essere serio quando serve ma sto soffrendo, non sono felice, non sono
più io e non posso più continuare a mentire, mi
manca, mi è sempre
mancato e ammetto che in questo momento sembro sdolcinato, ma comunque
l'ho già detto sono una persona romantica io.
Voi non potte capire
cosa ha significato per me sentire lui, quello che vedevo sempre felice
e sorridente distrutto, probabilmente per lo stesso mio motivo anzi,
adesso è sicuro, abbiamo voltato le spalle alla
realtà e lei è venuta a
bussare alla nostra porta, dopo oggi non credo di poter continuare a
vivere facendo finta di niente, come se nulla fosse mai successo.
Poco
tempo e i chilometri diventeranno metri e i metri centimetri,
riverò i
suoi occhi, sarà un pugno allo stomaco ma un minimo di lieto
fine anche
noi lo meritiamo, voglio vederlo, sentire il suo profumo, abbracciarlo
e dio, lasciarmi andare perchè sono stanco di tutto questo,
falsità,
menzogne, Jude è importante per me più di quando
gli altri immaginino,
più di quanto io volevo ammettere.
Mi sento così piccolo in questo
momento eppure ho affrontato da solo platee di gente, un campanello mi
divide dalla serenita, perchè sì comunque vada
oggi affronteremo tutto,
forse litigheremo, urleremo, oppure parleremo e basta ma di una cosa
sono certo non me ne andrò finche la situazione
non sarà chiara,
quando vedrò il nostro rapporto scritto nero su bianco
allora tornerò a
casa.
La verità è che a volte le cose sono difficili,
non
impossibili, complicate anche ma non si tratta sempre di buttare tutto
all'aria per lo più di scelgliere se essere felici, io ho
scelto, sono
stato egoista forse ma nella mia tasca mentre stavo tornando indietro
ho trovato un bigliettino con queste parole...
This love is
difficult but it's real.
NOTE:
Alluuura salve a tutti questa era partita per essere solo un
introspezione di Rob quindi senza interferenze alcune, ma poi ho detto
possibile che non riesco a scrivere un Happy ending, che cosa ho che
non va! Insomma almeno nella fantasia da fan voglio insieme quei due
uffa! Si sono capricciosa. L'ultima frase è presa dal testo della canzone Love story di Taylor Swift. Detto questo ringrazio chi legge, recensisce
eeee tutti quanti. Spero vi sia piaciuta un baciooo!