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Autore: khrenek    23/04/2018    14 recensioni
L'idea di sottopormi a questa prova mi preoccupa molto ma non voglio arrendermi, il mio orgoglio non me lo permette, e, in più, lo devo a Genzo che mi sta dimostrando fiducia.
Anche Tsubasa mi ha fatto capire che crede in me e io non voglio deludere nessuno di loro.
Genere: Introspettivo, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alan Croker/Yuzo Morisaki, Genzo Wakabayashi/Benji, Tsubasa Ozora/Holly
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Note e ringraziamenti al termine della storia.
Buona lettura :-)

 


L'INIZIO DI UN SOGNO

  
Le audizioni per entrare nella nuova squadra della Nankatsu sono appena terminate. Ho partecipato insieme ai miei compagni della Mizukoshi. Ad esser sincero, dovrei dire che il capitano mi ha praticamente OBBLIGATO a partecipare. Mi ha detto "Rinunciare solo per paura, beh, è ammettere la propria sconfitta. Vuoi mica far vincere a tavolino i tuoi avversari?! Guarda che non lo accetto! Te lo dico da Capitano!"* anche se io SO di non essere all'altezza!
Il selezionatore e il mister stanno confabulando per scegliere i quindici ragazzi che entreranno a far parte della squadra e il capitano e i miei compagni sono tesi e nervosi, proprio come me. Ci siamo abbracciati in attesa del verdetto. Già sappiamo che metà dei posti saranno sicuramente dei giocatori della Shutetsu e che Ozora e Misaki,della squadra della Nankatsu, saranno ammessi, quindi di posti ne sono rimasti veramente pochi.
I selezionatori hanno chiesto il silenzio e ora stanno comunicando i nomi dei prescelti. Come prevedibile, Wakabayashi è dentro - lui è il migliore.
 
"…Kishida, Urabe, Takasugi, Izawa…"
Nessuno dei miei compagni è ancora stato nominato; sono sempre più convinto che non mi chiameranno...
"…Taki, Kisugi, Ozora, Misaki..."
Ormai ci siamo, i posti sono quasi tutti presi; ne sono certo, tornerò a casa con la coda tra le gambe.
"…Nishio, Morisaki, Ishizaki..."
Il capitano si gira di scatto a guardarmi. Ha sgranato gli occhi e mi fissa.
Anche i miei occhi si sono spalancati e ho la bocca aperta per lo stupore. Hanno chiamato me? Ho sentito bene o è solo una mia impressione?
Il capitano si alza, si avvicina e mi sorride. "Hai visto, zuccone, che avevo ragione io?" mi dice e mi abbraccia.
Allora è tutto vero, farò parte della squadra, sarò la riserva di Wakabayashi. Per me è già come aver vinto il campionato.
"Nessuno di noi è riuscito ad entrare in squadra eccetto te. Sono orgoglioso del tuo risultato, Yuzo! Fatti onore e vinci il campionato anche per noi!" Il capitano e i miei compagni mi stanno abbracciando; sarò all'altezza delle loro aspettative? Non ne sono sicuro ma non voglio deluderli e rispondo sorridendo: "Farò del mio meglio."
 
***
 
L'allenamento è finito e il Mister ci ha chiesto di avvicinarci, deve darci delle notizie importanti. Il suo sguardo è serio; vicino a lui c'è Wakabayashi che è appena tornato dall'ospedale.
Il Mister ci dice che Wakabayashi non potrà partecipare al campionato nazionale. Il suo infortunio è più serio di quanto pensasse e dovrà rimanere a riposo. Potrà giocare una sola partita e Tsubasa dovrà sostituirlo nel suo ruolo di capitano mentre io dovrò prendere il suo posto in porta per tutto il campionato.
I miei compagni lo guardano preoccupati; io poi sono veramente terrorizzato all'idea ma Genzo si avvicina, mi mette una mano su una spalla e mi dice: "Mi fido di te, Yuzo, so che saprai sostituirmi degnamente, anche perché se potrò giocare una sola volta voglio che sia la finale. Ho un conto in sospeso con Hyuga. So che non mi deluderai."
 
***
 
Tornando a casa dopo l'allenamento ho chiesto a Tsubasa di aiutarmi a migliorare la mia preparazione e questo pomeriggio ci siamo ritrovati sulla spiaggia. Ha chiamato anche gli altri ragazzi della squadra e, dopo aver montato una porta improvvisata, mi sono messo in posizione.
Gli sguardi dei ragazzi sono perplessi. Non si fidano di me come portiere e forse non hanno tutti i torti ma lo sguardo di Tsubasa è diverso; ha lo stesso sguardo di Genzo subito dopo l'allenamento di ieri. Anche Genzo è qui con noi e ha proposto di sottopormi a cento tiri, dieci per ognuno dei miei compagni e io ho accettato.
Sento Ryo lamentarsi che questa è una cosa inutile, che non riuscirò mai a superare la prova e che quindi è tutta una perdita di tempo ma Tsubasa e Genzo lo zittiscono.
L'idea di sottopormi a questa prova mi preoccupa molto ma non voglio arrendermi, il mio orgoglio non me lo permette, e, in più, lo devo a Genzo che mi sta dimostrando fiducia.
Anche Tsubasa mi ha fatto capire che crede in me e io non voglio deludere nessuno di loro.
Le prime pallonate arrivano a bruciapelo e si insaccano in rete. Uno ad uno i miei compagni si susseguono al tiro e io cerco di parare. ma sono troppo nervoso. Genzo mi sta incitando dicendomi di concentrarmi, di non perdermi d'animo e che IO dovrò difendere la porta della Nankatsu. Un poco per volta mi tranquillizzo e comincio a parare i tiri dei miei compagni. Anche i ragazzi cominciano ad essere più rilassati, ma ora è il turno di Tsubasa. Ha deciso che sarebbe stato l'ultimo a tirare.
I ragazzi mi guardano con occhi attenti e concentrati; ho sentito qualcuno dire che non credeva sarei arrivato fino a qui ma io, anche se non sono bravo come Genzo, non ho nessuna intenzione di arrendermi; a costo di cadere a terra morto porterò a termine questa prova.
Tsubasa si mette in posizione, sistema il pallone e fa partire un bolide che si insacca perentorio alle mie spalle; non l'ho neanche visto arrivare!
Si prepara e, di nuovo, scarica una bordata.
I ragazzi lo guardano perplessi ma io ho capito perché il capitano lo sta facendo, se riuscirò a parare i suoi colpi anche gli altri si fideranno di me; gliene sono grato e farò tutto il possibile per dimostrare a lui e a Genzo che hanno ragione. Mi tuffo, estendendomi il più possibile e riesco a deviare la palla che si perde al lato della porta.
Tsubasa è già pronto a tirare e non aspetta neanche che io mi rialzi. Vedo il pallone arrivare, mi alzo di scatto e respingo di pugno. Il pallone è di nuovo sui suoi piedi e, al volo, tira di nuovo... e questa volta mi lancio e afferro la sfera. Alzo gli occhi e vedo Tsubasa che sorride apertamente mentre Genzo sta sogghignando soddisfatto da sotto il suo immancabile cappellino rosso.
Il capitano continua con i suoi tiri ma la mia rete rimane inviolata.
I ragazzi mi corrono incontro e mi si fanno attorno, vociando entusiasti.
Genzo si avvicina, "Hai visto che avevo ragione a fidarmi?" e io non posso fare altro che ammettere con me stesso con una certa soddisfazione che forse non sono poi così male...
Non pensavo che ce l'avrei fatta e sorrido apertamente per quello che sono riuscito a ottenere grazie all'aiuto e al sostegno di Genzo e di Tsubasa. Forse il mio vecchio capitano aveva ragione; la prossima volta che lo incontrerò lo ringrazierò.


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* citazione dal racconto "The hall of fame" di Melanto (consiglio vivamente di andare a leggerlo perché merita.)

L'angolo dell'autore:
Questo è il mio primo esperimento di scrittura: ringrazio chi ha letto e chi vorrà lasciare i suoi commenti e suggerimenti :-)
Ringrazio soprattutto Kara che mi ha sfidato a provare a mettermi in gioco e poi mi ha fatto da betareader e Melanto che mi ha gentilmente dato autorizzazione a citare un suo racconto. Andatevi a leggere i loro scritti; non rimarrete assolutamente delusi!
   
 
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