Quella era una mattina come tante, e Lightning stava partendo per una missione esplorativa assieme a Squall, il quale già la stava aspettando all'entrata del santuario. I due facevano spesso coppia in missioni di questo genere. D'un tratto Lightning fu intercettata da Laguna.

«Lightning posso rubarti cinque minuti?» disse lui.

«Scusa ma ora vado di fretta!» rispose lei, sapeva benissimo che se lui avesse iniziato a parlare sarebbe rimasta li per ore. Ma non cera niente da fare, Lightning non riusciva a svincolarsi da quella seccatura imprevista, gli era venuto l'impeto di prendere il Gunblade e passare a metodi più persuasivi.

In quel momento Tifa passò di li, si era alzata tardi e sbadigliava pensando che sarebbe stata una noiosissima giornata, ma non appena vide i due un sorrisetto malizioso si dipinse sul suo viso, così accelerò il passo dirigendosi verso l'uscita, quando all'improvviso cadde a terra sbattendo la faccia sul pavimento. Lightning le aveva fatto uno sgambetto con l’intento di fermarla.

«Ehi, sei impazzita!» disse Tifa alzandosi velocemente in piedi, mentre teneva una mano sul naso dolorante.

«Dove stavi andando?» le domandò Lightning, anche se conosceva già la risposta.

«Questo non credo ti riguardi.» Rispose lei con aria scocciata.

«Non fare la furba con me!» esclamò Lightning. «So cos’hai in mente, ma ti avviso io e Squall non abbiamo tempo da perdere.»

«Sei gelosa vero!» replicò Tifa ridacchiando.

«Ma che ti salta in mente! Guarda che io e lui andiamo semplicemente in missione» affermò lei.

«Be’ sono convinta che a Squall non dispiacerà fare Squadra con me questa volta.» Dichiarò Tifa, che mettendosi una mano sul fianco, mostrava un sorrisetto ironico e gli lanciava un accenno di sfida con lo sguardo.

Lightning, si rese conto che non gli andava affatto a genio l’idea che Squall andasse da solo con Tifa. Possibile che fosse veramente gelosa, si domandava fra se e se, infondo loro erano semplicemente compagni d’armi. Ma Tifa con quelle poche parole, aveva insinuato il dubbio nel suo cuore, per la prima volta aveva iniziato a chiedersi se veramente provasse qualcosa per lui, qualcosa che andasse oltre una semplice amicizia.

Mentre Lightning era assorta nei suoi pensieri, Tifa cercò di svignarsela, ma prima che potesse allontanarsi lei le afferrò con forza il braccio.

«Dove credevi di andare!» esclamò seccamente Lightning.

Tifa si voltò e la guardò con rabbia, e da parte sua la pazienza di Lightning era ormai al limite.

L’atmosfera si stava facendo pesante, e Laguna capì che doveva assolutamente fare qualcosa prima che la situazione precipitasse ulteriormente.

Nel frattempo Squall si domandava che fine avesse fatto Lightning, la quale era sempre estremamente puntuale, quindi quel ritardo non era da lei e questo lo preoccupava, stranamente più del normale, lui non capiva il motivo per cui era così in ansia solo per un banalissimo ritardo.

«Buongiorno Squall!» lo salutò Yuna sorridendo, i suoi modi erano aggraziati ed eleganti.

Squall rispose con un veloce «Buongiorno.»

«Hai visto Laguna?» domandò lei.

«Fortunatamente no!» rispose lui, che ogni volta in cui poteva cercava di evitarlo come la peste, per sfuggire alle sue chiacchiere.

«Laguna doveva accompagnarmi nella missione di oggi» affermò lei.

«Se cerchi Laguna, l’ho visto poco fa che parlava con Lightning!» commentò Vaan, arrivato in quel momento.

Ecco perché Lightning è in ritardo. Pensò Squall mettendosi una mano sulla fronte, si era fatta incastrare da Laguna potevano dire pure addio alla missione ormai.

«Scusa Squall, non è che potresti accompagnarmi tu per questa missione.» gli chiese Yuna con un tono gentile e un sorriso dolce sul viso.

I modi di fare di Yuna avevano quasi qualcosa di magico, e facevano presa anche su uno come Squall. Farle da guardiano per un giorno non sarebbe stato un grosso problema, infondo era un lavoro facile.

«Vaan, per favore riferisci tu a Laguna che sono andata in missione con Squall.» disse Yuna, prima di andarsene.

Laguna era riuscito a calmare le due ragazze, le aveva ubriacate di parole tanto che le due si erano quasi dimenticate del motivo per cui stavano litigando. Ma proprio quando tutto sembrava a posto arrivò Vaan.

«Ehi, Laguna dovevi accompagnare Yuna oggi vero?» disse il biondo.

«È vero me n’ero scordato!» rispose lui, ponendosi una mano sulla nuca.

«Non preoccuparti, visto che non arrivavi Yuna si è fatta accompagnare da Squall.» affermò Vaan.

«Ah, meno male» esclamò Laguna, prima di rendersi conto che tutto il suo lavoro per riappacificare le ragazze era andato in fumo.

«È tutta colpa tua!» dichiarò bruscamente Tifa

«Colpa mia! Sei tu che ti sei messa in mezzo» tuonò Lightning.

La situazione era peggio di prima, e le due sarebbero venute sicuramente alle mani.

All'improvviso Kefka fece la sua comparsa nella stanza.

«Nbwahahah!!!!! ho pensato di farvi una visitina» dichiarò Kefka. Difronte a lui vide Laguna e Vaan che con un sorrisetto ironico gli facevano ciao ciao con la mano.

«E tu che cavolo vuoi ora!» disse furente Tifa.

Il guerriero di Chaos si era materializzato proprio fra Tifa e Lightning, che a quel punto sfogarono tutta la loro rabbia sul malcapitato Kefka, il quale era stato preso alla sprovvista.

Qualche ora dopo.

«Vedo che la tua incursione al Santuario dell'ordine non è andata tanto bene» disse Artemisia ridacchiando.

«Sta zitta!» rispose Kefka, che era ricoperto di lividi e ammaccature, e se ne andò zoppicando.

Il giorno dopo, Squall e Lightning erano partiti in missione.

«Mi hanno detto che ieri uno dei guerrieri di Chaos si è introdotto nel Santuario» disse Squall.

«Si trattava di Kefka, ma per un po' di tempo non ci proverà di nuovo.» Rispose Lightning, che non aggiunse altro su quanto accaduto. Lei aveva già capito cosa provava, ma per ora decise di tenere nascosti i suoi sentimenti, un giorno gli avrebbe detto cosa provava per lui, ma non era ancora arrivato quel giorno.