Ringrazio
anche solo chi legge.
Unforgiving
Steve
era immobile, ritto in piedi, lo sguardo
sgranato, la mano ancora adagiata sulla ferita sanguinante al fianco.
“Steve…”
la voce di Bucky era incerta.
Rogers
si voltò verso di lui e lo vide trasformarsi in cenere, lo
sguardo confuso sul
volto che scompariva.
“Quindi
è ufficiale. Tra le…
‘vittime’ c’è anche
Sam”
sussurrò Rogers con voce rauca.
<
Non possono essere scomparsi. Non così, non in
questo modo!
I-io…
non ero nemmeno riuscito a capirlo subito. Questa
battaglia è finita con la nostra sconfitta, abbiamo perso
non troppo, ma
proprio tutto.
Bucky
è sempre stato il miglior soldato tra noi due. Mi
ha sempre guardato le spalle, salvato quando un proiettile mi fischiava
vicino.
L’ho perso la prima volta quando è caduto dal
treno e già mi era parso irreale.
Però…
però così no, non ha senso. Wanda, Sam, persino
il re di questo regno, spariti prima che riuscissimo a capirlo >
pensò.
“Perché
ci siamo salvati proprio noi? Non ne capisco
il motivo” sussurrò Natasha.
Steven
si voltò verso di lei, osservando la sua aria
smarrita.
<
Abbiamo perso Tony, che era il migliore di noi,
in un attacco alieno. Se lui fosse stato qui, forse ce
l’avremmo fatta, avremmo
evitato tutto questo > pensò, serrando le labbra fino
a farle sbiancare.
“Thanos
non ha risparmiato nessuno di noi per un
motivo preciso. Non siamo stati graziati né
perché eravamo i più valorosi, né
perché eravamo i più codardi. Semplicemente, ha
lasciato decidere al caso. Non
vuole essere un dio, lasciato al fato la sua scelta
imparziale… Maledetto pazzo”
rispose Steve. Nell’ultima frase la sua voce era diventata
rauca.
“Così
ci saranno molti più morti collaterali di quanti
ne abbia previsti, con gl’incidenti a catena che sta
causando. Dio o caso, io
vedo solo un uomo con deliri di onnipotenza” disse Natasha.
<
Avrei voluto anche io avere un motivo a cui dare
la colpa per la morte degli altri. Invece, quello schiocco di dita, ha
sancito
che metà di noi venisse meno. Uno su due, compresi bambini
piccoli, vite appena
venute al mondo.
Senza
un reale disegno, un vero perché.
Nessun
corpo da portare a una tomba, nessuno a cui
dire un ultimo addio, è successo troppo in fretta >
rifletté Steve.
Okoye
li raggiunse e s’inginocchiò nel terreno
fangoso, lì dov’era caduta un po’ della
cenere di uno degli scomparsi. L’odore
umido della foresta e quello delle carcasse aliene in lontananza le
punsero le
narici.
“Perciò
il mio re è diventato terra, nonostante la dea
pantera lo proteggesse, perché la morte è stata
indirizzata su casuali vittime
prime del tempo?” domandò.
< Mi aveva teso una mano, ma non sono riuscita ad afferrarla
> pensò.
Steve
s’inginocchiò accanto a lei.
<
Di T’Challa, come di Bucky, come di tutti loro, non
rimarrà nemmeno fango,
presto. Ed ora, ancora una volta, come quando ho perso Peggy,
sentirò il peso
di essere un sopravvissuto. Solo che questa volta, mi sono salvato per
caso al
genocidio dell’universo > pensò.
“Se
sono scomparsi una volta, possono
riapparire. Non permetterò di pagare un prezzo tale in vite,
troverò una
soluzione” promise.
“S-se
Thanos avesse voluto… non ci avrebbe
risparmiato, vero?” chiese Natasha.
Okoye
si voltò lentamente verso di lei.
“No.
Lui risparmia solo chi, in nome di un’ideale più
alto, è in grado di commettere azioni imperdonabili. Ed io,
sicuramente, non ne
faccio parte” rispose Rogers.
<
Tutto questo si sarebbe evitato se avessi avuto
il coraggio di uccidere Vision > pensò.