Bello, molto bello. Apri le braccia, di pił, mantieni il mento in sł, petto in fuori, pancia in dentro, prendi velocitą, sei bellissimo. Trattieni il fiato e salta: tre e quattro, atterra con eleganza. Sorridi, sorridi alla luce che t'acceca, che abbaglia tutti meno che te. Altra vittoria, sei un mito oramai. Ti guardi allo specchio, la tua pelle candida non nasconde le crepe, non viene baciata dal sole, perchč? I tuoi occhi chiari, sono lucenti d'una tristezza soffocante. Le tue gote rosse non si muovono al fastidioso contrarsi delle tue labbra di pesca e restano fredde, talmente fredde che non basta il tepore delle lacrime a scaldarle. I capelli d'argento sfiorano la vita e la proteggono, attirando allo stesso tempo l'attenzione dei flash che tanto odii. Il sole tramonta alle tue spalle, si specchia nei riflessi delle tue iridi cerulee, ma tu sembri non notarlo. E ancor prima del tempo, sei nuovamente solo, vuoto, in compagnia di quel freddo spazio ghiacciato che ti aiuta a sfogarti. Ma non te ne accorgi. Sei marcio dentro, vuoto e freddo; sei una macchina perfetta, in grado di reggere il peso del mondo. Sei grande e potente, bello, molto bello. Come una perfetta bambola di porcellana, piccola e delicata che sorride al mondo nonostante il suo viso sia a pezzi e il suo cuore congelato.
Salve popolo di EFP! Dopo una lunga pausa ritorno con una flashfic su Vitya. Spero vi piaccia, bacioni e alla prossima! <3